Oggetto del Consiglio n. 2154 del 21 settembre 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2154/XII - Autorizzazione a Finaosta S.p.a. a deliberare lo storno di fondi della CVA a favore del bilancio regionale. (Reiezione di mozione)
Mozione
Premesso che:
- la Giunta regionale, modificando radicalmente le norme applicative della Legge regionale 6/2003, ha recentemente escluso dai benefici in conto capitale la quasi totalità delle imprese artigiane, categoria produttiva fortemente radicata in Valle d'Aosta e che costituisce uno dei pilastri dell'economia locale;
- tale infausta decisione è stata imputata dall'assessore delegato anche a una carenza di fondi nel bilancio regionale;
- la Regione, tramite la finanziaria regionale Finaosta S.p.a. e con un notevole esborso di denaro, ha acquisito nel 2001 da Enel gli impianti di generazione idroelettrica, ora assegnati alla proprietà della CVA S.p.a. (Compagnia Valdostana delle Acque);
- CVA S.p.a. sta accumulando utili enormi, parte dei quali potrebbero essere convenientemente immessi nel sistema economico valdostano, che ora versa in una fase critica e per il cui rilancio occorrono scelte politiche coraggiose, e servirebbero - in particolare - a colmare quella carenza di fondi necessari allo sviluppo delle piccole imprese locali;
- il capitale sociale di CVA S.p.a. è posseduto integralmente da Finaosta S.p.a., mentre quest'ultima è controllata dalla Regione;
ciò premesso, il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
Impegna
la Giunta regionale:
- a dare mandato a Finaosta, quale socio unico di CVA S.p.a., di autorizzare gli organi sociali della medesima società a deliberare lo storno di una quota significativa dei fondi accantonati per devolverli a favore del bilancio regionale;
- a destinare le risorse finanziarie così recuperate per lo sviluppo delle piccole imprese locali.
F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi
Président - La parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Per una breve illustrazione di questo documento, che prende le premesse da una serie di situazioni: la prima è che le risorse finanziarie in bilancio non sono sempre così cospicue, a dispetto della presentazione che viene fatta annualmente del bilancio, che complessivamente vede delle cifre importanti, in realtà i vari capitoli che devono essere annualmente alimentati vedono poi delle carenze che impediscono il soddisfacimento di bisogni di famiglie o di imprese, di conseguenza di operatori e anche di servizi. D'altro canto abbiamo una società controllata dalla Regione tramite "Finaosta", la "CVA", che è in piena salute, che sta accumulando una quantità di tutto rispetto in termini di ricavi e di profitti e, come sappiamo, "CVA" è diventata uno dei fulcri del sistema economico e finanziario regionale. Tutta questa ricchezza, che ha ricevuto gli elogi di tutte queste società di "rating" -fra cui "Fitch" - che hanno attribuito la doppia "A", hanno attribuito delle valutazioni di solvibilità estremamente positive, hanno conferito una patente di affidabilità a "CVA", potrebbe essere restituita all'ente che ha permesso questo investimento iniziale, ovvero la Regione.
Non dimentichiamo che intorno al 2000, e con perfezionamento dell'accordo nel 2001, la Regione con esborso di capitale ingente - 780 miliardi di lire - ha provveduto all'emissione di obbligazioni per acquisire dall'"ENEL" il comparto elettrico, ovvero le centrali presenti sul nostro territorio. Un indebitamento che ha un ammortamento pluriennale, che piano piano viene ridotto fino alla sua completa estinzione, ma parallelamente abbiamo questo accumulo di ricchezza che, invece di essere tesaurizzato in banche o congelato in titoli da parte di una società controllata, potrebbe essere in una quota significativa devoluto a favore del bilancio regionale. Questo lo diciamo perché in virtù di certe risposte che ci sono venute recentemente da alcuni Assessori... mi riferisco all'Assessore La Torre ora purtroppo assente, collegato al discorso che facevamo prima della contrazione degli aiuti economici alle imprese, lamentava l'assenza di risorse liquide nei suoi capitoli di bilancio. È paradossale che vi siano risorse in abbondanza in capo a una società regionale e che l'Ente Regione, madrina di questa operazione elettrica, non abbia risorse per poter soddisfare i bisogni di tanti piccoli operatori economici che sul territorio vivono e pagano le tasse. "CVA" è un "unicum" e speriamo che continui a rimanerlo, è forse una delle poche società che sta producendo ricchezza, accumulando ricavi importanti e anche profitti. Abbiamo esempi di società regionali che sono invece dei "buchi" clamorosi, che richiedono l'intervento per ripianare i disavanzi e naturalmente sarebbe bello vedere un'inversione di tendenza in certe società - mi viene in mente la "Casinò", tanto per citarne una che è oggetto di dibattito in quest'aula - che sono sempre con il cappello in mano per richiedere i rimborsi a piè di lista a "mamma Regione", però è un controsenso che "CVA" stia tesaurizzando e d'altro canto la Regione soffra di carenza di liquidità.
Le avvisaglie che ci sono per la futura finanziaria 2007 non sembrano di grande respiro, anzi anche lì si prevedono tagli alle Regioni a statuto speciale, per cui credo che la Valle d'Aosta debba dare segnali di coraggio politico di saper utilizzare al meglio le proprie risorse, naturalmente per dare risposte alla sua Comunità in termini di servizi e per dare sostegno allo sviluppo economico della Regione. È per questa serie di ragioni che abbiamo presentato tale mozione, la cui impegnativa dice due cose: chiediamo che la Giunta dia mandato a "Finaosta", che è socio unico di "CVA S.p.a.", di autorizzare gli organi sociali della società a deliberare uno storno... noi diciamo di una quota significativa, poi il termine è lasciato a un'interpretazione discrezionale, ma ragionata da parte della Regione, di "Finaosta", di "CVA", perché "CVA" deve far fronte alla restituzione degli oneri del mutuo che si è accollata e deve far fronte a un programma di investimenti, ma sappiamo che le risorse disponibili sono ben oltre il soddisfacimento di queste esigenze. Chiediamo uno storno di una quota significativa di fondi accantonati per devolverli a favore del bilancio regionale. Sostanzialmente indichiamo una via, è un indirizzo che abbiamo trascritto su questo documento sulla base di informazioni e di risposte che ci sono giunte dagli amministratori regionali. Vi possono essere anche altre suggestioni, ricordo che i colleghi di "Stella Alpina" proposero con una legge di utilizzare i profitti di "CVA" per abbattere il costo delle tariffe elettriche, una proposta suggestiva analoga a quella di "Lega Nord", che propose un referendum che non è stato accolto dal Comitato dei saggi, quindi presumo che anche la proposta di legge del gruppo "Stella Alpina" avrà qualche difficoltà. A parte questo, è lodevole il fatto che da più parti si cominci a guardare nella direzione di inutilità nel tesaurizzare del capitale, di fare bottino in una società quando la Comunità valdostana ha delle esigenze che giacciono insoddisfatte o solo parzialmente soddisfatte. Noi diamo un indirizzo, non abbiamo la pretesa di indicare la via migliore, ma abbiamo la consapevolezza che questo indirizzo può essere arricchito dalle vostre idee ed è aperto agli emendamenti del caso.
Il secondo punto specifica il nostro pensiero: diciamo che lo sviluppo delle piccole imprese locali potrebbe essere una priorità. Naturalmente questa è un po' la consecuzione dei presupposti che ci hanno portato a tali conclusioni, siamo aperti ai vostri contributi e vorremmo sentire la Giunta e il Consiglio su questa proposta.
Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Rispetto a questa mozione, vorrei condividere sul lato della conoscenza prima di tutto, poi farei anche due considerazioni, sulla situazione aziendale.
Devo dire la verità, non mi stupisce che da più parti vi siano degli interessi rispetto a delle disponibilità in capo a una società. Oggi credo sia molto più facile dare delle indicazioni di spesa che delle indicazioni di altro genere, quindi quello che il Consigliere Tibaldi ha definito lodevole lo considero lodevole fino a un certo punto, perché nell'immaginario collettivo c'è una disponibilità importante all'interno di una società e, dall'altro, ognuno che vuol mettersi una medaglietta: vogliamo darli agli artigiani, vogliamo darli ai commercianti, vogliamo darli chissà a cosa e quindi, da questo punto di vista, ognuno ha una sua ricerca del tesoro che ha trovato.
Vorrei condividere con voi alcuni dati, che sono dati di bilancio e dati che sono contenuti nella relazione del bilancio, quindi non sono dati sconosciuti, ma necessitano di essere messi assieme. Le riserve accumulate al 31 dicembre 2005, che è l'ultimo bilancio approvato, sono 200 milioni di euro. Rispetto a questa cifra, vorrei subito anteporre un altro elemento che nella vostra relazione non viene citato, ovvero un debito di 334 milioni; quindi "CVA" ha, da un lato, 200 milioni, che sono le riserve accumulate; dall'altro, ha 334 milioni. La somma algebrica quindi mi porta a dire che "CVA" qualora utilizzasse le riserve per pagare il debito che ha contratto... perché il Consigliere Tibaldi nella sua esposizione ha guardato solo la "metà della medaglia" che ha portato all'acquisto del gruppo "ENEL", ovvero l'acquisto del gruppo "ENEL" ha avuto un costo di 1.500 miliardi, quindi abbiamo un indebitamento della Regione di 800 miliardi e una società che si è indebitata per altri 700, la somma fa 1.500 miliardi. Ora uno si chiede: perché tenere della liquidità e mantenere il debito? È molto semplice. Fino ad oggi l'investimento di questa liquidità dava un rendimento superiore al costo del denaro, cioè dei 334 milioni di euro, quindi "CVA" beneficiava di tale margine. È chiaro che il "rating" di "Fitch" è un "rating" che discende da questa liquidità e da questa situazione, tanto che nell'ambito degli incontri "Fitch" ha chiesto di conoscere quale fosse l'indirizzo dell'azionista di riferimento, quindi, se l'indirizzo dell'azionista di riferimento fosse quello di distribuire i dividendi e gli utili, ovviamente il "rating" sarebbe rivisto al ribasso e anche di molto; anche perché voi dovete sapere che "CVA" ha meno dell'1% del mercato dell'energia elettrica, quindi in prospettiva, nell'ambito della completa liberalizzazione che avverrà nel 2007, sarà assolutamente in balia del mercato che ovviamente non potrà governare. Il gruppo "ENEL", il gruppo "EDISON", piuttosto che altri gruppi, quindi saranno i gruppi che faranno mercato e "CVA" dovrà adeguarsi esattamente da libero mercato; non abbiamo alcuna capacità di influire sul prezzo.
A questo punto vorrei introdurre un altro tipo di argomento, che credo stia a cuore alla "CdL" perché enfatizzano sempre il discorso delle aziende. Le aziende hanno una serie di investimenti per mantenersi competitivi; mi dice: "non vorrei che fosse un Casinò 2"; guardiamo qual è la situazione; affinché non sia un "Casinò 2", bisogna mantenere le cose efficienti, competitive e, se possibile, mantenere le quote di mercato. Le dico che vi è una serie di investimenti deliberati e, se leggiamo il bilancio, li troviamo: abbiamo 2 centrali che sono state approvate sulla Dora de La Thuile, abbiamo un rifacimento e il potenziamento della centrale di Hône 2, di Bard; abbiamo il potenziamento della centrale di Chavonne e tutto questo per una modica cifra di 200 milioni di euro, ovviamente da qui ai prossimi anni. Come cultore di materie giuridiche ed economiche, lei mi insegna che non sarà un'operazione fatta tutta a capitale proprio, sarà però per mantenere gli indici accademici che voi conoscete almeno del 50%, quindi su 200 milioni 100 milioni bisognerà averli a disposizione.
C'è un altro aspetto che vorrei mettere all'attenzione. Abbiamo la diga del Beauregard, forse ce ne siamo dimenticati, ma lì abbiamo un grosso problema e nell'ambito degli accordi è stato immaginato che quell'intervento è a carico di "CVA"; i costi, qui ci sono varie stime a seconda della soluzione, ma una soluzione abbastanza accreditata dice 30 milioni: questo semplice calcolo mi porta a dire che la "CVA" non solo ha un debito superiore alle liquidità, quindi, qualora cambiasse il mercato, vi sono delle ragioni che ci portano a dire: "estinguiamo il debito". Vi sono investimenti importanti, pur mantenendo una certa quota di indebitamento, che assorbono quasi tutte le riserve ad oggi accantonate; vi sono delle operazioni straordinarie che vorrei sottoporvi. Abbiamo detto dappertutto che vorremmo comprare "DEVAL", ma in bilancio non c'è un capitolo, quindi all'interno di questa possibilità per un'operazione straordinaria per una definizione del quadro c'è una necessità che potrebbe essere straordinaria, quindi potrebbe essere l'occasione per meglio definire la nostra strategia nel sistema e nel comparto elettrico. Senza poi pensare ad altre proposte, perché, come vi ho detto, avendo l'1%, secondo noi è bene che la società valuti delle situazioni dove creare delle aggregazioni e valuti la possibilità di "fare sistema". All'interno di questo quadro è evidente che tali liquidità non sono state tesaurizzate con la logica del "mettiamo i soldi sotto il materasso", ma sono rispondenti ad una logica molto precisa, quindi è ingiusto dire che abbiamo delle risorse accantonate, senza una strategia, ma è stata una scelta voluta e una strategia che ha un suo perché.
Vorrei poi condividere qualche valutazione di tipo economico: questi utili accantonati sono degli utili importanti e sotto alcuni aspetti inaspettati solo per la situazione e l'evoluzione del costo del petrolio, perché è vero che produciamo energia elettrica, ma è vero anche che il costo dell'energia elettrica è rapportato al costo del petrolio, quindi il kW è schizzato verso l'alto; ecco che i margini sono molto importanti, ma se è vero questo, è vero anche che dobbiamo fare un altro ragionamento. Non sposo le letture apocalittiche del collega Bortot o di altre persone che vedono uno sconvolgimento climatico, per cui fra un po' spariranno i ghiacciai, le precipitazioni, perché ovviamente ci sono degli andamenti; tuttavia, valuto il fenomeno con la dovuta attenzione, quindi fra minimo deflusso, diminuzione delle precipitazioni e tutta un'altra serie di situazioni potrebbero mortificare e non poco i bilanci di "CVA", che, se dovesse distribuire tutti gli utili, si troverebbe con un debito di 334 milioni e non sapere come pagare. Rispetto a questo, a mio avviso, dovremmo essere più prudenti circa un'attività che è un'attività di distribuzione di utili. Capisco e all'interno di tale mozione viene dato un indirizzo, ma fra breve cominceremo le relazioni di bilancio e il grido di dolore non sarà solo quello dell'Assessore La Torre, ma sarà quello di tutti, perché non solo gli artigiani - perché oggi era l'"Artigiano Day" e allora dovevamo parlare delle leggi... -, ma vi faccio l'elenco di tutti i capitoli che i miei colleghi diranno che sono carenti: sociale, istruzione, opere pubbliche... ma se viene chiesto: "dalla "CVA" mettili nell'Università", "dalla "CVA" mettili nelle abitazioni popolari", in una logica del genere non andiamo da nessuna parte! Diverso sarebbe un intervento all'interno di "CVA" straordinario, del tipo: "compriamo DEVAL", perché a quel punto c'è una strategia di comparto, oppure "facciamo un accordo con la EMME di Torino per costruire una centrale di cogenerazione, di teleriscaldamento", perché allora sì può esserci un sacrificio, ma rimaniamo all'interno. Oggi come oggi, la possibilità di distribuire delle riserve strategiche per delle attività ordinarie ci porta a fare delle attività non condivisibili da parte mia e da parte del Governo, quindi io sarei prudente nell'indicare delle attività ordinarie, perché gli artigiani non hanno bisogno solo oggi o domani... ma abbiamo un'attività che nel tempo dovrà essere finanziata e dovremo farci fronte non con delle operazioni straordinarie, ma all'interno di attività sistematiche.
Introduco poi un ulteriore elemento: anche sugli interventi sul risparmio energetico e quindi sul contributo alle famiglie dobbiamo fare alcuni conti; i contratti che abbiamo in Regione sono quasi 100mila fra tutte le varie utenze. Se dessimo un beneficio ai cittadini valdostani di circa 13 euro a bolletta, quindi mediamente 100 euro all'anno, immaginando 6 bollette, chiederemmo una distribuzione di utili a "CVA" di 10 milioni di euro (20 miliardi). Se fosse questa l'operazione, mi domando se tale sacrificio così importante fosse così apprezzato dalla popolazione. Vi dico che "DEVAL Energia" ha fatto un'offerta a tutti gli imprenditori con partita IVA per avere uno sconto del 10% netto, perché a monte il costo dell'energia viene dato con uno sconto del 15% e per condividere dei dati. La componente dell'energia elettrica poi è solo una parte, quindi, tramutato sul costo generale, dà uno sconto del 10%. Volete sapere che ad oggi sono 1.300 coloro che hanno aderito a questa proposta, ma più di 600 sono stati sollecitati con un porta a porta, nel senso che degli agenti della "DEVAL Energia" hanno dovuto fare un'attività capillare nei confronti degli imprenditori con partita IVA, perché questi sottoscrivessero un contratto dove hanno un sconto del 10%. Al di là dell'"agone" politico, gli imprenditori rispetto a questo tema... attenzione, il bacino degli aventi diritto è 22mila, poi dobbiamo togliere tutti quelli che hanno delle utenze marginali, ma è per dire che da un lato creiamo delle voragini. Diverso allora è un ragionamento che secondo me è meritevole e che anche con "Stella Alpina" ci eravamo impegnati a verificare per intervenire sui soggetti meno abbienti, cioè quelli che hanno dei problemi, con interventi che possono in qualche modo diminuire l'inquinamento e diminuire l'impatto ambientale e quindi sì a quel punto la nostra attività ha un significato, è un'attività che non è una liberalità alla popolazione, ma è finalizzata rispetto a un disegno ben preciso: sosteniamo le persone che sono in difficoltà, sosteniamo delle iniziative che sono finalizzate a rendere la nostra aria più pulita; allora sì ci troviamo ad utilizzare correttamente... ma i numeri che abbiamo sono questi e quindi 10 milioni là, 4 milioni qui, noi "in quattro e quattr'otto" andiamo in dissesto.
In conclusione dico che la mozione, pur non condividendola, pone un problema sull'utilizzo delle riserve. Non sono così scettico nell'immaginare un confronto anche di tipo politico in Commissione per elaborare delle strategie che, da un lato, mi tutelino totalmente il futuro della "CVA" e, dall'altro, valutino delle proposte che hanno un carattere organico. Chiederei quindi la possibilità di fare delle valutazioni in Commissione su questo tema, se richiesto, la possibilità di fare una valutazione sui dati e su tutte le proposte possibili, evitando di utilizzare le riserve di "CVA" per attività di ordinaria amministrazione, che, una volta terminata, ci lascia comunque nei pasticci.
Président - La parole au Conseiller Bortot.
Bortot (Arc-VA) - L'Assessore si è un po' ripreso alla fine del suo intervento, perché all'inizio non capivo se parlava da ragioniere, da commercialista o da Assessore; poi alla fine è migliorato.
Il problema è questa alternanza di appelli alla prudenza sull'utilizzo delle risorse sugli utili di "CVA" e ovviamente siamo per la prudenza. Se l'Assessore adottasse la stessa prudenza in altre situazioni, non sarebbe niente male! Ovviamente il mio intervento non è neppure legato alle ultime nomine nel "CdA" di "CVA"; stiamo parlando di cose serie ed è anche bene non fare delle polemiche. Lei Assessore ha detto: "mi sembra normale che ci siano degli interessi su "CVA""; ci mancherebbe altro! Rappresentiamo gli azionisti che sono la popolazione valdostana, ci mancherebbe altro che non avessimo degli interessi sugli utili di "CVA". Sul discorso delle "medagliette" da parte delle forze politiche, anche qui se volessi far polemica... ma non voglio fare polemica.
Parliamo dei dati di bilancio. Abbiamo acquistato con "CVA" delle centrali, le ha date in gestione a "CVA"; abbiamo visto che a fronte di un determinato investimento sono state fatte quote di ammortamento e l'esposizione di "CVA" è di 334 milioni, mi sembra che in pochi anni si sia ridotta notevolmente. Faccio una parentesi: non avremmo dovuto spendere tutti quei soldi per comprare le centrali "ENEL", perché le avevamo già pagate noi come utenti con la bolletta a 50 e più anni, quindi quelle centrali erano ampiamente ammortizzate, l'acqua era di nostra proprietà, perché siamo andati a pagare 2 o 3 volte le centrali. Siccome però dovevamo acquisirle, benissimo, siamo di "manica larga", abbiamo acquistato le centrali. Le centrali però hanno una vita non di alcuni anni, ma hanno una vita decennale. Praticamente, distribuito il debito per l'acquisto delle centrali su una proiezione di decine di anni, siamo in grado, anche alla luce delle proiezioni che tutte le stime fanno sull'aumento del prezzo del petrolio, di capire nei prossimi 20 anni quanto incassiamo con "CVA" e le centrali. A fronte di proiezioni su investimenti di lunga data, non stiamo parlando di un'auto che dopo 3 anni bisogna cambiarla, ma su decenni, siamo in grado di fare delle proiezioni su quanto "CVA" può incassare e rispetto ai debiti in quanti anni li possiamo ammortizzare soprattutto sugli investimenti. Nessuno allora vieta all'azionista di stornare quote di denaro da "CVA", l'azionista può fare anche un altro discorso, può dire: "avete questa possibilità di fare questi investimenti nell'arco di questi anni, quindi tali soldi vanno investiti in questa direzione e nella vocazione di "CVA", che è la vocazione di produrre energia". A questo punto si può stornare una quota di utili di "CVA" sulle indicazioni date dall'"Italia dei Valori", si possono anche prevedere delle normative che obblighino "CVA" ad investire quote di utili nei settori energetici rinnovabili, che non siano solo l'acqua, dato che il convegno sul clima dell'altro giorno ha già detto che i ghiacciai si sono già ritirati: quella sì che è una proiezione sulla quale dobbiamo stare molto attenti! A fronte di una politica decisa qui dentro, sulla quale sentiamo ogni giorno l'Assessore La Torre che spinge per avere finanziamenti, siamo in grado di capire come utilizzare gli utili di "CVA" per le coperture sugli investimenti effettuati, sugli investimenti che fa "CVA", su quote che possono essere investite direttamente su progetti finanziati dalla Regione con quei soldi. In sostanza, abbiamo presentato un piccolo emendamento alla mozione presentata dall'"Italia dei Valori"... da "La Casa delle Libertà"... quindi siamo per presentare l'emendamento e votare a favore della mozione.
Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Abbiamo notato che l'Assessore si è particolarmente accalorato parlando di "CVA", si è creata anche questa energia non solo elettrica, ma di altra natura che ha portato a un certo fervore nel dibattito. Vorremmo rispondere su punto ad alcune delle sue osservazioni che sono un po' in contraddizione e cerchiamo di motivare il perché.
Un ragionamento generale. La Regione è una "holding" che controlla una marea di enti variegati, con partecipazioni di diverso tipo e consistenza, talvolta anche totalitarie, come avviene per "CVA", dove "Finaosta" ha un controllo del 100% sul capitale sociale. Sappiamo che alcuni di questi enti sono fuori controllo e senza indirizzo, cito il Casinò... io non parlavo di "Casinò 2", lungi da noi l'idea di trasformare "CVA" in un casinò, lei ha manipolato strumentalmente delle dichiarazioni che erano completamente diverse. Ho detto "CVA" rappresenta un "unicum" in questa "galassia" societaria, nel senso che è l'unica che ha prodotto ricavi e un profitto di rilievo; il Casinò è dall'altra parte come esemplificazione, perché ogni anno a piè di lista bisogna ricapitalizzare il capitale sociale che si è eroso a causa delle perdite. Dicevo, cerchiamo di non imitare l'esempio del Casinò, ma cerchiamo di trarre beneficio come Comunità valdostana; nel primo caso la Comunità valdostana paga attraverso la Regione il ripianamento dei deficit della casa da gioco, tanto per citare un esempio opposto, lo ripeto, in questo caso abbiamo una società che accumula ricchezze - con termine tecnico "riserve" -, ma che alla fine non vengono spalmate a vantaggio della collettività. Non chiediamo che vengano spalmate in senso populistico, cioè che pro capite venga data una quota, ma chiediamo che vengano utilizzate queste risorse o, meglio, una quota significativa di queste risorse per dare energia anche allo sviluppo della nostra Regione.
Lei ha parlato di medaglie, ma nessuno di noi vuole attribuirsi delle medaglie; ho parlato di suggestioni di diverso tipo, di diversa natura, di diverso colore politico che sono state formulate in quest'aula e fuori. Se si parla di piccole imprese o se si parla di abbattimento dei costi tariffari elettrici, sono comunque pensieri che si rivolgono a una comunità che è quella valdostana, che tramite la Regione ha provveduto all'esborso di 780 miliardi di lire per acquistare una porzione del comparto elettrico, perché, come diceva l'Assessore, un'altra parte di indebitamento è a carico di "CVA". Sono i Valdostani che hanno messo questi soldi, li hanno messi tramite un ente che si chiama Regione, ma sono soldi dei cittadini valdostani! Quale beneficio hanno tratto i Valdostani dal 2000 ad oggi da "CVA"? Nessuno, perché l'"Authority" per l'energia fissa le tariffe elettriche, quindi è l'unico ente in questo momento che è in grado di fissare i prezzi per cercare di mantenere un certo calmiere e una certa equità fra gli Italiani. Non è giusto che chi non ha la risorsa acqua paghi di più rispetto a noi, però è giusto che i Valdostani paghino il sovrapprezzo termico? È giusto che l'aumento del prezzo del petrolio non tenga conto che noi abbiamo la ricchezza acqua e possiamo avere degli sgravi? Dove hanno beneficiato allora i Valdostani? Non certo in termini tariffari, perché l'incremento record che c'è stato in questi anni, e in particolare ad inizio 2006, grava pesantemente sulle tasche dei cittadini valdostani. Hanno beneficiato in qualche altro termine? Non lo. Quei 1.300 tramite "DEVAL Energia" hanno contratto un accordo più vantaggioso, cose che fra l'altro fanno anche i consorzi idroelettrici in altre Regioni d'Italia, quindi anche qui non è che abbiamo una specificità o una particolarità che ci distingue dagli altri, però siamo proprietari delle centrali e titolari a livello statutario delle nostre acque. Abbiamo una risorsa, vogliamo portare beneficio alla Comunità? È vero, Assessore, che lei diceva: "guardiamo tutte e due "le facce della medaglia"; riserve per 200 milioni di euro ha accumulato finora "CVA", 334 milioni di euro è il debito residuo", ma deve mica saldarlo domani il debito? In primo luogo c'è un piano di ammortamento pluriennale, poi una società che sta producendo 80 milioni di utili netti all'anno - dati che qualcuno ha comunicato ai giornali - non è in grado di far fronte a un indebitamento residuo di 334 milioni...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... vogliamo raccontarlo a chi, Assessore? Sui giornali è scritto questo, leggo: "CVA ha raggiunto un fatturato di 396 milioni di euro realizzando un utile netto di 81 milioni nel 2005, per il 2006 le stime prevedono un fatturato di 460 milioni con un utile netto di 85 milioni, in 2 anni 160 milioni di utili", ma allora smentite? Nessuno smentisce!
Vi danno un "rating" doppia "A" per la liquidità esistente, tutti i giornali locali anche "Il Sole 24Ore" hanno riportato tali cifre e voi non le smentite? È un falso questo, oppure lei sta bluffando? Se è un falso, allora smentisca, dica che "CVA" non è in piena salute come i giornalisti scrivono! State allora approfittando della buona fede di chi legge i giornali e di quello che qualcuno di voi comunica...
(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... allora lo comunichi al microfono! Non cerchiamo medaglie, però che non le cerchi neanche "CVA", perché io penso sia più importante avere una quota significativa di queste risorse a beneficio della collettività che avere una medaglia del "rating" doppia "A". Datevi quindi gli indirizzi: è possibile che la Regione, ente di indirizzo politico su una società tramite "Finaosta" come "CVA", non sia in grado di dire in maniera chiara: "con queste riserve abbiamo questo piano di interventi"? Lei oggi - e arrivo su questo punto - ha citato un insieme di interventi che avrebbe in mente "CVA": comprare "DEVAL"...
(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... allora cosa c'entra "CVA" a comprare "DEVAL"? È lei che lo ha citato! Se è la Regione che comprerà "DEVAL", cosa c'entrano le riserve accantonate da "CVA", ce lo spieghi! "ENEL" non ha esercitato l'opzione di vendita, abbiamo fatto noi un'interpellanza qualche mese fa e ha detto: "purtroppo ENEL non è interessata a vendere, almeno in questo momento", però chissà come mai esce fuori dal cilindro come un coniglio adesso. Dice allora: "ci servono questi soldi per comprare DEVAL"... sto semplicemente argomentando e facendo considerazioni su quello che lei ci ha raccontato.
Abbattere la diga del Beauregard... di chi è la diga del Beauregard? È della Regione, è di "CVA"? A chi compete, lo sappiamo? È della "CVA", quindi c'è la previsione di abbattere la diga del Beauregard da parte di "CVA"? Abbiamo fatto anche lì un'interpellanza, non potete raccontarci una volta una cosa e poi un'altra cosa; ci risulta che vi siate opposti. Adesso l'abbattimento della diga del Beauregard diventa una ragione per cui le risorse devono essere conservate. Costruire 2 centrali e potenziarne altre 2 e questo... non siamo a conoscenza di progetti specifici, ma di intenzioni e oltre non possiamo dire. Assessore, ribadisco: comprare "DEVAL", abbattere la diga del Beauregard, costruire 2 centrali e potenziarne altre 2, dobbiamo fare tutte queste cose domani? Domani mattina dobbiamo impegnare 200 milioni di riserve per iniziare a fare queste cose? Non prendiamoci in giro!
Una società che produce quegli utili ha una capacità di assorbimento di questi tipi di investimento che possono essere tranquillamente dilazionati non dico nel lungo, ma nel medio periodo. Noi allora abbiamo osato come gruppo consiliare di formulare alcune indicazioni, degli indirizzi, senza avere la presunzione né di attribuirci delle medaglie, né di voler considerare questi indirizzi assolutamente prioritari, ma noi abbiamo osato farlo. Vorremmo sapere voi come Esecutivo che cosa osate fare per questa società, oppure se lasciate tesaurizzare questo immenso capitale senza che si sappia bene cosa si farà un domani di tale capitale. È un paradosso, il bilancio regionale comincia a soffrire e soffrirà sempre più negli anni a venire, perché l'Europa ci taglia e l'Italia non ha più denaro e noi dobbiamo inventarci come rimpinguare i capitoli di bilancio. Non dico di sprecare le risorse accumulate, investiamole, utilizziamole; chi le utilizza? Il vantaggio è per pochi così tesaurizzato e non va a beneficio di una comunità, noi non siamo d'accordo!
Abbiate il coraggio di fare scelte politiche più intraprendenti, non possiamo fermarci, Assessore, a dei "bla bla" che, fra l'altro, lei, commercialista, persona di intelletto e di cultura, non può propinarci così, con argomentazioni talmente fasulle che non si reggono in pieni neppure da sole. Sono argomentazioni insostenibili da parte sua, Assessore, e dette da una persona intelligente e di cultura come lei sono un'offesa a questo consesso. Le chiediamo, se questa mozione non va bene, di attivarsi per portare in aula un piano di interventi di "CVA" affinché si sappia queste riserve in quale direzione verranno impiegate, altrimenti qui si stanno prendendo in giro i Valdostani e ribadisco che di benefici i Valdostani da "CVA" non ne hanno ancora ottenuti.
Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Brevemente per alcune precisazioni. Non posso stare dietro a tutti gli articoli di giornale o a tutte le dichiarazioni che vengono fatte per smentire o non smentire. Le voglio solo leggere... lascio da parte il 2001 che era solo una porzione e così le faccio anche una considerazione sull'evoluzione dell'utile... nel 2002 ci sono stati 37,794 milioni, nel 2003 46,819 milioni, nel 2004 47,865 milioni, nel 2005 50,542 milioni; se "andiamo" come gruppo "CVA" e quindi mettiamo le partecipazioni, abbiamo qualcosa in più, nel senso che il 2005 è 51,926 milioni e così via; questo serva da smentita e per dare dei dati che possono essere perlomeno condivisi. Rispetto a questo, non voglio far cambiare le idee a nessuno, ma ribadire che l'intervento sulla diga del Beauregard è stato oggetto di una riunione all'interno del Comitato della protezione civile e in quelle attività e nella deliberazione di recepimento della Giunta regionale si è stabilito che "CVA" è soggetto attuatore dell'intervento, quindi nessuno le ha detto una cosa diversa. Ovviamente ci opponiamo all'abbattimento, ma non ci opponiamo al fatto che ci debba essere un intervento di salvaguardia, quindi sono cose diverse. Quando si equivoca può darsi che si sia anche in malafede, ripeto: ci opponiamo all'abbattimento, ma l'intervento di messa in sicurezza è stato accettato addirittura all'interno di una deliberazione con tanto di riunione.
Le strategie sull'acquisto di "DEVAL" sono delle strategie e ho avuto modo di dirlo nell'ambito delle interpellanze fatte, che sin dall'inizio prevedevano la possibilità di comprare il 100% della distribuzione. Allora l'opzione scritta nell'accordo quadro era un'opzione che poteva essere scritta solo in quel modo ed era "ENEL" che aveva la facoltà di vendere e, rispetto a questa facoltà, "ENEL" non intendeva esercitare quella opzione di vendita. Ciò non di meno abbiamo manifestato noi una volontà di acquisto, che è una cosa diversa, che ovviamente deve sposarsi con la disponibilità di "ENEL" di vendere e così è stato. Oggi c'è un gruppo di lavoro che, congiunto ENEL-Regione - per la Regione "Finaosta" -, fa una valutazione sul valore, dopodiché bisognerà verificare se c'è la possibilità di chiudere. Rispetto a questo la strategia, non è la strategia di "CVA", ma è quella dell'Amministrazione regionale che, per far fronte a un evento straordinario, potrebbe utilizzare delle disponibilità in modo straordinario: ecco perché contesto una logica dove noi pian piano dissanguiamo una società, per far fronte a delle attività ordinarie che devono gravare ordinariamente sul bilancio regionale, non possiamo essere come quei nobili decadenti che giorno dopo giorno utilizzano il loro patrimonio per arrivare in una situazione di completa miseria. Il ragionamento quindi è un ragionamento di altro genere: oggi diamo agli artigiani, domani diamo ai commercianti, poi, quando non ci sono più riserve, abbiamo "DEVAL" e "CVA" che, in virtù di un'inversione del costo del petrolio, piuttosto che altre soluzioni... ma voi sapete che negli ultimi 5 anni l'offerta dal punto di vista della produzione elettrica è aumentata sensibilmente, perché in quel settore si stanno concentrando investimenti importantissimi nell'ambito della cogenerazione e del teleriscaldamento? Rispetto alle situazioni di "black out" di 3 anni fa, non ci siamo più, non perché siamo più bravi, ma perché hanno fatto molte nuove centrali e nel giro di poco tempo ci saranno delle situazioni di maggior produzione rispetto ad oggi e per le leggi di mercato il prezzo diminuirà. Se diminuisce il prezzo, le soddisfazioni dal punto di vista societario saranno diverse rispetto a quelle di oggi. Nel momento in cui lei fa delle operazioni dove si abitua ad avere un certo tipo di riscontro, probabilmente avremo delle difficoltà a fare degli investimenti, perché "Fitch" ha detto che c'è la doppia "A" solo perché ci sono queste riserve, anzi "Fitch" ha riscontrato un'estrema debolezza dal punto di vista societario, perché abbiamo l'1%, quindi, dal punto di vista strategico, evidenzia che siamo "a rimorchio" delle leggi di mercato. Essendo particolarmente remunerativo, il settore sta avendo degli importanti investimenti. Io mi accaloro sempre, non è che è un argomento diverso dagli altri; le voglio solo dire che, rispetto a degli interventi di questo tipo, amerei di più una discussione corretta organica con dati alla mano, piuttosto che la ricerca di un titolo sul giornale, dove si dica: "diamo i soldi ai Valdostani". Bravi, ma chi non lo sarebbe! Da quel punto di vista, però ritengo che non si faccia un gran servizio alla Regione autonoma Valle d'Aosta.
Si dà atto che dalle ore 18,04 presiede il Vicepresidente Lanièce.
Presidente - La parola al Consigliere Bortot, per secondo intervento.
Bortot (Arc-VA) - Contesto il fatto che qui non si facciano gli interessi della Valle d'Aosta e che essi li faccia solo l'Assessore con "CVA". Non capisco perché si scaldi tanto, stiamo parlando di denaro degli azionisti e noi rappresentiamo gli azionisti. Se fosse vera la logica dell'Assessore Marguerettaz, spiegatemi il perché è stata fatta la convenzione con il Politecnico di Torino per l'investimento di ricerca sull'idrogeno fatto a Chamois...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... sì che va bene e con la stessa logica va bene quello che stiamo proponendo con questa mozione, solo che quella cosa può darsi che ci ha pensato lei e allora va bene, siccome alle altre ci pensiamo noi, non dovrebbero andare bene, ma noi non stiamo proponendo degli investimenti su delle aziende valdostane?
Facciamo un altro esempio: pannelli fotovoltaici, spiegatemi perché bisogna fare la sede nuova di "CVA" a Châtillon immobilizzando tanti soldi quando dovevano servire per ammortizzare gli investimenti fatti per comprare le centrali? Perché abbiamo immobilizzato dei soldi lì, se la logica è quella del risparmio dell'Assessore che ha una visione catastrofica? La prudenza va bene, ma le cose non possono andare a senso unico, questo è il discorso. Se proponiamo che parte dei soldi vengano investiti per sostenere aziende che producono sistemi per fonti energetiche rinnovabili, che è quello che vuol fare questo Governo con l'Assessore La Torre, cosa c'è di male di utilizzare i nostri soldi? Altrimenti "CVA" è una bella cassaforte e sopra quella cassaforte le mani ce le devono mettere solo alcuni personaggi. Quello che non volevo introdurre prima lo introduco adesso. Abbiamo nominato a "CVA" un "CdA"... l'azionista ha diritto di dire al "CdA" come si deve comportare per la gestione di questa azienda sì o no? Qui riapro una questione che ho sollevato altre volte ed è il ruolo propositivo di queste aziende e ci metto "Finaosta", perché è troppo comodo dare soldi a tutti, risanare debiti, trovarci esposti in diecimila situazioni e finisce lì! Quand'è che queste aziende hanno della progettualità nell'utilizzare gli utili e i denari che gli assegniamo? Progettualità non vuol dire solo intervenire quando l'Assessore o il Governo dice: "pagate Tizio o pagate Sempronio", se poi i soldi non tornano a casa, comunque la responsabilità è della maggioranza del Consiglio regionale! Stiamo parlando di queste cose, Assessore, tanto per essere chiari! Certo che siamo d'accordo sull'operazione di acquisto di una quota, chi ha detto che dobbiamo acquistare il 100% di "DEVAL"? Basta il 2% per avere il 51%, quindi impiegheremo pochissimi soldi...
(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... sì, ma scusate, chi è che ha voluto la liberalizzazione e la privatizzazione dell'"ENEL"? È vero o non che ci sono quote di "ENEL" in giro per il mondo che si possono acquistare? Risponda, Assessore!
Marguerettaz (fuori microfono) - ... dice cose che mi fanno rabbrividire: il 2% secondo lei me lo vendono perché sono bello?
Squarzino (fuori microfono) - ... sì!
Bortot (Arc-VA) - ... non pensavo di dover insegnare all'Assessore Marguerettaz il suo mestiere. Di solito i commercialisti e "Finaosta" mettono insieme delle aziende e poi decidono che assieme comprano un bene. Per comprare questo bene decidono di spartirsi le quote di un'offerta pubblica da fare su "ENEL" e a quel punto mettiamo che la Regione di questa serie di imprenditori messi insieme da "Finaosta" acquisti il 10%, sarà sempre più del 2, ma non è ancora il 51%. Non tornano i conti? No, non tornano; certo, quando non si vuole farli tornare...
Ripeto: se la politica di "Finaosta" fosse propositiva e progettuale, ci si potrebbe anche "imbarcare" in politiche di questo genere e trovare i soldi per farlo. Scusate, perché "Finaosta" tira fuori i soldi per comprare il "Billia"? È un progetto, uno lo può condividere o meno, ma è un progetto, non si sa se va a buon fine e se tutte le accortezze che ha riferito l'Assessore Marguerettaz per "CVA" le ha adottate per quel tipo di operazione, però allora non venga a fare la morale al Consigliere Tibaldi e non si scandalizzi perché abbiamo chiesto di autorizzare gli organi sociali della medesima società a deliberare lo storno di una quota significativa. Capirei se avessimo messo il 100%, ma abbiamo messo una quota significativa, abbiamo anche aggiunto un emendamento che riguarda la vocazione di "CVA", cioè investire questi soldi in pannelli fotovoltaici. Chi ha visto quel palazzo che ha costruito "CVA" a Châtillon? Ha i pannelli fotovoltaici sì o no? E perché "CVA" con i nostri soldi sì e il Consigliere Bortot con i soldi di "CVA", che sono anche suoi, no? In ogni caso ci prendiamo l'impegno di arrivare con una proposta di legge in quest'aula, su dei progetti, su delle convenzioni, su come usare i soldi di "CVA", perché quello che non ha detto l'Assessore - che è molto bravo, sa tutti i dati a memoria e non smentisce i giornali - dove sono investiti in questo momento gli utili di "CVA"; proviamo a chiederglieli? Mentre a noi mancano i soldi sulla sanità e sulla casa che lui ha citato ironicamente, noi abbiamo i nostri soldi investiti sui mercati finanziari, perché i soldi fanno soldi e dobbiamo chiudere gli occhi se sono investiti a tagliar foreste, a far lavorare bambini nell'industria delle armi o nell'industria chimica! Lì non ci si può "ficcare il naso", l'importante è che i soldi non sono sporchi, basta che producano utili. Se poi gli utili non vengono investiti, allora la morale qui dentro, quello che deve decidere è il Consiglio, è come decidere di utilizzare una parte dei denari che sono della collettività valdostana. Non è tenerli in "CVA" o toglierli, è se in questo momento è opportuno con le progettualità, con il costo del petrolio e con le prospettive sull'acqua che abbiamo fare accantonamenti di quel tipo e non investirli, perché uno dei presupposti dei commercialisti è dire agli azionisti - che saremmo noi -: "guarda che sarebbe utile che investi in questo settore innovativo, perché fra 10 anni le fonti energetiche rinnovabili, con il costo del petrolio che salirà, diventeranno produttive". Un Assessore commercialista che fa questo discorso va benissimo, ma un Assessore commercialista che vuol tenere i soldi in tasca a "CVA" non mi sta bene.
Si dà atto che dalle ore 18,12 riassume la Presidenza il Presidente Perron.
Président - Est-ce que je peux fermer la discussion générale?
La discussion générale est fermée.
La parole au Conseiller Rini, pour déclaration de vote.
Rini (GM) - Per dichiarazione di voto. L'"operazione ENEL", come è stato più volte dichiarato e documentato non a caso, è stato un ottimo investimento, è stata una scelta giusta. Gli introiti sono per fortuna elevati e in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando mi sembra ragionevole destinare una parte di queste risorse per rimpinguare il bilancio regionale senza con questo dissanguare "CVA" come teme l'Assessore. Sicuramente con queste risorse si potrà aiutare, come hanno ipotizzato i Consiglieri del gruppo "La Casa delle Libertà", le piccole imprese locali, che sono uno dei pilastri della nostra economia, come pure altri settori altrettanto importanti che necessitano di aiuti, come l'agricoltura, il turismo, il commercio, la sanità e altri ancora. Immagino che, visti gli introiti elevati che ci sono in "CVA", non sarebbe male poter anche cercare di influire sulle bollette elettriche che ogni famiglia paga ogni 2 mesi. Condivido perciò la mozione che in questo momento preconizza aiuti alle piccole imprese locali, ma che può dare il via ad altri interventi in futuro. Voterò perciò a favore e vorrei che questo voto non venisse strumentalizzato, ma credo veramente in quello che ho detto.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento del Consigliere Bortot, che recita:
Emendamento
Punto 2 del dispositivo "impegna" dopo "imprese locali" aggiungere: "e per produzione di sistemi di fonti energetiche rinnovabili".
Consiglieri presenti: 30
Votanti e favorevoli: 7
Astenuti: 23 (Borre, Cerise, Cesal, Comé, Ferraris, Fey, Fiou, Fontana Carmela, Fosson, Isabellon, La Torre, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Ottoz, Pastoret, Perron, Praduroux, Salzone, Stacchetti, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Marco)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Pongo in votazione la mozione:
Consiglieri presenti: 30
Votanti e favorevoli: 7
Astenuti: 23 (Borre, Cerise, Cesal, Comé, Ferraris, Fey, Fiou, Fontana Carmela, Fosson, Isabellon, La Torre, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Ottoz, Pastoret, Perron, Praduroux, Salzone, Stacchetti, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Marco)
Il Consiglio non approva.