Oggetto del Consiglio n. 2214 del 25 ottobre 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2214/XII - Progetto per la messa in sicurezza e la modernizzazione del servizio trasporto per studenti. (Interpellanza)
Interpellanza
Evidenziata la necessità della massima attenzione alla sicurezza stradale, non solo come prevenzione degli incidenti, ma anche come momento educativo di riflessione sulla convivenza civile e sul rispetto tra le persone;
Constatato che il trasporto pubblico degli scolari e degli studenti viene effettuato con scuolabus privi di sedili corredati da poggia-testa e da cinture di sicurezza, con le prevedibili gravi conseguenze, nel malaugurato caso del coinvolgimento di tali mezzi in incidenti stradali;
Preso atto che i paesi più attenti del nostro a queste tematiche, come la Svizzera, hanno avviato delle campagne di rilevamento del parco scuolabus e di attivazione di campagne di sensibilizzazione degli enti locali, delle istituzioni scolastiche e dei genitori
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale per conoscere se intenda realizzare un progetto per la modernizzazione e la messa in sicurezza del servizio trasporto studenti.
F.to: Sandri - Ferraris - Fiou - Fontana Carmela
Président - La parole au Conseiller Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - È un'interpellanza molto chiara nella sua richiesta, cioè quella di prestare una particolare attenzione al trasporto degli alunni, che spesso viene fatto da parte delle amministrazioni comunali con dei mezzi che non hanno alcuna o pochissime delle misure di sicurezza delle auto che usiamo abitualmente (cinture di sicurezza, poggiatesta attivi, cuscini di contenimento e altre culle che sono previste per i bimbi fino a 12 anni). Ci sono tutta una serie di precauzioni che nelle nostre macchine noi attuiamo, ma che negli autobus non troviamo.
Quello che si voleva sottolineare all'interno di una campagna contro la violenza stradale e per la sicurezza stradale che stiamo portando avanti da qualche Consiglio, era che si prestasse attenzione e capire l'intenzione della Giunta rispetto a questo tema, che nella vicina Confederazione svizzera vede un grande fiorire di iniziative, di messa in sicurezza dei bambini, fra l'altro sollecitate come sempre da un incidente che è successo un paio di anni fa.
Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Pastoret.
Pastoret (UV) - Il servizio di trasporto scolari e studenti a mezzo di scuolabus, cioè automezzi adibiti a questo specifico trasporto, non è di competenza regionale, ma ricade nelle funzioni amministrative relative alla materia assistenza scolastica attribuita ai Comuni, ai sensi del DPR n. 616/1977. Il decreto del ministero dei trasporti del gennaio 1997 e successiva circolare ministeriale esplicativa n. 23/1997, riuniscono in un unico testo le disposizioni relative al trasporto scolastico, sia in funzione dei veicoli da adibire e del loro utilizzo, sia della loro gestione.
In base alle loro caratteristiche tecniche, possono essere utilizzati per il trasporto scolastico bus, minibus, scuolabus, miniscuolabus, autovetture immatricolate in uso di terzi per il servizio di noleggio con conducente; tutti i veicoli destinati al trasporto scolastico devono essere utilizzati nel rispetto delle norme vigenti in materia di uso e destinazione degli stessi, mezzi immatricolati in servizio di linea, noleggio con conducente, scuolabus. Il decreto ministeriale del 18 aprile 1977 e successive modificazioni e integrazioni stabilisce le caratteristiche costruttive degli autobus, categoria in cui rientrano anche gli scuolabus.
Ciò detto, non credo di aver per ora dato soddisfazione all'interpellante, perché ho fatto le citazioni di carattere legislativo che contengono le varie disposizioni, nelle quali non sto ad entrare, perché allungheremmo a dismisura i tempi dell'iniziativa senza giungere a delle conclusioni apprezzabili. È però vero - e dirò poi a quali conclusioni lo Stato per ora sia giunto - che probabilmente l'Italia, come è stato sottolineato dal collega Sandri, è meno attenta - per non dire più distratta o troppo distratta - rispetto a una serie di temi che riguardano la salute e il benessere dei cittadini. Accolgo con favore l'esempio della Svizzera, continuo sempre a sperare che ci invadano gli Svizzeri, ma questo non succede, quindi dobbiamo fare i conti con le situazioni che esistono. È però evidente che gli enti locali - faccio riferimento ai Comuni che sono la stragrande maggioranza, se non addirittura tutti i soggetti che svolgono il servizio di scuolabus - che acquistano un mezzo scuolabus sono obbligati per legge e sotto il rischio di alta responsabilità penale ad acquisire mezzi omologati rispondenti ai requisiti previsti. Ricordo per inciso che quando ero Sindaco del mio Comune acquistammo un mezzo da adibire a trasporto dei ragazzi e rimase per 3 mesi in officina per fare gli interventi relativi alla messa a punta che erano previsti dalla legge, sotto pena di non poter essere omologato.
Cosa succede in Italia in questo momento? Per quanto attiene le caratteristiche tecniche degli scuolabus si applicano tutte le norme valide per gli autobus; attualmente però non è previsto sugli autobus l'allestimento dei sedili corredati da poggiatesta, come è stato ricordato dal collega Sandri. A partire però dal 2006 è però diventata obbligatoria l'immatricolazione di autobus muniti con cinture di sicurezza, quindi una parte del problema è stato previsto per quanto concerne le disposizioni ministeriali. Cosa fare? Per quanto riguarda la richiesta finale dell'interpellanza dove ci si chiede se la Giunta regionale intenda realizzare un progetto per la modernizzazione e la messa in sicurezza del servizio trasporto studenti, ci sarebbero delle difficoltà ad obbligare i mezzi a dotarsi di attrezzature non previste come requisito da parte delle disposizioni ministeriali, anche perché viviamo in un paese in cui c'è la straordinaria contraddizione per cui se si mette qualcosa in più, che è utile, a volte rischia di diventare non ammissibile.
Prima di fare questi ragionamenti, rispetto a questa richiesta finale, pur non essendo, questa, una competenza specifica dell'Assessorato che presiedo, non trovo impedimenti al fatto che si proceda necessariamente ad un'indagine preliminare presso gli enti locali, per conoscere e mappare lo Stato e l'organizzazione dei trasporti scolastici: questa è una cosa che volentieri possiamo provvedere a fare, unitamente all'Assessorato all'istruzione e cultura, di modo che si abbia un primo "screening" degli automezzi utilizzati, di quali siano le loro dotazioni, quale sia la loro età di esercizio e, di conseguenza, quali siano le dotazioni di sicurezza presenti su questi mezzi, per poter procedere in un ragionamento più compiuto rispetto alle esigenze che sono state sottolineate.
Président - La parole au Conseiller Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Non posso che apprendere con soddisfazione la fornitura del corredo legislativo a cui si deve far riferimento, per cui chiedo all'Assessore se mi può far avere la nota in modo che acquisisco queste preziose informazioni, e lo ringrazio per la disponibilità. Aspetto con pazienza i risultati che poi verranno fuori da questa indagine.