Oggetto del Consiglio n. 1678 del 20 dicembre 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1678/XII - Provvedimenti per il contenimento del caro-vita nella Regione. (Interpellanza)
Interpellanza
Appreso che i dati dell'inflazione tendenziale dell'anno in corso indicano in Aosta la città più cara d'Italia, con un tasso inflativo del 3,4%;
Ricordato che, di fronte al problema del caro-vita, lo scorso anno la Giunta regionale estese alla nostra Valle un accordo per il contenimento dei prezzi con la grande distribuzione; accordo di sicura efficacia mediatica, che non ottenne tuttavia alcun risultato reale;
Osservato altresì che, sul tema del contenimento dei prezzi, il governo regionale assicurò l'apertura di un tavolo di confronto con le associazioni dei consumatori;
Ritenuto che il costo della vita costituisca uno dei problemi più gravi da affrontare, specie in riferimento alle difficoltà economiche dei ceti meno abbienti;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
l'Assessore competente per sapere:
1) come e quando, nel corso del 2005, è stato convocato il tavolo di trattativa e confronto con l'insieme delle associazioni dei consumatori, sul tema del caro-vita nella nostra Regione;
2) quali iniziative e quali provvedimenti il governo regionale intende adottare per fare in modo che Aosta (e l'intera Valle) non risulti più la città più cara d'Italia.
F.to: Curtaz
Presidente - Su richiesta del Consigliere Curtaz - a cui il Governo acconsente - discutiamo il punto 25 dell'ordine del giorno, prima del punto 24.
La parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Grazie all'Assessore e al Presidente della Giunta per la disponibilità di inversione dell'ordine del giorno.
Mi ha particolarmente colpito un dato - che credo abbia colpito tutti - relativo all'inflazione tendenziale nella città di Aosta. Recentemente gli organi di stampa hanno pubblicato un dato che indicava Aosta come la città più cara d'Italia, ma aggiungerei "nettamente più cara d'Italia", con un tasso inflativo tendenziale del 3,4% contro la media nazionale che era di circa un punto inferiore. Credo che in ordine a questo problema dobbiamo tutti interrogarci. Ricordo lo scorso anno, Assessore competente l'attuale Presidente Caveri... la Giunta, approfittando della presenza in Valle dell'allora Ministro Siniscalco, fece una iniziativa di sicuro impatto mediatico e anche apprezzabile sotto il profilo dei principi per il contenimento dei prezzi della grande distribuzione. Dicevo "apprezzabile sotto il profilo teorico", perché come avevamo ripetutamente osservato in quell'occasione, concretamente l'iniziativa avrebbe - come credo abbia - ottenuto pochissimi risultati in termini reali, per tutta una serie di cose che non intendo oggi riprendere... ne abbiamo già discusso a lungo lo scorso anno.
Volevo capire nel frattempo cosa è successo, perché uno degli impegni che lo scorso anno vennero assunti più o meno in questo periodo - gennaio 2005 -, nel fare un primo consuntivo di quella iniziativa, era di sostenere la necessità di una trattativa continua con l'insieme delle associazioni, in particolare con le Associazioni dei consumatori, per capire questo fenomeno, per arginarlo e venire incontro a quello che è un problema molto serio, che sta affrontando la società valdostana; in particolare stanno affrontando i ceti meno abbienti, già in note difficoltà economiche per una serie di ragioni che non abbiamo il tempo di elencare.
Le domande che facciamo alla Giunta sul tema del caro-vita sono: se nel corso del 2005 è stato convocato questo tavolo di confronto con l'insieme delle Associazioni dei consumatori e quali sono gli eventuali risultati, e quali provvedimenti il Governo regionale intende adottare per fare in modo che Aosta, e quindi l'intera Valle, non risulti più la città più cara d'Italia.
Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Pastoret.
Pastoret (UV) - Una piccola premessa. Rispondo rispetto ad un fatto lontano: ci chiedeva prima il collega Curtaz quando ciò si fosse verificato... era all'incirca settembre 2004. Avrebbe anche desiderato farlo il Presidente Caveri, ma c'è una ragione non banale che mi obbliga a farlo invece al suo posto, per 2 ragioni: in qualità di Assessore al commercio, ma soprattutto in qualità di Presidente del Comitato regionale consumatori e utenti. Avrà pazienza il collega Curtaz, presenterò un resoconto amministrativo prodotto dall'Amministrazione e dirò su questo un poco di cose, mentre mi dilungherò sul cosa fare.
Intanto quella iniziativa messa in piedi allora fu importante, ci fu anche un contatto con l'ASCOM e con qualche altra Associazione dei commercianti, ci fu per un certo periodo un listino prezzi controllato su alcuni prodotti nei supermercati "Cidac", "Eurospin" e "Carrefour": questo è durato non troppo, non è una cosa che ancora funziona, ma qui bisogna dire 2 cose. Si è un regime di libera concorrenza: i mercati, essendo "liberi" per definizione, si comportano non come vorremmo, ma come vogliono loro - su questo tornerò -, poi credo che ci fosse all'epoca, al di là delle buone ragioni che il collega Curtaz ci sottopone adesso, un momento contingente che, sull'onda di una serie di interventi di carattere politico e mediatico, spingeva l'acceleratore sul rapporto del caro-prezzi, caro-vita, l'euro... come spesso succede su questi temi, i falò durano lo spazio di un mattino e poi si spengono!
Credo che si debba invece ragionare su elementi di carattere strutturale, e gli elementi che abbiamo sono, secondo me, i seguenti. Partiamo dalle disposizioni per la tutela dei consumatori e degli utenti: intanto credo che questo rappresenti uno dei normali e naturali terreni di confronto fra le Associazioni dei consumatori e non direi la Regione, ma l'insieme del sistema economico-produttivo e amministrativo di questa nostra Regione. Risulta attribuito al Comitato regionale consumatori e utenti anche il compito di esprimere un parere in ordine ad eventuali misure necessarie a garantire la corretta applicazione dei prezzi e dei prodotti al consumo; in proposito si rileva che l'eventuale non corretta applicazione dei prezzi dei prodotti al consumo non sembra essere da solo l'unico fattore capace di determinare la diminuzione del potere d'acquisto della moneta, in quanto, essendo questo un fenomeno inflativo, è riconducibile a cause ulteriori e diverse.
Sulla consistenza di questo fenomeno del caro-vita in Valle d'Aosta pari al 3,4%, l'argomento, pur non rientrando fra le competenze specifiche attribuite al comitato che ha un potere di carattere consultivo, è stato considerato in occasione della trattazione e dell'esame di materie aventi con esso delle attinenze. Si fa, ad esempio, riferimento ai programmi relativi al 2005, presentati dalle associazioni iscritte nell'elenco regionale e sui quali il comitato è stato chiamato ad esprimersi nel febbraio 2005, in particolare è stato presentato un progetto avente oggetto quello di individuare quali sono i consumi prevalenti in Regione e qual è l'incidenza sui prezzi praticati in Valle.
Non è stato formalmente istituito un tavolo di confronto, rispetto alla richiesta che è stata fatta di un confronto con l'Associazione dei consumatori. Esiste però sul tema un confronto aperto. Devo dire che, per quanto riguarda le Associazioni dei consumatori, in questi ultimi 2 mesi ho fatto con loro ben 3 riunioni, riunioni che ho convocato in qualità di Presidente, perché ci siamo prefissati l'obiettivo di far svolgere un ruolo a questo comitato e, nel corso di queste 3 riunioni - una, peraltro, già dedicata a un tema che ha attinenza con quanto proposto dal collega Curtaz, quello del digitale terrestre, una convocazione che ho fatto facendo partecipare anche il collega Marguerettaz - ci siamo dati alcune priorità di carattere organizzativo. Abbiamo finalmente sistemato tutta la parte delle disposizioni applicative della legge n. 6/2004, abbiamo creato un'atmosfera di concordia e di volontà di lavorare insieme; ora ci dobbiamo muovere su diverse piste. Uno dei terreni in particolare sul quale ci dobbiamo muovere è questo. In che modo lo faremo? A livello nazionale è stato costituito l'Osservatorio prezzi e tariffe quale nuovo servizio di informazione e orientamento dei consumatori realizzato dal Ministero delle attività produttive, in collaborazione con le amministrazioni dello Stato, con l'ISTAR, con l'Unioncamere, le Associazioni dei consumatori e le parti sociali: tale iniziativa è un punto di riferimento, sia per i consumatori, sia per gli operatori economici, per documentarsi sul livello dei prezzi, dei beni e dei servizi di largo consumo.
Cosa si farà in Valle d'Aosta? Qui, oggi, abbiamo a mio avviso gli strumenti per poter operare. Intanto... quali sono gli strumenti? La ormai piena operatività della Camera valdostana delle imprese e delle professioni, perché fra i compiti attribuiti alla "Chambre", ai sensi dell'articolo 2, lett. e) della legge, è previsto che detto ente provveda all'istituzione di osservatori economici e congiunturali nei diversi settori dell'economia regionale. Sotto questo punto di vista, essendo il Comitato regionale dei consumatori e utenti un organo consultivo, è mia intenzione nella prossima riunione - che terremo a gennaio - e approfittando del fatto che all'interno di questo comitato vi è la presenza di un rappresentante della "Chambre", di chiedere che vi sia un primo tavolo di lavoro fra il comitato e i rappresentanti della "Chambre" per operare, sotto questo punto di vista, per quanto concerne il controllo del regime dei prezzi. Questo è un lavoro che possiamo fare approfittando del fatto che la "Chambre" ha queste competenze e che il Comitato regionale consumatori e utenti, per quanto ho avuto modo di vedere finora per il lavoro che abbiamo svolto, ha intenzioni serie di lavorare dandosi degli obiettivi e soprattutto cercando di conseguirli, e il primo passaggio che abbiamo fatto è stato quello di definire tutte le modifiche che erano ostative ad un accordo all'interno del comitato stesso.
Credo che sotto questo punto di vista potremo in modo più operativo di quanto non sia stato finora, perché non avevamo gli strumenti, operare su questo terreno, tenendo conto che sarà di grande aiuto il fatto che ci sia questo Osservatorio prezzi e tariffe realizzato dal Ministero e con il quale sia il comitato, sia la "Chambre" attraverso il suo Osservatorio, dovranno confrontarsi.
Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Voglio ringraziare l'Assessore per la risposta data, anche se non sono soddisfatto del merito della risposta.
Credo che in una corretta dialettica fra opposizione e maggioranza, fra Consiglieri che siedono in questi banchi e colleghi che siedono sui banchi della Giunta ci debba essere sempre un rispetto reciproco e un senso anche delle istituzioni e di ciò che rappresentano. Lo dico perché, a fronte di risposte corrette e serie che vengono date dalla maggioranza degli Assessori, non sempre è così e ci dispiace constatarlo, quindi credo che all'interno del Governo regionale una riflessione su come si risponde alle interrogazioni e alle interpellanze non sarebbe male, giusto per rispetto delle persone e del loro ruolo!
Ciò premesso, credo di poter dire di non essere soddisfatto delle risposte dell'Assessore, anche se ho intuito da parte dell'Assessore, dopo aver egli stesso confessato un ritardo su questo tema - ovvero il fatto che non sia stato costituito specificamente un tavolo di confronto sul tema del caro-vita -, una volontà di affrontare il problema e di cercare, per quanto possibile - capisco che le competenze regionali non sono molte, ma si tratta di fare delle iniziative di controllo e di coinvolgimento da parte delle categorie interessate, non solo quelle dei consumatori, ma quelle dei commercianti che sono, in prima battuta, quelle che aumentano i prezzi e che rendono poi difficile la vita a noi consumatori -, di cogliere le nuove opportunità offerte dalla possibilità di Osservatorio della "Chambre".
A me questa sembra una cosa interessante, quindi concludo la mia replica tenendo conto che c'è questa volontà di affrontare il problema; credo sia un problema che non vada sottovalutato. È molto vero quello che ha detto l'Assessore - fra l'altro la ringrazio per avermi ricordato che l'iniziativa a cui facevamo riferimento non era datata gennaio 2005 ma settembre 2004 -, mi ricordavo, non avendo sottomano prima la resocontazione dell'iniziativa dello scorso anno di gennaio non a caso, perché questa iniziativa sarebbe durata 3 mesi, quindi era a gennaio che avremmo visto gli eventuali risultati, che purtroppo non si sono visti.
Dicevo, è importante che ci sia attenzione su questi temi, perché come per tanti altri temi ci sono delle mode; lo scorso anno, con un'inflazione più contenuta rispetto a quella dell'anno scorso, c'era una grandissima attenzione sui "media" relativamente al problema del caro-vita, soprattutto per i generi di prima necessità. Quest'anno, con dei dati ancor più preoccupanti, questo tema non è assolutamente trattato dai "media"!
È vero che in questo periodo natalizio, dove invece il problema dei prezzi potrebbe essere convenientemente ripreso, la stampa nazionale ha avuto di che occuparsi di problemi altrettanto gravi... penso agli scandali in materia bancaria, alle dimissioni del Governatore e quant'altro, però dimenticare questo tema mi sembra disdicevole e grave, perché significa non porvi l'attenzione necessaria. Una problematica particolarmente rilevante per le famiglie rappresentanti di quei ceti meno abbienti, che hanno problemi economici e che risultano aggravati da un tasso di inflazione di questo tipo.