Oggetto del Consiglio n. 1658 del 20 dicembre 2005 - Resoconto
OBJET N° 1658/XII - Communications du Président du Conseil régional.
Président - J'informe le Conseil de l'activité de la Présidence et des organes du Conseil depuis la dernière réunion de l'Assemblée:
Projet de loi n° 103, présenté par le Gouvernement régional, le 5 décembre 2005 "Dispositions en matière d'activités et de relations européennes et internationales de la Région Autonome Vallée d'Aoste"
Projet de loi n° 104, présenté par le Gouvernement régional, le 5 décembre 2005 "Modificazioni alla legge regionale 31 marzo 2003, n. 6 (Interventi regionali per lo sviluppo delle imprese industriali e artigiane)"
Réunions:
Bureau de Présidence: 1
Conférence des Chefs de Groupes: 1
IIe Commission: 2
IIIe Commission: 1
IVe Commission: 3
IVe Commission avec les Chefs de Groupes: 1
Vendredi dernier, 16 décembre, j'ai participé à Reggio Calabria à l'Assemblée plénière de la Conférence des Présidents. A l'ordre du jour de la réunion il y avait l'examen du document de l'ANCI sur l'institution des Conseils des Autonomies locales, l'analyse du niveau technologique des Assemblées en application de la Convention avec le Ministère pour l'innovation et les technologies et surtout la prédisposition du programme des travaux de la Conférence pour la nouvelle législature. La Conférence, en rappelant le principe de représentativité et de sauvegarde des minorités, a souligné l'importance d'établir un rapport constant et de dialogue avec les communautés et le territoire, la nécessité d'informer les citoyens sur l'activité des Conseils régionaux, l'opportunité d'utiliser les nouvelles technologies afin de promouvoir la participation active et la connaissance de l'activité législative de l'Assemblée. La rencontre a également permis de rendre hommage au Vice-président du Conseil de la Calabre, Franco Fortugno, assassiné le 16 octobre dernier. J'ai tenu, à ce propos, à réaffirmer la nécessité pour les institutions de se prononcer contre l'illégalité et de la combattre fermement. Le thème de la visibilité des Conseils régionaux et de la nécessité d'augmenter la communication avec les citoyens a également été discuté. Par le biais des nouvelles technologies et grâce à une information ponctuelle, les citoyens doivent être informés afin d'être en mesure de comprendre les mécanismes à la base du travail des Conseils régionaux. La Conférence a souligné la nécessité d'opérer afin de permettre à toutes les Régions de s'organiser par rapport à leurs nouvelles compétences, suite à la réforme constitutionnelle. La Conférence des Présidents a également approuvé un ordre du jour par lequel elle demande que le décret législatif "Normes en matière d'environnement", présenté par le Ministère de l'environnement et de la tutelle du territoire, ne soit pas approuvé. La Conférence a en plus pris acte d'un ordre du jour concernant la loi des finances pour 2006 et par lequel la Chambre des Députés engage le Gouvernement à interpréter les dispositions indiquées aux alinéas 54 et 55 de l'article 1er, de façon à ce que la détermination des indemnités des Présidents des Régions, des Assesseurs et des Conseillers régionaux soit effectuée, par les Régions avec une loi propre.
Colleghi, nel corso della Conferenza dei Capigruppo appena terminata, è emersa la richiesta di un approfondimento sulla tematica della legge elettorale approvata dal Parlamento nazionale, una richiesta che sarà esaminata con approfondimenti nel corso della prima riunione del Consiglio di gennaio.
Apprendo ora la notizia che nei giorni scorsi è mancato a Fontainemore, all'età di 93 anni, Candido Vacher, eletto nelle file del Partito Comunista Italiano, è stato Consigliere nel Consiglio del Comitato di liberazione nazionale dal 1946 al 1949 e successivamente eletto nella lista del "Blocco Socialista Progressivo Vallée d'Aoste", per la quale è stato Consigliere dal 1949 al 1954. A tutti i familiari vanno le più sincere condoglianze del Consiglio regionale della Valle d'Aosta.
La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Il Presidente del Consiglio, nelle sue comunicazioni, ha fatto riferimento alla vicenda della riforma della legge elettorale che si è recentemente conclusa in Parlamento e al dibattito che anche sui giornali è rimbalzato da parte di vari costituzionalisti, i quali ritengono che ci sia un vizio costituzionale all'interno di tale normativa che tocca proprio gli elettori della Valle d'Aosta.
Ebbene, riteniamo che il problema che è stato sollevato da illustri esperti esista, riguarda il sistema di votazione alla Camera dei Deputati, perché in effetti nel voto alla Camera dei Deputati gli elettori valdostani possono scegliere un Deputato, ma non possono esprimersi rispetto alle coalizioni che si formano a livello nazionale e non possono concorrere, con il loro voto, a determinare la coalizione di maggioranza: questo è un elemento negativo che penalizza l'elettorato valdostano; a maggior ragione, se consideriamo che poi alla coalizione che ottiene il maggior numero di voti sull'insieme del territorio nazionale viene attribuito, in base alla nuova normativa, un premio di maggioranza che è decisivo per determinare la stabilità di governo. Ebbene, noi non possiamo, come elettori valdostani, concorrere alla definizione di questa coalizione di maggioranza e al premio di maggioranza che ne deriva. Evidentemente siamo per una salvaguardia rigida del diritto alla Valle d'Aosta di avere un Deputato e un Senatore in Parlamento, ma questo non significa affatto che non possiamo partecipare con il nostro voto anche a definire, nel nostro piccolo e con i nostri numeri, anche gli equilibri a livello nazionale: questo è un diritto che spetta ai residenti in tutte le Regioni italiane, salvo la Valle d'Aosta che è esclusa da questo meccanismo.
A noi sembra che ci sia stata una disattenzione rispetto a questa tematica, da parte soprattutto dei nostri Parlamentari, una iniziativa del tutto inadeguata, tant'è vero che ancora adesso ci sono interpretazioni anche da parte degli uffici legislativi della Camera molto diverse sulla normativa; c'è chi ritiene che comunque questo apparentamento sarebbe applicabile, c'è chi ritiene che se qualche lista si apparentasse a livello nazionale e poi chiedesse di far valere i propri voti, a livello nazionale questo avverrebbe. Ovviamente la maggioranza degli esperti sostiene il contrario, però la ridda di interpretazioni indica come si tratti di una normativa totalmente confusa, inadeguata, che soprattutto penalizza noi, elettori della Valle d'Aosta.
Chiediamo che ci sia un intervento approfondito, puntuale, incisivo affinché questa situazione anomala venga corretta, perché: o attraverso una modifica della norma, o attraverso un intervento di carattere interpretativo, anche agli elettori della Valle d'Aosta sia consentito, per quanto riguarda la Camera dei Deputati, concorrere alla determinazione della maggioranza di Governo e all'assegnazione dei seggi anche in base al premio di maggioranza.
Président - La parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - In questi giorni, sui giornali, abbiamo letto a più riprese di questo nodo Valle d'Aosta che sussisterebbe in merito alla riforma elettorale per il rinnovo del Parlamento italiano.
Anzitutto credo sia da accogliere favorevolmente quanto affermato dal Presidente, nel senso che sarà opportuno fare un approfondimento nel corso della prima seduta utile del Consiglio, "a bocce ferme" - come si suol dire -, ovvero dopo un attento esame che verrà fatto anche dagli organi a ciò preposti: mi riferisco, in particolare, al Presidente della Repubblica che nelle more della promulgazione valuterà se la Valle d'Aosta è stata trascurata da questo punto di vista. C'è da dire però che il vaglio parlamentare è stato abbastanza approfondito, in entrambi i rami del Parlamento sia la Destra che la Sinistra, l'alto, il basso e il Centro hanno avuto l'opportunità di scandagliare l'opportunità di tutte le norme elettorali per il rinnovo del Parlamento italiano; dalla Sinistra non ho sentito alcuna obiezione in tal senso; è strano che il risveglio sia postumo e sia a legge definita! Non so se qui ci sia una strategia che mi sfugge, oppure se il "letargo parlamentare" ha impedito ad eccellenti menti, che sono nel vostro schieramento, di valutare preventivamente questo problema. Peraltro mi pare che anche in passato la Valle d'Aosta non abbia mai contribuito alla determinazione di un equilibrio nazionale; se ci deve essere, ben venga, ma io direi che è opportuno attendere il vaglio del Presidente della Repubblica e penso che la promulgazione che ci sia o non ci sia, sarà un primo elemento importante sul quale noi potremo avere una legge che esiste e che entra in vigore oppure no e sulla quale si faranno tutti i ragionamenti di incostituzionalità o meno.
Accoglierei quindi favorevolmente da parte del nostro gruppo la proposta di fare un approfondimento nella prima seduta utile del Consiglio.
Président - La parole au Conseiller Viérin Marco.
Viérin M. (SA) - Sarò molto breve, perché in Conferenza dei Capigruppo si era deciso di parlare di questo argomento, comunicato dal Presidente del Consiglio, nel primo Consiglio di gennaio. Visto che però si è voluto affrontarlo - anche se in parte, perché meriterebbe un approfondimento maggiore -, diciamo solo che è opportuno aspettare il vaglio del Presidente della Repubblica sulla costituzionalità o meno.
Non accettiamo, però, che venga detto che i nostri Parlamentari sono stati disattenti, perché l'obiettivo principale è stato sempre quello di difendere gli interessi della Valle d'Aosta, e gli interessi della Valle d'Aosta in quel momento erano per mantenere il Collegio uninominale e non cadere nella trappola in cui sono cadute altre Regioni; quindi il concetto che va chiarito fin dall'inizio per il nostro movimento è che l'obiettivo principale era: "Valle d'Aosta avant tout"!
Président - La parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Intervengo brevemente per mettere i puntini su due "i", relativamente alle osservazioni che hanno fatto i colleghi.
Il collega Tibaldi ha fatto un paragone con il passato, è un paragone che non regge, perché è la prima volta che in Italia ci troveremmo di fronte ad un sistema elettorale che prevede un premio di maggioranza collegato ad una coalizione. È evidente che se i cittadini valdostani non potranno, a causa della legge elettorale, contribuire alla vittoria o meno di una coalizione, questa è una novità assoluta. Novità, fra l'altro, di grande rilevanza, perché in questo caso il voto del cittadino valdostano sarà un voto di serie "B", perché nelle altre 19 Regioni il voto del cittadino è allo stesso tempo un voto al partito o al candidato, ma è anche un voto a una coalizione che permette di usufruire del premio di maggioranza. Questo per noi non sarà possibile, per una evidente sottovalutazione e dimenticanza di questo aspetto. Ripeto: dalle altre parti d'Italia il voto del cittadino sarà molto più importante ai fini della dinamica elettorale rispetto a quello del cittadino valdostano, che resterà un "voto monco": da qui le possibili censure di incostituzionalità, perché il voto deve essere uguale. In questo caso il nostro voto non sarà uguale, ma sarà "diminuito" rispetto al voto degli altri cittadini italiani.
Quanto al fatto della rappresentanza della Valle d'Aosta, qui siamo tutti d'accordo che la Valle d'Aosta abbia un Parlamentare al Senato e un Parlamentare alla Camera, ma la questione posta come è stata posta dal collega Viérin e da qualcun altro, è assolutamente priva di significato, perché il fatto che la Valle d'Aosta abbia un Deputato e un Senatore è previsto da norma costituzionale, quindi non c'è legge elettorale che possa derogare a questo principio, è inutile "gridare al lupo" su una cosa che non esiste. Nessuno può toccare questo principio statutario, se non attraverso una modifica costituzionale, che non è la legge elettorale! La legge elettorale è una legge ordinaria che non può derogare a norme costituzionali. Si è fatta attenzione su una cosa che non poteva essere in discussione, mentre non si è fatta attenzione alla violazione di un principio costituzionale, quello di uguaglianza del voto, che, se non emergerà nelle opportune sedi, finirà con il penalizzare i cittadini valdostani!