Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1948 del 24 maggio 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 1948/XII - Predisposizione di un disegno di legge sull'attività dell'agriturismo. (Interrogazione)

Interrogazione

Considerato che la legge regionale 24 luglio 1995, n. 27 concernente gli interventi a favore dell'agriturismo risulta essere oltremodo datata e non rispondente alle nuove esigenze del mondo agricolo;

Constatato che non si hanno notizie sul disegno di legge regionale che avrebbe dovuto sostituire e integrare la legge di cui al punto precedente;

Rilevato che notevole interesse da parte degli agricoltori ha suscitato la possibilità di prevedere nella propria azienda lo svolgimento delle attività educativo-formative delle "Fattorie didattiche";

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l'Assessore competente per sapere:

1) se esiste un disegno di legge regionale sull'attività dell'agriturismo e in caso affermativo a che punto dell'iter si trova;

2) se all'interno del disegno di legge è normata l'attività delle "Fattorie didattiche".

F.to: Venturella

Presidente - La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.

Isabellon (UV) - L'interrogazione in questione affronta il problema dell'iter del disegno di legge recante nuova disciplina dell'agriturismo. È da un po' di tempo che si è iniziato a lavorare su questo argomento: in effetti è stato riconosciuto che la legge regionale n. 27/1995 concernente gli interventi a favore dell'agriturismo risulta essere datata - come nelle premesse dell'interrogazione viene detto - non rispondente alle nuove esigenze del mondo agricolo, e questo è stato riconosciuto, in quanto è in dirittura di arrivo la predisposizione del nuovo disegno di legge. È un disegno di legge che va a toccare vari aspetti dell'Amministrazione, di conseguenza sono stati necessari tutta una serie di approfondimenti in merito alle varie parti che vanno ad essere interessate da questo disegno di legge.

Dagli anni 2002-2003 si è iniziato a lavorare su questo disegno di legge, con i passaggi successivi sono stati fatti gli approfondimenti in collaborazione naturalmente con le associazioni agricole di categoria, con l'Associazione agriturismo valdostano e le ultime verifiche che si sono rese necessarie sono quelle relative agli aspetti urbanistici, quindi c'è stato un coinvolgimento del Dipartimento territorio, ambiente e opere pubbliche per questa problematica. Tenete conto che comunque siamo in una fase in cui, anche dal punto di vista urbanistico, i piani regolatori devono essere adeguati al "PTP" e alla legge n. 11/98, di conseguenza è necessario avere ben chiaro anche l'aspetto normativo di tipo urbanistico. C'è poi da dire che nel frattempo a livello nazionale era in predisposizione una legge quadro che ha visto la luce il 20 febbraio 2006 e si è volutamente cercato di tenere conto di questi indirizzi, naturalmente nel rispetto della nostra gestione autonoma del problema.

Si è verificata la possibilità di introdurre tutte le opportunità nuove che si sono venute a creare, fra cui anche la problematica delle "fattorie didattiche", che sarà oggetto della seconda parte dell'interrogazione. Allo stato attuale, il 3 maggio 2006 il disegno di legge è stato inoltrato per il parere di competenza alla Direzione bilancio e programmazione dell'Assessorato alle finanze, e al Dipartimento legislativo e legale della Presidenza della Regione. Fatto questo passaggio, ci sarà l'approvazione da parte della Giunta per il successivo iter, Commissioni consiliari, e il disegno di legge approderà in Consiglio.

In merito alla seconda parte dell'interrogazione, c'è da dire che l'Assessorato, attraverso un apposito "progetto INTERREG-Spazio alpino", ha già affrontato e approfondito la problematica relativa alle opportunità legate alle "fattorie didattiche" con delle iniziative risalenti al 2004. In pratica questo "progetto INTERREG" è orientato principalmente verso la valorizzazione e l'individuazione delle opportunità legate alle "fattorie didattiche" come "trait d'union" fra agricoltori e consumatori, al valore educativo delle "fattorie didattiche", coinvolgendo sia le aziende agricole che potevano essere interessate - in effetti si è dimostrato un interesse da parte di 17 aziende -, sia la parte educativa, in particolare l'Università della Valle d'Aosta.

Attualmente presso il Centro dimostrativo di Saint-Marcel, che è già un prototipo di "fattoria didattica", abbiamo una laureanda del corso di scienze dell'educazione che sta realizzando una tesi di laurea sulle "fattorie didattiche". Sono stati fatti incontri di approfondimento con alcuni docenti del corso di studi in scienze dell'educazione nell'ambito di questo progetto.

Due parole sul Centro agricolo dimostrativo. Credo che l'interrogante abbia avuto modo di verificarlo anche personalmente, visto che i contatti sono stati presi sia con i nostri uffici, sia con questo centro, quindi abbia avuto modo di rendersi conto che il Centro agricolo dimostrativo è un modello riproducibile di "fattoria didattica" che prevede dei percorsi didattici, che cito brevemente: "La Valle d'Aosta in miniatura", la quale in pratica va a ricreare un percorso in cui vengono evidenziate le caratteristiche morfologiche ed orografiche della Valle d'Aosta attraverso l'utilizzo di piante officinali e specie botaniche locali, con tutte le indicazioni, i cartellini... insomma, si va a fare una mappatura della Valle d'Aosta utilizzando la messa in evidenza delle essenze presenti sul territorio: questo è in funzione anche di andare a valorizzare quel settore delle erbe officinali che attualmente è in piena espansione, perché c'è un buon interesse da parte delle aziende in questa direzione. Poi c'è "L'orto biologico e il giardinaggio", con illustrazione delle tecniche di coltivazione: qui la didattica non è rivolta solo alle scuole, ma è una didattica ad ampio respiro che riguarda anche gli hobbisti, cioè chi si avvicina a questo mondo anche solo per interesse personale; "La via del miele", in collaborazione con il Consorzio apistico della Valle d'Aosta: tutto ciò si può trovare al Centro dimostrativo di Saint-Marcel.

Per l'anno scolastico 2004-2005 i 3 percorsi didattici aperti alle scuole dell'infanzia e primarie del 1° e 2° ciclo della Regione, hanno portato numerose classi con più di 1.600 alunni a visitare il centro; per l'anno scolastico 2005-2006 si prevedono circa 1.700 alunni, questo è significativo. È importante dire che la "fattoria didattica" è un'azienda agricola che raccoglie gruppi scolastici e pubblico in genere, con la finalità di creare un reddito supplementare integrativo alle aziende. Le attività che possono essere svolte in generale sono l'educazione ambientale (bosco, flora, fauna selvatica, animali della fattoria, coltivazioni stagionali), l'educazione al gusto dal latte al formaggio, dall'uva al vino, dall'ape al miele..., l'educazione alla ruralità (territorio e civiltà rurale); vi sono poi diverse tipologie di fattorie (fattorie aperte, che sono una delle espressioni più interessanti nell'ambito della multifunzionalità in agricoltura), le fattorie del gusto (un discorso specifico legato alla valorizzazione dei prodotti) e le fattorie sociali: a questo riguardo abbiamo l'esempio interessante di Ollignan, già operativa.

Per concludere, si può dire che le "fattorie didattiche" sicuramente trovano spazio nel nuovo disegno di legge che andrà in approvazione. Ci sarà una regolamentazione apposita da parte della Giunta, con propria deliberazione, e a breve avremo modo di discuterne in quest'aula. Il tutto sarà inserito nel nuovo piano di sviluppo rurale 2007-2013.

Presidente - La parola al Consigliere Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Ringrazio l'Assessore per le risposte molto precise e molto articolate. Assessore, però, ci permetta di dire che 4 anni per fare una legge... quando vi era una legge che era precedente, del 1995... l'impostazione, lo scheletro dunque era già predisposto. Credo che gli uffici abbiano preparato una ventina di proposte di legge via via diverse... 4 anni sono eccessivi per un disegno di legge regionale! Un invito, Assessore: che non passino ulteriori 4 anni per la Giunta prima che deliberi il regolamento! Lo so che avete deciso che non sarà più un regolamento applicativo, ma una deliberazione di Giunta; credo che il mondo agricolo e soprattutto il mondo dell'agriturismo stia aspettando da troppo tempo la legge regionale.

Lei diceva, parlando delle "fattorie didattiche": "sì, lo abbiamo fatto, esiste un progetto INTERREG", ma lei sa che all'interno degli agriturismi fare attività di "fattoria didattica" può essere, dal punto di vista delle autorizzazioni di tipo sanitario, non dico rischioso, ma al limite di alcune leggi, ad esempio sulla conservazione degli alimenti; quindi ci vuole una legge, ci vuole un regolamento. Ci vuole una legge che regolamenti le attività di fattoria, le attività che sono "a latere" dell'attività dell'agriturismo: quella del poter accogliere intere classi.

Credo che, quando il disegno di legge sarà approvato dalla Giunta, andrà in commissione e quindi in Consiglio, subito dopo l'approvazione credo che la Giunta non debba perdere tempo, non debba indugiare oltre modo, ma subito debba deliberare la regolamentazione, tenendo presente che si dovrà porre attenzione particolare al tempo di lavoro, cioè a far sì che vi sia un giusto equilibrio fra il tempo di lavoro dedicato all'azienda agricola e il tempo di lavoro dedicato all'agriturismo. Questo è un invito ad essere particolarmente attenti e sensibili su tale problema, che credo del regolamento applicativo sia il cuore. Se si regolamenta bene la ripartizione dei due tempi dedicati all'agricoltura vera e propria e all'attività agrituristica, credo che la legge potrà essere bene accolta da tutto il mondo agricolo e dallo stesso Consiglio regionale.