Oggetto del Consiglio n. 1693 del 21 dicembre 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1693/XII - Azione a salvaguardia delle autonomie speciali. (Ritiro di risoluzione)
Risoluzione
Preso atto del clima di incomprensione e conseguente ostilità nei confronti delle autonomie differenziate, reso manifesto anche in recenti dichiarazioni di alcuni noti esponenti politici e istituzionali rilasciate significativamente nel momento in cui è in corso la discussione sulla legge finanziaria dello Stato;
Preso atto che ciò contrasta con il valore assolutamente attuale dell'autonomia speciale per tutto il regionalismo italiano e che indica un atteggiamento che preferisce proporre azioni riduttive e limitative delle più autentiche autonomie, anziché individuare azioni positive che consentano, anche alle regioni a statuto ordinario, un percorso di specializzazione dei rispettivi ordinamenti;
Rilevato che gli attacchi alla specialità si manifestano in particolare con riferimento al sistema di finanziamento delle autonomie differenziate;
Tenuto conto che le risorse attribuite alle Regioni a Statuto speciale sono il presupposto per l'effettivo esercizio dell'autonomia;
Considerato che tali risorse devono tener conto dei maggiori oneri derivanti da più ampi ambiti di competenza, rispetto a quelli riconosciuti alle Regioni a Statuto ordinario, in settori di primario rilievo per i cittadini quali, tra gli altri: sanità, scuola, viabilità, assetto del territorio, finanza locale, beni culturali, corpo forestale, servizi antincendi;
Constata
che le prerogative delle Regioni a Statuto speciale cono sancite da specifiche norme costituzionali in particolare dall'articolo 116 della Costituzione che esse ritengono immodificabili ed irrevocabili nei loro confronti, ma estensibili anche ad altre regioni, e che tali norme costituzionali sono a loro volta supportate da precise ragioni socio-economiche, geografiche e orografiche, storiche e culturali, sancite, in alcuni casi, anche da accordi internazionali;
Riafferma
l'imprescindibile ruolo costituzionale ed istituzionale delle autonomie speciali quale elemento portante dell'assetto costituzionale italiano ed embrione di un'auspicata evoluzione in senso autenticamente federale della Repubblica;
Impegna
il Presidente della Regione e il Presidente del Consiglio regionale a rappresentare nelle opportune sedi l'assoluta determinazione di sviluppare e rafforzare ulteriormente le autonomie speciali, consolidando il loro ruolo di avanguardia e di laboratorio in funzione dell'evoluzione dell'ordinamento italiano verso un assetto autenticamente federale, anche mediante iniziative di approfondimento Comune con le Regioni a Statuto ordinario;
Invita
i Parlamentari della Valle d'Aosta a continuare a rappresentare le legittime istanze manifestate dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta e ad intraprendere ogni utile azione a salvaguardia delle autonomie speciali e alla promozione di azioni positive per l'evoluzione del regionalismo italiano nel suo complesso;
Invita
le Regioni e le Province a Statuto speciale a porre in essere un'iniziativa unitaria a tutela delle autonomie differenziate e in favore di una reale crescita qualitativa e quantitativa del regionalismo, con l'obiettivo di giungere ad un assetto autenticamente federale della Repubblica.
F.to: Cesal - Salzone - Viérin Marco - Sandri - Riccarand
Presidente - La parola al Consigliere Cesal.
Cesal (UV) - Per rimanere in linea con il collega Frassy, anch'io chiedo il ritiro della risoluzione in accordo con gli altri firmatari, in quanto riteniamo che l'argomento sia stato superato dagli eventi, per cui la ritiriamo.
Il Consiglio prende atto.