Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2341 del 20 dicembre 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2341/XII - Scelte gestionali della Camera di commercio della Valle d'Aosta. (Interrogazione)

Interrogazione

Preso atto che dal Consiglio della Camera di Commercio valdostana si è da tempo dimesso il Presidente della Confindustria valdostana, Giuseppe Bordon, e che l'attuale Presidente del Comitato della Piccola Industria della Valle d'Aosta, Paolo Musumeci, ha annunciato le sue dimissioni dal Consiglio, in quanto non condivide le scelte gestionali;

Considerato che, in particolare, la proposta di costituire una società in house finalizzata ad offrire servizi alle imprese valdostane ha suscitato alcune perplessità, specie da parte della Confindustria, in quanto parrebbe che tale attività sia demandata a coloro che operavano nel Centro Sviluppo;

Ritenuto opportuno avere notizie più dettagliate su quanto sta avvenendo nella Chambre;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interroga

l'Assessore competente per sapere:

1) se è a conoscenza dei motivi per cui i rappresentati della Confindustria valdostana si sono dimessi dal Consiglio Camerale;

2) quale valutazione dà delle decisioni della Chambre di attivare una propria società di servizio;

3) se è vero che nella società in house attivata dalla Chambre trovano collocazione persone che lavoravano al Centro sviluppo: in questo caso, quante sono, e di quali professionalità e competenze sono portatrici.

F.to: Squarzino Secondina

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre.

La Torre (FA) - La mia sarà una risposta breve, convinto dell'autonomia funzionale e gestionale della Camera di commercio. Alle sue domande cercherò in sintesi di dare una risposta, spero di non deluderla; lei sa come la penso sul fatto che la Camera di commercio debba agire liberamente, senza alcuna ingerenza da parte della Regione.

Sulla prima domanda: "se è a conoscenza dei motivi per cui i rappresentati della Confindustria valdostana si sono dimessi dal Consiglio Camerale", sono a conoscenza dei motivi che ho letto sui giornali, non credo vi siano altri motivi, anche perché mi risulta che il Presidente Bordon è stato sostituito dalla dott.ssa Crosa, quindi credo che l'Associazione industriali continui con la massima presenza la sua operatività all'interno della "Chambre", quindi non riesco a leggere alcun motivo particolare, se non valutazioni personali che le persone in oggetto hanno ritenuto di fare. Mi risulta che il decreto per la sostituzione di Musumeci sia già stato proposto, credo sia il sig. Bertolin, il figlio, quindi alla prima domanda posso risponderle così.

Sulla seconda domanda: "quale valutazione dà delle decisioni della Chambre di attivare una propria società di servizio", io onestamente do delle valutazioni positive su questo, perché se la "Chambre" agisce con le proprie gambe per portare avanti i suoi obiettivi, che sono la promozione e il "marketing" delle aziende associate, e lo fa assumendosi le proprie responsabilità, è una cosa giusta, tenendo conto delle indicazioni della "legge Bersani", che dice che solo le società "in house" possono svolgere dei servizi specifici per le proprie emanazioni. Mi risulta che ancora non è stata costituita, penso sarà costituita alla fine dell'anno e mi auguro che funzioni nel modo migliore, perché posso esprimere la mia opinione sul fatto che venga realizzata, poi mi auguro che funzioni nel modo migliore, perché in caso contrario potrebbe essere - come immagino sottintenda la domanda - una società inutile. Spero invece che funzioni bene, quindi è un'azione positiva, a mio parere.

Sulla terza domanda: "se è vero che nella società in house attivata dalla "Chambre" trovano collocazione persone che lavoravano al Centro Sviluppo...", anche qui, mi auguro che riusciamo a far trovare collocazione in questa società che è in costituzione, perché ritengo che il "Centro Sviluppo" svolgeva alcune funzioni importanti per le aziende, queste funzioni di promozione e di "marketing" non devono essere perse, quindi ben venga la "Chambre" che se ne occupa nella sua autonomia gestionale e ben venga se riusciamo a recuperare delle professionalità che si erano formate nel "Centro Sviluppo" e se queste professionalità possono avere uno sbocco continuativo rispetto alle esperienze che hanno già svolto nel "Centro Sviluppo". Mi auguro quindi, non sono io che lo tratto direttamente questo argomento, ma mi auguro che si possano introdurre in questa società della "Chambre" anche delle persone che hanno lavorato nel "Centro Sviluppo", perché questo permetterebbe non solo di recuperare le operatività, ma di creare dei posti di lavoro e spero che questo possa avvenire. So di essere breve, ma sono molto rispettoso dell'autonomia funzionale e gestionale della "Chambre".

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Ringrazio l'Assessore per le risposte. Prendo atto di quanto ci ha comunicato, lei sa che la nostra attenzione sulla "Chambre" è molto alta, sappiamo anche che è stata un po' una novità nell'ambito regionale il fatto di aver attribuito alla "Chambre" tutta una serie di prerogative e competenze che aveva la Regione, quindi è interessante capire se questo tipo di decisione effettivamente raggiunge lo scopo che si aveva, o non diventa un elemento ancora ulteriore di burocrazia e di struttura che è più attenta a costruire sé stessa, che non a dare risposte: questa è la nostra preoccupazione. Io non do giudizi, esprimo una preoccupazione che avevamo già espresso nel momento in cui è nata la "Chambre", la nostra attenzione è puntata sulla "Chambre" perché non vogliamo che anche strutture che hanno nobili ideali e nobili finalità, di fatto si preoccupino più di loro stesse che non degli obiettivi che intendono raggiungere.

Credo che anche l'attività di vigilanza del Consiglio regionale che ha voluto questa "Chambre" sia importante. È vero che nessuno conosce esattamente i motivi, anch'io conosco i motivi che conosce lei e che sono apparsi sui mezzi di comunicazione, ma è preoccupante che un settore così importante dell'economia valdostana non riconosca, come ambito privilegiato in cui i problemi della propria categoria vengono affrontati, la "Chambre"... questo mi preoccupa! Allora al di là del motivo che è apparso, le chiedo di verificare se i problemi dell'industria sono presi in carico dalla "Chambre" come gli industriali vorrebbero. Lei continuamente ha rapporti con il mondo dell'industria da dove credo emergano una serie di esigenze, quindi le chiedo di verificare se le loro esigenze vengono prese in carico o no! La società "in house" non è ancora stata costituita: adesso non entro nel merito se sia bene o male, non lo so, bisogna vederlo, ma mi preoccupa questa lentezza nelle decisioni! Di questa società "in house" se ne parla all'inizio dell'estate, se ne riparla adesso, poi si decide, poi non è ancora costituita... o è uno strumento importante e allora lo si realizza, altrimenti se questo strumento è essenziale per il funzionamento della Camera, mi preoccupa che le decisioni che devono dare funzionalità alla Camera, abbiano questi tempi così lunghi per l'attuazione, dal momento in cui si pensa al momento in cui si attua! Allora non è che la Camera sia uno strumento che accelera i tempi delle decisioni ed è meno lenta della struttura burocratica regionale... comincio a pormi alcuni dubbi, può darsi che non sia così, può darsi che ci sia quasi un'inerzia nelle cose o la difficoltà a procedere in un campo nuovo che rende difficile attuare subito le decisioni, ma credo che si debba capire se questo strumento è più efficace o meno di quanto non lo erano gli uffici della Regione, perché questa era la scommessa!

Terzo elemento: sono la prima a dire che le professioni vanno valorizzate al massimo, ma perché è stato chiuso il "Centro Sviluppo" se aveva così grandi professionalità per rispondere ad esigenze della popolazione e adesso queste stesse professionalità vengono utilizzate diversamente? La domanda che ci si pone è: questa società "in house" è nata solo per dare lavoro al personale del "Centro Sviluppo"? Spero di no, e spero che fra pochi mesi potremo fare un'altra iniziativa a cui lei potrà rispondermi: guardi che a, b, c, d... e io sarò ben contenta, perché questa è una risorsa della Regione che deve funzionare, altrimenti è inutile che ci sia!