Oggetto del Consiglio n. 2311 del 23 novembre 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2311/XII - Disegno di legge: "Definizione di rapporti finanziari. Variazione al bilancio di previsione della Regione per l'anno finanziario 2006 e a quello pluriennale per il triennio 2006/2008".
CAPO I
DEFINIZIONE DI RAPPORTI FINANZIARI
Articolo 1
(Definizione dei rapporti patrimoniali e finanziari con l'Istituto dell'assegno vitalizio)
1. Il trasferimento a favore dell'Istituto dell'assegno vitalizio di cui alla legge regionale 8 settembre 1999, n. 28 (Interventi per il contenimento della spesa in materia di previdenza dei consiglieri regionali. Costituzione dell'Istituto dell'assegno vitalizio. Modificazioni alla legge regionale 21 agosto 1995, n. 33 (Norme sulle indennità spettanti ai membri del Consiglio e della Giunta e sulla previdenza dei consiglieri regionali)), già determinato per l'anno 2006 in euro 12.500.000 dall'articolo 12, comma 4, della legge regionale 15 dicembre 2003 n. 21 (Legge finanziaria per gli anni 2004/2006), è rideterminato in euro 23.550.000 (obiettivo programmatico 1.1.1. - capitolo 20010).
Articolo 2
(Anticipo di fondi all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA))
1. La Giunta regionale è autorizzata ad anticipare all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), istituita ai sensi del decreto legislativo 27 maggio 1999, n. 165 (Soppressione dell'AIMA e istituzione dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59), i fondi, a carico dell'Unione europea e dello Stato, per un importo di euro 14.100.000, per il pagamento, riferito all'annualità 2006, dei premi previsti dal Piano di sviluppo rurale 2000/2006 relativamente alle misure cofinanziate (obiettivo programmatico 2.2.2.17 - cap. 47015).
Articolo 3
(Definizione e regolarizzazione dei rapporti patrimoniali e finanziari con i gestori della Casa da gioco di Saint-Vincent)
1. La Giunta regionale è autorizzata a ripianare le perdite pregresse al 31 dicembre 2005 e a regolarizzare, riconoscendo e liquidando, l'imposta sul valore aggiunto (IVA) sulle somme già erogate a titolo di contributo alle manifestazioni, anziché a titolo di corrispettivo, negli anni 2001 e 2002, alla Gestione straordinaria per l'esercizio della Casa da gioco, ora in liquidazione, di cui alla legge regionale 21 dicembre 1993, n. 88 (Istituzione della Gestione straordinaria per l'esercizio della Casa da gioco di Saint-Vincent).
2. Per l'applicazione del comma 1, è autorizzata la spesa di euro 7.000.000 (obiettivo programmatico 2.1.4.01 - cap. 35065).
3. La Giunta regionale è autorizzata a regolarizzare, riconoscendo e liquidando, l'IVA sulle somme già erogate a titolo di contributo alle manifestazioni, anziché a titolo di corrispettivo, nel periodo 2003/2006, alla Casino de la Vallée S.p.A. di cui alla legge regionale 30 novembre 2001, n. 36 (Costituzione di una società per azioni per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent).
4. Per l'applicazione del comma 3 è autorizzata la spesa di euro 7.500.000 (obiettivo programmatico 2.2.2.12 - cap. 64965).
Articolo 4
(Copertura finanziaria)
1. La copertura del maggior onere di euro 39.650.000 per l'anno 2006 derivante dalle autorizzazioni di cui agli articoli 1, 2 e 3 è assicurata dalle maggiori entrate autorizzate dall'articolo 5.
CAPO II
VARIAZIONI ALLO STATO DI PREVISIONE DELL'ENTRATA E DELLA SPESA
Articolo 5
(Variazioni allo stato di previsione dell'entrata)
1. Allo stato di previsione dell'entrata del bilancio per l'anno finanziario 2006 e di quello per il triennio 2006/2008 sono apportate le seguenti variazioni in aumento per l'anno 2006:
Capitolo 1610 "Gettito imposte anni precedenti":
competenza e cassa euro 47.000.000,00
Articolo 6
(Variazioni allo stato di previsione della spesa)
1. Allo stato di previsione della spesa del bilancio per l'anno finanziario 2006 e di quello per il triennio 2006/2008 sono apportate le seguenti variazioni in aumento per l'anno 2006:
Capitolo 20010 "Trasferimento all'Istituto dell'assegno vitalizio dell'ammontare corrispondente ai diritti maturati dai consiglieri regionali alla data del 31.12.1999":
competenza e cassa euro 11.050.000,00
Capitolo 47015 (di nuova istituzione)
Programma regionale: 2.2.2.17.
Codificazione: 1.1.1.5.9.2.10.10.
"Anticipazione all'AGEA dei fondi a carico dell'Unione Europea e dello Stato per il pagamento dei premi previsti dal Piano di Sviluppo rurale 2000-2006":
competenza e cassa euro 14.100.000,00
Capitolo 35065 "Spese per la regolarizzazione dei rapporti patrimoniali e finanziari con la Gestione straordinaria della Casa da gioco di Saint-Vincent":
competenza e cassa euro 7.000.000,00
Capitolo 64965 "Attuazione disciplinare regolante i rapporti tra la Casino S.p.A. e la Regione - spese correnti":
competenza e cassa euro 7.500.000,00
Capitolo 35625 "Trasferimento ai fondi di rotazione Finaosta":
competenza e cassa euro 7.000.000,00
Capitolo 61210 "Quota di partecipazione regionale al Fondo regionale per l'abitazione":
competenza e cassa euro 350.000,00
Articolo 7
(Pareggio del bilancio)
1. Il bilancio di previsione per l'anno finanziario 2006, a seguito delle variazioni approvate con la presente legge, pareggia nelle risultanze di euro 2.610.379.369,97 per la competenza e di euro 2.667.582.643,15 per la cassa.
Articolo 8
(Dichiarazione d'urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Presidente - È stata consegnata alla Presidenza una risoluzione firmata dai Capigruppo della maggioranza in merito alla finanziaria dello Stato.
La parola al relatore, Consigliere Stacchetti.
Stacchetti (SA) - Il disegno di legge in discussione ha l'obiettivo di definire alcuni rapporti finanziari della Regione e al contempo proporre alcune variazioni di bilancio. L'occasione del disegno di legge è rappresentata dalla maggiore entrata di 47 milioni di euro.
La maggiore entrata si è verificata con il riconoscimento da parte della Ragioneria generale dello Stato del saldo delle imposte compartecipate per l'anno 2003 in applicazione della legge del riparto fiscale. Questo saldo comprende somme che la Regione non aveva potuto contabilizzare nel conto consuntivo del 2003 e che pertanto costituiscono maggiore entrata nel 2006 sul capitolo "gettito di imposte di anni precedenti" per le ragioni che vi espongo di seguito. Le imposte derivanti dal condono, previsto dalla legge finanziaria dello Stato per il 2003, non sono state riconosciute alla Regione in un primo tempo, ma grazie ad un lungo confronto si è ottenuta la revisione dell'impostazione e del riconoscimento dei 9/10 di tale gettito.
L'altra componente della maggiore entrata, per 27 milioni di euro, deriva da un chiarimento tecnico avvenuto con il Ministero, grazie anche alla collaborazione della Ragioneria provinciale di Aosta. Si tratta di imposte - registro, bollo, ipotecaria, concessioni governative - che, pur facendo parte di quelle previste nel riparto fiscale, non venivano automaticamente previste alla Regione in quanto riscosse - tramite modello di versamento "F23" - tramite il concessionario della riscossione che si trattiene ogni anno una somma pari all'anticipazione del 10% effettuata a favore dello Stato entro il 31 dicembre dell'anno precedente e che quindi sono contabilizzate dalla Ragioneria provinciale in un'apposita voce "somme da regolare". La legge che ha previsto questo meccanismo di anticipazione da parte dei concessionari della riscossione ha prodotto i suoi effetti a partire dal 1998, per cui con il saldo del 2003 sono state riconosciute alla Regione le somme spettanti per tutto il periodo dal 1998 al 2003. Gli importi spettanti per gli anni 2004 e 2005 verranno riconosciuti con relativi saldi nei prossimi anni, mentre per le somme spettanti dal 2006 il meccanismo è già stato perfezionato e le somme sono versate mensilmente e regolarmente contabilizzate dalla Regione negli specifici capitoli di entrata delle relative imposte. La maggiore entrata è stata così destinata: 11,05 milioni di euro all'istituto vitalizio dei Consiglieri regionali; 14,1 milioni di anticipo all'AGEA; 14,5 milioni per definire i rapporti finanziari con i gestori della casa da gioco; 7 milioni ai fondi di rotazione e 350mila euro a sostegno dell'edilizia abitativa. In particolare i fondi dell'istituto dell'assegno vitalizio esauriscono il debito della Regione in conto capitale, rimanendo da definirsi gli interessi a seguito dell'articolo 12 della legge n. 28/1999.
Il trasferimento all'AGEA è effettuato a titolo di anticipo per sopperire alla carenza di fondi denunciata dall'organismo pagatore. Con questo intervento si vuole porre rimedio al disagio che il ritardato pagamento dei contributi agli agricoltori avrebbe comportato in un periodo particolare dell'anno nella vita delle aziende agricole. In autunno, infatti, si concentrano le maggiori necessità finanziarie, connesse al termine della stagione estiva caratterizzata da lavori, manutenzioni ed investimenti non associati nella stessa misura alle entrate derivanti dalla vendita dei prodotti. Questi importi verranno rimborsati dall'AGEA a seguito dell'approvazione della programmazione dei fondi europei per il sessennio 2007-2013.
Ai gestori del casinò, che ricordo essere la "Casino de la Vallée", Gestione straordinaria in liquidazione fino al 2002, e la "Casino de la Vallée S.p.a." dall'anno 2003, sarà riconosciuta l'IVA sulle somme già erogate dal 2001 al 2006 a titolo di contributo alle manifestazioni. L'intervento avviene in ossequio all'interpretazione adottata dall'Agenzia delle entrate, che considera il rapporto fra la Regione e i gestori del Casinò qualificabile nella tipologia dei rapporti commerciali. L'Agenzia delle entrate ha sollevato questa eccezione ai gestori del casinò, senza peraltro applicare alcuna sanzione, in virtù della riconosciuta difficoltà interpretativa della specifica normativa fiscale. Il disegno di legge riconoscendo questa impostazione autorizza il pagamento dell'IVA da parte della Regione ai gestori del casinò per un totale di 10,3 milioni di euro. A questo importo si aggiungono 4,2 milioni di euro a titolo di copertura perdite da riconoscere alla "Casino de la Vallée" Gestione straordinaria, ora in liquidazione, come risulta dal bilancio della stessa al 31 dicembre 2005, approvato dal Consiglio regionale, di cui all'oggetto n. 2126/XII del 20 settembre 2006. I 7 milioni destinati ai fondi di rotazione sono finalizzati a soddisfare in particolare le richieste di incremento della disponibilità di alcuni fondi e saranno destinati allo sviluppo economico del sistema imprenditoriale ed artigiano. Infine 350mila euro sono destinati al sostegno all'emergenza abitativa, in particolare per aumentare la percentuale di riconoscimento del sostegno ai canoni di locazione.
Si dà atto che dalle ore 19,12 presiede il Vicepresidente Fiou.
Presidente - Dichiaro aperta la discussione generale.
La parola al Consigliere Lattanzi.
Lattanzi (CdL) - Ogni tanto riusciamo a commentare delle belle notizie. Voglio esordire facendo i complimenti ai dirigenti degli uffici della nostra Regione, in particolare la Dott.ssa Borney che so aver seguito con grande attenzione questa vicenda, che ci permette oggi di mettere nella cassa della Regione la cospicua cifra di 47 milioni di euro. Veramente un'intuizione e uno spunto professionale di altissimo livello per la cifra e per la complessità dell'operazione, che ha portato a riconoscere alla nostra Regione nei suoi rapporti con lo Stato questa importante regolarizzazione, una cifra dovuta, ma mai realizzata.
Per quanto riguarda la destinazione che questo provvedimento identifica, è evidente che l'articolo 1 ci vede totalmente d'accordo, sull'articolo 2 abbiamo avuto l'occasione, in sede di discussione della finanziaria regionale in II Commissione, di entrare nel dettaglio di questa opportunità di riconoscere agli agricoltori 14 milioni di euro quale anticipo di cifre che poi l'AGEA dovrà riconoscere successivamente, speriamo, al riconoscimento da parte della Comunità europea di queste cifre. Dico "speriamo" perché è certo l'anticipo, il "beau geste" che la Regione fa nei confronti degli agricoltori, meno certa sarà l'opportunità di vederli destinati. La certezza matematica non ce l'abbiamo, ci sono delle convenzioni, però sappiamo che le convenzioni europee prevedono dei flussi di cassa i cui tempi sono assolutamente non prevedibili. Avevo sollevato in Commissione l'opportunità di mettere a bilancio la spesa di cifre non certe, poi evidentemente se gli uffici lo hanno ritenuto ammissibile, non possiamo che prendere atto di tale legittimità di questa posta, che permette di affrontare un'emergenza, diciamocelo pure, perché gli agricoltori lavorano in condizioni di emergenza continua e quindi è un'emergenza che ci vede d'accordo.
Sull'articolo 3 comprendiamo l'emergenza, ma non ne condividiamo l'opportunità, perché con questi soldi che ci siamo ritrovati "per le mani" andiamo a far fronte a una serie di situazioni gravose della casa da gioco, che abbiamo contestato più volte, quindi non possiamo essere d'accordo a operazioni che abbiamo anticipato, preventivamente dichiarato, ma siamo stati inascoltati e alla fine si è dovuto ratificare dei "buchi" che oggi vedranno impegnate cifre importanti per circa 7 e 14, 21 milioni e 500mila euro, cioè cifre pesanti: 40 miliardi di vecchie lire che sono destinate a tappare "buchi" di rapporti che avevamo anticipato essere poco proficui per le nostre casse regionali. Cogliamo l'occasione per urlare ancora una volta la nostra volontà politica di arrivare ad addivenire a una gestione privata della casa da gioco il più presto possibile. La vediamo come l'unica possibilità di non dover più come azionisti della casa da gioco ripianare deficit di maldestri, o non capaci, gestori di rapporti, che vedono sempre nella "mamma Regione" il pagatore con i soldi di tutti, senza fare in modo che questi investimenti diventino opportunità di sviluppo futuro. Qui non voglio fare demagogia, ci sono alcune regolarizzazioni di IVA, ma siamo certi che, se ci fosse stato un gestore privato negli ultimi 10 anni, non saremmo qui a mettere 40 miliardi di vecchie lire per ripianare i deficit creati da quelle gestioni; poi 350mila euro vanno a quel benedetto fondo cassa di sostegno agli affitti dell'emergenza abitativa, di cui ieri abbiamo discusso, auspichiamo che la lettera di comunicazione degli avvenuti stanziamenti non veda ulteriori comunicazioni...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... i soldi arrivano dall'Assessore Marguerettaz e l'Assessore Cerise fa la bella figura con le lettere di comunicazioni ai cittadini che beneficeranno di questi contributi. È chiaro che non possiamo che essere soddisfatti per quanto riguarda l'incameramento di tale risorsa importante, non possiamo però essere soddisfatti di quell'articolo 3, che riteniamo come certificatore di una politica di gestione che ci vede totalmente contrari. Vogliamo quindi in conclusione fare i complimenti professionali ai dirigenti degli uffici che hanno dato l'opportunità alla Regione di avere così tanti soldi a disposizione delle casse regionali.
Presidente - La parola al Vicepresidente Lanièce.
Lanièce (SA) - Prendo anch'io la parola per ribadire che il nostro gruppo voterà questo disegno di legge, finalizzato alla definizione di alcuni rapporti finanziari, come ha ben evidenziato il collega relatore Stacchetti. Vorrei sottolineare in modo particolare l'importanza dell'articolo 2, che prevede l'anticipo di fondi all'Agenzia per l'erogazione in agricoltura. In effetti, grazie allo stanziamento previsto nell'articolo di 14,1 milioni di euro, circa 3.000 aziende agricole valdostane non dovranno attendere tempi lunghissimi per poter ricevere i fondi europei e statali che l'Agenzia per l'erogazione in agricoltura avrebbe dovuto erogare entro la fine di quest'anno. Si tratta di pagamenti dei premi relativi alle misure di indennità compensativa e di quelle agro-ambientali, del premio di primo insediamento a favore di giovani agricoltori, del prepensionamento, di interventi nel settore della silvicoltura, previsti all'interno e nell'ambito del Piano di sviluppo rurale della Valle d'Aosta, pagamenti che l'AGEA avrebbe dovuto erogare entro la fine di quest'anno, ma che invece, a causa del mancato introito da parte dello Stato di risorse comunitarie aggiuntive, date per certe, non sarebbe stata in grado di effettuare. L'articolo 2 inserito nel disegno di legge, adottato, voluto e sostenuto dalla Giunta e dalla maggioranza è altamente meritorio perché alcune di quelle liquidazioni, in particolare le indennità compensative e i premi agro-ambientali sono spesso vitali per la vita delle aziende agricole, che devono affrontare la spesa di fine stagione dell'alpeggio: ecco perché l'Amministrazione regionale si è attivata al massimo e celermente per risolvere tale problema, garantendo la copertura finanziaria alle aziende agricole che - lo voglio ben evidenziare a nome del gruppo della Stella Alpina- svolgono un fondamentale lavoro sia di mantenimento e di miglior gestione del territorio, spesso in condizioni non facili, sia di affinamento dei prodotti di eccellenza valdostani, quali ad esempio la fontina. In effetti, come ho sottolineato poc'anzi, l'AGEA disponeva di risorse insufficienti e quindi sussisteva il timore che prima che la questione fosse risolta sarebbero passati mesi di incertezza e di ritardi, assolutamente insostenibili per le aziende valdostane. L'AGEA ha infatti segnalato che avrebbe potuto liquidare le spettanze relative al 2006 solo nel 2007, dopo l'approvazione dei nuovi piani di sviluppo rurale, pochi mesi certo, ma che potevano mettere in crisi le piccole realtà agricole della nostra Regione e questo proprio in un momento in cui bisogna affrontare le spese di fine stagione, come ad esempio il pagamento degli affitti e del personale. Occorre infatti far notare che tali aiuti, la cui erogazione è di solito prevista con cadenza annuale, devono essere versati per tempo ai beneficiari, al fine di permettere agli stessi di utilizzarli in modo efficace senza compromettere gli effetti attesi dalle misure. Si tratta spesso per alcune aziende di aiuti vitali per mantenere la liquidità in un peridoro, quale quello di fine stagione degli alpeggi in cui si concentrano le maggiori necessità finanziarie.
Il disegno di legge regionale autorizza pertanto l'anticipo dei fondi da parte della Regione e risolve una situazione, che avrebbe potuto trasformarsi in una grave emergenza. Ora si tratta, dopo aver approvato tale testo, di effettuare al più presto un incontro con l'AGEA e il Ministero per le politiche agricole, per arrivare a una convenzione che renda possibile, da una parte, l'immediata erogazione dei fondi e, dall'altra, garantisca alla Regione la restituzione entro la metà del 2007 dei fondi anticipati. Al gruppo "Stella Alpina" piace sottolineare che la concretezza di interventi come questi sono la riprova della capacità di dare reale risposta con i fatti, non solo con le parole, ai problemi della nostra Comunità. Sostenere l'agricoltura di montagna significa infatti sostenere tutto un sistema di vita e di produzione tradizionale, una vera e propria "civilisation", i cui valori non sono prettamente o meramente economici, ma la cui sussistenza è legata alla certezza delle risorse sulle quali basare la propria sopravvivenza e il proprio sviluppo.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Anche noi vogliamo complimentarci con gli uffici, che hanno lavorato bene, che hanno continuato a fare verifiche puntuali sui fondi che devono arrivare alla Regione e che, come un cane da caccia, che hanno cercato nelle "pieghe" di tutta la legislazione complessa riguardante le imposte e la tracciabilità dei contributi che i Valdostani lasciano nella nostra Regione per queste diverse imposte e sono riusciti a trovare quanto lo Stato per procedure errate non versava. Bisogna quindi riconoscere la professionalità di tali tecnici.
Abbiamo capito che dal 1998 al 2003 sono state recuperate queste cifre notevoli, ci chiediamo dal 2004 in avanti cosa capita: se tali somme si aspetterà a trovarle nel momento critico in cui si hanno da coprire alcuni "buchi", se sarà una riserva che la Regione avrà, oppure se queste somme a mano a mano che vengono trovate saranno inserite nel bilancio. Perché ponevo tale problema di questa massa di risorse consistente che si è trovata, risorse la cui destinazione viene definita al di fuori del contesto del bilancio? Perché quando comunque si stende un bilancio, ci sono alcune regole, per cui c'è una ripartizione all'interno dei vari Assessorati e dei vari settori, in modo che tutti possano avere una percentuale considerata equa nel settore di loro competenza: questo in tale caso non è avvenuto. Faccio un esempio: ci vantiamo giustamente che l'1% del bilancio va per le spese sociali nel fondo sociale; qui, di questa grande quantità di denaro, nel senso che all'improvviso si sono trovati quasi 90 miliardi di vecchie lire, solo lo 0,74% va destinato a una finalità sociale. Condividiamo il fatto che siano stati trovati 350 milioni da mettere nel Fondo per l'abitazione, avevamo presentato anche una mozione nel passato Consiglio e l'Assessore aveva detto che questi fondi sarebbero stati trovati, siamo contenti... ho detto milioni? Ho sbagliato, chiedo scusa. Dicevo, solo lo 0,74% di tale massa di denaro è stata indirizzata in un fine sociale, mentre se questi 90 miliardi di lire fossero stati inseriti nel bilancio, una parte notevole di questo bilancio sarebbe confluita nel settore sociale. Quali sono state le scelte fatte? Anche noi condividiamo che si siano utilizzate queste risorse per anticipare all'AGEA le somme necessarie per pagare gli agricoltori che hanno bisogno. Sappiamo che per motivi di liquidità l'AGEA non ha in questo momento il denaro per pagare i contributi per i nostri agricoltori, è giusto che venga anticipata una parte di questo denaro che poi tornerà e sarà riutilizzata all'interno del bilancio.
Troviamo poi altre 2 scelte: una riguarda il ripiano delle perdite del casinò, dovuto a un'interpretazione forse errata, ma, di fatto, ci troviamo a dover dare al casinò sia come Gestione straordinaria, sia come "Casino de la Vallée" ben 14,5 milioni di euro (30 miliardi di lire), una somma abbastanza consistente, è vero che i 9/10 torneranno, ma è segno di difficoltà da parte del casinò di far fronte ai propri impegni di gestione. Vorrei soffermarmi sul primo articolo, che prevede che 11,05 milioni di euro siano destinati all'istituto vitalizio dei Consiglieri regionali. Se andiamo a prendere la legge n. 28/1999 che prevede l'istituzione di questo istituto di assegno vitalizio, all'articolo 12 vengono indicate le modalità di finanziamento dell'istituto. Nel 1999 si era fatto il calcolo di quanto questo istituto avrebbe dovuto avere come suo fondo per poter pagare la pensione a tutti i vecchi Consiglieri, gli ex Consiglieri, e il calcolo fatto era di 115 miliardi, 59 milioni di euro. Sempre questa legge aveva individuato un piano di rientro, il comma 3 dell'articolo 12 dice: "il piano di rientro prevede il trasferimento di lire 1.200 milioni per l'anno 2000, di lire 3.000 milioni per l'anno 2001 e il versamento di quote annuali a copertura del debito residuo da estinguere entro l'anno 2010". Questo debito quindi avrebbe potuto essere estinto entro il 2010, non c'era alcuna urgenza o motivo per cui bisognasse mettere qui tali soldi, mentre questo denaro poteva essere utilizzato - prima si faceva la battuta nei confronti dell'Assessore La Torre - nei settori dell'industria e dell'energia, dove c'è necessità di fare grandi investimenti. Perché si è voluto fare questo? Non credo perché questo fosse prioritario; se non era necessario, perché si è voluto fare? Forse per un altro ragionamento e ve lo faccio, può darsi che sbagli, ma vorrei capire le motivazioni per cui si è voluto estinguere anticipatamente, addirittura di 4 anni questo debito.
Sempre questa legge regionale prevede le modalità con cui i Consiglieri regionali, una volta che hanno finito il loro mandato, possono prendere tutto il loro "malloppo" in regime di capitalizzazione, cioè possono ritirare la somma che è stata lì accantonata. Cosa dice l'articolo 7? Dice: "nel regime della capitalizzazione, l'erogazione della prestazione è liquidabile in forma di capitale solo dopo il complessivo trasferimento da parte della Regione all'istituto delle somme di cui all'articolo 12, commi 1 e 2. Fino a quel momento, all'ex consigliere che ha maturato il diritto all'assegno vitalizio e ha optato per..."
(interruzione del Consigliere Lavoyer, fuori microfono)
... ma non hai ancora diritto, Consigliere Lavoyer, scusa! Non si capisce? Te lo rispiego meglio se non si capisce: fino a quel momento all'ex Consigliere non si può dare il capitale nella sua totalità, questo significa che tutti gli ex Consiglieri che hanno chiesto di ritirare il loro "malloppo" non lo possono fare attualmente, perché non è stato ancora completato il trasferimento della Regione all'istituto dell'assegno vitalizio in tutta la sua completezza.
Il punto interrogativo che pongo a tutti allora è il seguente: questo articolo 1, che prevede che il debito nei confronti dell'assegno vitalizio sia estinto 4 anni prima del termine che dice la legge, non risponde forse a qualche sollecitazione di ex Consiglieri che hanno fatto la richiesta e gli hanno detto: "no, non puoi ritirarlo perché solo quando sarà effettuato tutto il trasferimento da parte della Regione dell'intera somma che deve essere data tu potrai ritirarlo". Credo che i motivi per cui si sottraggono all'interesse pubblico in anticipo rispetto al tempo individuato 11 milioni di euro siano una cosa da denunciare, molto grave. Qui si è deciso di estinguere 4 anni prima del termine un debito per consentire a qualche ex Consigliere di poter accedere al regime della capitalizzazione, quindi di ritirare tutta la somma a cui avrebbe diritto, ma questo significa sottrarre in questo momento 11,5 milioni di euro ad altre esigenze, molto più importanti, di cui tante volte abbiamo parlato: dal sociale ai trasporti, all'energia, a tante altre cose. Credo che questo sia molto grave e vada chiarito e denunciato. Noi per tali motivi voteremo contro questo disegno di legge.
Presidente - La parola al Consigliere Lavoyer.
Lavoyer (FA) - Brevissimamente, per dichiarare il voto favorevole del gruppo "Fédération Autonomiste", per complimentarci per il buon lavoro fatto dai tecnici, ma anche dal Governo regionale per ottenere queste risorse. Proprio perché l'ora è tarda, non voglio far polemiche su quanto ha dichiarato la collega Squarzino, dico solo che sono stupefatto da queste dichiarazioni, mi pare che abbia parlato di un argomento che forse non conosce a fondo.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Tale provvedimento di legge suscita passionalità e interesse, però credo che in questi casi sia importante andare a sottolineare alcuni aspetti che riteniamo particolarmente fondamentali e che di questo provvedimento sono la parte ultima.
All'ultimo punto dell'articolo 6 abbiamo la rivalutazione della quota di partecipazione regionale al Fondo regionale per l'abitazione di 350mila euro, che non possiamo che non condividere pienamente e verificare che gli impegni che erano stati presi da questo Governo rispetto a tale fenomeno importante che, come giustamente ha rappresentato in più occasioni l'Assessore, di anno in anno sta incrementandosi e, a fronte di questo incremento di richieste che hanno superato le 1.000 unità, abbiamo che il contributo statale langue e si riduce, quindi è necessario per l'Amministrazione regionale intervenire in maniera sostanziale aumentando di circa il 50% il contributo regionale degli anni precedenti.
Il secondo dato che riteniamo importante e che approveremo anche con il nostro voto è quello dell'anticipazione all'AGEA, questo è un settore rilevante per la nostra economia non tanto dal punto di vista dei contenuti dimensionali, ma dal punto di vista della qualità, perché difendere i nostri agricoltori che ancora presidiano il territorio significa difendere il nostro territorio, difenderne la qualità, che poi va a vantaggio di tutti i cittadini e anche dei turisti che ne possono usufruire. Credo che facciamo in questo caso uno sforzo importante perché 14,1 milioni di euro non sono una cifra secondaria, però è uno sforzo che porterà a dei vantaggi in termini di coscienza da parte di tutti coloro che a tempo parziale o a tempo molto saltuario si occupano di agricoltura, la Regione ha sempre un'attenzione particolare per evitare che il ritardo dei trasferimenti dall'Unione europea e dallo Stato possa provocare dei danni, che potrebbero essere irreparabili soprattutto in un momento in cui la liquidità per questi operatori è abbastanza in difficoltà e al limite.
Vorrei poi fare due riflessioni sul problema della Casa da gioco di Saint-Vincent. Anche questa parte del disegno di legge credo sia in larga parte condivisibile, nel senso che dimostra una particolare attenzione ad evitare che ricadano in tale settore... significa anche evitare che in tale settore particolarmente in difficoltà, su cui ci sono state spesso polemiche in questo Consiglio, vadano a gravare degli oneri che non sono di parte sua. È chiaro che avere ricodificato con IVA tutta una serie di trasferimenti che erano stati dati alla Gestione straordinaria, si parla di trasferimenti di 4-5 anni fa, invece con titolo di corrispettivo rischia di porre dei problemi alla liquidazione della Gestione straordinaria, nonché all'attuale "Casino de la Vallée S.p.a.", il fatto allora di riportare... anche se questo significa altri 7,5 milioni di oneri in particolare... sia stata una scelta positiva... Rimane il fatto che questa positività è limitata a richiudere il quadro nell'attuale problema che sicuramente non è secondario. Spero che, come questo pomeriggio abbiamo approvato a livello di Conferenza dei Capigruppo il calendario per tutte le riunioni di questo Consiglio fino a settembre del 2007, si possa trovare l'occasione nella primavera del 2007, quando, chiusa la "questione Billia", chiusa la "questione casinò"... il bilancio 2006 che sarà a conoscenza del Consiglio... si possa dedicare un Consiglio straordinario ad affrontare tale situazione, perché è evidente che proprio questo settore delle manifestazioni è uno di quei settori particolari che ci consente, da un lato, se sviluppato positivamente, di fare "marketing", di attirare giocatori e quindi di far ripartire la macchina; dall'altro, se gestito scorrettamente, di essere un momento in cui dei soldi vengono spesi, ma senza utilità per lo sviluppo della casa da gioco, che è anche la vera garanzia per chi ci lavora di poter avere in futuro il mantenimento del posto di lavoro e il mantenimento della possibilità di avere una garanzia del proprio reddito e quindi di tutta la propria situazione economico-sociale.
Sul problema del vitalizio il nostro gruppo ha presentato nei mesi scorsi una proposta di legge per fare alcuni correttivi, in particolare proprio sul meccanismo che ha testè richiamato la collega Squarzino, nel senso che vorremmo portare alla valutazione del Consiglio una riflessione in merito sull'opportunità di mantenere il meccanismo per cui al momento di aver maturato il diritto all'ottenimento del vitalizio questo possa essere materializzato completamente in conto capitale. La nostra proposta di legge prevede invece che tale possibilità sia ridotta esclusivamente alla parte fisicamente portata al vitalizio dai contributi diretti del Consigliere regionale: questo l'ho detto perché l'atteggiamento dei "DS" rispetto a tale tema è un atteggiamento concreto e corretto, nel senso che non vogliamo andare a fare delle "sparate" di tipo ideologico, non vogliamo "mettere in bocca" a nessuno parole che non ha detto, soprattutto non facciamo "processi alle intenzioni" a nessuno. Dal punto di vista del merito, non condivido le affermazioni della collega Squarzino, perché mi sembra che voglia fare un "processo alle intenzioni". Mi sono permesso di chiedere a un dirigente del Consiglio, che si occupa di questo istituto del vitalizio, e mi ha escluso completamente che la sua ipotesi abbia alcunché di verità, nel senso che questi soldi vanno a ripianare dei debiti pregressi e non c'entrano nulla con il meccanismo di portare via i soldi in conto capitale. Su quello bisogna attuare... attraverso dei provvedimenti che vadano a modificare il provvedimento di legge e non attraverso un tipo di intervento che rischia anche di bloccare tutta la manovra.
Per non essere tacciato dal Capogruppo dell'"UV" di fare dell'ostruzionismo, così mi è stato detto giusto testè, credo di aver svolto anche in termini di tempo abbastanza ristretti il mio compito, annuncio che, anche se poi sugli altri punti qualche piccola perplessità ci può essere, per quanto riguarda i trasferimenti ai fondi di rotazione di "Finaosta", riteniamo che questo provvedimento di legge sia votabile.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina, per secondo intervento.
Squarzino (Arc-VA) - Non voglio rispondere ai colleghi, abbiamo chiacchierato con alcuni, credo che ciascuno sia libero di fare delle ipotesi; sarà poi la realtà che verificherà la veridicità o meno delle ipotesi. C'è un elemento di cui mi ero dimenticata: anche il nostro gruppo, proprio perché è interessato ai costi della politica, ha presentato un disegno di legge che vuole intervenire anche sul sistema dell'assegno vitalizio per introdurre un minimo di sobrietà anche negli emolumenti e riconoscimento economico dell'attività che viene svolta dai Consiglieri.
Presidente - Se nessun altro chiede d'intervenire, dichiaro chiusa la discussione generale. Si passa all'esame dell'articolato.
Pongo in votazione l'articolo 1:
Consiglieri presenti e votanti: 33
Favorevoli: 30
Contrari: 3
Il Consiglio approva.
Presidente - La parola al Consigliere Venturella sull'articolo 2.
Venturella (Arc-VA) - Solo per chiedere all'Assessore Isabellon quando più o meno dalle sue notizie, in riferimento anche alle riunioni a cui penso abbia partecipato a Roma, le erogazioni dell'AGEA, quelle che doveva mettere quest'ultima, potranno rientrare... se ha notizie in merito sul rientro di tali fondi.
Presidente - La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.
Isabellon (UV) - Innanzitutto ne approfitto per chiarire un passaggio in precedenza evidenziato: quello legato alla possibile indeterminatezza del recupero di tali fondi. In realtà, in contemporanea al trasferimento all'AGEA per i pagamenti, in quanto questo è un passaggio necessario, di pari passo è necessario garantirsi, attraverso un'apposita convenzione da stipularsi con AGEA e con l'accordo con il Ministero, il rientro di questi fondi nel momento in cui questi siano resi disponibili all'AGEA.
Le tempistiche: sulla base degli accordi che sono stati sottoscritti in Commissione politiche agricole, poi approvate in Conferenza Stato-Regioni, per quel che riguarda la quota di disponibilità dei fondi provenienti dalla Comunità europea, questi sono stati accantonati in occasione del riparto dei fondi FSR, quindi sono stati decurtati della somma complessiva prima della ripartizione che è stata approvata in Commissione politiche agricole, successivamente in Conferenza Stato-Regioni, in conseguenza questi fondi sono già disponibili, nel senso che sono accantonati e a disposizione. L'erogazione avverrà nel momento in cui verranno applicati i piani di sviluppo regionali, di conseguenza ipoteticamente possiamo pensare dal mese di aprile maggio fino a giugno. In questo momento è stato approvato, in Conferenza Stato-Regioni, il piano strategico nazionale che è stato trasmesso alla Comunità europea e prevediamo, per quel che riguarda il nostro piano di sviluppo regionale, di trasmetterlo entro la fine dell'anno. A fine mese ci sarà "une table de concertation" in cui esso verrà presentato a tutte le categorie interessate.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 2:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 31
Il Consiglio approva all'unanimità.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 3:
Consiglieri presenti e votanti: 32
Favorevoli: 26
Contrari: 6
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 4:
Consiglieri presenti: 32
Votanti: 29
Favorevoli: 26
Contrari: 3
Astenuti: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 5:
Consiglieri presenti: 32
Votanti: 29
Favorevoli: 26
Contrari: 3
Astenuti: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Il Consiglio approva.
Presidente - La parola al Consigliere Bortot sull'articolo 6.
Bortot (Arc-VA) - Siccome non siamo quasi mai d'accordo sui progetti e sulle idee, e vedo qui che ci sono 7 milioni trasferiti al fondo di rotazione "Finaosta", volevo capire come intendete utilizzarli e, se vi mancano delle idee, darvi qualche Consiglio. I consigli, le idee e i progetti li volete adesso o successivamente? La cosa più seria invece riguarda questo misero e riprovevole Fondo regionale per l'abitazione, 350mila euro, non so se veramente riusciamo a dimostrare quanto siamo incapaci. Abbiamo pacchi di domande di abitazioni di edilizia residenziale pubblica convenzionata e ogni volta ci ritroviamo ad integrare con un po' di elemosina gli affitti di chi non ci arriva, altre volte, a fronte di 47 milioni di euro, spostiamo la miseria di 350mila euro... uno di quei progetti e di quella fantasia di cui dicevo prima era di prendere una parte di questi 7 milioni e invertire le 2 cifre: i 350mila euro vanno ai fondi di rotazione a "Finaosta" e i 7 milioni di euro vanno come quota di partecipazione regionale al Fondo regionale per l'abitazione.
Un'altra idea è che avevamo presentato una mozione per quanto riguarda l'installazione di distributori di metano e GPL e soprattutto metano nella nostra Regione, perché siamo sprovveduti e si potrebbe usare allora, se non accettate la proposta di invertire le cifre... utilizzare una parte dei 7 milioni per integrare il misero distributore di GPL che abbiamo con altri... e quelli che a metano ci mancano, perché sarebbe una bella cosa andare nella direzione, almeno per chi possiede gli "Euro 0", ai quali sono stati tolti i buoni benzina, di poter dare un contributo per installare l'impianto a metano o a GPL. Se non avete fretta, vado avanti con le idee e le proposte, altrimenti mi fermo.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 6:
Consiglieri presenti: 32
Votanti: 29
Favorevoli: 26
Contrari: 3
Astenuti: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 7:
Consiglieri presenti: 31
Votanti: 28
Favorevoli: 25
Contrari: 3
Astenuti: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 8:
Consiglieri presenti: 32
Votanti: 29
Favorevoli: 26
Contrari: 3
Astenuti: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Il Consiglio approva.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz, per dichiarazione di voto.
Marguerettaz (UV) - Brevemente, perché mi pare che un provvedimento del genere, anche se l'ora è tarda, meriti due parole: la prima è rivolta a tutti coloro che sono intervenuti, apprezzando il lavoro dello "staff" dell'Assessorato, perché dà ragione ad un modo di lavorare e non banalizza il reperimento di queste risorse, che non sono né un regalo di Babbo Natale, né un'alchimia contabile, ma il frutto di un'attività che è stata svolta da più anni da parte dei dirigenti. Mi associo a coloro che hanno voluto ringraziare personalmente la Dott.ssa Borney, ma se è vero che la Dott.ssa Borney ha degli argomenti importanti, non di meno il Coordinatore, il Dott. Nuvolari, così come prima il Dott. Di Martino, così come tutti i dirigenti si sono adoperati per i vari provvedimenti, per questo e per quello della previdenza precedente. Due note per contestare un certo intervento che non ha alcun fondamento, ovvero queste risorse non hanno potuto essere distribuite con logiche percentuali in vari Assessorati; erano un'entrata straordinaria, non ripetibile, che è stata utilizzata per regolarizzare delle posizioni debitorie straordinarie, quindi non è una mancanza da parte del Governo e della maggioranza di destinare al sociale solo 350mila euro su 47 milioni, perché avessimo destinato anche delle cifre più importanti, visto il momento, non ci sarebbero i tempi tecnici per poter adoperare... quindi ci sarebbe stato un avanzo di amministrazione. I 350... l'Assessore Cerise è già organizzato per impegnare queste risorse, quindi hanno una manifestazione concreta, tutto il resto sarebbe stata un'operazione - come piace molte volte a qualche gruppo politico - di "facciata", ma poco concreta; quindi grazie a tutti.
Presidente - Pongo in votazione il disegno di legge nel suo complesso:
Consiglieri presenti: 32
Votanti: 29
Favorevoli: 26
Contrari: 3
Astenuti: 3 (Frassy, Lattanzi, Tibaldi)
Il Consiglio approva.