Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1661 del 20 dicembre 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1661/XII - Riordino della normativa in materia di assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. (Interrogazione)

Interrogazione

Richiamata la legge regionale n. 39 del 4 settembre 1995 concernente "Normativa e criteri generali per l'assegnazione, la determinazione dei canoni e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica";

Tenuto conto che all'articolo 2 della citata legge viene normata la nozione di alloggio adeguato;

Sottolineato che la superficie degli alloggi indicata è tra l'altro vincolante al fine dell'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica;

ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore competente per sapere se ritiene opportuno rivedere le superfici indicate all'articolo 2 nonché nominare un gruppo di lavoro che ordini l'intera normativa al fine di apportare le modifiche necessarie.

F.to: Salzone - La Torre - Lavoyer

Président - La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.

Cerise (UV) - L'article 2 de la loi régionale n° 39/1995 portant dispositions et critères généraux en matière d'attributions des déterminations de loyers et de gestion des logements sociaux, définit la notion de logement approprié. Conformément à ce texte, un logement approprié aux exigences du ménage a une surface habitable nette non inférieure à 28 mètres carrés pour une personne, 40 pour 2 personnes, 60 pour 3 personnes, 70 pour 4 personnes, 80 pour 5 personnes et 95 pour 6 personnes et plus. A l'heure actuelle, et après avoir consulté les techniciens du service compétent, il ne me semble pas opportun de réviser les chiffres que je viens de mentionner, d'autant plus que rien ne laisse à penser que les surfaces en question soient inadaptées.

L'Assessorat ne s'est pas engagé à réviser uniquement l'une des branches de la législation sur le logement, telle que la réglementation sur l'attribution des logements publics et la gestion du parc desdits logements, mais il œuvre sur l'ensemble de la législation en la matière. Nous avons pour ambition de redéfinir le cadre de la politique du logement et, pour ce faire, de commencer à élaborer et soumettre à ce Conseil un projet de loi global, avant de reprendre séparément chacun des domaines spécifiques d'intervention. A la suite de l'approbation de cette loi, nous étudierons les normes en vigueur, afin de vérifier la validité et le cas échéant de la réviser, bien entendu, aussi pour ce qui est de ces logements.

Président - La parole au Conseiller Salzone.

Salzone (FA) - La risposta dell'Assessore non mi soddisfa assolutamente, nel senso che capisco che dovesse dare per forza una risposta, ma così asettica non è accettabile e senza voler entrare nel cuore del problema, anche se ha messo fra le righe il problema del riordino di tutta la materia ma ormai sono due anni e mezzo che concordiamo su questa cosa! Lei lo ha più volte annunciato in quest'aula, ma devo dire che di riordino ancora non si è visto niente, non sappiamo cosa ha fatto l'Osservatorio della casa, non sappiamo cosa ha fatto la Consulta regionale, non c'è traccia di questi organismi istituiti dalla legge!

Per venire molto più semplicemente sull'articolo 2 della legge n. 39, dove i suoi tecnici - se non ho capito male - dicono che non vi è nulla da modificare, qui bisognerebbe davvero da "tecnici" entrare dentro l'argomento: ecco perché ho parlato di risposta asettica, cioè limitata al fatto di leggere l'articolo 2, che dà le dimensioni per ogni alloggio da attribuire ad ogni singola famiglia che presente nelle graduatorie.

Le do per certo, Assessore, che c'è tutta una serie di problematiche riscontrate dagli enti... le faccio un esempio per tutti: una famiglia extracomunitaria, a cui viene attribuito un alloggio di edilizia economica e popolare di queste dimensioni, ha il problema di avere, sì, il permesso di soggiorno, ma non riesce ad avere la carta di soggiorno, cioè quella che gli permette il ricongiungimento, in quanto su una metratura di 70 metri possono vivere solo 4 persone, ma i nostri alloggi da 70 metri possono ospitare benissimo 5 persone, soprattutto se i bimbi sono piccoli; allora ci sono camere che vengono standardizzare per una persona sola, quando si sa bene che 2 bimbi piccoli possono viverci benissimo. Allora è solo un piccolo sforzo di volontà, quello che chiediamo, ci vuole un minimo di elasticità rispetto a questa metratura, perché questo non consente il ricongiungimento familiare...

Le aggiungo che sempre per gli stessi soggetti, anche quando vivono in alloggi di privati, la questura per dare la carta di soggiorno fa riferimento sempre alla legge n. 39, per cui il problema rimane. Poi se si vuole fare si fa, se non si vuole fare non si fa, è comunque una scelta che, con un minimo di elasticità, risolverebbe un problema che ha le sue caratteristiche sociali e a cui mi sembra debba essere prestato un minimo di attenzione.

Nell'ambito poi delle assegnazioni degli alloggi, sovente succede che famiglie situate fra i primi posti in graduatoria, non essendoci l'alloggio - prendo l'esempio di quello di 70 metri quadrati, che è quello standard -, se ha 3 bambini piccoli e quindi ha acquisito un diritto, non può prendere l'alloggio perché sul mercato c'è solo un alloggio di quella metratura: è una gravissima ingiustizia, perché quando ci sono alloggi nuovi, una famiglia che già ha delle gravi difficoltà economiche, ha 3 bambini piccoli, ha già acquisito un diritto, non riesce ad avere questo diritto soddisfatto solo perché c'è la rigidità della metratura! Credo che in questi casi dire semplicemente, sulla legge: "da... a...", permette già di avere un'elasticità che consente di risolvere tutta una serie di problemi. Adesso ho fatto un semplice esempio, Assessore, ma sono sicuro che se lei avrà il tempo di chiedere, anche solo all'ARER, vedrà che qui ci sono una serie di richieste che vanno in questa direzione.

Termino dicendole che la cosa che mi interessa di più è l'altra; questo era un semplice esempio per dire che quella è una legge ormai datata, su cui è tempo di metterci le mani.