Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2293 del 22 novembre 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2293/XII - Revisione dei criteri di assegnazione di carburante in esenzione fiscale. (Interrogazione)

Interrogazione

Ricordata la mozione approvata dal Consiglio regionale il 21 settembre 2006, che sanciva un accordo tra differenti forze politiche di maggioranza e di minoranza ed il Governo regionale, in merito alla revisione delle scelte effettuate nell'estate scorsa riguardo alla distribuzione di buoni carburante, ed in particolare tale mozione prevedeva l'attuazione di un tavolo di confronto, a livello di commissione consiliare, prima della fine dell'anno, in modo da istituire già a partire dal 2007 "gli aiuti necessari per agevolare la sostituzione, la riconversione e la rottamazione in tempi definiti dei veicoli più inquinanti";

Preso atto che recentemente è stata inviata dall'Assessorato alle Attività produttive e Politiche del lavoro una lettera a tutti i proprietari di automobili che, in base ai dati risultanti dalla banca dati regionale dei beneficiari di carburante in esenzione fiscale, erano titolari di veicoli pre-Euro 1, chiedendo la conferma di tale dato attraverso la presentazione della carta di circolazione, della "Carte Vallée" e della patente di guida;

Evidenziato che tale procedura ha una valenza nettamente burocratica in contrasto con il dettato e con lo spirito della Legge Bassanini sulla semplificazione dei procedimenti amministrativi, in quanto tali dati sono disponibili presso altre amministrazioni pubbliche;

Sottolineato che è molto complessa la procedura per acquisire l'esatta classificazione Euro del proprio veicolo in quanto le normative europee successive hanno portato a numerose varianti di attribuzione numerica o di sigla delle caratteristiche riferibili ai differenti livelli Euro previsti, come si può efficacemente dedurre dal sito della Polizia Municipale di Firenze, che prevede oltre un centinaio di varianti riconducibili ai cinque livelli Euro per i differenti mezzi di trasporto;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore competente in materia per conoscere:

1) le motivazioni della mancata attuazione della Legge Bassanini da parte del Servizio carburanti, con il conseguente danno per il cittadino sia in termini di spostamento e di tempo, sia per l'allarme suscitato, particolarmente negativo per la popolazione più anziana;

2) quali siano i tempi per la predisposizione delle scelte nei criteri di distribuzione dei carburanti per il 2007 e, conseguentemente, i tempi di attuazione del confronto con i Gruppi consiliari, sulla base degli impegni presi con la mozione sopraccitata;

3) quali strumenti l'Amministrazione regionale abbia messo a disposizione dei cittadini valdostani, soprattutto a livello informatico, perché possano controllare quale categoria di euro sia attribuita al proprio veicolo.

F.to: Sandri - Fontana Carmela

Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives et aux politiques du travail, La Torre.

La Torre (FA) - Ringrazio i colleghi che hanno presentato l'interrogazione, che credo sia un'iniziativa che interessa tutto il Consiglio e riparto da dove mi ero fermato con il collega Bortot, perché poi il ragionamento è sempre lo stesso, ovvero, quando si introducono dei cambiamenti, la difficoltà è sempre quella di far comprendere il senso del cambiamento, specialmente se il cambiamento vuole andare in una direzione volta all'interesse della collettività. Molte volte nell'operare nell'interesse della collettività ci si rende conto che portare avanti i cambiamenti, sebbene questi abbiano delle motivazioni forti e valide... che questi cambiamenti devono essere introdotti passo passo. Io invece ho affrontato le cose con determinazione, con chiarezza e trasparenza e così mi sono mosso con gli artigiani, trovando difficile nei primi tempi far comprendere loro la necessità di cambiare, ma oggi questa concertazione va avanti con una comprensione da parte della categoria di quello che lei diceva prima, che era necessario comunque agire in quel settore. La stessa cosa "entra" in tale ambito, dove si comincia ad avvertire il buon senso di alcune iniziative, specialmente se queste si inquadrano in un discorso più ampio, che non può penalizzare solo una categoria e non può andare a colpire solo un utente, ma deve dimostrare una volontà precisa dell'Amministrazione di agire nell'interesse della collettività per la difesa dell'ambiente e la qualità della vita. In questi giorni, insieme all'Assessore Cerise, abbiamo presentato il Piano ambientale per la difesa dell'aria e dell'ambiente, dove abbiamo introdotto una serie di schede che vanno ad indicare un percorso che servirà a tutelare la qualità della vita e dell'aria nei confronti di tutti i cittadini, così come si sta portando a tutti i livelli e in tutte le Regioni, nel vicino Piemonte o nella Toscana, questo stesso discorso. Cosa dire in merito a questo? Evidentemente l'attenzione che dobbiamo porre non è tanto sulla capacità di tale provvedimento di raggiungere un obiettivo, ma è sul come esso viene percepito da parte dei cittadini. Nel primo impatto è stato percepito in maniera forse non solidale rispetto alla nostra iniziativa, ma credo che su questo principio, e mi ricollego alla successiva proposta di revoca (iscritta al n. 36 dell'ordine del giorno) della deliberazione di Giunta, perché l'argomento è lo stesso... avendo già fatto all'interno di questo Consiglio, si era trovata una sorta di adesione ad un'ipotesi di metodo di lavoro; infatti avevamo approvato una mozione con il voto di tutti, dove si diceva:

"impegna la Giunta regionale a predisporre entro il 15 dicembre 2006 un piano di interventi, da sottoporre all'esame della Commissione consiliare competente, che tenga conto della realtà sociale, istituendo gli aiuti necessari per agevolare la sostituzione, la riconversione e la rottamazione in tempi definiti dei veicoli più inquinanti; a disincentivare l'utilizzo dei veicoli con elevata emissione di anidride carbonica ed altri gas serra, anche nell'ottica di favorire il trasporto pubblico collettivo".

Questo per me, avendolo approvato e votato all'unanimità, è vangelo, nel senso che sto lavorando in tal senso per mantenere l'impegno che ci siamo assunti di presentare all'interno di questo Consiglio un progetto, da sottoporre anche alla Commissione consiliare, che tenga conto di tutte le osservazioni che sono derivate, che tenga conto cioè dell'obiettivo che ci siamo dati di raggiungere, attraverso non solo gli interventi nel settore dell'automobile, ma anche altri interventi in altri settori, una difesa e una qualità dell'ambiente e dell'aria... ma che anche all'interno del settore dell'auto tenga conto della realtà sociale. Questo vuol dire che stiamo lavorando, predisponendo in questo momento un percorso più chiaro, meno impattante di quello che abbiamo presentato con le prime iniziative, che però sono iniziative che erano fondamentali per garantirsi la deroga di 3 anni dei buoni benzina di cui ancora non abbiamo certezza di esserci garantiti, ma che in quella fase serviva all'intervento urgente e chiarificatore nei confronti della Commissione europea...

(interruzione del Consigliere Sandri, fuori microfono)

... se non ci credete, verrete a vedere le lettere esistenti della Commissione europea, perché è troppo facile criticare quando di fatto non vedi le cose come sono, perché alla Commissione europea ci siamo andati, c'è andato l'Assessore Marguerettaz, questo solo nel mese di agosto, e ancora non abbiamo la deroga per i 3 anni dei buoni benzina; speriamo di averla perché crediamo di aver fatto un discreto lavoro per mantenere a tutti il vantaggio. È chiaro poi che non viene percepito, nel senso che i buoni la gente li piglia... del resto poi dice: "ma che me ne frega!", mentre qui si lavora anche per garantire dei diritti che reputiamo siano dei diritti dei Valdostani, però quello è marginale... "chi se ne frega!". Ciò detto, recependo le osservazioni che erano state fatte da tutti, ci siamo resi conto che non si può agire in modo impattante, ma occorre predisporre un progetto che dia dei tempi, delle indicazioni più precise anche in merito alle incentivazioni e in tal senso entro il 15 dicembre agiremo e presenteremo prima di quella data i documenti che ci siamo impegnati a portare in questo Consiglio, rispettosi delle osservazioni che ci sono state mosse.

Ho qui tutta una risposta scritta che avevo preparato che fa riferimento alla mozione di revoca n. 36, dove complessivamente esiste un parere già scritto da parte degli uffici che conferma che abbiamo tutti i diritti e i doveri per emettere e deliberare su questi argomenti, quindi ritengo che, se vogliamo essere coerenti con quanto ci siamo impegnati a fare nella mozione approvata in Consiglio, dobbiate darci la possibilità di arrivare alle date che abbiamo concordato. Sono convinto che per quelle date vi proporremo argomenti che non solo soddisferanno tutti, ma che ci permetteranno anche di tutelare le fasce sociali più deboli, che ci permetteranno all'esterno di presentare il nostro progetto e di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Esistono poi un serie di problemi connessi all'identificazione dei veicoli su cui stiamo lavorando; stiamo lavorando perché i dati si incrociano in vario modo, i dati della "Carte Vallée" sono riferiti solo alle auto che beneficiano dei buoni benzina, le auto circolanti sono un'altra cosa. Nei ragionamenti che devono essere fatti con la Motorizzazione ci sono anche le macchine a cavallo fra gli anni 1990-1991-1992, perché ho qui anche le direttive europee, sono cambiate proprio in quegli anni, quindi vi sono auto che sono catalizzate, ma che non sono "Euro 1"; vi sono auto che possono richiedere una documentazione e in tal caso vengono considerate "Euro 1"; vi sono auto che erano dotate di un tagliando e questo tagliando non tutti ne dispongono nel libretto; vi è allora anche una complessità ad andare a identificare le varie norme.

Per rispondere alle domande, il provvedente servizio dell'Assessorato ha provveduto a dare attuazione ai criteri richiamati in premessa mediante procedure completamente automatiche, che riguardavano circa 8.880 veicoli "Carte Vallée" e un residuo numero di utenti proprietari dei veicoli immatricolati 1992 e inizio 1993, circa 1.500; è stato necessario inviare una richiesta di informazioni per individuare la relativa classe ambientale di appartenenza. I veicoli risalenti a questo periodo avevano a suo tempo beneficiato di buoni carburante per il prelevamento di benzina verde in quanto sulle carte di circolazione compariva la dicitura "con catalizzatore", ma dal 2006 era indispensabile disporre degli estremi della direttiva comunitaria. Quest'ultimo dato non poteva essere richiesto al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, infatti viene fornita, peraltro a pagamento, solo un'intera sequenza di dati concernenti i veicoli, i collaudi, le revisioni, i passaggi di proprietà... molti dei quali inutili al fine perseguito dalla Regione e con una base di ordinamento che non è possibile utilizzare per aggiornare in automatico la banca dati. Si ritiene pertanto che l'ufficio abbia correttamente agito anche sotto il profilo dell'economia dei mezzi impiegati nel richiedere direttamente agli utenti interessati dati la cui acquisizione si sarebbe rilevata problematica altrimenti, oltre che eccessivamente onerosa per l'Amministrazione, anche perché l'Amministrazione non ha questi dati. La richiesta di informazioni, debitamente motivata e quindi rispettosa del principio della trasparenza amministrativa, inoltre è stata formulata in linguaggio semplice ed accessibile e certamente non tale da suscitare allarme o apprensione nei destinatari. Per tali motivi non si ritiene fondato il biasimo rivolto all'operato del servizio, proprio in considerazione del fatto che la normativa in materia di semplificazione amministrativa, comunemente conosciuta come "riforma Bassanini", in particolare la legge regionale n. 2 del luglio 1998 e la n. 18 prevedono la possibilità di indirizzare, dove non sia possibile procedere direttamente, comunicazioni personali ai soggetti destinatari di un provvedimento amministrativo in vista di una loro possibile partecipazione.

Al quesito n. 2 penso di avere risposto di ottemperare la mozione, che abbiamo approvato tutti insieme.

Per quanto riguarda il quesito n. 3, si premette che la Regione non è l'ente competente per il rilascio delle dichiarazioni o informazioni concernenti l'omologazione degli autoveicoli, pertanto non è tenuta a mettere a disposizione alcun supporto informatico, anche perché non ce l'ha. Tuttavia proprio lo svolgimento della citata attività di aggiornamento, che sta proseguendo regolarmente anche grazie alla collaborazione degli utenti che forniscono spontaneamente i dati richiesti, sta contribuendo a diffondere informazioni in tal senso. Si segnala inoltre che questo lavoro di chiarimento, che si prevede sarà completato entro fine anno, ha finora dato i seguenti esiti: per un consistente numero di casi si è potuto accertare che il veicolo censito come catalizzato effettivamente ha rispettato la direttiva "Euro 1", quindi l'autoveicolo interessato percepirà l'intera assegnazione di benzina, in altri casi sulla carta di circolazione erano indicate direttive "pre-Euro 1", ma l'utente ha esibito documenti integrativi rilasciati dall'Ufficio provinciale del Dipartimento dei trasporti terrestri che attestano il rispetto della direttiva "Euro 1 ". Al di fuori di queste ipotesi, il veicolo è certamente un "Euro 0", quindi non ha diritto al supplemento dei buoni benzina. Vi ricordo che stiamo parlando del supplemento del 20% dei buoni benzina, che sono gli ultimi 3 mesi dell'anno, non stiamo parlando di non aver dato i buoni benzina.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Per un largo periodo della risposta non sapevo che stava rispondendo a me o se stava rispondendo ai giornalisti, perché ho l'impressione che la mia interrogazione se la sia letta negli ultimi 5 minuti del suo intervento; questo mi dispiace perché tale interpellanza partiva da un concetto banale, che è la confusione che la lettera che lei ha fatto inviare a migliaia di cittadini valdostani ha suscitato. A parte che lei dice che è chiara, ma questa è tutta questione da disquisire, però questo ha comportato che tutta una serie di cittadini abbiano dovuto partire da Gressoney, Champdepraz, Champorcher... per venire ad Aosta a farsi dire: "lei non ha diritto ai buoni benzina, se ne vada", richiedendo una serie di dati, tipo quelli della patente, in cui vi è un collegamento facilissimo da fare con la Motorizzazione per sapere chi ha la patente in regola e chi no, ma perché andate a chiedere la patente, ma cosa c'entra? Per cui queste persone sono arrivate su preoccupatissime per sentirsi dire dopo aver pagato il parcheggio... che se ne potevano andare via perché non avrebbero preso più benzina in esenzione, fra l'altro usando parole non sempre troppo cortesi perché si sono sentiti dire: "anche lei è un tagliato fuori" ed espressioni di questo genere.

Torniamo all'inizio. Voglio prima di tutto avere gentilmente "le carte che cantino", che noi abbiamo questo problema con l'Europa, per cui tutta la questione del rinnovo dell'autorizzazione triennale è "per aria". Io dalle informazioni che ho del Presidente Caveri so che vi sono 100 Regioni in Europa che hanno di questi problemi, la nostra Regione è sicuramente una delle più piccole, non credo che il contingente della Valle d'Aosta abbia mai "spaventato" gli equilibri...

Caveri (fuori microfono) - ... non è un fatto quantitativo...

Sandri (GV-DS-PSE) - ... sicuramente dalla quantità di benzina e di gasolio che si consuma in Europa e quella che consumiamo in Valle d'Aosta non porta a posizioni di "dumping" o cose del genere. Gradirei quindi che l'Assessore fornisse al nostro gruppo tutta la documentazione su questa questione di Bruxelles, ma soprattutto mi dovrebbe spiegare in base a quale normativa di Bruxelles lei è andato a ritirare il provvedimento per quanto riguarda le imprese e ha ridato i buoni benzina agli "Euro 0": cos'è, Bruxelles glielo ha chiesto? Se c'è una lettera di Bruxelles, ce la faccia vedere, perché almeno capiamo a Bruxelles quanto tempo perdono a seguire la nostra...

Sulla questione dei termini, a parte la questione della "Bassanini" che non è ancora entrata nell'apparato della Regione, e tornando a quanto dicevamo stamani, Presidente, forse sarà bene che il Segretario generale si occupi anche dell'applicazione della "Bassanini" all'interno della nostra Amministrazione, ma sono dati che voi avevate già, perché, se lei ricorda bene, l'Amministrazione regionale dava i buoni benzina alle auto che avevano la benzina rossa e a quelle che avevano la benzina verde, che erano esattamente quelle corrispondenti agli "Euro 0" e agli "Euro 1". Andare a rifare tutti questi conti, quando i dati c'erano già... quindi mi sembra che sia stato un altro modo per vessare gli utenti, in particolare quelli che saranno penalizzati a partire dal 1° gennaio.

Infine, il problema è che quando arriviamo al 21 settembre e andiamo a fare un accordo che ha interessato tutto il Consiglio regionale... poi lei quell'accordo lo ha disatteso perché è andato avanti per i fatti suoi, senza tener conto che vi è una volontà espressa da una parte del Consiglio, che ha depositato una proposta di legge per cui questi temi tornino ad essere di competenza del Consiglio e non più della Giunta... per evitare tutta la confusione che lei ha ingenerato. Siamo arrivati a fine novembre che non si sa se verrà fatta la rottamazione che lei si è impegnato a fare, non si sa se verranno penalizzati con delle tasse e con altri provvedimenti quelli che emettono gas serra, che sono non quelli "Euro 0" e "Euro 1", ma quelli - come a livello nazionale è previsto - che emettono grande quantità di anidride carbonica, quindi sono le auto di grossa cilindrata. La politica della Regione viene cioè coperta da queste filosofie che lei ha fatto, si fa confusione nei confronti degli utenti, non ci si vuole confrontare con l'Assemblea e si passa le giornate quando si va sui giornali a dare credito a questa o quella associazione di consumatori, con pochissimo rispetto degli impegni presi in Consiglio. Lei ha giustamente rilevato che quella mozione è stata approvata all'unanimità da questo Consiglio, lei si deve attenere a quella cosa e deve lavorare per quello e non fare altre cose, e non fare confusione, e non mandare lettere in giro che non è autorizzato a fare!

Ultima chicca: credo che i colleghi del Centro-Destra abbiano evidenziato una cosa molto vera, che la deliberazione che avete presentato nel frattempo e che vi eravate impegnati a concordare con il Consiglio è palesemente illegittima, perché non potete decidere chi prende e chi non prende: potete decidere quanto viene distribuito, ma sicuramente la legge è imperativa, quindi lei lo deve dare a tutti, in quantità ovviamente diversa, ma non in tali termini. Su queste cose credo che l'atteggiamento della Giunta dovrebbe essere quello di restituire al Consiglio quello che è del Consiglio, anche per evitare di perdere del tempo a fare solo magre figure.