Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2378 del 10 gennaio 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2378/XII - Determinazione degli emolumenti ai componenti del Consiglio di Amministrazione della Casinò S.p.A. (Interrogazione)

Presidente - Collega Sandri, sul punto 6 le volevo proporre di discutere l'interrogazione insieme all'oggetto 41, che è la mozione. Trattasi di stesso argomento, credo che l'Assessore poteva dare... no?

La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - No, perché è molto probabile che la "41" finisca al prossimo Consiglio visto tutto quello che è in mezzo, la cosa è urgente, quindi sarebbe opportuno discuterla adesso.

Interrogazione

Venuto a conoscenza della deliberazione del Consiglio di Amministrazione della Casinò S.p.A. che aumenta gli emolumenti al Presidente da cinquantamila a centoventimila Euro all'anno ed al Consigliere delegato da venticinquemila a novantacinquemila Euro;

Ricordata la situazione di crisi della Casa da Gioco di Saint-Vincent che vede da anni un netto calo degli ingressi ed una riduzione dell'utile regionale, risultante dalla differenza tra le entrate dalla tassa di concessione della Casa da Gioco di Saint-Vincent e le differenti uscite agli impegni del disciplinare, all'acquisizione di attrezzature, per i rapporti patrimoniali e per la sottoscrizione del capitale, che è passato in € da 68.380.000,00 circa del 2001 (Presidente Gestione Straordinaria Arrigoni) ai 66.000.000,00 circa del 2002 (Presidente Gestione Straordinaria Arrigoni), ai 65.230.000,00 del 2003 (Presidente Casinò Spa Arrigoni), ai 54.060.000,00 circa del 2004 (Presidente della Casinò Spa Puddu), ai 40.820.000,00 del 2005 (Presidente Casinò Spa Puddu);

Sottolineata la necessità del contenimento degli emolumenti agli Amministratori delle Società di proprietà regionale, e che comunque debbono essere correlati con risultati positivi e gestione efficace;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Governo regionale per conoscere:

1) quali siano, eventualmente, le motivazioni addotte dal Consiglio di Amministrazione per giustificarne l'adozione;

2) quali siano state le indicazioni date dall'azionista, in sede di assemblea societaria o in altra sede, in merito alla determinazione degli emolumenti del Consiglio di Amministrazione;

3) quali siano le previsioni per i versamenti all'Amministrazione regionale da parte della Casinò s.p.a. per l'intero 2006 e quanto sia l'ammontare per lo stesso anno delle somme devolute dall'Amministrazione regionale alla Casinò s.p.a. a qualunque tipo.

F.to: Sandri - Fontana Carmela

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Buon anno anche a lei, Sandri.

Nell'interrogazione si pongono 3 quesiti: "quali siano... le motivazioni adottate dal CdA per giustificarne l'adozione". Semplicemente per inquadrare la questione, l'articolo 22 dello statuto sociale e gli atti deliberativi riferiti ai compensi del "CdA" sono esplicitati in 2 commi, secondo i quali ai componenti del "CdA" spetta il rimborso delle spese sostenute per ragioni del loro ufficio e il compenso stabilito dall'assemblea, mentre il compenso per il Presidente e l'Amministratore delegato è stabilito dalla assemblea su proposta del "CdA", sentito il parere del Collegio sindacale.

Per ricostruire la vicenda, per dare una visione dinamica, l'assemblea ordinaria degli azionisti nel 2004 aveva attribuito un maggior compenso rispetto ai compensi ordinari di 25.000 euro al Consigliere e 50.000 al Presidente, un maggior compenso per ogni amministratore che svolgeva un'attività specifica ed era titolare di delega di 40.000 euro, complessivamente 160.000 euro, da aggiungere a quelli che erano già stati deliberati (25+50). Con la medesima assemblea si provvedeva ad integrare l'emolumento base con una somma variabile pari al 3% dei risultati positivi della gestione operativa e finanziaria, quindi quell'integrazione era di 104.000, avevamo pertanto il compenso base, avevamo un compenso fisso aggiuntivo di 160.000 euro, avevamo un compenso proporzionale al risultato di 104.000 euro. Rispetto a quella situazione avevamo per il 2006 una situazione che all'atto del rinnovo non ha rinnovato tutto questo impianto, ma ha rinnovato solo i compensi base, quindi ha rinnovato l'organo amministrativo riconoscendo i 155.000 euro. L'assemblea del 22 dicembre ha preso atto della proposta presentata dal "CdA", valutata dal Collegio sindacale, e ha determinato in 140.000 euro complessivi il compenso spettante al Presidente e all'Amministratore delegato che sono gli unici soggetti che sono poi stati titolari di delega nel 2006, quindi l'attività che nell'esercizio precedente era ripartita fra 4 consiglieri, è stata ripartita su 2 "CdA".

In sostanza, da una situazione dove il "CdA" era titolare di compensi nella misura di 155 fisso di base, 160mila aggiuntivo più 104mila che era il compenso variabile, si è passati ad una situazione dove nel 2006 post assemblea del 22 dicembre, i compensi da 150mila sono stati aumentati di 140, quindi la diminuzione rispetto alla situazione del 2004 è stata di oltre 120mila euro. È vero che quello è un aumento rispetto all'importo base, ma rispetto alla situazione precedente l'organo amministrativo ha un compenso che è diminuito di 120mila euro. Quelle sono state le indicazioni date dall'azionista in sede di assemblea societaria in merito alla diminuzione degli emolumenti, come le ho detto il punto 2 ha visto l'assemblea del 22 dicembre recepire la proposta fatta dal "CdA", che ai sensi dello statuto ha fatto la proposta all'unanimità con parere del Collegio sindacale.

Per quanto riguarda il punto 3, gli importi versati dalla casa da gioco all'Amministrazione regionale del 2006 ammontano a complessivi 60.256.054, mentre le somme devolute dalla Regione alla S.p.a. sono sempre nel 2006 le seguenti (sto parlando con un discorso di cassa): il conguaglio del 2005 e l'acconto del 2006 ai sensi dell'articolo 11 del disciplinare, gioco elettronico, 1.273.753; gli importi di manutenzione straordinaria IVA esclusa 398.074; il contributo delle manifestazioni ai sensi dell'articolo 12, 4.316.000, ma attenzione questi importi: 4.316.000, sono solo da gennaio a maggio, perché ovviamente da dopo l'accertamento dell'Agenzia delle entrate c'è stato uno stop perché gli importi previsti hanno avuto addirittura un incremento in virtù dell'IVA, solo per avere i dati di riferimento che non ho qua, ma sono più di 10 milioni quelli che in realtà andiamo a prevedere per... 10-11 a seconda, abbiamo dato anche 12 milioni per le manifestazioni. Qui ho detto mi sono attenuto solo al criterio di cassa, ma in realtà se mi perdona, ho la valutazione che peraltro è stata inviata anche a lei degli anni precedenti fino al 2005 i dati che ha chiesto, abbiamo degli importi che sono di questa entità.

Abbiamo poi la deliberazione assunta alla fine dell'anno, che non è quella del versamento, ma del ripianamento delle perdite del capitale sociale, che è poco inferiore ai 5 milioni di euro; anche questi non so a cosa si riferisse la domanda, se erano proprio tutti i versamenti, ma immagino che ci sia anche il ripianamento delle perdite del capitale sociale. Diciamo che all'interno di questo ragionamento possiamo andare ad inserire anche i quasi 5 milioni di euro che saranno versati nel 2007, ma ci sono le deliberazioni impegnate nel 2006; qui ci sono le due letture.

Sicuramente quello che posso però dire è che è corretto concentrarsi sulle perdite, però sarebbe da far emergere comunque che la gestione del casinò non è una gestione che va chiusa, perché fa perdere, perché abbiamo, nel 2006, 60 milioni. Ora, tutto è migliorabile, sicuramente ognuno è nel diritto di dare il suo contributo per dire "facciamo meglio e facciamo di più", ma non credo che nessuno possa dire: "sarebbe bene chiudere il casinò perché è una gestione in perdita": questo amerei che emergesse, dopodiché sono qui a sentire le considerazioni del collega Sandri.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Intanto ringrazio l'Assessore per aver con precisione ricostruito le modalità in cui negli anni è emersa questa valutazione degli emolumenti degli amministratori... è una ricostruzione che ci è sicuramente utile.

Mi permetta però, un po' fra il serio e il faceto, di paragonarla a Bruno Vespa. C'è un bellissimo libro di Marco Travaglio, uscito da poco nelle librerie e che può ritrovarsi, Bruno Vespa ha queste capacità, che quando succede qualcosa di buono per il "Governo Prodi" o qualcosa di brutto all'epoca per il "Governo Berlusconi" faceva 3 belle serate sulla Franzoni, in modo che così passava di moda quel determinato argomento e si poteva poi tornare a parlare di politica. Mi sembra che lei oggi abbia fatto la stessa cosa, alla fine di tutto un lungo discorso in cui ci ha raccontato dei vari emolumenti, dice: "ma alla fine incassiamo 60 milioni di euro" che è esattamente il contrario di quella che è la realtà, perché, come abbiamo dimostrato nella premessa dell'interrogazione, lei è molto abile a presentare l'incasso, ma non il saldo per competenza, in quanto qui bisognerebbe ragionare per competenza e non per cassa, comunque...

Il Consiglio regionale viaggia per competenza, allora per competenza il saldo dimostra come la "gestione Arrigoni-Trentaz", tanto da lei vituperata, viaggiava fra i 65 e i 68 milioni di euro, con un leggero calo di anno in anno, ma dell'ordine di 1-2 milioni di euro all'anno... poi è intervenuto lei brillantemente e il saldo è sceso di 11 milioni di euro fra il 2003 e il 2004 con il mitico Presidente del casinò, Puddu, e poi brillantemente lei ha continuato questa cosa, e il saldo 2005 è sceso di 13,2 miliardi di euro, sempre Presidente del casinò Puddu, ed è grazie a questi risultati che noi - dai dati che ci ha dato lei - grosso modo per il 2006 avremo un risultato simile, intorno ai 40 milioni di euro; quindi il saldo finale, l'utile della Regione Valle d'Aosta, è sceso da 68 milioni di euro del 2001 ai 40 milioni di oggi.

A questo punto c'è da chiedersi: se lei nel 2004, al posto di fare tutto quel pasticcio che ha combinato, avesse diminuito gli stipendi agli amministratori, magari avrebbero migliorato! Invece, a fronte di quell'intervento, abbiamo visto un netto peggioramento del saldo, ma clamoroso! Qui si parla che da un "trend" che era in leggero calo, su cui lei si strappava le vesti gridando al disastro, è intervenuto e il crollo è diventato mostruoso. Qui evidentemente c'è qualcosa che non va, l'importante è che i Valdostani sappiano che il saldo della gestione del casinò è sceso del 60% in 4 anni, grazie al suo intervento, e credo che a fronte di tutto questo, il fatto che lei abbia permesso - perché niente viene fatto in quel settore che lei non voglia - a questi amministratori di aumentarsi lo stipendio e di darsi - questo è quello che lei ha dimostrato molto brillantemente stamani - un 3% per premio di risultato! Ma se era premio di risultato, bisognava togliergli anche quello di base, visto i risultati che ci sono stati!

Credo che qui la meritocrazia sia stata ribaltata, questa credo sia una responsabilità che lei si porta addosso e che si porterà addosso ancora in avanti, visto che mi sembra non abbia alcuna intenzione di cambiare metodo di fare politica!