Oggetto del Consiglio n. 1684 del 21 dicembre 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1684/XII - Disegno di legge: "Nuove disposizioni in materia di interventi regionali per la promozione dell'uso razionale dell'energia".
CAPO I
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 1
(Finalità e oggetto)
1. La Regione Valle d'Aosta, con la presente legge, promuove l'attuazione di iniziative volte a favorire l'uso razionale delle risorse energetiche, attraverso l'incentivazione delle tecnologie che consentono il risparmio dell'energia e lo sfruttamento delle fonti rinnovabili, al fine di ridurre contestualmente l'emissione in atmosfera di gas inquinanti e climalteranti, e disciplina gli strumenti di programmazione e di monitoraggio finalizzati a coordinare e migliorare l'efficacia degli interventi diretti alla diversificazione delle fonti energetiche, anche mediante la razionalizzazione e la semplificazione dei relativi procedimenti amministrativi.
2. Ai fini della presente legge, sono considerate fonti rinnovabili quelle indicate all'articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 (Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità).
3. Per le finalità di cui al comma 1, la presente legge disciplina la concessione di agevolazioni volte a promuovere gli investimenti realizzati da soggetti privati e dagli enti locali territoriali nel settore dell'edilizia residenziale.
4. Negli edifici di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico, il fabbisogno energetico è soddisfatto mediante il ricorso alle migliori soluzioni che consentono l'impiego delle fonti rinnovabili, il risparmio e l'uso razionale dell'energia. A tal fine, la Giunta regionale determina, con propria deliberazione, in relazione al progresso della tecnica e nel rispetto della normativa vigente, i parametri da adottare in sede di progettazione delle opere e delle installazioni e di adeguamento e sostituzione degli impianti esistenti.
Articolo 2
(Programmazione energetico-ambientale)
1. La Regione, nel quadro degli obiettivi fissati dai protocolli internazionali sui cambiamenti climatici e degli indirizzi di politica ambientale, comunitaria e nazionale, adotta ed aggiorna gli strumenti di programmazione energetico-ambientale, anche in relazione all'utilizzo e alla gestione delle risorse idriche, allo scopo di favorire, prioritariamente attraverso lo sfruttamento delle risorse locali, l'adozione di misure idonee al contenimento dei consumi energetici e alla riduzione delle emissioni in atmosfera.
2. La programmazione, effettuata di concerto tra le strutture regionali competenti in materia di ambiente e di pianificazione energetica, è attuata in modo particolare attraverso il piano energetico-ambientale, redatto tenendo conto dei diversi piani regionali di settore, e concerne:
a) la valutazione della consistenza strutturale del fabbisogno e delle risorse energetiche regionali, articolata distintamente per tipo di vettore energetico, con riguardo alle prevedibili tendenze evolutive;
b) lo stato di attuazione degli interventi in atto;
c) lo sviluppo di efficienti sistemi energetici locali, in accordo con le linee di politica ambientale regionale;
d) la stima delle risorse finanziarie complessive necessarie, da destinare alla realizzazione degli obiettivi del piano energetico-ambientale.
3. Il piano energetico-ambientale è approvato dal Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale, ed aggiornato periodicamente per essere adattato all'evolversi delle condizioni che influenzano la realizzazione di una situazione di sviluppo sostenibile.
4. Per la definizione dei contenuti del piano energetico-ambientale, la Giunta regionale promuove ed attua opportune consultazioni con le associazioni di categoria, ai fini di un'adeguata analisi di specifici settori di competenza, nonché con il Consiglio permanente degli enti locali di cui all'articolo 60 della legge regionale 7 dicembre 1998, n. 54 (Sistema delle autonomie in Valle d'Aosta), in tutti i casi nei quali le iniziative di programmazione abbiano una ricaduta diretta sugli enti medesimi.
Articolo 3
(Centro di osservazione avanzato sulle energie di flusso e sull'energia di rete)
1. Al fine di assicurare conoscenze ed analisi adeguate ad un'efficace programmazione di settore, la Regione promuove l'istituzione di un Centro di osservazione avanzato sulle energie di flusso e sull'energia di rete, di seguito denominato Centro di osservazione, le cui attività sono organizzate in accordo con la struttura competente.
2. Per le finalità di cui al comma 1, la Giunta regionale è autorizzata a stipulare apposita convenzione con la Finanziaria regionale Valle d'Aosta - Società per azioni (FINAOSTA S.p.A.), che si avvale, come Centro di competenza tecnico, dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (ARPA), laddove quest'ultima disponga delle professionalità necessarie. La Giunta regionale è altresì autorizzata a stipulare convenzioni con enti diversi che, nell'ambito dei rispettivi compiti istituzionali, operano a livello scientifico o economico nel settore dell'energia.
3. Il Centro di osservazione, sulla base della convenzione di cui al comma 2:
a) propone le azioni ritenute necessarie per l'attuazione del piano energetico-ambientale e di ogni altro strumento di programmazione energetica adottato dalla Regione;
b) promuove attività di monitoraggio e studi specialistici finalizzati all'aggiornamento degli strumenti di programmazione energetico-ambientale, con particolare riguardo all'evoluzione tecnologica delle soluzioni impiantistiche presenti sul mercato;
c) organizza la raccolta e l'aggiornamento di dati statistici significativi;
d) realizza iniziative di informazione nei settori interessati dagli strumenti di programmazione energetico-ambientale, anche in accordo con la struttura regionale competente in materia di ambiente;
e) fornisce consulenza per l'effettuazione di studi di fattibilità e per la realizzazione di progetti pilota;
f) provvede al censimento delle opportunità di sfruttamento energetico dei Comuni;
g) collabora all'effettuazione delle attività tecnico-amministrative previste nell'ambito dell'istruttoria di cui all'articolo 13;
h) supporta le amministrazioni pubbliche nell'adozione di strumenti di certificazione energetica dell'edilizia privata in occasione dell'adeguamento normativo dei PRGC.
Articolo 4
(Iniziative di formazione e di informazione)
1. La Giunta regionale predispone, anche su proposta delle associazioni di categoria, adeguate iniziative di formazione, di informazione, di divulgazione e di dimostrazione, allo scopo di sensibilizzare l'utenza in materia di risparmio energetico e di promuovere ed incentivare la realizzazione di sistemi e di impianti ammissibili alle agevolazioni previste dalla presente legge.
2. Le iniziative di cui al comma 1 possono riguardare anche l'organizzazione di appositi presìdi rivolti alla comunicazione con i consumatori.
CAPO II
INIZIATIVE AMMESSE ALLE AGEVOLAZIONI FINANZIARIE
Articolo 5
(Iniziative agevolabili)
1. Possono essere ammesse ad agevolazione le iniziative realizzate, in conformità alla normativa vigente, per l'installazione di sistemi che consentono:
a) un utilizzo razionale dell'energia;
b) un aumento dell'efficienza energetica degli edifici;
c) lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili.
2. I sistemi di cui al comma 1, lettera a), possono riguardare anche le installazioni che impiegano combustibili gassosi, purché i relativi apparecchi utilizzatori siano al servizio dell'intero edificio nel quale sono installati e presentino un rendimento superiore a quello imposto dalle norme tecniche di riferimento.
3. Le agevolazioni possono essere concesse nelle seguenti percentuali massime della spesa ammissibile documentata:
a) per le iniziative di cui al comma 1, lettere a) e b), 50 per cento;
b) per le iniziative di cui al comma 1, lettera c), 70 per cento.
4. Le iniziative realizzate dagli enti locali territoriali, singolarmente o in forma associata, sono ammesse ad agevolazione a condizione che sia dimostrato il conseguimento di un risparmio annuo convenzionale di energia primaria stabilito con le modalità di cui al comma 5.
5. La Giunta regionale determina, con propria deliberazione, la tipologia delle iniziative di cui al comma 1, l'entità del risparmio annuo convenzionale di energia primaria correlato, in base al tipo di sistema installato, alle spese di investimento, nonché le modalità per la concessione e la liquidazione dei relativi benefici economici, individuando le installazioni da finanziare in misura fissa, rapportata alla spesa ritenuta ammissibile ovvero al risparmio di energia primaria conseguibile, e quelle suscettibili di agevolazione frazionata e pluriennale, calcolata in base ai risultati effettivi di esercizio. A tal fine, la Giunta regionale, sulla base delle indicazioni fornite dal Centro di osservazione, tiene conto della significatività tecnologica delle installazioni e della relativa penetrazione sul mercato, apportando i necessari adeguamenti periodici.
6. Non sono ammissibili ad agevolazione le realizzazioni eseguite in ottemperanza ad obblighi normativamente imposti.
Articolo 6
(Impianti dimostrativi)
1. Possono essere ammesse ad agevolazione le iniziative dirette all'installazione di impianti dimostrativi per l'utilizzazione delle fonti energetiche rinnovabili o di sistemi a basso consumo energetico specifico, a condizione che sia dimostrato il conseguimento di un risparmio non inferiore al 15 per cento sui consumi originari di idrocarburi e di energia primaria.
2. Possono essere altresì concesse agevolazioni per l'effettuazione di diagnosi energetiche e di analisi tecnico-economiche di impianti di teleriscaldamento, produzione, recupero, trasporto e distribuzione del calore derivante dalla cogenerazione.
3. Le iniziative di cui al comma 1 sono esaminate dal Centro di osservazione, che si esprime sulla significatività degli interventi dimostrativi, in relazione al grado di innovazione conseguibile rispetto alle applicazioni già diffuse su larga scala.
4. Per le iniziative di cui ai commi 1 e 2, le agevolazioni possono essere concesse, rispettivamente, nella misura massima del 70 e del 20 per cento della spesa ammissibile documentata.
Articolo 7
(Disposizioni comuni)
1. Le agevolazioni sono concesse nel rispetto dei limiti minimi e massimi di importo determinati ai sensi della presente legge.
2. Le agevolazioni non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche concesse per le stesse iniziative.
3. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 12, comma 2, le agevolazioni sono concesse limitatamente alle iniziative avviate successivamente alla presentazione della relativa domanda.
Articolo 8
(Strumenti di intervento)
1. La Regione promuove la realizzazione delle iniziative di cui agli articoli 5 e 6 mediante la concessione di contributi in conto capitale, di contributi in conto interessi e di mutui a tasso agevolato.
2. Le agevolazioni a favore delle attività ricettive alberghiere ed extralberghiere sono concesse, in regime de minimis, fino alla misura massima del 50 per cento calcolata in equivalente sovvenzione lorda.
Articolo 9
(Contributi in conto capitale)
1. Il limite minimo di spesa ammissibile per poter accedere ai contributi in conto capitale è di euro 2.000 e quello massimo, nel corso di un triennio, è di euro 50.000.
2. Gli importi di cui al comma 1 sono considerati al netto degli oneri fiscali.
Articolo 10
(Contributi in conto interessi e mutui a tasso agevolato)
1. Il limite minimo di spesa ammissibile per poter accedere ai contributi in conto interessi e ai mutui a tasso agevolato è di euro 25.000 e quello massimo, nel corso di un triennio, è di euro 500.000.
2. Gli importi di cui al comma 1 sono considerati al netto degli oneri fiscali.
3. I mutui non possono avere una durata superiore a dieci anni, incluso l'eventuale periodo di preammortamento, nei limiti di tempo stabiliti per la realizzazione delle iniziative.
4. Con apposita convenzione sono disciplinati i rapporti tra la Regione e FINAOSTA S.p.A. per la concessione dei contributi in conto interessi e dei mutui a tasso agevolato, con particolare riguardo al parametro di calcolo del tasso di interesse da applicare e alle modalità di concessione e di versamento dei relativi contributi.
CAPO III
DISCIPLINA DELLE PROCEDURE PER LA CONCESSIONE DELLE AGEVOLAZIONI
Articolo 11
(Tipologia dei procedimenti istruttori)
1. Le domande per la concessione delle agevolazioni disciplinate dalla presente legge sono presentate:
a) alla struttura regionale competente in materia di pianificazione energetica, di seguito denominata struttura competente, e sono sottoposte dalla struttura medesima all'istruttoria automatica di cui all'articolo 12, qualora gli importi di spesa ammissibili siano inferiori a euro 25.000;
b) a FINAOSTA S.p.A. e sono sottoposte dalla società medesima all'istruttoria valutativa di cui all'articolo 13, qualora gli importi di spesa ammissibile siano superiori a euro 25.000.
Articolo 12
(Istruttoria automatica)
1. L'istruttoria automatica consiste nell'accertamento della completezza e della regolarità delle domande presentate e della documentazione alle stesse allegata.
2. Gli interventi sottoposti ad istruttoria automatica sono concessi anche con riferimento alle spese sostenute nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda.
Articolo 13
(Istruttoria valutativa)
1. L'istruttoria valutativa consiste nell'accertamento della validità tecnica ed economica dell'iniziativa cui si riferisce la domanda, anche mediante la valutazione dei risultati attesi di risparmio energetico, della pertinenza, della compatibilità e della congruità delle spese, in relazione alle soluzioni impiantistiche adottate, nonché della situazione finanziaria e patrimoniale del richiedente.
2. FINAOSTA S.p.A. provvede a trasmettere alla struttura competente copia della domanda e, dopo aver effettuato l'istruttoria, ne comunica l'esito alla struttura stessa.
3. La Regione stipula apposita convenzione con FINAOSTA S.p.A. per la disciplina dei rapporti derivanti dallo svolgimento dell'attività istruttoria.
Articolo 14
(Concessione e revoca dell'agevolazione)
1. La concessione, il rigetto e la revoca delle agevolazioni oggetto dell'istruttoria valutativa sono disposti con deliberazione della Giunta regionale, fatta salva, relativamente ai contributi in conto interessi e ai mutui a tasso agevolato, sulla base delle garanzie offerte, l'accettazione da parte di FINAOSTA S.p.A.
2. La concessione, il rigetto e la revoca delle agevolazioni oggetto di istruttoria automatica sono disposti con provvedimento del dirigente della struttura competente.
3. L'erogazione dell'agevolazione è comunque subordinata alla verifica della completezza e della regolarità della documentazione di spesa relativa alle iniziative che formano oggetto della domanda di agevolazione.
Articolo 15
(Rinvio)
1. La disciplina di ogni altro adempimento o aspetto relativo ai procedimenti di cui alla presente legge è demandata alla Giunta regionale, che vi provvede con apposita deliberazione da adottare entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge medesima.
2. La Giunta regionale stabilisce altresì, anche in relazione alle risorse finanziarie disponibili, le modalità e i criteri per la concessione delle agevolazioni, prevedendo, se del caso, la formazione di apposite graduatorie.
3. Le deliberazioni di cui ai commi 1 e 2 sono pubblicate nel Bollettino ufficiale della Regione.
CAPO IV
CONTROLLI E SANZIONI
Articolo 16
(Mutamento di destinazione dei beni)
1. I beni oggetto delle agevolazioni previste dalla presente legge devono essere mantenuti nella destinazione dichiarata al momento della presentazione della domanda per un periodo di otto anni, decorrente dalla data di ultimazione delle opere.
2. L'autorizzazione al mutamento di destinazione d'uso prima della scadenza del periodo di cui al comma 1 è concessa con deliberazione della Giunta regionale. Il soggetto beneficiario, entro sessanta giorni dalla comunicazione dell'autorizzazione, deve restituire l'ammontare del finanziamento e dell'equivalente sovvenzione dell'agevolazione, maggiorato degli interessi calcolati sulla base della media ponderata del tasso ufficiale di riferimento, relativa al periodo in cui ha beneficiato dell'agevolazione.
3. L'autorizzazione di cui al comma 2 può prevedere anche una restituzione parziale dell'agevolazione, purché proporzionale al periodo di utilizzo del bene, determinata con le modalità di cui al medesimo comma. L'autorizzazione può altresì prevedere eventuali condizioni di rateizzazione della somma da restituire, in un periodo comunque non superiore a dodici mesi.
4. Il mutamento di destinazione dei beni oggetto dell'agevolazione, decorso il periodo di cui al comma 1, comporta in ogni caso l'obbligo di estinguere gli eventuali mutui in corso di ammortamento.
5. Il soggetto beneficiario può estinguere anticipatamente i mutui a tasso agevolato, subordinatamente alla restituzione degli stessi con le modalità stabilite dal comma 2.
Articolo 17
(Vigilanza)
1. La struttura competente, avvalendosi se del caso dei soggetti di cui all'articolo 3, comma 2, può disporre in qualsiasi momento ispezioni, anche a campione, sulle iniziative oggetto di agevolazione, allo scopo di verificare lo stato di attuazione, il rispetto degli obblighi previsti dalla presente legge e dal provvedimento di concessione, nonché la veridicità delle dichiarazioni e delle informazioni rese dai soggetti beneficiari ai fini della concessione delle agevolazioni.
2. Per consentire lo svolgimento delle attività di controllo di cui al comma 1, i soggetti incaricati hanno libero accesso alla sede e agli impianti interessati e possono chiedere in visione la documentazione tecnica ritenuta necessaria.
Articolo 18
(Revoca dell'agevolazione)
1. L'agevolazione è revocata qualora il soggetto beneficiario:
a) realizzi un'iniziativa difforme rispetto a quanto stabilito dall'articolo 5, commi 1 e 6;
b) non adempia all'obbligo di cui all'articolo 16, comma 1;
c) attui l'iniziativa in modo sostanzialmente difforme rispetto a quanto approvato con il provvedimento di concessione dell'agevolazione.
2. La revoca dell'agevolazione è altresì disposta qualora dai controlli effettuati emerga la non veridicità delle dichiarazioni e delle informazioni rese dai soggetti beneficiari al fine della concessione dell'agevolazione medesima, nonché qualora l'iniziativa non sia stata ancora avviata decorso un anno dalla data di adozione del provvedimento di concessione o non sia stata ultimata decorsi tre anni dalla medesima data.
3. La revoca dell'agevolazione comporta l'obbligo di restituire alla Regione, entro sessanta giorni dalla comunicazione del relativo provvedimento, l'intero importo dell'agevolazione medesima, maggiorato degli interessi calcolati sulla base della media ponderata del tasso ufficiale di riferimento, relativa al periodo in cui si è beneficiato dell'agevolazione. Con il provvedimento di revoca sono fissate le eventuali condizioni di rateizzazione della somma da restituire, in un periodo comunque non superiore a dodici mesi.
4. La revoca dell'agevolazione può essere disposta anche in misura parziale, purché proporzionale all'inadempimento riscontrato.
5. La mancata restituzione dell'agevolazione entro il termine di cui al comma 3 comporta il divieto, per il soggetto inadempiente, di beneficiare di ogni altra agevolazione prevista dalla presente legge, per un periodo di cinque anni decorrente dalla comunicazione del provvedimento di revoca.
Articolo 19
(Sanzioni)
1. La revoca, anche parziale, dell'agevolazione comporta l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma di denaro da un minimo della metà ad un massimo dell'intero importo del beneficio indebitamente fruito.
2. Per l'applicazione delle sanzioni di cui al comma 1, si osservano le disposizioni della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale), da ultimo modificata dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
CAPO V
DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE
Articolo 20
(Abrogazioni)
1. Sono abrogate le seguenti leggi regionali:
a) 28 marzo 1995, n. 9;
b) 24 dicembre 1996, n. 44;
c) 6 aprile 1998, n. 9;
d) 29 ottobre 1999, n. 32.
2. A far data dal 1° aprile 2006, sono altresì abrogati:
a) la legge regionale 20 agosto 1993, n. 62;
b) la legge regionale 21 aprile 1994, n. 11;
c) la legge regionale 26 maggio 1998, n. 43;
d) l'articolo 30 della legge regionale 11 dicembre 2002, n. 25;
e) l'articolo 24 della legge regionale 28 aprile 2003, n. 13.
Articolo 21
(Disposizioni transitorie)
1. Le disposizioni di cui all'articolo 20 restano applicabili ai rapporti sorti in base alle disposizioni medesime nel periodo della loro vigenza e per l'esecuzione dei relativi impegni di spesa.
2. Le disposizioni di cui all'articolo 20 restano altresì applicabili alle domande per le quali, alla data di entrata in vigore della presente legge, non siano stati adottati i relativi provvedimenti di concessione o di diniego dell'agevolazione.
Articolo 22
(Modificazioni all'articolo 1 della legge regionale 14 ottobre 2005, n. 23)
1. Al comma 4 dell'articolo 1 della legge regionale 14 ottobre 2005, n. 23 (Disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione delle procedure autorizzative per la realizzazione e l'esercizio degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, destinati alla produzione di energia o di vettori energetici), le parole: "dell'articolo 27" sono sostituite dalle seguenti: "degli articoli 2 e 27".
2. Il comma 6 dell'articolo 1 della l.r. 23/2005 è sostituito dal seguente:
"6. Le disposizioni di cui alla presente legge non si applicano agli impianti di produzione di energia idroelettrica.".
Articolo 23
(Disposizioni finanziarie)
1. L'onere derivante dall'applicazione degli articoli 2, 3, 4, 5, 6, 13 e 17 è determinato complessivamente in euro 1.138.000 a decorrere dall'anno 2005.
2. L'onere di cui al comma 1 trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio per l'anno finanziario 2005 e di quello pluriennale per il triennio 2005/2007 nell'obiettivo programmatico 2.2.2.15. (Interventi per la valorizzazione delle risorse energetiche).
3. Al finanziamento dell'onere di cui al comma 1 si provvede mediante l'utilizzo degli stanziamenti iscritti nello stato di previsione della spesa del bilancio per l'anno finanziario 2005 e di quello pluriennale per il triennio 2005/2007:
a) nell'obiettivo programmatico 3.1. (Fondi globali), al capitolo 69020 (Fondo globale per il finanziamento di spese di investimento), per annui euro 410.000, a decorrere dall'anno 2005, a valere sull'accantonamento previsto al punto B.1.2. (Attuazione del piano energetico ambientale) dell'allegato 1 ai bilanci stessi;
b) nell'obiettivo programmatico 2.2.2.15.:
- al capitolo 48825 (Spese per l'effettuazione di controlli su impianti termici finalizzati al contenimento dei consumi di energia) per euro 19.000 per l'anno 2005 e per annui euro 56.000 per gli anni 2006 e 2007;
- al capitolo 33751 (Contributi per l'incentivazione all'utilizzo del gas metano) per euro 150.000 per l'anno 2005 e per annui euro 200.000 per gli anni 2006 e 2007;
- al capitolo 48950 (Contributi per interventi finalizzati all'abbattimento delle dispersioni termiche) per euro 309.000 per l'anno 2005 e per annui euro 272.000 per gli anni 2006 e 2007;
- al capitolo 48960 (Contributi in conto capitale per l'installazione di impianti che sfruttano le fonti energetiche rinnovabili) per euro 250.000 per l'anno 2005 e per annui euro 200.000 per gli anni 2006 e 2007.
4. I proventi delle sanzioni amministrative di cui all'articolo 19 sono introitati al capitolo 7700 (Proventi pene pecuniarie per contravvenzioni) della parte entrata del bilancio di previsione della Regione.
5. Per l'applicazione della presente legge, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'assessore regionale competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni di bilancio.
Articolo 24
(Dichiarazione d'urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Président - Je rappelle qu'il y a 5 amendements de l'Assesseur Ferraris, qui ont déjà été distribués.
La parole au rapporteur, le Conseiller Fiou.
Fiou (GV-DS-PSE) - L'importanza degli interventi regionali in materia di uso razionale dell'energia emerge dai dati relativi ai contributi erogati: intanto dall'entrata in vigore della legge regionale n. 43/1998 sono stati distribuiti € 4.306.785,31 per 2.167 impianti totali di utilizzo di fonti rinnovabili; dall'entrata in vigore della legge regionale n. 9/1995 sono stati distribuiti € 5.118.172 per 4.385 interventi totali di abbattimento di dispersioni termiche; dall'entrata in vigore della legge regionale n. 44/1996 sono stati distribuiti € 3.945.177 per 5.371 interventi relativi ad incentivazioni per l'uso di gas metano.
Se le norme fino ad oggi in vigore per l'incentivazione del settore del risparmio energetico e della promozione dell'uso di fonti rinnovabili fanno riscontrare risultati incoraggianti, come abbiamo visto dai dati, le stesse oggi appaiono alquanto superate perché disomogenee, poco incisive nella costruzione di un sistema energetico regionale più organico (vista, fra l'altro, la distribuzione di contributi "a pioggia"). Il disegno di legge in discussione vuole perciò riordinare e innovare la normativa, al fine di rendere più facile l'accesso alla materia e di offrire una più chiara possibilità di scelta tra le diverse misure di incentivazione. L'obiettivo è di concretizzare meglio i principi di pianificazione energetico-ambientale approvati dalla Regione per corrispondere agli scopi individuati dai protocolli internazionali sui cambiamenti climatici, al fine di ridurre le emissioni di sostanze che alterano il clima e di rispondere all'esigenza di dare applicazione ai principi contenuti nelle norme per l'applicazione del Piano energetico nazionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. A tal fine il disegno di legge propone un nuovo sistema di interventi regionali che eredita dalle norme oggi in vigore quanto già previsto per agevolare gli investimenti finalizzati all'impiego razionale dell'energia in ambito residenziale, ma rende più funzionale il tutto, offrendo inoltre maggiori possibilità di selezionare le tecnologie e le soluzioni impiantistiche più rispondenti alle diverse situazioni ambientali. Realizza anche una più efficiente gestione delle risorse finanziarie, finalizzando meglio gli interventi al raggiungimento degli obiettivi programmatici di settore.
Sempre per la realizzazione di una maggiore incisività degli interventi regionali, l'articolato prevede il coinvolgimento del maggior numero di soggetti attivi in azioni dimostrative replicabili in ambiti omologabili per situazione climatica e per fabbisogno energetico specifico, in modo da individuare modelli da proporre appunto in ambiti omogenei. Prevede inoltre la creazione di una struttura di alto profilo tecnico-scientifico quale strumento di supporto all'attività della Regione.
L'accoglimento di queste proposte ha messo in conto un segnale positivo quando, durante la discussione del disegno di legge in IV Commissione, abbiamo incontrato i rappresentanti di professionisti ed installatori, e i rappresentanti degli enti locali, interessati ai problemi dell'uso razionale delle risorse energetiche. Questi hanno dimostrato attenzione e conoscenza profonda delle problematiche relative e hanno loro stessi richiesto di essere coinvolti nel processo di sviluppo delle politiche di settore. Durante queste audizioni la IV Commissione ha raccolto anche apprezzamenti sulla valenza generale della proposta di legge. Gli interlocutori hanno affermato di condividere la scelta di riservare alla stessa i principi generali e di rinviare le soluzioni specifiche a provvedimenti di Giunta, facilitando così l'adattamento della normativa all'evoluzione delle problematiche. Hanno poi sottolineato il peso che avranno le deliberazioni di Giunta sulla materia e quindi evidenziato le aspettative nei confronti delle stesse. Gli stessi interlocutori hanno inoltre proposto una serie di aggiustamenti, in buona parte accolti nel testo di Commissione oggi in discussione.
Non entro nel merito dell'articolato: lo fa già puntualmente la relazione tecnica allegata al disegno di legge. Voglio invece solo richiamare alcune questioni emerse durante la discussione in Commissione, che meritano attenzione, ma che non potevano avere risposte in questo testo di legge. La più rilevante di esse è relativa alle norme urbanistiche, diverse da Comune a Comune e sovente inadeguate a favorire lo sviluppo positivo della questione energetica. È urgente l'impegno per una normativa unificante e più avanzata in materia.
Altro stimolo è emerso anche riguardo all'inquinamento automobilistico: si potrebbe pensare ad un legame fra assegnazione dei buoni benzina e misure antinquinamento delle singole auto.
Come dicevo, sono questioni che meritano attenzione e per le quali lanciamo sollecitazioni per la loro soluzione. Il Presidente ha già sottolineato che sono stati presentati emendamenti in aula di carattere tecnico, ma che accolgono anche osservazioni pervenute dal CPEL dopo l'approvazione del disegno di legge da parte della IV Commissione. I ritardi del CPEL stanno diventando troppo ricorrenti. Gli emendamenti stessi verranno illustrati nel corso del dibattito. Per il momento chiedo al Consiglio il voto favorevole su questa proposta di legge.
Président - Je déclare ouverte la discussion générale.
La parole à l'Assesseur aux activités productives et aux politiques du travail, Ferraris.
Ferraris (GV-DS-PSE) - Ringrazio il Consigliere Fiou per la relazione effettuata. Sottolineo, come lui ha detto, che questo disegno di legge intende andare verso una programmazione delle fonti energetiche regionali, teniamo conto che la nostra Regione utilizza ancora per il 78% fonti fossili a fronte di un utilizzo a livello nazionale dell'84%, ma a fronte invece dell'utilizzo all'interno dell'Unione europea del 50% di fonti fossili. Il fatto di andare verso una diversificazione delle fonti energetiche quindi è un obiettivo che si vuole ottenere con questa legge, che è una legge che intende operare non solo all'interno di un singolo Assessorato, quale quello dell'energia, ma anche in stretto collegamento con l'Assessorato dell'ambiente, tanto che è in via di predisposizione - e sarà pronto nei prossimi mesi - il piano aria. All'interno di quel piano andranno raccordate le iniziative previste dal piano energetico regionale con iniziative specifiche che verranno previste dal piano aria, in particolare per le questioni che ricordava il collega Fiou, in relazione alle emissioni da parte dei veicoli. Condivido anche la preoccupazione espressa relativamente al fatto che, una volta definito questo disegno di legge, bisogna essere conseguenti sul piano della normativa urbanistica, in modo che queste non diventino un intralcio alla realizzazione del piano stesso.
Per quanto riguarda gli emendamenti, sono emendamenti sostanzialmente tecnici verificati sulla base della tecnica legislativa; l'intervento più importante è quello relativo alla sostituzione dell'articolo 23, riguardante le disposizioni finanziarie, ma questo è dovuto al fatto che con l'approvazione del bilancio regionale si trattava di adeguare la norma finanziaria sul triennio 2006-2008.
Président - Nous passons à l'examen des articles.
Sur l'article 1er la parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Prendo la parola a nome del gruppo per la dichiarazione di voto. Voteremo favorevolmente per due ragioni. La prima ragione riguarda, come è ovvio, il merito della legge; crediamo che, se questa legge ha un merito, è sicuramente quello di tentare di riordinare la materia, perché fino ad oggi la materia è stata disciplinata da varie leggi che ad un certo punto potevano mettere in difficoltà il cittadino. Il fatto stesso di azzerare la precedente normativa - penso soprattutto al settore contributivo -, disciplinandola in maniera coerente, è un passo in avanti che va apprezzato; quindi, al di là dei singoli aspetti sui quali ci potrebbero essere delle riserve, riteniamo che l'obiettivo perseguito sia condivisibile. A questo voglio anche aggiungere - perché, quando è il caso, bisogna farlo - un apprezzamento di carattere metodologico: ritengo che in questo caso da parte del Governo regionale vi sia stata un'attitudine al confronto in IV Commissione, con i Commissari della maggioranza e dell'opposizione... ma anche per i contributi piuttosto interessanti provenienti da persone particolarmente esperte nel settore; questo è apprezzabile perché, quando si favorisce un clima di reciproca attenzione e di interesse verso le opinioni degli altri, anche il testo legislativo diventa migliore. Questo mi permetto di dirlo, perché capita ogni tanto che anche i Consiglieri di opposizione abbiano qualche idea giusta.
Mi rendo però conto che questa normativa corre un rischio - lo hanno già accennato sia il relatore Fiou, sia l'Assessore Ferraris -: per quanto riguarda la parte contributiva, abbiamo fatto un poco di chiarezza ma, se l'obiettivo della legge, come deve essere, è quello anche della riduzione del consumo energetico, di razionalizzazione dell'uso delle fonti di energia, è chiaro che è necessario un salto culturale, soprattutto da parte dei cittadini e non secondariamente da parte degli enti pubblici locali. L'esempio a cui si accennava quando si è fatto cenno agli aspetti urbanistico-edilizi mi sembra molto calzante. Ha poco significato in ipotesi che la Regione contribuisca alla realizzazione di impianti di riscaldamento con pannelli solari se poi tali pannelli solari vengono messi sul tetto di un edificio che non è assolutamente coibentato, perché avremo speso malamente dei soldi pubblici, visto che la dispersione del calore dovuta ad un edificio mal costruito e mal isolato sarebbe superiore al beneficio energetico dato da questo prodotto tecnologicamente innovativo. Questo esempio ci fa dire che ci deve essere un salto culturale soprattutto da parte delle amministrazioni locali, come già si è iniziato a fare in altre zone di montagna del nostro Paese... Non sono a conoscenza se analoghe iniziative - ma riterrei di sì, perché sono sempre più avanti - sono state fatte in altre Nazioni, penso all'Austria e alla Svizzera che sono più avanti di noi in questo senso... Se non c'è tale salto culturale, dicevo, se non c'è una politica che deve essere sì incentivante, ma anche precettiva nei confronti dei cittadini, nel senso di dire: "tu vuoi i contributi, io te li do però anche tu hai il dovere di edificare o ristrutturare degli edifici in modo che non vi sia una dispersione energetica ", avremmo buttato del denaro pubblico, come dicevo prima, per fare degli impianti tecnologicamente avanzati in edifici che non riescono a trattenere il calore prodotto. Direi quindi che da parte di tutti, forse in particolare dall'Assessorato del territorio, deve essere fatta un'operazione di persuasione in primo luogo nei confronti degli amministratori comunali affinché vi sia un'attenzione su questo tema, altrimenti avremmo oggi approvato una bella legge, ma non avremmo fatto molto in concreto per la riduzione del carico energetico nella nostra Regione.
Colgo poi "al balzo" la proposta che è emersa rispetto ad un diverso modo di distribuzione dei buoni benzina. Su questo esprimo un'opinione personale... sono molto d'accordo, anche perché significherebbe tradurre in pratica un principio in cui credo molto: quello che chi inquina paga. Se inquino meno, avrò diritto ad avere maggiori incentivazioni, l'altro "rovescio della medaglia", se invece utilizzo dei mezzi particolarmente inquinanti per tutta una serie di ragioni... credo sia giusto da parte dell'ente pubblico fare una politica penalizzante, così come si fa una politica incentivante quando ci troviamo di fronte a degli atteggiamenti virtuosi da parte del cittadino. Chiedo quindi che il Consiglio nei prossimi mesi si faccia carico di questo problema e che vi siano delle risposte che possano cambiare politica in tale settore di contributi indiscriminati e, per certi versi, anche ingiustificati. Andrebbe fatta una politica premiante in modo da ridurre l'inquinamento atmosferico dovuto ai gas di scarico dei veicoli, perché è paradossale che in una Regione come la nostra, da una parte, gli enti pubblici si vedano costretti ad adottare provvedimenti di modesta efficacia come sono quelli delle targhe alterne e, dall'altra parte, gli enti pubblici favoriscano il consumo di combustibile soprattutto se riferito a dei veicoli particolarmente inquinanti. Questa è una contraddizione, è una sorta di schizofrenia della politica regionale. Su tali temi sarà bene fermarsi e fare una riflessione, in modo che si possano adottare delle politiche più lungimiranti.
Président - La parole au Conseiller Viérin Marco.
Viérin M. (SA) - Su tale provvedimento vedo una ripetizione della legge che quest'aula ha appena approvato. Come "Stella Alpina" condividiamo parecchie cose che sono state dette dal relatore Fiou su alcuni aspetti positivi di questa legge: positiva è la volontà di andare verso il risparmio energetico, positivo è il coinvolgimento, positiva è la ricerca di minori emissioni inquinanti degli autoveicoli, ma anche qui - collega Curtaz, apro una parentesi - non siano troppo d'accordo di fare un ragionamento per cui chi inquina paga, altrimenti chi ha i soldi può dare quello che vuole. Credo che noi quel concetto non possiamo sposarlo. Riteniamo che, se alcuni interventi vanno fatti, vanno fatti alla stessa misura e non per chi non può permettersi di pagare e invece per chi può permetterselo deve anche inquinare. Noi quel concetto non lo condividiamo, ci fa senso che arrivi dai vostri banchi, però su questo vogliamo essere chiari!
Siamo d'accordo su una diversa distribuzione dell'esenzione fiscale sui prodotti petroliferi; abbiamo presentato già 2 iniziative in questo senso, Assessore Ferraris, l'ultima alcuni mesi fa, lei ci ha risposto fornendoci i dati in merito ai prodotti utilizzati (benzina, gasolio, eccetera); su questa strada non ci siamo e avevamo già sollecitato in maniera diversa... addirittura arrivare a dare in maniera più giusta un aiuto a coloro che non hanno neanche l'auto, ma che devono riscaldarsi - in Valle d'Aosta è obbligatorio riscaldarsi -, quindi chi ha ancora degli impianti a gasolio. Sono tante le cose che si possono fare su una diversa ridistribuzione.
Una condivisione può essere anche l'analisi fatta da tutti la quale dice che oggi questo sistema è superato, occorre un sistema più organico, quindi si vuole ordinare la normativa in essere per avere un più giusto rapporto energia-ambiente. Tale obiettivo è da noi pienamente condiviso, ma qui nasce una domanda spontanea. Vogliamo sempre affrontare la normativa per talune questioni, come questa, che sia chiara... mentre altre questioni - come la legge n. 54 di cui abbiamo discusso prima, come la legge urbanistica - le lasciamo ancora confuse, e qui va bene, mettiamo chiarezza, però manca un altro particolare che, secondo noi, è il più importante: cosa vogliamo fare in Valle d'Aosta per abbattere l'inquinamento e utilizzare appieno in senso migliore le risorse energetiche che abbiamo? Qui rimandiamo tutto al piano energetico del 2003, va bene, ma anche lì sono state tante enunciazioni, ma dal 2003 ad oggi non abbiamo visto niente di pratico. Noi le enunciazioni le abbiamo condivise, abbiamo condiviso alcune cose che il Consigliere Borre aveva proposto sul suo discorso del piano energetico, nella sua relazione; abbiamo condiviso alcune questioni che erano state presentate dall'allora Presidente della Giunta e ancora altre dai colleghi di maggioranza, ma non abbiamo ancora visto niente a livello di volontà di realizzazione di questo piano energetico!
Abbiamo presentato una legge sull'utilizzo maggiore dell'energia idroelettrica in Valle d'Aosta, è ancora lì ferma in Commissione dopo un anno e un mese. Perché abbiamo fatto questa provocazione? Perché è chiaro che, se diamo dei prezzi diversi alle nostre famiglie sull'energia idroelettrica prodotta in Valle, esse possono avere l'interesse di non scaldarsi più a gasolio, ma tramite l'elettricità e risolviamo due problemi... permettere di spendere meno alle famiglie, di arrivare meglio a fine mese, abbattere in maniera forte l'inquinamento soprattutto sul centro Valle, perché il problema rilevante dell'inquinamento lo abbiamo da ottobre a marzo, dato che ad Aosta, purtroppo, la quasi totalità degli impianti di riscaldamento funzionano con prodotti petroliferi e quelli che funzionano a metano inquinano anche quelli, anche se in maniera minore.
Abbiamo poi la società del metano che "ci prende per il sedere", che ha fatto la convenzione con 29 Comuni e dice che non riesce più a mantenere l'accordo, che quegli 8 Comuni che devono ancora definire e metanizzare al massimo... recedo dalla convenzione; ma tu, "SNAM" o gruppo "ENI" non devi recedere, deve pagarci i danni per aver fatto una convenzione e non averla rispettata! Su questo argomento abbiamo già avuto modo di discutere con lei, Assessore Ferraris. Devono pagarci i danni, non dire che sono disposti a recedere dalla convenzione! Troppo comodo firmare una convenzione quando conviene, dopo 6-7 anni che non conviene più dire che non si fanno più le cose perché non conviene più! Se tu gruppo "ENI" o "SNAM" hai firmato la convenzione con gli enti locali, devi portarla a compimento! Su questo il Governo regionale deve prendere delle iniziative, abbiamo 7-8 Comuni che non potranno scaldarsi o comunque devono per forza andare avanti con il gasolio, anziché con il metano. Questo è un altro problema di inquinamento che però non tocchiamo. Credo che in questo Consiglio non andiamo più sulle cose pratiche, è questa la nostra forte preoccupazione; va bene tutto sulle regole, sul mettere ordine nei contributi, sul fare una legge tutta nuova come in tale caso, ma su tre o quattro aspetti pratici per abbattere l'inquinamento e rendere meno costosa la vita alle famiglie non abbiamo detto niente.
Terzo discorso: non abbiamo detto niente sull'attuazione della politica energetica, sugli obiettivi, sulle volontà di arrivare a un obiettivo vero di qui a qualche anno, perché ho già detto nel dibattito del bilancio che ci sono obiettivi che devono far fronte a dei bisogni attuali, perché abbiamo situazioni in essere drammatiche ma, se non guardiamo a dei bisogni che potranno arrivare fra 5-6 anni, per quell'epoca i bisogni di oggi saranno aumentati del 20-30%, questo è il dramma! Proprio in tal senso, nel dire che un passo è stato fatto sulle regole dei contributi, dobbiamo rilevare che manca il passo fondamentale: quello della volontà di questo Consiglio di dare risposte diverse alla gente, ai Valdostani. Risposte che possono essere date perché abbiamo la produzione di energia elettrica, abbiamo la possibilità di diventare padroni spero finalmente anche del trasporto, perché un anno fa qualcuno ci disse che si potevano acquistare le linee di trasporto e oggi non le abbiamo ancora acquistate, quindi siamo ancora tenuti per i "peli", per non dire qualcos'altro... da parte dell'"ENEL" e non abbiamo il coraggio di fare uno scontro frontale, ma facciamolo questo scontro frontale! Non facciamo più uno scontro frontale con l'Amministrazione statale, con i nostri interlocutori che in passato ci hanno messo in difficoltà e ci tengono tuttora in difficoltà per fare delle scelte economiche energetiche che diano dei frutti alle tasche dei Valdostani... perché è questo l'obiettivo! Frutti nelle tasche dei Valdostani e frutti sul discorso di respirare aria più pulita; c'è solo quella strada, ma non vediamo più azioni concrete. È per tale motivo che il nostro gruppo si astiene.
Président - La parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Il nostro gruppo voterà favorevolmente questo disegno di legge, perché ne condivide gli obiettivi e perché la materia viene riordinata, alcune leggi del passato vengono abrogate e i loro contenuti saranno razionalizzati in tale testo che oggi è presentato al nostro esame. Un ruolo importante lo svolge ancora una volta la Giunta, alla quale sono demandati compiti significativi quale quello di predisporre adeguate iniziative di formazione e informazione e di divulgazione in materia di utilizzo razionale delle fonti rinnovabili, poi la Giunta ha un ruolo determinante per quanto concerne la determinazione delle tipologie e delle iniziative agevolabili e quindi ammesse all'agevolazione finanziaria ai sensi della presente legge. L'auspicio è che la Giunta sappia intervenire con criterio e con oculatezza in questa direzione.
Per quanto riguarda i contenuti della legge, il nostro auspicio è che nell'ambito delle fonti rinnovabili venga anche presa in considerazione l'energia eolica, lo abbiamo già sollevato in Commissione e ci è parso che dalle interlocuzioni tecniche che abbiamo avuto l'ipotesi non sia così distante dalla nostra realtà. Sappiamo che molte zone della regione, se non tutta la Valle d'Aosta sono lambite dal vento, ci sono attività produttive che sono interessate a sfruttare la potenza del vento per produrre energia rinnovabile e non inquinante, credo che, se non nell'ambito dei centri abitati, quanto meno nei siti produttivi questa tipologia di energia possa essere adeguatamente sfruttata e finanziata, come prevede tale disegno di legge.
Per quanto riguarda gli altri aspetti energetici, si potrebbe veramente divagare e fare qualche riferimento al ruolo della Valle d'Aosta e della politica energetica che viene portata avanti dal Governo regionale. Effettivamente, per quanto riguarda sia la "CVA" che la "DEVAL", auspichiamo che queste società riescano, oltre ad ottimizzare profitti di elevato livello, quindi a portare qualche beneficio alle casse regionali, a tradurre qualche beneficio a vantaggio delle famiglie valdostane. Sappiamo che i prezzi dell'energia sono ora fissati dall'"Authority", sappiamo però che il mercato si sta liberalizzando, da qui al 2007 dovremmo avere un mercato aperto e competitivo, per cui due gli auspici: che "CVA" e "DEVAL" sappiano essere competitivi su un mercato che sarà ancora più ampio, che i cittadini valdostani e i residenti in Valle d'Aosta possano avere la somministrazione di energia elettrica a prezzi più competitivi degli attuali.
Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives et aux politiques du travail, Ferraris.
Ferraris (GV-DS-PSE) - Ovviamente per dichiarazione di voto favorevole. Ringrazio i colleghi che sono intervenuti, ringrazio il collega Curtaz per lo spirito che ha animato il suo intervento e colgo positivamente - credo di poter dire, anche a nome del collega Cerise -, per quanto riguarda quella duplice problematica: emissioni in atmosfera legate alla circolazione dei veicoli e questioni legate alle normative urbanistiche, la sollecitazione del collega Curtaz ad approfondire questo tema nei prossimi mesi.
Per quanto concerne il discorso della possibilità di utilizzare i benefici della produzione di energia elettrica per le famiglie, la normativa credo sia nota al Consigliere Viérin, come ha anche ribadito il collega Tibaldi; a questo proposito la Giunta sta valutando delle ipotesi che quanto prima porterà all'attenzione del Consiglio. Quanto alla concretezza, ricordo al collega Viérin che sulla questione di acquisizione delle centrali la posizione della "Stella Alpina" e la sua personale non erano state particolarmente concrete, in quanto, se non ricordo male, la posizione era quella di prima arrivare alle norme di attuazione e successivamente all'acquisto delle centrali. Siamo stati concreti, abbiamo seguito la linea indicata dal suo intervento, quindi non siamo sempre astratti, qualche elemento di concretezza significativo c'è. L'utilizzo di energia elettrica per uso di riscaldamento è uno dei peggiori dal punto di vista dell'utilizzo delle catene elettriche, perché ha il minor rendimento in assoluto. Studiamo quindi tutte le altre soluzioni, dalle biomasse e via dicendo, non escludiamo l'energia elettrica, ma non ipotizziamo neanche una Regione in cui tutti utilizzano termosifoni elettrici, cosa che sarebbe, dal punto di vista del bilancio energetico, disastrosa.
Per quanto riguarda il metano, qui abbiamo aperto un confronto con "ITALGAS", abbiamo avuto di recente riunioni con i dirigenti di questa società. Va ricordato che i titolari delle convenzioni sono i Comuni, ma l'impegno è quello di fare un'iniziativa comune con il CELVA, tenuto conto che tutta una serie di norme che sono previste dal disegno di legge si basano sull'utilizzo del gas metano, quindi dobbiamo avere certezza di approvvigionamento della fonte energetica, ma anche una possibilità di distribuzione sul territorio, andando a risolvere i problemi che venivano indicati nel suo intervento.
Infine, per quanto riguarda le questioni relative all'acquisto della rete "DEVAL", la negoziazione è in corso e viene presidiata in modo molto attento dall'Assessorato delle finanze.
Quanto alla fonte eolica, sicuramente la legge non esclude questa possibilità; si tratta di approfondire degli studi che però dimostrano come in alcune zone della Valle, che apparentemente sono considerate zone molto ventose, il flusso non sia costante nell'arco della giornata, per cui va fatta una valutazione approfondita della possibilità di utilizzo di tale strumento. La legge prevede di poter fare interventi dimostrativi, sicuramente è un tema sul quale ci vuole un necessario approfondimento ed è un tema sul quale abbiamo meno certezze di quante ne abbiamo sul solare, rispetto al quale abbiamo già una mappatura dell'irrorazione solare della Valle d'Aosta, ma tutte le fonti vanno utilizzate per quanto possibile e laddove è possibile ottimizzare la loro utilizzazione.
Président - La parole au Conseiller Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Per dire che l'approvazione di tale provvedimento è molto importante, ma per fare anche due considerazioni "fuori dalle righe" del testo di legge così preciso e ben definito. C'è un auspicio che credo tutti noi mettiamo nell'approvare questa legge: è che davvero cominciamo a dare il buon esempio. Quando si decide una legge in cui si investe anche il pubblico per dare il buon esempio, sarebbe piacevole che il buon esempio partisse anche da noi. Non dico dei colleghi che girano con auto a benzina che consumano molto, sto parlando della Regione Valle d'Aosta che non ha i pannelli solari sul tetto: molti edifici pubblici in Valle d'Aosta dimostrano di non avere ancora un equilibrio termico dal punto di vista del risparmio energetico adeguato alle aspettative che la legge pone. Auspico che, approvando questa legge, si riescano a fare dei grossi passi da questo punto di vista, perché, se il pubblico non dà il buon esempio, la vedo difficile che il cittadino possa essere richiamato all'ordine; quindi prendiamo l'occasione per cominciare una strada nuova. In particolare, dal punto di vista dei trasporti ci siamo impegnati in una battaglia importante, perché attraverso il tunnel del Monte Bianco non passino gli "Euro 0", anzi ci stiamo ponendo l'obiettivo di fare passi in avanti: all'"Euro 1", "2", eccetera. Mi sembra che riflettere sul parco macchine valdostano grazie a questa legge e cominciare a dire che dobbiamo incentivare l'utilizzo di autovetture meno inquinanti e disincentivare quelle più inquinanti sarebbe un bel passo avanti, ma ancora di più dire che forse è meglio investire di più e meglio nei trasporti collettivi piuttosto che nel mezzo privato. Ci sono tanti spunti di riflessione, io spero che la scelta di dare a "Finaosta" questo incarico ritorni in termini di risultati; è una scommessa, auspico che la scommessa possa essere vinta.
Président - Je soumets au vote l'article 1er:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - La parole au Conseiller Viérin Marco sur l'article 2.
Viérin M. (SA) - Sono voluto intervenire su questo articolo, altrimenti l'"invito a nozze" che l'Assessore Ferraris mi ha fatto veniva ritirato. L'articolo 2 parla di programmazione energetico-ambientale, lei ha trattato tre aspetti che il sottoscritto ha sollevato nel lavoro passato di quest'aula: uno è il discorso dell'utilizzo dell'energia idroelettrica e lei ha parlato in merito alla nostra proposta di legge che è depositata da più di un anno in Commissione. La Commissione ha deciso di chiedere un parere tecnico legale circa 11 mesi fa, mi sembra che questo incarico non sia stato ancora dato, altro che ricevuto! Lei però poi mi dice che si sta lavorando, ma è un anno e 3 mesi che state lavorando! In qualche posto del mondo e vicino a noi costruiscono un palazzo, non una proposta da presentare in quest'aula!
Il discorso della vicenda dell'acquisto "DEVAL" o proprietà "ENEL"... forse l'Assessore non ha seguito bene la vicenda su quella che è stata la nostra posizione. La nostra posizione è sempre stata: "okay" sull'acquisto, facciamo attenzione ai tempi e ai metodi. Se poi qualcuno da Roma - allora c'era il Centro Sinistra - ha promesso che avremmo chiuso le operazioni alla stessa maniera, questo non posso saperlo, ma il Trentino si è portato a casa la distribuzione di energia e noi siamo stati "al banco"! Oggi l'"ENEL" ci ha preso per i cosiddetti "peli", perché ci ha venduto la produzione, ma è come quel soggetto che ti vende lo stabilimento e poi ti dice che, se vuoi uscire dalla recinzione dello stabilimento con l'auto, devi pagare il dazio! Infatti l'"ENEL" si è tenuta il 51% di "DEVAL", cosa che non ha potuto fare con il Trentino; noi abbiamo fatto la battaglia su quello. Il Trentino, infatti, ha fatto l'acquisizione 2-3 mesi dopo e si è portato a casa anche le norme di attuazione sulle acque, perché lei, Assessore, deve ricordarsi che l'"operazione ENEL" è avvenuta grazie a un forte aiuto che la Comunità europea ci ha dato sull'indirizzo dato agli Stati membri di eliminare entro una certa data la situazione di monopolio dell'energia elettrica, cosa che in Italia esisteva tramite "ENEL" ed "ENEL" è stata obbligata a cedere, ha ceduto ancora ultimamente a Sondrio, a Brescia, però ha ceduto tutto, anche la distribuzione questa volta. Noi siamo ancora lì da un anno a cercare di acquisire questo 51%, perché? L'Assessore sa che in quell'accordo fatto con "ENEL" non vi siete accorti di un passaggio aberrante: in quel documento di acquisizione c'è un passaggio dove l'"ENEL" un domani, se decide di vendere il 51%, la Valle d'Aosta è obbligata a comprare, se la Valle d'Aosta fa la richiesta, l'"ENEL" può fregarsene! Quella è una clausola demenziale che non so chi l'ha fatta, o "Finaosta", o chi per essa, ma è una clausola demenziale! Quando si parla delle cose, allora bisogna saperle. Non volevo toccare questi aspetti, ma lei mi ha chiamato a ricordare un attimino. Il risultato infatti è che non abbiamo potuto adeguare certe tariffe alle famiglie perché siamo bloccati, non abbiamo potuto prendere certe iniziative se non quella di dire: "facciamo uno sconto del 13% agli agricoltori con partiva IVA che consumano più di 15 kWatt", senza fare un conteggio come fanno i ragazzi a scuola, del tipo: se devo portare il mio contratto di 6 kWatt a 15, ho una tassa fissa di "X" che mi mangia tutto lo sconto. Per quello che nessuno ha fatto i contratti con lo sconto 13% con "DEVAL"! Queste cose le abbiamo dette! È stata un'altra presa in giro! Vogliamo parlarci chiaro su queste cose? Quando abbiamo fatto il discorso dei consorzi sulle imprese, sugli artigiani, conveniva consumare 50 mila kWatt/h, altrimenti i soldi che gli industriali, gli artigiani e i commercianti dovevano mettere per sostenere le spese di partecipazione al consorzio venivano mangiati tutti, quindi ha interesse chi consuma più di un "tot", che deve essere mi sembra 50 mila kwatt/h. Queste cose dobbiamo dirci qui... non solo le regole! Altrimenti non avremo mai l'obiettivo vero di andare a fare tali battaglie, magari anche scontrandoci sulla legalità!
Sul metano notizia positiva... la ringrazio. Almeno le nostre 2 iniziative che abbiamo fatto 3 mesi fa forse avranno un valore aggiunto: che riusciremo a creare un contenzioso con questi banditi, gruppo "ENI", che sono passati in Valle d'Aosta, hanno comprato il transito delle loro tubazioni per "4 lire", sono passati con la tubazione centrale in mezzo alla Valle d'Aosta mettendo 21 metri di vincolo, 10,50 per lato, di vincolo totale... neanche più di recintare la propria proprietà ai Valdostani... interdizione completa, e cosa hanno fatto? Hanno pagato 3.000 lire al metro lineare, 1,5 euro che diviso per 21 metri quanti centesimi sono? Un'altra clausola poi è quella che, se uno deve passare, Comune o cittadino privato che sia, con la tubazione dell'acquedotto o della rete fognaria, con tutto quello per il quale non si può mettere una pompa... perché, se la tubazione la passo lungo la Dora, tutti i Comuni che devono andare al depuratore devono attraversare quella tubazione, non possono mettere una pompa o mettere una passerella e passare sopra al tubo del metano! Il ragionamento allora qual è? I Comuni in quegli accordi che sono stati fatti firmare ai cittadini e alle amministrazioni comunali devono fare domanda alla società e devono pagare. Le faccio solo due esempi: gente che ha percepito per un transito di 100 metri 1.500 euro oggi per poter passare con le sue tubazioni deve pagare da 80 a 130 milioni, è una vergogna! Questo perché la società pretende di intubare tutto il tubo, fare il cunicolo, non vogliono lasciarlo fare a te, lo fanno loro e poi ti fanno la fattura. La cosa più scandalosa è che in tali clausole è scritto che, se un domani il gruppo "ENEL" o "SNAM" toglie la tubazione, i cittadini e gli enti pubblici devono restituire 3.000 lire al metro lineare! Sono queste le "vergogne" che i Valdostani non capiscono, sono queste le cose su cui l'ente pubblico deve battersi! Sul fatto poi che non hanno rispettato le convenzioni, andavamo a dire: "accettiamo che si ritirino dalla convenzione così il Comune può fare un'altra convenzione con un altro soggetto", eh no! Questi hanno fatto una convenzione quando gli è convenuto, adesso la rispettano fino in fondo! Spero che l'Assessore vada avanti su questa linea, almeno per dire siamo degli uomini, non siamo delle "pantofole", almeno questo! Sul metano quindi concordiamo.
Oggi ho condiviso quasi per la totalità l'intervento del Consigliere Sandri. Condivido appieno sul fatto degli edifici pubblici... perché va insieme al ragionamento che ho fatto adesso: non possiamo avere degli edifici pubblici che funzionano a gasolio, fanno inquinamenti bestiali e pretendere che alcuni privati facciano degli interventi di altra natura; infine, sui trasporti collettivi non posso che condividere.
Il grosso dubbio è che la "Finaosta" ci dia dei frutti, è proprio una scommessa dopo le ultime vicissitudini di "Finaosta", compresa la clausola che abbiamo fatto nell'acquisizione di "DEVAL" che loro possono venderci e noi dobbiamo accettare e non possiamo pretendere... che è demenziale! Spero quindi che il lavoro di "Finaosta" non vada in quel senso, ma vada in senso diverso.
Su queste motivazioni... giusto il metodo di affrontare il discorso tecnico di procedura, di dare chiarezza, eccetera, ma anche qui, come per la legge n. 54, manca l'obiettivo finale e mancano alcuni passi che devono essere fatti di scontro, per dimostrare che siamo delle persone che sanno dove vogliono andare.
Président - La parole au Président de la Région, Caveri.
Caveri (UV) - Intanto lei si è così "riscaldato" che direi che, ai sensi della legge, è ormai una fonte energetica, quindi le daremo un contributo, perché è anche un'energia alternativa! A parte gli scherzi, vorrei intanto dirle che, per quel che riguarda gli edifici pubblici, il suo gruppo ha fatto male ad astenersi, perché nell'ultimo comma dell'articolo 1 c'è una norma che prevede una serie di migliori soluzioni che consentano per gli edifici di proprietà pubblica l'impiego delle fonti rinnovabili.
Per quanto riguarda le questioni che lei ha sollevato, certamente i rapporti con "ENI" per il metano andranno ulteriormente definiti. Con i colleghi abbiamo partecipato con alcuni dirigenti dell'"ENI" ad una serie di dibattiti concernenti gli allacciamenti del metano e ci siamo resi conto che più si ha a che fare con società remote e distanti più le cose sono difficili. Noi dovremo riflettere non so con quali strumenti, ma su degli obblighi di servizio pubblico con una legge regionale, che recepisca alcune norme di diritto comunitario che obbligano i concessionari di servizi, come quello dell'erogazione del metano, a dare risposte anche in ambito locale. È vero, oggi è molto difficile avere a che fare con l'"ENI", perché per il cittadino l'"ENI" è un numero verde, ma lo è anche per le amministrazioni pubbliche, compresa l'Amministrazione regionale.
Per quel che riguarda i vantaggi per i cittadini, le confermo che stiamo predisponendo un provvedimento al riguardo, ma le confermo, a correzione di quello che lei ha detto, che già oggi l'intero popolo delle partite IVA può, attraverso "DEVAL energia", ottenere dei vantaggi. È venuto meno quell'obbligo precedente che fissava una certa soglia di giro d'affari, per cui alcuni che avevano la partita IVA non potevano rientrare negli sconti.
Per quel che concerne l'"operazione ENEL", ribadisco che quella è stata un'operazione brillante e direi storica per la nostra Regione, resa possibile grazie a una modifica della legislazione nazionale con venir meno della rigidità derivante dalla nazionalizzazione degli inizi degli anni '60. In questo momento stiamo lavorando, a gennaio ci saranno degli incontri definitivi per l'acquisizione completa di "DEVAL", confermiamo qui l'intenzione di acquistare. Però non bisogna confondersi nell'accostare i nostri Statuti di autonomia agli Statuti di autonomia delle altre realtà. Trento ha nello Statuto competenza esclusiva sulla distribuzione, la norma di attuazione di Bolzano - molto simile alla nostra - è attualmente bloccata per un procedimento di infrazione sollevato dalla Commissione europea. Quando acquisiremo "DEVAL" dunque bisognerà che si faccia il punto sulle conseguenze dell'acquisizione della produzione e della distribuzione rispetto al contenuto che non deve essere contraddittorio delle norme di attuazione; quindi credo che quello sarà un lavoro da svolgere.
Président - Je soumets au vote l'article 2:
Conseillers présents: 30
Votants: 26
Pour: 26
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - A l'article 3 il y a les amendements n° 1 et n° 2 de l'Assesseur Ferraris, dont je donne lecture:
Emendamento
All'articolo 3, comma 3, la lettera f) è sostituita dalla seguente:
"f) fornisce agli enti locali territoriali l'assistenza necessaria per l'individuazione delle specifiche opportunità di sfruttamento energetico;".
Emendamento
All'articolo 3, comma 3, la lettera h) è sostituita dalle seguente:
"h) supporta gli enti locali territoriali nell'adozione di strumenti di certificazione energetica nel settore dell'edilizia privata, in occasione dell'adeguamento del piano regolatore generale.".
Je soumets au vote l'amendement n° 1:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'amendement n° 2:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 3 dans le texte ainsi amendé:
Articolo 3
(Centro di osservazione avanzato sulle energie di flusso e sull'energia di rete)
1. Al fine di assicurare conoscenze ed analisi adeguate ad un'efficace programmazione di settore, la Regione promuove l'istituzione di un Centro di osservazione avanzato sulle energie di flusso e sull'energia di rete, di seguito denominato Centro di osservazione, le cui attività sono organizzate in accordo con la struttura competente.
2. Per le finalità di cui al comma 1, la Giunta regionale è autorizzata a stipulare apposita convenzione con la Finanziaria regionale Valle d'Aosta - Società per azioni (FINAOSTA S.p.A.), che si avvale, come Centro di competenza tecnico, dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (ARPA), laddove quest'ultima disponga delle professionalità necessarie. La Giunta regionale è altresì autorizzata a stipulare convenzioni con enti diversi che, nell'ambito dei rispettivi compiti istituzionali, operano a livello scientifico o economico nel settore dell'energia.
3. Il Centro di osservazione, sulla base della convenzione di cui al comma 2:
a) propone le azioni ritenute necessarie per l'attuazione del piano energetico-ambientale e di ogni altro strumento di programmazione energetica adottato dalla Regione;
b) promuove attività di monitoraggio e studi specialistici finalizzati all'aggiornamento degli strumenti di programmazione energetico-ambientale, con particolare riguardo all'evoluzione tecnologica delle soluzioni impiantistiche presenti sul mercato;
c) organizza la raccolta e l'aggiornamento di dati statistici significativi;
d) realizza iniziative di informazione nei settori interessati dagli strumenti di programmazione energetico-ambientale, anche in accordo con la struttura regionale competente in materia di ambiente;
e) fornisce consulenza per l'effettuazione di studi di fattibilità e per la realizzazione di progetti pilota;
f) fornisce agli enti locali territoriali l'assistenza necessaria per l'individuazione delle specifiche opportunità di sfruttamento energetico;
g) collabora all'effettuazione delle attività tecnico-amministrative previste nell'ambito dell'istruttoria di cui all'articolo 13;
h) supporta gli enti locali territoriali nell'adozione di strumenti di certificazione energetica nel settore dell'edilizia privata, in occasione dell'adeguamento del piano regolatore generale.
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 4:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 5:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 6:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 7:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 8:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 9:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 10:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 11:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 12:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 13:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 14:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 15:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 16:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 17:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 18:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 19:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 20:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - A l'article 21 il y a l'amendement n° 3 de l'Assesseur Ferraris, dont je donne lecture:
Emendamento
All'articolo 21, dopo il comma 2 è aggiunto il seguente comma:
"3. Ai fini della formazione della prima graduatoria di cui all'articolo 9 della l.r. 62/1993 relativa all'anno 2006, sono considerate ammissibili a contributo le richieste di finanziamento comprese nella seconda graduatoria relativa all'anno 2005, purché rispondenti ai requisiti di cui agli articoli 4 e 8, comma 4, della medesima l.r. 62/1993.".
Je le soumets au vote:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 21 dans le texte ainsi amendé:
Articolo 21
(Disposizioni transitorie)
1. Le disposizioni di cui all'articolo 20 restano applicabili ai rapporti sorti in base alle disposizioni medesime nel periodo della loro vigenza e per l'esecuzione dei relativi impegni di spesa.
2. Le disposizioni di cui all'articolo 20 restano altresì applicabili alle domande per le quali, alla data di entrata in vigore della presente legge, non siano stati adottati i relativi provvedimenti di concessione o di diniego dell'agevolazione.
3. Ai fini della formazione della prima graduatoria di cui all'articolo 9 della l.r. 62/1993 relativa all'anno 2006, sono considerate ammissibili a contributo le richieste di finanziamento comprese nella seconda graduatoria relativa all'anno 2005, purché rispondenti ai requisiti di cui agli articoli 4 e 8, comma 4, della medesima l.r. 62/1993.
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - A l'article 22 il y a l'amendement n° 4 de l'Assesseur Ferraris, dont je donne lecture:
Emendamento
All'articolo 22, dopo il comma 2 è inserito il seguente comma:
"3. Il comma 3 dell'articolo 2 della l.r. 23/2005 è sostituito dal seguente:
"3. La conferenza di servizi è convocata dal dirigente della struttura competente. Il termine massimo per la conclusione del procedimento non può essere superiore a centottanta giorni."."
Je le soumets au vote:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 22 dans le texte ainsi amendé:
Articolo 22
(Modificazioni all'articolo 1 della legge regionale 14 ottobre 2005, n. 23)
1. Al comma 4 dell'articolo 1 della legge regionale 14 ottobre 2005, n. 23 (Disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione delle procedure autorizzative per la realizzazione e l'esercizio degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, destinati alla produzione di energia o di vettori energetici), le parole: "dell'articolo 27" sono sostituite dalle seguenti: "degli articoli 2 e 27".
2. Il comma 6 dell'articolo 1 della l.r. 23/2005 è sostituito dal seguente:
"6. Le disposizioni di cui alla presente legge non si applicano agli impianti di produzione di energia idroelettrica.".
3. Il comma 3 dell'articolo 2 della l.r. 23/2005 è sostituito dal seguente:
"3. La conferenza di servizi è convocata dal dirigente della struttura competente. Il termine massimo per la conclusione del procedimento non può essere superiore a centottanta giorni.".
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Article 23: il y a l'amendement n° 5 de l'Assesseur Ferraris qui prévoit l'entière substitution de l'article même. J'en donne lecture:
Emendamento
L'articolo 23 è sostituito dal seguente:
"Articolo 23
(Disposizioni finanziarie)
1. L'onere derivante dall'applicazione degli articoli 2, 3, 4, 5, 6, 13 e 17 della presente legge è determinato complessivamente in annui euro 1.138.000 a decorrere dall'anno 2006.
2. L'onere di cui al comma 1 trova copertura, ai sensi dell'articolo 14, comma 3, della l.r. 27 dicembre 1989, n. 90 (Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Regione Autonoma Valle d'Aosta), nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione sia pluriennale per il triennio 2005/2007 sia per l'anno finanziario 2006 e di quello pluriennale per il triennio 2006/2008 nell'obiettivo programmatico 2.2.2.15. (Interventi per la valorizzazione delle risorse energetiche).
3. Al finanziamento dell'onere di cui al comma 1 si provvede sia con riferimento agli anni 2006 e 2007 del bilancio per il triennio 2005/2007, sia con riferimento agli anni 2006, 2007 e 2008 dei bilanci per l'anno finanziario 2006 e per il triennio 2006/2008, mediante l'utilizzo delle risorse iscritte:
a) nell'obiettivo programmatico 3.1. (Fondi globali), al capitolo 69020 (Fondo globale per il finanziamento di spese di investimento), per annui euro 410.000 per gli anni 2006, 2007 e 2008 a valere sull'accantonamento previsto al punto B.1.2. (Attuazione del piano energetico ambientale) dell'allegato 1 al bilancio per il triennio 2005/2007 e sull'accantonamento previsto al punto B.1.4. (Nuove disposizioni in materia di interventi regionali per la promozione e l'uso razionale dell'energia) dell'allegato 1 ai bilanci per l'anno finanziario 2006 e per il triennio 2006/2008;
b) nell'obiettivo programmatico 2.2.2.15.:
1) al capitolo 48825 (Spese per l'effettuazione di controlli su impianti termici finalizzati al contenimento dei consumi di energia) per annui euro 56.000 per gli anni 2006, 2007 e 2008;
2) al capitolo 33751 (Contributi per l'incentivazione all'utilizzo del gas metano) per annui euro 200.000 per gli anni 2006, 2007 e 2008;
3) al capitolo 48950 (Contributi per interventi finalizzati all'abbattimento delle dispersioni termiche) per annui euro 272.000 per gli anni 2006, 2007 e 2008;
4) al capitolo 48960 (Contributi in conto capitale per l'installazione di impianti che sfruttano le fonti energetiche rinnovabili) per annui euro 200.000 per gli anni 2006, 2007 e 2008.
4. Per l'applicazione della presente legge, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'Assessore regionale competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni di bilancio.".
Je le soumets au vote:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 24:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote la loi dans son ensemble:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Comé, Salzone, Stacchetti, Viérin Marco)
Le Conseil approuve.
Président - Nous terminons nos travaux sur ce point, le Conseil est convoqué à 15 heures 30, je prie tous les collègues au maximum de ponctualité.
La séance est levée.
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La séance se termine à 12 heures 50.