Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2393 del 10 gennaio 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2393/XII - Fornitura da parte della CVA di energia elettrica alle aziende valdostane a prezzi competitivi. (Interpellanza)

Interpellanza

Ricordato che in un mondo globalizzato le comunità locali, per essere competitive, sono obbligate a fare sistema, valorizzando le proprie specificità e concentrando le proprie forze sugli obiettivi più unificanti e che una delle principali vocazioni della nostra regione è quella siderurgica, legata sia alla storica presenza delle miniere di magnetite e di carbone, che allo sviluppo degli impianti idroelettrici;

Considerato che la Cogne Acciai Speciali S.p.a. è elemento essenziale della nostra economia ed espressione di quella "mission" siderurgica sopra citata, con favorevoli e consolidati impatti sui livelli occupazionali, in particolare, della città di Aosta e dei comuni della sua cintura;

Tenuto conto che, a causa dei grandi volumi di consumo di energia elettrica di tale stabilimento, il costo dell'elettricità è un elemento essenziale di bilancio e quindi un contenimento di tale voce può diventare elemento di competitività, che si aggiungerebbe a quelli della qualità del prodotto e a quello della professionalità delle maestranze;

Preso atto che i costi dell'energia elettrica in Italia sono tra i più elevati d'Europa e questo incide pesantemente sulla competitività dell'industria siderurgica;

Evidenziato che la Regione Autonoma Valle d'Aosta, attraverso la Compagnia Valdostana delle Acque S.p.a., produce una notevole quantità di energia elettrica, con modalità ampiamente adattabili alle esigenze dei clienti, e che, in un mercato che a breve scadenza sarà totalmente liberalizzato, potrà svolgere sempre più opportune politiche di vendita di tale energia al fine di "fare sistema" e sostenere le imprese presenti sul nostro territorio;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per conoscere se intenda predisporre delle direttive per gli amministratori della CVA S.p.a. perché, nel rispetto delle norme europee sulla concorrenza sostengano le imprese residenti nella nostra regione ed in particolare la Cogne Acciai Speciali, attraverso la fornitura allo stabilimento siderurgico di Aosta l'energia elettrica a prezzi competitivi, anche attraverso iniziative imprenditoriali comuni.

F.to: Sandri - Fontana Carmela - Ferraris

Président - La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) -Veramente per mozione d'ordine, perché è successo stamani un fatto grave: all'una meno venti, quando si doveva discutere questa interpellanza e anche la successiva, non era presente il Governo regionale. Ritengo che questo sia un episodio grave, non credo sia mai successo, comunque è molto tempo che non succedeva in Consiglio, il Presidente pro tempore dell'Assemblea, collega Fiou, ha giustamente preso atto della situazione e chiuso anticipatamente la sessione. Vorrei che questo fosse rimarcato così come fosse rimarcato che sono le ore 16,00 e incominciamo i lavori con mezz'ora di ritardo.

Visto che lei gentilmente, come d'accordo nella Commissione Regolamento dell'altro giorno, ha inviato a tutti i Capigruppo l'invito a presentare delle modifiche al Regolamento, le annuncio che mi farò parte attiva affinché si metta nel prossimo Regolamento una norma che preveda dopo 15 minuti dalla scadenza del tempo di convocazione l'effettuazione dell'appello e che la seduta, se non ci sono 18 Consiglieri presenti, vada deserta.

Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent.

Viérin L. (UV) - Ad onor del vero, non è esatto che mancasse il Governo regionale, mancava qualche Assessore perché parte del Governo era presente.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Ha ragione il collega Viérin, erano presenti le ali estreme del Governo, cioè quelle che non erano interessate alle 2 interpellanze, cioè gli Assessori alla sanità, al turismo e alla pubblica istruzione.

Credo che questa sia un'interpellanza che l'attuale Deputato Nicco avrebbe potuto meglio di me presentare, perché parte da delle valutazioni storiche. Si parla molto del fatto che siamo in un mondo globalizzato in cui la competizione è molto alta, in cui ognuno deve saper valorizzare le proprie capacità e le proprie tradizioni, le proprie specificità, credo che in un mondo del genere la Valle d'Aosta non possa sottrarsi a queste sfide e naturalmente la città di Aosta e la "Plaine" devono tener conto di un dato fondamentale: uno degli elementi essenziali di specificità, una missione che tale territorio da un secolo e mezzo vanta è la specificità di tipo siderurgico. La siderurgia è un elemento prezioso per il nostro territorio e noi abbiamo questa preziosa vocazione ormai strutturata, che una volta era legata anche alla produzione di minerale di ferro di magnetite da Cogne, oggi, non essendoci più l'altoforno, questa specificità purtroppo si è persa, però esistono alcuni dati fondamentali. Innanzitutto il personale... ossia abbiamo ad Aosta delle persone che per una tradizione ormai ultrasecolare di siderurgia in Valle d'Aosta danno una professionalità che è una ricchezza e un vanto e che ci consente di avere delle produzioni di alto livello che magari i Cinesi, i quali non hanno tutta questa tradizione alle spalle, non riusciranno ad avere nei prossimi anni e speriamo che ci consenta sempre di essere dominanti da tale punto di vista. Un'altra specificità è quella dell'energia elettrica, perché infatti si impiantava la siderurgia in Valle d'Aosta? Perché questa è una delle industrie che consuma in assoluto più energia, mi sembra di ricordare che la "Cogne" consuma qualcosa come 1/5 di tutto ciò che si produce in Valle di energia, una quantità veramente notevole. Credevo quindi che questa che era una ricchezza che avevamo... tant'vero che la "Cogne" possedeva 4 centrali idroelettriche che poi sono passate al patrimonio di "CVA"... questo elemento fondamentale continuasse nel tempo e continuasse ancora oggi. Mi sono invece reso conto che "CVA", che ha ereditato le centrali idroelettriche della vecchia nazionale "Cogne", non contribuisce a questo tipo di sistema, ossia non "fa sistema" con la "CAS" e lo fa anche poco con altre industrie che consumano molto meno a livello regionale. Il mio problema allora è di capire se pensiamo di voler svolgere un ruolo e assumerci anche le responsabilità in modo che la Valle d'Aosta "faccia sistema", quindi che fra "CAS", ad esempio nei casi che stiamo discutendo, e "CVA" si trovino le intese per migliorare, per "far sistema", per essere più competitivi, oppure se si arriva all'assurdo che questa, che è la principale industria della Valle d'Aosta, che dà da vivere a una larga fetta della popolazione di Aosta - più di un migliaio di famiglie -, deve andarsi a comprare l'energia elettrica da altre parti, ovviamente a prezzi che forse potremmo avere migliori rispetto a quello che forse si può trovare sul mercato. Vi sono tanti modi che si dice... di fare progresso... siamo convinti che non vi sia solo il sistema dei contributi, dare dei soldi... ma far "fare sistema" alle realtà che conosciamo. Abbiamo 2 realtà che in questo momento non sono ancora sufficientemente integrate, quindi volevamo capire da parte dell'Assessore cosa si intende fare per superare questo momento di scarsa comunicazione.

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Innanzitutto per felicitarmi con il collega Sandri in questa nuova veste di bacchettatore, credo che la sua condotta sia un esempio di correttezza, di precisione e di presenza in aula, quindi accetto di buon grado un sermone da così alto pulpito... Ritengo che il tema posto dal collega Sandri sia un tema interessante, probabilmente dirò delle cose che conosce, ma mi piacerebbe richiamare una serie di elementi riguardanti questo tema. Vorrei anzitutto richiamare in merito alle predisposizioni di cosiddette "direttive regionali"... anche lì non vorrei che la politica diventasse una personalizzazione. So che il collega Sandri, nell'ambito della sua attività ispettiva, frequenta i corridoi... i "CdA", tutta una serie di attività ponendosi quasi come un amministratore delegato, ma così non è; le direttive regionali non possono essere imposte in questi termini, la "CVA" è una società partecipata da "Finaosta" quindi vi è un processo.

Al di là di questo ragionamento, l'articolo 2380 bis del Codice civile e l'articolo 2392 e seguenti riguardano la responsabilità degli amministratori nell'aver causato danni alla società conseguenti alla deviazione dell'interesse sociale, oppure in ottemperanza alla volontà dell'azionista pubblico eventualmente espressa in assemblea, quindi vi è una responsabilità in materia e non si può andare oltre le ragionevoli condizioni di mercato. Al riguardo si richiama la recente giurisdizione della Corte dei Conti, l'indirizzo quindi di operare con particolare attenzione nei confronti delle imprese locali, ancorché non formulato per iscritto, ma più volte espresso da "Finaosta", dalla Regione, ha sempre trovato applicazione in "CVA" attraverso i consorzi che sono stati costituiti - si ricorda ovviamente tutta l'attività nata, guardo l'ex Assessore Ferraris - in materia di idroenergia, idroelettrica, che hanno operato in sintonia rispetto a questo tipo di attività, creando le condizioni per agevolare l'attività nei confronti delle aziende locali. "CVA" con i consorzi ha permesso alle imprese locali l'accesso a condizioni competitive ad operatori che altrimenti sarebbero nella maggioranza dei casi risultati eleggibili e quindi liberi solo dal 1° luglio 2004 di ottenere la fornitura di un contesto di mercato che per caratteristiche dimensionali delle piccole e medie imprese locali difficilmente... vista la dimensione delle aziende locali... un beneficio immediato e tangibile a circa 130 operatori valdostani, società di capitale, di persone, Comuni, per un consumo di circa 120-130 gigawatt e con un risparmio significativo rispetto a quanto pagato sul mercato vincolato. I consorzi idroelettrici consentono inoltre ai clienti che consumano fino a 1,2 gigawatt/mese di non pagare le imposte erariali di consumo, circa 3 euro a megawatt. Questo ulteriore vantaggio fiscale, assommato alla possibilità di accedere al mercato dell'energia, cosa non facile per le piccole e medie imprese, rende le condizioni economiche della fornitura le più competitive del mercato.

Per quanto attiene la "CAS", perché il ragionamento è stato fatto citando il mercato regionale, ma nel particolare quello della "CAS", si rammenta che già oggi essa, come qualsiasi operatore siderurgico, stipula contratti di somministrazione di energia alle migliori condizioni, allineate a quelle degli altri operatori nazionali di settore che si trovano ad affrontare la concorrenza internazionale. Il prezzo di acquisto da parte di un'azienda siderurgica può essere pertanto considerato fra i migliori, pertanto significativi scostamenti da detto prezzo ricadono immediatamente nell'ambito degli aiuti di Stato. L'ex Assessore Ferraris si ricorderà i controlli delle aziende americane, che fecero dei controlli a tappeto per verificare gli aiuti di Stato nel settore siderurgico. Come più volte ribadito a "CAS", il carattere rinnovabile dell'energia prodotta da "CVA" e il suo profilo produttivo sono incompatibili con i profili di utilizzo di "CAS" se non a prezzo di gravi ed ingiustificate diseconomie da parte del fornitore. Cosa ha fatto pertanto "CVA"? Per il tramite di "CVA trading", che è una controllata totale di "CVA", sfruttando particolari situazioni di mercato, è riuscita in vari anni ad intermediare partite di energia a prezzi particolarmente competitivi che ha girato a "CAS". È quindi un rapporto che è già avviato, anzi decisamente collaudato; prova di ciò sono le recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla proprietà di "CAS" in merito alla fornitura di 40 gigawatt per il 2007. Analoga fornitura ha avuto luogo nel 2005, mentre nel 2006 la fornitura non si è concretizzata in quanto il mercato non ha fatto emergere partite di energia a prezzi appetibili. È per dire che questa particolare attività, seppure ragionata in tali termini, ha avuto un'attenzione e non solo, una concretizzazione importante.

Credo che gli organi di amministrazione della "CVA", la "Finaosta" che la controlla e quindi noi siamo disponibili ad accogliere qualsiasi suggerimento, ove se ne presenti l'opportunità, a valutare eventuali iniziative imprenditoriali comuni, purché fondate sulla consapevolezza e condivisione dei reciproci vincoli, responsabilità e rispetto della normativa sulla concorrenza.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Prendo atto con discreta soddisfazione non tanto dei dati, che in parte confuterò, ma della disponibilità dell'Assessore a recepire eventuali suggerimenti e il suggerimento è questo. Il discorso che lei ha fatto è valido in senso assoluto, ma non nel caso specifico, in quanto è vero che, come tutti i siderurgici, la "CAS" ha una base di acquisto di energia elettrica a prezzi molto bassi, fra i più bassi del mercato, ma è anche vero che la produzione e la tipologia di produzione della "CAS" di Aosta ha dei picchi di consumo che vanno nettamente al di là dei "plafond" che vengono acquisiti e che deve pagare "cash" con un dispendio di energie notevoli, perché il prezzo unitario è molto più rilevante di quello della base. Il problema allora è di intervenire su queste... mi fa piacere che finalmente per il 2007, differentemente dal 2006, si sia riusciti a far qualcosa, però la mia impressione è che si possa fare molto di più, perché credo che proprio su quei picchi l'unica produzione elettrica che può con vantaggio e senza avere delle perdite in proprio sostenere questo tipo di richieste molto forti è proprio quella idroelettrica da bacino, perché ciò significa poter aprire e chiudere le chiuse al momento in cui emerge tale richiesta. Ho quindi l'impressione che lavorando un po' di più, non fra "CVA trading" e "CAS", ma fra "CVA" proprio e "CAS", come con altre ditte, si possono armonizzare le strategie industriali dell'una e dell'altra società per avere un'ottimizzazione del sistema. Ritengo che questo sia un dato importante rispetto alla citazione da lei effettuata all'inizio del suo intervento: quella del Codice civile, credo che alla fine tutti gli amministratori devono rispondere di quello che fanno e non vorrei che si dovesse arrivare in quest'aula a disquisire di amministratori che si preoccupano di più delle sponsorizzazioni delle squadre sportive, piuttosto che di "far sistema" in Valle d'Aosta. L'impressione è che in "CVA" il compito che loro hanno non sia ben chiaro e che disperdano le loro energie in iniziative di tutt'altro genere.