Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2452 del 24 gennaio 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2452/XII - Interventi su Governo nazionale per problematiche collegate all'erogazione di carburante in esenzione fiscale. (Interpellanza)

Interpellanza

Premesso che:

- la Commissione europea ha negato la prosecuzione oltre il 2006 del sistema di quote di carburante in esenzione fiscale assegnate ai residenti in Valle d'Aosta;

- la Giunta regionale con la deliberazione 3990 del 20 dicembre scorso ha disposto, secondo la prassi usuale, le assegnazioni delle quote di carburante in esenzione per l'anno 2007;

- il Consiglio regionale ha approvato unanimemente il 21 dicembre 2006 una risoluzione con la quale ha impegnato la Giunta ad attivare le attività necessarie per garantire il mantenimento delle agevolazioni sui carburanti;

- sulla questione il Presidente della Regione ha scritto al Governo nazionale;

- la Giunta ha costituito un gruppo di lavoro in materia;

- il Consiglio regionale ha approvato l'11 gennaio scorso una risoluzione che invita il Governo nazionale ad attivare le opportune azioni politiche in sede europea per la tutela della specificità valdostana e affinché la Valle d'Aosta rientri nelle aree elencate nella direttiva UE 12/1992.

- la finanziaria dello stato per l'anno 2007 istituisce delle zone franche urbane per alcune aree del mezzogiorno.

I sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione e l'Assessore delegato per sapere:

1) quali riscontri hanno avuto dal Governo nazionale in merito alla questione richiamata in premessa;

2) se non ritengano opportuno riaprire con il Governo Prodi la questione della mancata applicazione dell'articolo 14 dello Statuto di Autonomia valdostano e nel caso affermativo con quali percorsi politici.

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Non vorremmo sembrare assillanti su questa problematica, in quanto, da più di qualche Consiglio, la stiamo sistematicamente affrontando, ma riteniamo che sia una problematica, al di là del fatto che la Giunta abbia proceduto con la sua deliberazione di fine dicembre scorso alla consueta assegnazione delle quote in esenzione, che debba essere seguita con particolare attenzione, perché sappiamo che a seguito di quella pronuncia della Commissione europea, questa è una fase transitoria che non può perpetuarsi all'infinito. Ricordiamo come il Consiglio, 15 giorni fa, abbia approvato una risoluzione che avevamo presentato all'aula, dove si impegnava il Governo nazionale ad attivare le opportune azioni in sede europea a tutela della specificità valdostana.

Con questa interpellanza vorremmo sapere dal Governo regionale quali segnali sono pervenuti dal Governo nazionale, non solo in relazione al documento approvato 15 giorni fa dal Consiglio, ma anche in relazione a quelle richieste di incontro che il Presidente Caveri aveva comunicato 15 giorni fa in quest'aula. Poi vorremmo capire se non siano maturi i tempi per riaprire con il "Governo Prodi" la questione dello Statuto valdostano, in particolare la questione dell'articolo 14, la zona franca. È vero che si parla spesso di "zona franca" senza concludere nulla, ma è paradossale che, a fronte di una previsione sancita da una legge costituzionale come è il nostro Statuto, si debba assistere in silenzio a una finanziaria, legge ordinaria, che istituisce delle pseudo zone franche, ma che la finanziaria definisce "zone franche urbane" per alcune aree del Mezzogiorno. Sicuramente sono zone franche urbane a tempo determinato, ma in realtà dove prende cittadinanza il concetto di "zona franca" e dove troveranno attuazione momenti di facilitazione fiscale e contributiva. Pensiamo che, a fronte di una situazione del genere e a fronte della pronuncia della Commissione europea sulla questione dei buoni benzina, si debba avere il coraggio politico di alzare il livello del confronto politico e non limitarlo al recupero delle quote di carburante in esenzione fiscale, ma mettere sul piatto un ragionamento di più ampio respiro.

Vorremmo capire se il Presidente Caveri condivide questa nostra ultima riflessione e poi quali riscontri sono pervenuti dal "Governo Prodi" in merito alla vicenda dei carburanti in esenzione fiscale.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Per quanto riguarda la prima questione, quella dei rapporti con il Governo italiano, aspettiamo l'incontro con il Viceministro Visco, anche se con il Friuli Venezia Giulia abbiamo mantenuto vivo l'insieme della nostra presenza su questo dossier, quindi in vista dell'incontro con il Viceministro che ho sollecitato anche ai Parlamentari valdostani, cui abbiamo mandato tutta la corrispondenza per conoscenza. Credo che saremo pronti fra qualche giorno ad affrontare il tema, soprattutto perché in questo momento stiamo seguendo l'evoluzione concernente una posizione irlandese, perché anche l'Irlanda ha perso alcune situazioni sui carburanti e sembra intenzionata di porre il tema il 30 gennaio durante l'"Ecofin", sembra che sia supportata dagli Inglesi, mentre anche il Belgio e la Francia sembrano interessati a porre il problema, dovuto soprattutto alle diverse versioni linguistiche, cioè il fatto che l'"Ecofin" debba occuparsi della questione, che non sia sufficiente il diniego della commissione, come da lettura della versione tedesca che sembra aver fatto da riferimento al Capo Gabinetto del Commissario competente la fiscalità, che è tedesco, perché le versioni linguistiche sono difformi. Questo ci tranquillizza rispetto al 2007, se questa può essere una consolazione, soprattutto rispetto ai fantasmi del "procurato allarme" di cui parlammo questa estate.

Per quel che riguarda la zona franca, credo che lei convenga che è un tema molto delicato sul quale, già in passato, abbiamo fatto degli approfondimenti, soprattutto tenendo conto dell'evoluzione della normativa comunitaria in materia. Credo che i tempi siano maturi per portare la proposta della nostra Regione presso la Commissione Stato-Regioni, perché ritengo che sia quella la sede nella quale porre non il tema della zona franca integrale, poiché questo è privo di fondamento giuridico, perché, fra l'altro, non abbiamo ottenuto la zona franca negli anni precedenti al "Trattato di Roma", quindi sarebbe una zona franca nuova, anche se la previsione giuridica era legata allo Statuto di autonomia del 1948. Credo che la questione di un punto franco debba essere ripresa; abbiamo incaricato in questi giorni il nostro esperto di ritornare su questo argomento, non avendo delle certezze. Ci aveva profondamente incuriosito il tema - poi sparito dalla finanziaria - dei punti franchi delle città del sud Italia, contenuto nella prima finanziaria votata dal Consiglio dei Ministri. Credo che questo sia un tema politico forte da affrontare...

(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)

... è rimasto? Scorrendo i 1.300 emendamenti della finanziaria, non l'ho più visto! Al di là di quello, è evidente che dovremmo oggi trattare con lo Stato cosa ci sarebbe di compensativo da parte dello Stato rispetto a un'eventuale sostituzione dei meccanismi attuali dei buoni benzina, perché è evidente che oggi i buoni benzina, così come si configura il finanziamento attuale, è una "diminutio" del nostro riparto fiscale ed è evidente che allo Stato, tranne 1/10 delle imposte sui carburanti, questo è un costo molto limitato per lo Stato; sono quindi ben disponibile in un tempo ragionevole, ad esempio fra un mese, ad affrontare il tema in commissione in termini più sereni di come si possa fare alla chiusura di un Consiglio regionale, ascoltando anche suggestioni, perché la questione è tutt'altro che semplice sotto il profilo giuridico.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Una breve riflessione a margine della sua risposta, Presidente.

Avevamo espresso, fin dall'inizio di questa vicenda, delle preoccupazioni e devo dire che queste preoccupazioni le manteniamo per la complessità della vicenda, e anche per la tenuità con cui la vicenda viene gestita sui tavoli romani. Anche a noi era noto che Irlanda e Inghilterra avessero attivato una procedura di contestazione rispetto alle decisioni della commissione, avente ad oggetto la stessa materia delle esenzioni del carburante.

Ci preoccupa il fatto che l'Italia sia assente, come al solito, e paradossalmente quello che avrebbe dovuto essere un punto a favore dell'Italia, ossia il fatto che l'attuale Presidente del Consiglio Prodi sia stato per lungo tempo una delle massime espressioni del potere politico in Europa quando fu Presidente della Commissione europea... dobbiamo dire che non c'è traccia di questa autorevolezza in Europa! Prodi non ha lasciato il segno che hanno lasciato suoi illustri predecessori, Delors uno per tutti, e allora, quando lei dice di aspettare ancora l'incontro... è questo che ci preoccupa, perché mentre lei aspetta l'incontro, il suo movimento - che ha una responsabilità politica di primo piano nell'ambito dei ruoli politici ricoperti - si limita a fare un qualcosa che non vogliamo schernire, ma non è la petizione che può risolvere questo problema della zona franca! Sapere che il 1° partito valdostano, che si è sempre definito come il partito più sensibile delle questioni dell'autonomia, abbia ridotto la sua azione politica all'attesa - a livello istituzionale la Giunta sta attendendo! - e alla raccolta di firme a livello di movimento, ci lascia qualche preoccupazione!

Avremmo voluto sentir dire, oggi, che lei è consapevole che la questione dell'articolo 14 non può trovare, a distanza di 60 anni, un'applicazione "tout court" senza adattamenti, ma avremmo voluto sentirle dire che c'è la volontà politica di sollevare una questione politica con il Governo nazionale. E la questione politica, se non la sollevate, se non la solleviamo noi, da quest'aula, verremo noi ad essere sollevati dall'azione politica di un Governo che... più centralista di questo non lo erano neppure quelli della "DC" negli anni 70!

Avete letto le pesantissime affermazioni... Presidente Caveri e Assessore Marguerettaz, siete sorridenti, ma vorrei sapere come avere interpretato le pesanti affermazioni del Ministro Visco sulla compartecipazione anche delle Regioni a Statuto speciale al fondo perequativo. Ci sembra di capire che le peculiarità non solo politiche, ma anche finanziarie, siano messe sotto tutela. L'Assessore Fosson si è lamentato, trovando fiato per sfondare le prime pagine delle cronache locali, ma ci risulta anche del consesso in cui si è confrontato con i suoi colleghi Assessori alla sanità, sull'imposizione che viene fatta a una Regione come la nostra che la sanità se la paga! Ci paghiamo la sanità e... dobbiamo sottostare al "diktat" di aumentare i balzelli dei ticket in Pronto Soccorso?

Collega Cesal, Presidente del partito di maggioranza - non aggiungo di che tipo, se relativa o assoluta, è difficile in questo momento soppesare... -, avete delle responsabilità, è possibile che su questo aspetto ci sia un silenzio assordante, che nessuno si renda conto che se quando c'era Berlusconi spesso assistevamo a sceneggiate del tipo "scioperiamo contro la finanziaria" e si parlava di "federalismo" e si portava l'Italia verso una valorizzazione delle autonomie... oggi, che c'è un Governo che nei fatti sta commissariando le autonomie, il 1° partito che si fregia di essere il partito più autonomista di tutti gli altri partiti che operano in Regione, sia del tutto silente sulla vicenda? Questo ci preoccupa, perché i buoni benzina sono il primo momento concreto di un attacco alle autonomie e questo fatto è più grave se non ve ne accorgete! Questo è il motivo per cui siamo tornati sull'argomento e ci torneremo anche nei prossimi Consigli!