Oggetto del Consiglio n. 1650 del 7 dicembre 2005 - Resoconto
OBJET N° 1650/XII - Suite de l'examen de la loi de finance et de la loi de budget pour l'année 2006. (Suite de l'examen des annexes)
Président - Nous reprenons nos travaux avec l'examen de la page 214.
La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (CdL) - Sul capitolo 68055 vediamo soprattutto nel triennale che ci dovrebbe essere l'"indice" della volontà politica di arrivare a rammodernare l'impianto della telecabina Aosta-Pila, nel 2007 in effetti sono previsti 20 milioni, perciò immaginiamo che abbiate ipotizzato di effettuare l'intervento centrale di questo riammodernamento, necessario anche per la scadenza delle concessioni, da qui a 2 anni. Volevamo però avere alcune notizie sulle tempistiche necessarie, anche perché abbiamo ben chiaro quello che era accaduto alla scadenza della concessione precedente l'attuale, quando c'era ancora l'ovovia a 2 posti l'impianto rimase fermo per più di 10 anni. Vorremmo capire se nella previsione che avete fatto, perlomeno "allo stato dell'arte"... e riteniamo che forti di quello studio che era stato commissionato a "Finaosta"... abbiamo definito la tempistica e le modalità dei lavori, ossia è previsto un fermo dell'impianto, o è un impianto che continuerà a rimanere in esercizio su interventi che riescono ad essere fatti nella stagione estiva, che per la funzionalità degli impianti è la meno importante? Vorremmo sapere se è stata già individuata la soluzione a quell'impegno, che anche il Presidente Caveri aveva assunto, di collegare maggiormente la stazione fisica di partenza senza spostarla con la ferrovia, in particolar modo con la città.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Pastoret.
Pastoret (UV) - Sì, le cose vanno come ha descritto il collega Frassy, 2,5 milioni di euro ci serviranno nel 2006 per lanciare la procedura di appalto e di aggiudicazione, che prevediamo di fare per fine 2006; come si sa, le opere pubbliche sono sempre soggette alla "spada di Damocle" di eventuali possibili ricorsi o di controversie o di problemi. L'intenzione, secondo i progetti e il cronoprogramma che è stato definito, è quella di realizzare nel corso del 2007 questo intervento e, per quanto abbiamo previsto, la cabinovia dovrebbe rimanere chiusa dalla fine della stagione invernale 2006-2007 fino all'inoltrato autunno 2007 per consentire di fare tutti gli interventi necessari. I 5 milioni sono a valere per le liquidazioni residuali per tutte le somme che saranno svincolate alla fine del collaudo.
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Capitolo 68150, volevo capire come mai abbiamo quest'anno una competenza di 2 milioni di euro e poi nel triennio vediamo che tale cifra viene più che raddoppiata: arriva a 5 milioni di euro nel 2007 e nel 2008; inoltre se a questa cifra, che mi sembra già notevole... aggiungiamo quelle dell'assestato 2005, abbiamo concluso tutte le spese per gli impianti e le attrezzature per l'aeroporto.
Président - La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (CdL) - Sul medesimo capitolo di bilancio, il 68150, la collega Squarzino, che ha testè finito l'intervento, evidenziava risorse ingenti e io devo dire che queste risorse più che ingenti sono insufficienti, soprattutto rispetto a quanto avete deliberato in una riunione di Giunta recente, di cui mi sfugge la data, ma nella quale vi è una "deliberazione fantasma". Infatti ancora oggi la deliberazione n. 3529 - vado a memoria - non esiste: nonostante lei cortesemente, a seguito di un dibattito a margine di una nostra interpellanza o interrogazione, ci avesse fornito una bozza di quella deliberazione, quella deliberazione ad oggi non esiste, ufficialmente negli archivi dell'Amministrazione regionale non esiste. Non è una deliberazione di poco conto, perché è quella di approvazione del programma di investimenti e sviluppo dell'aeroporto...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
... è in discussione in Commissione... non vuol dire nulla, Presidente, è in discussione in Commissione per andare in Consiglio, perché, come si ricorda, c'è un impegno dovuto ad una legge regionale. Glielo dico perché, se lei chiede questa deliberazione, dicono che non esiste, nel senso che non è disponibile sull'area "web" interna dove ci sono tutte le deliberazioni. Ogni volta tale deliberazione deve essere cercata a mano e ogni volta esce una deliberazione piena di cancellazioni, annotazioni e di aggiunte. Mi chiedo allora se questa deliberazione l'avete "chiusa" o meno, ma la risposta viene dal vostro bilancio, cioè tale deliberazione qui non l'avete "chiusa" perché, andando a leggere quello che ipotizzate nel programma investimenti 2005-2010, fate un'individuazione del triennio 2005-2007. Di conseguenza, il triennio 2005-2007 è un triennio più breve del triennale che stiamo discutendo, 2006-2008, e, andando a vedere le opere che ipotizzate di fare nel triennio 2005-2007, leggo cose che non sono cancellate che, di conseguenza, dovrebbero essere confermate: prolungamento della pista di volo, installazione delle radioassistenze, riordino della viabilità stradale lato ovest. Queste sono le previsioni del piano di sviluppo quinquennale, ma limitatamente al periodo 2005-2007. Vado poi avanti in tale deliberazione di difficile lettura e vedo il piano economico degli interventi, dove sono ipotizzati 29 milioni di euro, però di questi voi ipotizzate di spenderne 15 nel triennio 2005 (che sta finendo) - 2007 e sono 8,5 milioni per la pista, 2,5 milioni per radioassistenza, 3 milioni viabilità, più un altro milione parcheggi e viabilità interna, per un totale di 15 milioni. Mi domando come può essere credibile il piano che dovete poi portare in Consiglio e che dovrebbe approdare in Commissione non appena esisterà la deliberazione... se prevede 15 milioni quando nel triennale voi ne prevedete 12... ma questo triennio è sfalsato, perciò se andiamo a vedere la disponibilità del triennio che collima con il piano investimenti, mancano qualcosa come 7 milioni. Mi dispiace, ma noi torniamo ad affermare quello che abbiamo già affermato nel corso della discussione di questo bilancio, cioè è un bilancio che non è credibile, perché contrasta addirittura con atti di programmazione recenti e non ancora definitivi, nel senso che la deliberazione di Giunta è una deliberazione che deve essere portata alla discussione del Consiglio regionale.
Penso che sull'aeroporto regionale si siano spese un'infinità di parole, ma si siano spese purtroppo anche un'infinità di risorse, che non hanno portato ad oggi a nessun risultato concreto che non sia quello di replicare gli incarichi, perché i colleghi ricorderanno la fantasia che aveva assalito l'Assessore all'epoca - Lavoyer - di fare una pista tipo portaerei con le testate rialzate, progetto che è costato circa 500 milioni di vecchie lire, che è rimasto nei cassetti e che alla fine è stato liquidato con una battuta dalle autorità aeronautiche competenti come un'utopia che non avrebbe avuto possibilità né di essere realizzata, né di essere validata dalle autorità aeronautiche. Il progetto di allungamento della pista perciò per l'ennesima volta riparte da zero. Dobbiamo dire che qualche preoccupazione ce l'abbiamo sulla previsione amministrativo-operativa di questa opera: mi riferisco all'allungamento della pista. Ad oggi non abbiamo ancora capito quali siano le intenzioni dell'Amministrazione regionale rispetto alle proprietà confinanti, alcune private, che saranno necessarie al fine di poter ampliare la pista; non abbiamo ancora capito, rispetto alla testata est e alla testata ovest, quali siano le intenzioni dell'Amministrazione regionale su quelle proprietà. Sappiamo che vi sono dei contenziosi dinanzi al giudice amministrativo, sui quali l'Amministrazione si è costituita per resistere rispetto alle obiezioni sollevate dai privati interessati, ma ci sembra che tutto questo porti lontano nel tempo la realizzazione di un'infrastruttura prioritaria rispetto ad uno sviluppo non solo infrastrutturale fine a sé stesso, ma anche finalizzato ad una diversa impostazione dei movimenti turistici. Oggi come oggi, il turismo lo si fa soprattutto con i mezzi veloci, fra questi ci sono gli aerei che hanno bisogno degli aeroporti. I dati allora finanziari non collimano, ma non con quello che diciamo noi, ma con quello che avete detto voi 2 mesi fa, perché questi sono i tempi. Le situazioni oggettive denotano grande pressappochismo nell'affrontare la problematica delle proprietà necessarie per dar corpo all'allungamento della pista; ci domandiamo con quali passaggi ritenete di poter concretizzare entro il 2007 quello che avete scritto: "allungamento della pista, viabilità, radioassistenza". Mancano le risorse, mancano gli atti.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Pastoret.
Pastoret (UV) - Per quanto riguarda la deliberazione, il collega Frassy mi scuserà se non mi sono occupato di vedere se il sistema "Intranet" più o meno funziona, è una deficienza, la deliberazione però che ho fornito a lei e al collega Comé è debitamente numerata, cioè è il numero della deliberazione registrata, o mi sbaglio...
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
... porremo rimedio ed è anche vero che questa deliberazione è stata adottata e ha tutti i "crismi" di validità, perché è approdata al Consiglio e alla Commissione, che non più tardi di alcuni giorni fa ha tenuto le prime udienze con i Responsabili dell'"Aeroclub"... il Presidente Caveri peraltro aspettava di intervenire in quella sede di Commissione al mio posto, poi le cose si sono protratte e una parte di discussione dovrà ancora essere fatta. Quella è una deliberazione che si limita a trasmettere al Consiglio un documento, che è poi l'allegato che sta contenuto dentro, il quale dice alcune cose: intanto dice che questo è un piano di sviluppo che si sottopone all'approvazione del Consiglio e, solo nel caso in cui quest'ultimo lo approvi, poi esso si tramuterà in un utilizzo delle somme iscritte a bilancio per poter eseguire tali lavori; questo è il primo aspetto.
Secondo aspetto: si prevede in questo piano di sviluppo, che titola alla pagina 6 "Piano di sviluppo 2005-2010", una ripartizione su un periodo di 5 anni per quanto concerne tali interventi.
Terzo aspetto: per il triennio 2005-2007 parliamo del prolungamento della pista di volo dell'installazione delle radioassistenze e del riordino della viabilità stradale lato ovest; abbiamo previsto tali poste di bilancio che qui sono state descritte e che il collega Frassy considera non sufficienti a fare questo tipo di intervento...
(nuova interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
... non discuto sia matematico, non contesto il suo ragionamento, le dico solo che, rispetto a queste cifre che ci sono qui, lo scorso anno avevamo un assestato attorno ai 4,5 milioni di euro, di questi ne sono stati impegnati 3 milioni, per cui noi su tale tipo di intervento richiederemo, se non lo abbiamo già fatto, alle Finanze di poter utilizzare questi fondi 2005 sul 2006 per quanto riguarda tale tipo di intervento, quindi due li recuperiamo... no, mi scusi, uno e mezzo. Dopodiché abbiamo a valere sul 2008 5 milioni di euro; come lei sa, quando si fanno gli interventi, questi sono a valere su un periodo più o meno lungo, è lo stesso ragionamento che le ho fatto prima della funicolare Aosta-Pila, nel senso che noi prevediamo di finire i lavori nel 2007, ma abbiamo a valere in quel caso 5 milioni di euro iscritti sul 2008, perché ci sono tutte le fasi di collaudo, eccetera. Oggi peraltro stiamo ragionando sulla base di un "business plan" - da voi chiesto in Commissione - di un piano di sviluppo che è un documento di carattere teorico e che darà il via successivamente ad una vera e propria fase progettuale definitiva ed esecutiva, la quale ci dirà quali sono i costi (costi che, secondo me, saranno più bassi di quanto è stato detto qui). Aggiungo che per il triennio 2008-2010 sono previsti altri interventi quali la costruzione della nuova stazione passeggeri, la ricollocazione dell'aviorimessa e dell'"Aeroclub". Tutto questo si trova sunteggiato nell'ultima pagina di tale documento, che porta a 29 milioni di euro l'insieme dell'intervento, che però è a valere con il suo termine sul 2010.
Ora, se, dal punto di vista strettamente aritmetico, i suoi conti non tornano, posso anche concordare con lei, ma non si tratta di una questione di "deficit" di bilancio, semplicemente oggi siamo in una fase di documento preliminare, non ancora supportato da un documento progettuale di carattere non dico esecutivo, ma almeno definitivo ed è quello che noi potremmo fare peraltro quando avremo il via di questo Consiglio sulla base di questo. Inoltre, una base degli importi che sono scritti qui per quanto riguarda l'assestato del 2005 si tenga conto che hanno già fatto le loro "funzioni" per la parte impegnata, per una parte degli interventi di base necessaria alla radioassistenza, quindi questa parte non verrà più spesa nel corso del 2006 o 2007.
Président - La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (CdL) - Non sto a replicare su questo capitolo, prendo atto di quello che l'Assessore ci ha detto, ne discuteremo nel momento in cui dovremo andare nel dettaglio di tale piano di programma quinquennale. Rimangono le perplessità. Quello che invece vorremmo capire è quella storia infinita, che a quanto pare dovrebbe avere una data definita, perché non più tardi di stamani il Presidente Caveri ha detto 2006 - e speriamo sia la data ultima e buona - apriremo il collegamento Acque Fredde-Cogne...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
... lo speriamo tutti. Quello che vorremmo capire è se ci sono delle novità sostanziali, o se siamo ancora "al buio" rispetto all'impostazione che questa maggioranza aveva dato; l'ipotesi era di far gestire il tutto non dalla "Pila S.p.a." in quanto tale, ma da una società consorella della "Pila" con una serie di sinergie regionali.
Vediamo che nella competenza 2006-2007-2008 sono previsti 600 mila euro, vorremmo capire se sono risorse necessarie per la sottoscrizione di un capitale di questa S.p.a. o se ci sono dei meccanismi già definiti. Come pensate cioè di far rendere operativa la linea ferroviaria a scartamento ridotto rispetto alle problematiche di tipo gestionale che più volte sono state espresse in quest'aula, ovvero i rapporti con la "Pila" sono andati avanti, state costituendo una società insieme alla "Pila", totale capitale "Pila" pur non essendo "Pila" privata, perché ormai la quasi totalità del capitale della "Pila" è regionale, oppure sarà una società "Pila"-Regione-"Finaosta"? Vorremmo capire nel triennio queste cifre a cosa servono.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Pastoret.
Pastoret (UV) - Credo di aver già dato in tale Consiglio delle risposte rispetto a questo. Chiedo scusa, collega Frassy, se non sarò assolutamente preciso, ma ricordo abbastanza bene a grandi linee...
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
... non ricordo con precisione le citazioni. Quando fu fatto il documento che prevedeva la realizzazione di questa stazione, fu detto - risposi al Consigliere Riccarand credo su questo - che si sarebbe costituita una società ad hoc in una fase successiva per poter gestire tale impianto. In tale fase, siccome abbiamo alcune necessità, ovvero: prendere in carico nell'immediatezza questa opera che è stata ormai realizzata, a parte alcuni lavori manutentivi che si stanno facendo sul riassetto di alcune cose, visto che è stato un cantiere finora... in questa fase, come peraltro era vaticinato in quel documento, si sta procedendo ad una convenzione con la "Pila" affinché vi sia una prima fase di gestione della "Pila" per quanto riguarda un periodo transitorio, dopodiché si andrà alla costituzione di una società alla quale noi forniremo il denaro necessario - 600 mila euro per il momento - a titolo di contributo, poi vedremo come funzionerà la società, perché dobbiamo definire in quale modo sarà finanziata e quali rendite avrà. In questa fase prevediamo di chiudere entro i primi mesi dell'anno prossimo la convenzione con la "Pila" per la prima gestione per la fase manutentiva, che i Lavori pubblici non possono fare, avendo realizzato l'opera, questa non è una competenza loro. Nello stesso tempo stiamo iniziando a mettere in piedi l'"ossatura" di questa nuova società, che poi dovrà gestire tale impianto e che sarà nelle nostre intenzioni una società controllata da la "Pila".
Président - La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (CdL) - Vorrei contribuire con una suggestione, come era accaduto su qualche capitolo fa, in relazione alla vicenda degli elicotteri e magari al coinvolgimento di quella società regionale partecipata, "Aeroporti Valle d'Aosta", che mi sembra il Presidente Caveri abbia apprezzato quanto meno di considerare. Partirei dalla situazione contingente nella quale ci troviamo a discutere questo bilancio, che è una situazione di esigenze di contenimento di costi in parte corrente, facendo i conti con le indicazioni della finanziaria nazionale, con le indicazioni del Patto di stabilità, con una serie di oggettive ristrettezze rispetto al passato.
Nella risoluzione che è stata condivisa a larghissima maggioranza da questo Consiglio si faceva riferimento anche ad un mandato dato alla Giunta di operare dei tagli sui costi a cascata indiretti della politica, cioè delle società partecipate o controllate. È innegabile allora che una società, quale che essa sia, piccola o grande, comporti una serie di costi fissi, che sono riassumibili nelle sedi, nel personale minimo amministrativo, nei compensi agli amministratori, nei compensi al collegio sindacale, negli oneri per tenuta contabilità, personale, che più è piccola la società più rischiano di essere grandi rispetto all'operatività della società. L'ipotesi che avevate fatto, e che mi sembra che stiate riprendendo seppure con una variante, e la variante è quella di dire: "facciamo un esperimento, dando alla "Pila", perché ci serve per quantificare i costi..."
(interruzione dell'Assessore Pastoret, fuori microfono)
... una necessità immediata... allora il ragionamento che voglio fare è il seguente. Questa è una necessità, serve a far partire l'opera subito - facciamo finta di crederci e saremmo contenti di vederla partire subito -, poi avremo il libro dei costi, allora perché costituire una società nuova? Perché se l'esigenza è motivata da una serie di argomentazioni economiche settoriali, possiamo seguire questo ragionamento, ma non ci sembra che ci possano essere tali esigenze. Faccio un esempio, "Finaosta" ha una gestione ordinaria e una gestione speciale, sulla vicenda "Acque Fredde", che probabilmente andrebbe a sfasare i conti di esercizio di una società di gestione degli impianti a fune, probabilmente sarebbe sufficiente ipotizzare - come è accaduto per "Finaosta" - una gestione ordinaria e una gestione speciale, tenendo conto che il problema non è limitato ad Acque Fredde, ma il problema parte da Aosta, perché lei sa bene che c'è una convenzione su un impianto che è in proprietà regionale.
Rispetto agli impianti di risalita che sono in proprietà de la "Pila S.p.a.", la telecabina è in proprietà regionale e c'è anche su questo impianto una convenzione con "Pila S.p.a.". Non riusciamo perciò a capire quale sia la logica per cui "Pila S.p.a." ha il suo comprensorio in proprietà, gestisce in convenzione con l'Amministrazione regionale la telecabina e non può gestire nell'ambito della medesima o di una diversa convenzione quel trenino, anzi ci potrebbe essere un'unica convenzione che evidenzi i sovraccosti di 2 impianti che hanno due particolarità ben distinte rispetto alle particolarità del comprensorio... di conseguenza, riducendo ed ottimizzando certi costi indiretti della politica. Le dirò di più: rispetto a questa suggestione, che mi piacerebbe avesse una qualche considerazione dal punto di vista pratico, concreto delle problematiche finanziarie, da un lato, e gestionali dall'altro, gliene lancio un'altra di suggestione. La Fondazione "Grand Paradis", in una prospettiva che mi sembra condivisa anche se ancora in itinere e soprattutto lontana nel suo completamento, dovrebbe un domani occuparsi non solo del villaggio minerario a valle, che è cosa ormai di poco tempo per la sua messa in esercizio, ma anche di quell'ipotetico ampliamento e sviluppo di tutto il percorso alto che va fino alla stazione di colonna delle miniere. Nell'ottica allora di avere una gestione complessiva di questo percorso di archeologia mineraria, di tale percorso particolare, forse l'altro attore potrebbe essere la Fondazione "Grand Paradis". Ipotizzare perciò una frammentazione degli attori su un percorso che è o sul fronte dello sci, o sul fronte minerario e non ha un terzo fronte... è una scelta politica che quanto meno contrasta con la filosofia che sta animando questa finanziaria.
Con tale considerazione, Assessore, la invitiamo a rimeditare l'ipotesi di costituire l'ennesima società, che penso sarebbe prevalentemente a capitale pubblico, con tutti i costi che ne derivano, perché "il bilancio..." - lei dice - "... lo si può anche assestare con le variazioni", il suo collega detentore dei "cordoni della borsa" aggiunge "se sarà necessario" e in alcuni casi - e parlavamo sempre di sci - ha detto "è necessario", ma voi con l'assestamento del bilancio uscite dall'"imbarazzo dei numeri", mentre io penso che sui comportamenti delle scelte di indirizzo politico non ci possano essere questi sbandamenti. Se l'indirizzo è di tagliare i costi, i costi che possono essere tagliati sono "in primis" quelli di non costituire delle società che non hanno motivo di essere, perché costituire una società per gestire quel microtrenino penso sia un'opera inutile, anche perché sarebbe comunque una società in deficit costante. Di conseguenza, a maggior ragione non c'è senso di costituire una società di capitali, che ha come definizione codicistica la missione di fare utili, perciò costituire una società per fare perdite da ripianare da parte dell'Amministrazione regionale penso sarebbe doppiamente incomprensibile.
Depuis 16 heures 08 c'est le Vice-président M. Nicco qui remplit les fonctions de Président de la séance.
Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Pastoret.
Pastoret (UV) - Per una precisione al collega Frassy. Ho detto qual è il percorso che è stato disegnato, non ho detto...
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
... proposta che ho apprezzato, nel senso che poi la fretta di discutere sui numeri del bilancio non ci consente di esaminare i temi come vorremmo e approfondirli come sarebbe il caso ma, in effetti, attualmente le persone che si stanno occupando di cercare di dirimere tali questioni la prima cosa che hanno avuto il mandato di fare è fare dei conti, e sulla base dei conti poi faremo delle scelte. Evidentemente fare delle scelte significherà mettere mano a quanto abbiamo scritto in passato, se si andrà in direzioni diverse, per andare a modificare i sentieri tracciati.
Presidente - Pagina 215. Pagina 216. Pagina 217. Pagina 218.
Sulla pagina 219 la parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Chiederei all'Assessore Ferraris se ci può spiegare il motivo per il quale i finanziamenti della legge del Piano triennale delle politiche del lavoro sono stati tutti allocati sul capitolo 26010 (almeno così ci sembra di capire).
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - È un fatto tecnico, da questo fondo si attinge per alimentare tutto il resto (così mi è stato spiegato).
Presidente - Pagina 220. Pagina 221. Pagina 222. Pagina 223. Pagina 224. Pagina 225. Pagina 226.
Sulla pagina 227 la parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Abbiamo constatato che il capitolo sanità in questo bilancio previsionale del 2006 vede un incremento di spesa corrente significativo; un incremento che passa dai 232 milioni di euro dello scorso anno agli oltre 250 milioni complessivi del 2006, di cui una buona parte vengono trasferiti all'USL per la cosiddetta "spesa corrente". Vorremmo allora sapere quali sono le componenti di questo incremento che pesa 18 milioni di euro da un anno all'altro e che nel biennio che va dal 2003 al 2005 ha visto una significativa crescita di diverse decine di milioni, che vanno sì a coprire tutto un fabbisogno sociale e sanitario che, rispetto ad altre Regioni italiane, è di tutto rispetto ma che, sotto il profilo economico, non possono passare inosservati. In questo contesto sarebbe importante sapere qual è attualmente la quota capitaria sanitaria aggiornata e sapere anche se le voci di spesa farmaceutica sono lievitate come lo scorso anno di quel 12-13% che ci era già stato a suo tempo evidenziato, se ci può dare una fotografia della composizione della spesa corrente, che sale in maniera significativa per far fronte sì a dei rinnovi contrattuali, ma il cui valore economico è di tutta evidenza.
Depuis 16 heures 15 c'est le Président M. Perron qui remplit les fonctions de Président de la séance.
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Vorrei completare la domanda del collega Tibaldi rispetto a questo, nel senso che vorrei mettere in rapporto la cifra di trasferimento all'USL di 242 milioni di euro con la cifra complessiva, 250 milioni di euro che comprende il tutto, e capire se per il trasferimento all'USL, cioè per rispondere alle esigenze della sanità quest'anno sono previste più o meno risorse, perché mi sembra di aver capito che c'è una percentuale molto alta che va per il personale. Il personale quindi è una cosa importante ma, per dare una risposta ai bisogni della popolazione, ci sono più o meno risorse per l'USL quest'anno rispetto allo scorso anno?
Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Fosson.
Fosson (UV) - Vedo che si può concentrare la risposta. È chiaro che, di fronte alla complessità del bilancio, vedere una spesa sanitaria così alta è sicuramente di rilievo e noi ci sentiamo molto responsabili di questo. Parliamo sempre di razionalizzazione, se poi andremo nel dettaglio, vedrete che questa razionalizzazione è sicuramente in atto. Faccio solo una premessa per tutti e due che è sicuramente riconosciuta, cioè un servizio sanitario e sociale in un territorio di montagna ha il 20-25% di spese in più rispetto alle spese degli altri territori di pianura. Sapete che, se dovessimo assistere nel sociale o nel sanitario 120 mila abitanti in un terreno di pianura sarebbe diverso, e questo è riconosciuto correttoa livello di Commissioni, però dopo questo riconoscimento non segue un aumento di riconoscimento della spesa. A questo aggiungete che noi dal 1994 finanziamo la nostra sanità, quello che abbiamo incassato con l'IRAP è sempre andato in diminuzione, mentre, come ha correttamente riconosciuto il Consigliere Tibaldi, la spesa sanitaria lievita in tutte le Regioni anche in modo più consistente che nella nostra.
Per rispondere nel dettaglio, questo grosso aumento di spese correnti è dovuto soprattutto ad arretrati contrattuali. Nel 2006 il trasferimento all'USL per i "LEA" è di 214 milioni di euro a fronte di 208.350 dell'anno scorso, con un aumento anche della parte vincolata che passa da 8,328 milioni a 12,724 milioni. Anche il "PREFIN" lo dice: oneri contrattuali a parte, noi aumentiamo del 3,7-3,8%, questo, detto rispetto all'aumento che abbiamo avuto gli anni precedenti del 5,5-6%, è sicuramente un aumento contenuto. Quello che fa sballare i conti di quest'anno sono i 10,870 milioni di euro degli arretrati contrattuali dovuti ai dipendenti, il contratto è stato firmato nel 2005 e la messa a norma sempre sul 2006 per 6,6 milioni di euro, quindi vedete quasi 17 milioni di euro sono dovuti proprio a questi arretrati contrattuali. Per quanto dice il collega Frassy... sulla farmaceutica siamo bloccati dal decreto del Ministro, che prevede un aumento di non più dell'8% e, se tale decreto viene rinnovato, come ci ha promesso il Ministro in questa visita, la spesa farmaceutica dovrebbe rimanere a tali livelli. Gli allarmi però sono notevoli, si sta parlando di una nuova famiglia di chemioterapici dai costi molto elevati, quando verranno introdotti probabilmente bisognerà aumentare di qualche "punto" questo campo.
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Sempre a pagina 227 capitolo 59910, vorrei leggere questo capitolo insieme alle previsioni triennali; si parla del rimborso al Fondo sanitario nazionale degli oneri addebitati al Servizio sanitario regionale per la mobilità sanitaria passiva. Quest'anno sono previsti 2,5 milioni circa, adesso non ricordo più, l'Assessore lo aveva detto in commissione, ma non me lo sono annotato a cosa corrispondono questi 3,5 milioni; poi nel triennale vediamo che nel 2007 sono previsti 16,718 milioni come anche nel 2008. Abbiamo quindi un incremento ulteriore molto alto, volevo capire come mai questa mobilità nel triennio e soprattutto sarebbe interessante avere dei dati, non credo oralmente ma, se lei ce li può fornire per iscritto, perché nella finanziaria che dovremo poi discutere ci sarà un comma relativamente a tale problema. Credo allora che, se abbiamo i dati precisi, siamo in grado tutti quanti di assumere meglio una decisione.
Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Fosson.
Fosson (UV) - Sono completamente d'accordo con lei, nel senso che la mobilità è una parte importante della nostra spesa. Come lei sa, la mobilità viene restituita con saldi e acconti e dipendiamo dai calcoli dello Stato. A questo si aggiunga che un anno, per una vertenza precedentemente istituita con il Ministero, giustamente non fu pagata la mobilità, per cui nel 2005, come ha visto, abbiamo pagato 25 milioni di mobilità passiva. Le fornisco comunque i dati. Nel 2002 abbiamo pagato 12 milioni circa di mobilità passiva, nel 2003 14,151 milioni, nel 2004 16 milioni, nel 2005: 25 milioni, ma mi permetto di dire che abbiamo recuperato l'anno in cui non l'avevamo pagata, cioè il 2003. Nel 2005 abbiamo pagato il saldo 2002: 4 milioni di mobilità, l'acconto 2004: 10,568 milioni, e l'acconto 2005; quindi abbiamo pagato 2 saldi e 2 acconti nel 2005: erano il saldo 2003 e il saldo 2002. I 25 milioni del 2005 raggruppano 2 anni, ecco perché è molto ingente. Nel 2006 abbiamo messo a bilancio solo 3,583 milioni di mobilità, perché è il saldo del 2003, mentre la cifra dell'acconto 2006 non ci è ancora pervenuta, perché lei sa che in questo periodo c'è una discussione a livello centrale. Come fare a limitare la mobilità passiva? Lei l'altro giorno diceva: "basta spostare un primario da una parte all'altra"; a parte il fatto che non è così semplice spostare i primari, bisogna che questi siano d'accordo, però lo abbiamo fatto, perché quest'anno abbiamo cambiato 3 primari assumendo delle persone molto valide, che cominciano di nuovo ad aver fiducia nelle nostre strutture sanitarie, così come la scuola infermieri da 2 anni è al massimo degli iscritti (30 iscritti). Tutto questo vuol dire che stiamo recuperando fiducia non solo nei nostri giovani, ma anche nei primari esterni che ci portano le loro competenze. Chiaramente questa mobilità - sono dati nazionali, ne parleremo dopo - è una mobilità obbligatoria verso le grandi specialità, verso strutture oncologiche, alte specialità a cui non possiamo dare una nostra risposta, poi c'è una mobilità che tutti stanno cercando di affrontare unanimemente per medi bassi "DRG", che è gravitata verso istituti privati convenzionati su cui si cerca di fare qualcosa. Ho tutti i dati qui, glieli farò avere, però mi sembra di averli già dati con un certo ordine.
Presidente - La parola al Consigliere La Torre.
La Torre (FA) - Sempre sulla pagina 227, capitolo 59520: "Spese a carico della Regione per l'esercizio di funzioni sanitarie attribuite al Servizio sanitario nazionale". Assessore, mi ricollego a questo punto per comprendere e capire sul discorso del piano della protezione sull'influenza aviaria, o comunque anche sul vaccino come viene gestito questo argomento nei rapporti Stato-Regione, cioè tali piani sono a carico della Regione, sono pagati, rientrano nella competenza nazionale, cosa abbiamo predisposto e conseguentemente i costi a chi vengono addebitati?
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Assessore, la ringrazio per i dati che ci ha fornito. Le chiederei se è possibile fornire il dettaglio dei "DRG" in cui c'è maggiore mobilità attiva e passiva.
La seconda domanda la formulo all'Assessore Marguerettaz: mi è sfuggito ieri, quando analizzavamo le entrate, se esiste un capitolo in cui noi introitiamo la mobilità attiva, oppure se questo capitolo ce l'ha direttamente l'USL.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - Stiamo parlando di bilancio, se lei mi dice che qualitativamente vuol sapere quali sono i capitoli della mobilità attiva e passiva io glieli so dire, perché sono preparato. Mobilità passiva, sui 5.000 e più del 2004 abbiamo avuto 1.200 casi di mobilità passiva per una patologia ortopedica riabilitativa, dopodiché segue il settore dell'oculistica, il settore delle malattie cardiovascolari non avendo una cardiochirurgia in Valle d'Aosta. Abbiamo una mobilità attiva nei riguardi della chirurgia vascolare, della chirurgia bariatrica -obesità - e negli ultimi 6 mesi del 2004 abbiamo avuto una mobilità attiva anche nella chirurgia uroloca che nel 2005 è aumentata del 300% rispetto al 2004. Una mobilità attiva quindi, che però non viene in entrata, perché è a saldo con le altre Regioni, cioè paghiamo una mobilità attiva, c'è una differenza.
Per quanto riguarda la domanda del Consigliere La Torre, mi sembra molto pertinente, ha anche identificato il capitolo giusto, il 50520, che è il capitolo di finanziamento che rimane a noi per sviluppare quei rapporti Ospedale-territorio. È proprio da questa cifra che noi, quando si verifica un'emergenza come quella che si è verificata con l'influenza aviaria - e soprattutto con l'esigenza di effettuare una vaccinazione a tappeto -, abbiamo attinto i fondi; tra l'altro, siamo arrivati ad oltre 75% della popolazione vaccinata a fronte del 60% dell'anno passato, con dei costi sui 270 mila euro, perché abbiamo coinvolto i medici di famiglia, le infermiere, eccetera; questo è il capitolo che prevede 1 milione di euro per queste iniziative, territorio, eccetera.
Presidente - Sulla pagina 228 la parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Rispetto al capitolo 59980 vedo che ci sono 200 mila euro in meno rispetto allo scorso anno e nel triennio c'è questa stessa tendenza che rimane. Volevo capire se, rispetto a tali prestazioni di assistenza sanitaria aggiuntiva, la diminuzione del capitolo è stata decisa perché sono diminuite le richieste, nel senso che in questo capitolo erano previste delle attrezzature che sono desuete, che non sono più necessarie; oppure se ci sono altre motivazioni. È all'interno di tale capitolo che rientrano gli occhiali, i pannoloni servono? Vorrei capire perché c'è tale diminuzione.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - Oltre ad un fattore economico, c'è una diminuzione di utilizzo dei pannoloni, perché con tecniche nuove si applicano meno questi presidi. Inoltre stiamo lavorando molto su questo - sarà scritto anche sul Piano sanitario -, perché intanto vediamo di applicare delle nuove scale, stiamo vedendo se applicare anche un IRSE a questo settore, perché è necessario fare una valutazione di famiglia e di redditi. Ci sarà poi tutto un capitolo che affronteremo e un obiettivo dirigenziale per l'anno prossimo che riguarda le protesi odontoiatriche, eccetera. Lei sa che, quando si parla di protesi odontoiatriche, i prezzi vanno a lievitare, però prevediamo per il 2006 un'iniziativa legislativa di prezziario... perché un tossicodipendente senza denti o un anziano senza denti hanno una minore efficienza e quindi hanno un'esigenza sociale come chi ha una casa piccola... nel 2006 prevederemo una legge che affronti il problema e lo affronteremo nel 2007 con un capitolo aggiuntivo...
(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)
... speriamo proprio di aggiungere qualche altra risorsa ancora; per ora questa spesa è diminuita per quello che le ho detto.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Sul capitolo 60010 volevo capire a cosa si riferiscono queste collaborazioni tecniche per realizzare azioni correlate al raggiungimento di obiettivi previsti dalla programmazione. All'interno dell'USL, mi sembra che, quando l'azienda ha degli obiettivi da raggiungere al proprio interno, provvede con una serie di consulenze o di studi particolari, ma queste rientrano nel capitolo dell'USL e dentro il suo bilancio; questo invece è un'altra cosa, ma non so se sono spese queste della Regione, spese dell'USL, non capisco chi delibera tali spese e a quale fine.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - Questo è un capitolo a parte, 50910-920 chiaramente sono tutti trasferimenti all'USL. Il capitolo 60010 è un capitolo a carico della Regione: sono delle spese di collaborazioni tecniche per portare avanti delle iniziative scientifiche, soprattutto in rapporto fra Regione e azienda. Come si sa, queste sono spese che ci saranno utili con l'entrata in vigore del nuovo Piano sanitario, piani di zona, eccetera; sono spese per permettere l'avvio di collaborazioni tecniche e scientifiche che possano rendere più rapide tali attuazioni.
Presidente - Sulla pagina 229 la parola al Consigliere Viérin Marco.
Viérin M. (SA) - Solo per chiedere all'Assessore sull'ultimo capitolo della pagina, il 60970, in merito ai contributi dello Stato per la definizione dei pericoli derivanti dall'amianto, se riguardavano solo i pericoli di un certo tipo o anche quelli alle strutture che abbiamo ancora presenti in Valle, aventi copertura con la presenza di amianto.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - Sono dei fondi statali di nuova istituzione, molto corretti, che vanno nei 2 settori che ha detto lei: prima per una campagna di prevenzione dell'amianto che stiamo già attuando, poi di bonifica delle strutture e delle officine, dei luoghi di lavoro dove l'amianto è ancora presente.
Presidente - Sulla pagina 230 la parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Capitolo 60380: vorrei capire qui quali sono gli interventi di edilizia sanitaria che vengono finanziati dalla Regione. Se questi sono in più rispetto ai finanziamenti ex articolo 20, quindi finanziamenti ministeriali, e qual è la tipologia di opere che questi finanziamenti dovrebbero consentire di realizzare. Vorrei capire poi come mai su tali finanziamenti ci sono delle oscillazioni, cioè qui abbiamo nell'assestato 2005 6,7 milioni, nel 2006 ne abbiamo 3,2 milioni e questa cifra più o meno si attesta anche negli anni successivi 3,2 nel 2007 e 2,7 nel 2008.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - Oscilla perché alcuni interventi strutturali iniziano e finiscono, per fortuna, e poi perché i costi delle tecnologie sono variabili a seconda dell'anno. Nell'assestato 2005 un grande finanziamento tecnologico per innovazioni è dovuto anche al nuovo servizio e al nuovo Primario di Otorino laringoiatria che, arrivando ad operare ad Aosta - e, fra l'altro, in 2 mesi ha fatto quanto era stato fatto in un anno -, ha voluto mettere al passo la struttura con un "laser", eccetera.
Per quanto riguarda le strutture, sono le ultime 2 strutture previste all'interno dei famosi 55 milioni di euro delle strutture sanitarie dell'Ospedale, cioè la messa a norma del laboratorio di viale Ginevra e la ricollocazione del punto prelievi nella cosiddetta "struttura Villa Artaz". Questi sono già dei finanziamenti ex articolo 20, la ristrutturazione del laboratorio, la messa a norma costa 1,712 milioni di euro, di cui 1,330 con fondi statali ex articolo 20 e la ricollocazione del punto prelievi, a fronte di un costo di 825.000 euro, prevede un finanziamento statale di 688.000 euro. Queste non sono solo delle manutenzioni, sono proprio delle ricollocazioni per rendere l'Ospedale di viale Ginevra sempre più funzionale e rispondente alle esigenze della popolazione.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Sempre su questo capitolo volevo capire come mai, se prendiamo il triennale 2005-2007, avevamo nel 2005 per competenza 2 milioni di euro, qui ne troviamo nell'assestato 6 milioni, quindi troviamo un incremento di 4,7 milioni di euro. Capisco che lei dica che...
(interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)
... allora riformulo la domanda con calma poi lei con calma mi risponde, altrimenti abbiamo difficoltà a capirci. Lei mi ha detto che c'è questo grande aumento di 4,75 milioni per la specialità di otorino. La domanda è: è solo per questo o anche per altre attrezzature? Dove sono stati presi questi 4,7 milioni di euro, visto che nel bilancio 2005 e nel triennale 2005-2007 non c'erano?
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - Il capitolo 60380 prevede queste voci: finanziamento all'USL per la manutenzione straordinaria e l'adeguamento tecnologico delle strutture, il previsto era 1,75 milioni, sono stati spesi 3,6 milioni; la messa a norma di impianti tecnologici era 250 mila euro di previsione, 250 mila euro sono stati spesi; la ristrutturazione del laboratorio analisi del Presidio ospedaliero, sono fondi statali, arrivavano da lì, non erano previsti nell'assestato 2005, sono stati di 1,712 milioni di euro; la ricollocazione del punto prelievi non era prevista nel 2005, sono fondi che sono arrivati dallo Stato per 825.000 euro.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Per capire. Quando lei parla nel 2006 di 3,2 milioni di euro, che servono per i laboratori, il punto prelievi, si tratta delle stesse opere e dello stesso importo che mi ha fornito poco fa per giustificare l'assestato 2005. Vediamo se ho capito bene: lei mi dice che in assestato 2005 c'erano 2 milioni, però sia per il punto prelievi, 800 milioni, sia per il laboratorio di analisi, 1,7 milioni, sia per altro, le spese sono aumentate e qui mi va bene. Quando chiedo nel 2006 quei 3,2 milioni di competenza a cosa servono? Servono alle stesse cose o ad altre? Era questa la domanda, Assessore.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - Glielo dico subito. Nel 2006 sempre per lo stesso capitolo sono previsti 2,85 milioni di euro per il finanziamento all'USL per la manutenzione straordinaria della dotazione tecnologica delle strutture sanitarie e socio-sanitarie, 250 mila euro per la messa a norma di impianti e tecnologie, poi 100 mila euro per il finanziamento e per la demolizione e ricostruzione della "villa Amy" in Comune di Brusson. Per le altre strutture non è previsto alcun finanziamento.
Presidente - Sulla pagina 231 la parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Il capitolo è il 60480, nel quale si prevede 1,5 milioni di euro per la progettazione e la realizzazione di strutture socio-sanitarie e territoriali. Nella pagina a fianco il 64420 prevede anch'esso alcuni interventi urgenti nell'edilizia sanitaria territoriale, ma con una cifra più ridotta, poco più di 500 mila euro, e con un impegno promiscuo, perché riguarda anche l'edilizia sanitaria ospedaliera. Assessore, già lo scorso anno abbiamo affrontato questo capitolo, in programma c'erano una serie di interventi, in particolare l'intervento principale era quello di Donnas con la ristrutturazione del poliambulatorio con la radiologia in rete. Vorrei sapere se, alla luce del montante finanziario che è decisamente superiore rispetto allo scorso anno, questi soldi vanno sempre in tale direzione e se ci sono altri interventi di rilievo (ricordo che si parlava di centro diurno di Alzheimer ad Aosta e di struttura socio-sanitaria a Nus). Vorrei sapere quindi se questo montante viene sempre orientato a favore di tali iniziative o se ce ne sono altre, anche perché qui il capitolo è arricchito di un termine che prima non aveva, la progettazione e non solo la realizzazione, quindi magari c'è in itinere qualcos'altro, di cui sarebbe opportuno conoscerne fin d'ora quelle che sono le intenzioni.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - Le dirò subito che l'ambulatorio e il Poliambulatorio di Donnas sono finiti, sono funzionanti: sicuramente un grande presidio per il fondovalle e, secondo noi, dovrà essere anche un limite alla mobilità passiva, anzi verso le aree dell'Eporediese. La radiologia in linea funziona, stiamo pensando addirittura di trasferire un centro traumatologico, o comunque un centro di prima medicazione che possa essere presente 24 ore su 24.
Lei mi chiedeva qualcosa del capitolo 60420, per correttezza glielo dico: è la progettazione dell'ex stabile maternità, che era già prevista. I 2 grandi interventi previsti qui: non abbiamo messo in bilancio grandi interventi, la logica che passa è sempre quella di ristrutturare e di razionalizzare. Lo ha già detto lei: sono le RSA di Aosta e la famosa regione Gotrau, lei sa che il progetto definitivo ormai è stato presentato per cui il finanziamento, glielo dico subito: progettazione RSA, centro diurno, Alzheimer in Comune di Aosta per 100 mila euro e la realizzazione della nuova struttura socio-sanitaria di Nus per 1,415 milioni di euro per il 2006 e altrettanto per il 2007. Sono altresì state inserite sempre nello stesso capitolo la progettazione del CEA (Centro educativo assistenziale per disabili di più di 18 anni) nel Comune di Gressan e giungerà in Consiglio la prossima settimana, con l'aiuto del Consigliere Stacchetti, la donazione di quel terreno nel Comune di Gressan, su cui pensiamo di costruire un CEA.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Volevo chiedere, rispetto a tutti questi capitoli, dove troviamo le risorse per attivare quel progetto, che la Giunta e la maggioranza hanno deciso, di ampliamento ad est dell'Ospedale.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - La ringrazio di aver messo in risalto questo, perché non è che la maggioranza non si sia accorta nel "PREFIN" di aver votato l'allargamento ad est che è il più logico e che è un bel progetto. La maggioranza lo sa benissimo, ne abbiamo discusso a lungo, abbiamo dei problemi da risolvere, li affronteremo con un piano di fattibilità, però la maggioranza se n'è resa conto benissimo. Il capitolo è il n. 60310, in cui sono previsti 10 milioni di euro per il 2007 e 20 milioni di euro per il 2008. Si pensa di iniziare nella seconda metà del 2007. Come progettazioni, incarico, eccetera, abbiamo stabilito, sempre sullo stesso capitolo 60310, 150 mila euro per il 2006.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Solo una breve considerazione a margine della risposta che lei ha fornito al collega Tibaldi sul capitolo 60480 in relazione alla realizzazione delle strutture socio-sanitarie, in particolare alla realizzazione di nuove RSA sul territorio del Comune di Aosta. Al di là del progetto della regione Gotrau, che sono almeno 15 anni che se ne parla, lei dice che c'è il progetto esecutivo, auspichiamo sia la volta buona e auspichiamo soprattutto che fra il progetto esecutivo e il "taglio del nastro" passino tempi ragionevoli; su questo non facciamo nessuna ulteriore valutazione se non un auspicio di concretizzazione di tale disegno. Sulla struttura "Bonifacio Festaz" noi esprimiamo non perplessità, ma preoccupazione e ci stupisce che lei sia fautore di questo progetto perché, se la memoria non mi inganna, lei era stato, prima di vestire i panni di Amministratore regionale e di Assessore, componente di quel Consiglio di amministrazione, perciò conosce bene la struttura, che era nata come struttura di avanguardia con ampi spazi comuni e con tutta una situazione che doveva dare il minimo impatto psicologico agli ospiti. Oggi come oggi non voglio dire che sia diventato un mezzo "lager", però sono spariti gli spazi comuni, sono stati raddoppiati i posti nelle stanze, c'è un'insufficienza dei servizi igienici, sono sparite quelle stanze che c'erano nei vari piani, cioè ci sono tutta una serie di problematiche che già oggi rendono pesante per gli ospiti e difficile per gli addetti sanitari la gestione di quella struttura. Ora, trasformare alcune stanze o alcuni piani - questo non lo sappiamo, perché lei su questo non si è espresso e magari se lo fa la ringraziamo - vuol dire o ripensare completamente quella struttura con un "vestito" nuovo ma, se l'ipotesi è quella di aggiungere ancora qualcosa a una situazione che ha trasfigurato in peggio quello che era un bel progetto, esprimo forte preoccupazione, perché lei potrà dire che c'è una nuova RSA, però non ha dato una risposta reale alle esigenze del territorio.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - È un dato recente di questi giorni, la RSA è entrata in funzione in questi giorni, il primo malato è stato trasferito il 1° dicembre. Da un lato, lei dice una cosa giusta, cioè noi aspettavamo una residenza di Gotrau da tanto tempo, che sarà funzionalmente più rispondente a quello per cui è sorta.
Per quanto concerne la seconda domanda, mi permetto di dire che non è vero, proprio perché ho fatto parte per 12 anni del "CdA" in forma gratuita. Strutturalmente "Bonifacio Festaz" è una delle strutture sanitarie migliori che abbiamo in regione, come lungodegenza. Se lei va a verificare il piano terreno...
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
... non l'abbiamo stravolta, l'abbiamo cambiata, ha ragione, l'abbiamo migliorata dal punto di vista dell'assistenza del personale. Le stanze...
(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)
... Signora mia, se lei viene a vederla, io gliela posso descrivere, perché sotto al piano terreno sono tutte stanze a 2 con letti mobili, con dei bagni, già attrezzati in modo perfetto per disabili, per cui quella non è solo una RSA, ma è una delle più belle RSA esistenti...
(nuova interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)
... mi lasci finire, poi andiamo a vederlo, lo abbiamo visto con l'Assessore Rigo diverse volte. Qual è il grande vantaggio di questa casa, poi tutto il resto si può migliorare... l'aver messo una RSA cosa vuol dire? Vuol dire aver applicato uno "standard" funzionale, cioè un'infermiera per 24 ore, un ciclo di medici 20 ore la settimana, un direttore sanitario, è un modulo di 20 su una casa che ha 80 malati e di cui il piano terreno, come le dicevo, è proprio fatto per i disabili. Il grande vantaggio di questa casa è che a 400 metri dall'Ospedale, per cui, come lei sa, la tipologia della RSA prevede la vicinanza ad un centro ospedaliero, perché il malato della RSA è un malato che facilmente può aggravarsi, strutturalmente la casa, le assicuro... manca l'ossigeno, ma non è previsto nelle RSA e comunque pensiamo ad un impianto di bombole che si utilizzano nelle RSA normali, per ottimizzare dal punto di vista strutturale. In questi 20 posti si applicheranno gli "standard" delle RSA, che sono completamente diversi dagli "standard" della microcomunità per anziani...
(nuova interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
... sono in sostituzione dell'esistente, cioè un reparto, il pian terreno, il sotterrato di 10 stanze per 20 malati, con stanze a norma non solo per RSA, ma per una tipologia superiore, con un nucleo e con degli "standard" assistenziali completamente diversi risponde temporaneamente, in attesa della costruzione della RSA di regione Gotrau... in modo ottimale a fare una RSA temporanea e perché temporanea? Perché il "Bonifacio Festaz" non è di nostra proprietà, per cui è una convenzione fra l'azienda sanitaria e il "Bonifacio Festaz". Sono ben contento se lo andrete a visitare, perché questo per Aosta sarà una grande risorsa.
Presidente - Sulla pagina 232 la parola al Consigliere Salzone.
Salzone (FA) - Solo un chiarimento perché non capisco. Sul capitolo 58700, "Contributi ad enti pubblici per l'eliminazione delle barriere architettoniche a favore delle persone disabili", non c'è niente, come mai?
(interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Era un altro capitolo, anche se nella stessa pagina.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - Ha ragione, noi abbiamo un meccanismo che funziona così: esiste un fondo sociale regionale, è quello che abbiamo aumentato del 15%, come le dicevo. In tale fondo, che è quest'anno di 21 milioni di euro, c'è una quota che non è ancora destinata. Il suo indirizzo sarà determinato da una deliberazione della Giunta regionale, come è avvenuto negli anni precedenti. Fra 11 milioni e 21 è perché alcuni finanziamenti erano già stati previsti nell'anno, ecco perché lei non vede quest'anno i contributi. Le dico però che i contributi per l'abbattimento delle barriere architettoniche sulla previsione del fondo, come dicevo... dovrebbe aumentare del 20-30% il finanziamento, perché i fondi che dedicavamo finora non sono più sufficienti. Il fondo sociale regionale è di quasi 22 milioni di euro, aumentato del 15%; abbiamo fatto tutti i ragionamenti, non basta aumentare i soldi, bisogna cambiare struttura, ha ragione lei. Di questi fondi 11 milioni di euro saranno destinati a seguito di una deliberazione di Giunta, come indicazione; alcuni di questi andranno ad implementare tale finanziamento.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Sul capitolo 60880 volevo capire che tipo di spese di funzionamento ci sono ancora per questa comunità, tanto più che nel triennio vedo che le spese non ci sono più, quindi non troviamo più stanziamenti nel 2007-2008.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - È un'osservazione giusta. La Comunità "Desaymonet", o "Talapé" come si vuol chiamare, è una comunità che godeva di una doppia convenzione; siccome ospitava etilisti e doppia diagnosi, aveva una convenzione con la Regione e una convenzione con l'azienda. Verrà finanziata con dei fondi dell'azienda, per cui nel trasferimento delle vincolate all'USL c'è anche una quota per questo. La comunità dovrà spostarsi però da quella zona, perché la casa andrà tutta ristrutturata.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Solo come appendice ad un'affermazione fatta precedentemente. La maggioranza ha votato il "PREFIN", ma è una maggioranza un po' risicata, 19, proprio "al pelo" su 35.
Capitolo 61310, "Fondo regionale per le politiche sociali": non capisco come mai nel bilancio 2005-2007 triennale erano previsti nella competenza 2005 quasi 14 milioni di euro, qui ne troviamo 207, vorrei capire perché.
Seconda domanda, come mai, rispetto alle previsioni del triennale 2005-2006-2007, troviamo una diminuzione...
(interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)
... il capitolo è sempre il 61310, nel bilancio 2005-2007 erano previste per il 2005 13,947 milioni di euro, quasi 14 milioni, nell'assestato troviamo 207 mila euro, vorrei capire come mai. Seconda domanda: come mai, se nel bilancio triennale 2005-2007 la competenza 2006 anche qui era di 13,783 milioni di euro, qui troviamo invece nel 2006 11,687 milioni, con una diminuzione di quasi 2 milioni di euro?
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - È lo stesso meccanismo che ho spiegato prima al collega Salzone e che le ho spiegato lo scorso anno, cioè c'è un fondo sociale regionale che è aumentato del 15%, cioè il totale nel 2005 era di 18,8 milioni di euro e nel 2006 è di 21,582 milioni di euro. Come lei sa, questo fondo sociale regionale viene indirizzato da una deliberazione di Giunta, cioè tali fondi dove vengono spesi? Vengono spesi a seguito di una deliberazione regionale dopo l'approvazione del bilancio. Di questi fondi, come dicevo al Consigliere Salzone prima, una parte sono già stati impegnati e io ora le darò una descrizione. Il "calderone" ancora da dividere è di 11,687 milioni di euro, che andranno in quei capitoli che dice lei probabilmente, poi 6 milioni di euro sono stati indirizzati a provvidenze a favore di soggetti in difficoltà, 150 mila euro, provvidenze a favore delle famiglie, contributi per l'eliminazione delle barriere architettoniche, finanziamento ad istituti come il "Don Bosco", la riabilitazione equestre, ecco sono soldi che sono già stati impegnati. Per arrivare a 21 mila bisogna sommare questi 11 mila, che saranno ancora divisi, con questi 6,335 e 1,714 milioni, che sono già stati destinati dagli anni precedenti. Ho qui tutto il riepilogo, glielo farò avere.
Presidente - Sulla pagina 235 la parola al Consigliere Stacchetti.
Stacchetti (SA) - Solo per capire come mai al capitolo 61314, "Provvidenze a favore delle famiglie", da un assestato di una cifra rilevante pure nei residui, poi vediamo nelle competenze 183.000, cifra che si ripete per gli altri anni.
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - È lo stesso problema che dicevo prima, cioè i fondi destinati a queste indicazioni sono deliberati ogni anno dopo la finanziaria, cioè si delibera un "tot" e le indicazioni che andranno su tali capitoli vengono poi... ecco perché vedete un finanziamento per il 2005, non vedete quasi niente per il 2006, perché una parte di questi fondi erano già stati destinati negli anni. Il grosso "calderone" andrà con questa deliberazione ridiviso in tali settori.
Presidente - Pagina 236. Pagina 237. Pagina 238. Pagina 239. Pagina 240.
Sulla pagina 241 la parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Pagina 241, capitolo 55140, "Dotazioni ordinarie perequative"; la competenza del bilancio è inferiore rispetto alla previsione del bilancio scorso 2005, erano 3,068 milioni, poi penso vi sia stata una variazione di bilancio, perché l'assestato 2005 qui stimato è addirittura maggiore di quanto non fosse la competenza del bilancio 2005. Arriviamo solo nel 2008 a reimpegnare una somma analoga alla previsione dell'assestato del 2005. Vorremmo allora capire per quale motivo, nell'ambito della risorsa centrale di funzionamento delle istituzioni scolastiche, c'è una contrazione delle disponibilità finanziarie, considerando anche che probabilmente gli effetti della "riforma Moratti" andranno ad incidere sulle esigenze delle singole istituzioni, perciò non so se queste esigenze devono trovare risorse finanziarie dal capitolo 55140 o se per le esigenze di attuazione della riforma ci sono previsioni di finanziamento differenziate. Su questo sarei grato all'Assessore se volesse darci una spiegazione tecnica.
L'altra questione, agganciata sempre a questa riduzione delle risorse, invece è legata a quella mozione che circa un anno fa questo Consiglio approvò, dibattendo non tanto sul merito che ci vedeva tutti concorsi - mi riferisco alla mozione della promozione di quelle attività sportive legate alla montagna e agli sport invernali -, ma le perplessità erano nate proprio sulle modalità di finanziamento. Vorrei capire, essendo passato un anno da quella mozione che aveva riferimento come impegno l'anno scolastico attuale, se quelle attività devono trovare finanziamento sempre in questo capitolo, o se invece hanno finanziamenti in un altro capitolo e nel qual caso se l'Assessore ce lo vuole specificare.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Era sullo stesso capitolo, stessa domanda, quindi aspetto che l'Assessore risponda poi eventualmente completo...
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Charles Teresa.
Charles (UV) - Il y a une petite diminution en considération des retouches que nous avons faites dans tout le budget, parce qu'en réalité ce chiffre-là fait une différence pour les 28 institutions scolaires mais, partagé dans les différentes institutions, décidément les retouches sont minimales et on l'a fait là où cela pesait moins parce que c'était nécessaire et, comme vous disiez, cela ne comporte pas dans le détail une grande différence.
Quant au sport, il y a un chapitre à part et pour ce qui est de la "réforme Moratti"...
(interruption du Conseiller Frassy, hors micro)
... je ne sais pas, nous allons le trouver, il y avait un engagement duquel on a tenu compte et surtout nous avons déjà fait de réunions avec ASIVA pour arriver à la définition d'un programme comme il faut. Le chapitre est 3 points après: c'est le 56150, "Realizzazione di iniziative culturali didattiche e sportive, destinate alle istituzioni scolastiche regionali". Pour la "réforme Moratti" c'est nous qui assurons directement la formation.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Assessore, non che non mi fidi delle sue risposte, però capisco che nell'insieme dei dati qualcosa può sfuggire e io penso che a lei sia sfuggito qualcosa, perché se l'impegno che lei ha preso nei confronti del Consiglio o che quest'ultimo le ha chiesto con quella mozione fosse allocato nelle risorse del capitolo 50150, dovrei concludere che l'impegno lei non lo ha considerato. Mi spiego.
Questo capitolo nel bilancio di previsione 2005 - se non ricordo male, in quel momento non avevamo ancora definito quella mozione, anche perché, ammesso che fosse stata definita, era a valere sull'anno scolastico successivo, in particolare sulla stagione invernale, perché c'era un problema di bilancio, e si era detto che avremmo fatto rientrare quelle risorse nel bilancio successivo, adesso non so se si ricorda il problema legato alla disponibilità di risorse - era di 101 mila euro, nella previsione del 2006 scende a 94 mila euro, di conseguenza non può recepire un "di più" se vi è una contrazione delle spese, perciò penso che nel riferimento che lei ci ha dato non "torni" qualcosa.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Charles Teresa.
Charles (UV) - On a gardé tout ce qu'il y avait pour les initiatives sportives, alors que d'autres initiatives n'ont pas été prises en considération aussi parce que l'année dernière on a fait des offres qui n'ont pas été accueillies, parce que les écoles ont beaucoup d'offres très souvent et donc pas toujours peuvent accueillir tout ce qu'on leur propose. Cette année tout a été pris en considération pour les initiatives sportives.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Vorrei tornare sul capitolo 55140 e sulla riforma. Già in Commissione avevamo parlato di questo, si era fatto un confronto fra l'intero capitolo 5140 nel 2005 e nel 2006 e, di fatto, mancano 450 mila euro rispetto all'anno scorso. La cosa che mi stupisce - non parlo tanto nei suoi confronti, Assessore, ma nei confronti della Giunta - è che l'Esecutivo ha messo nel "PREFIN" in mezzo a quel bel quadro la cultura come obiettivo centrale. Se la Giunta veramente voleva mettere la cultura al centro di tutto il suo progetto economico, sociale, politico, non poteva non mettere risorse significative all'istruzione. Lo so che l'Assessore Marguerettaz ha detto: "non possiamo esaminare i capitoli di bilancio secondo gli Assessorati", non lo abbiamo fatto, ma questo è un problema grave. Non è solo il capitolo 55140, ma l'intero punto 2.2.4.01 che a pagina 142 mi dà una diminuzione e la stessa cosa viene dopo.
Mi chiedo allora come è possibile che si voglia chiedere alla scuola di affrontare 2 problemi importanti, 2 innovazioni importanti, 2 riforme importanti: la riforma della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado... come è possibile che questi 3 ordini di scuola affrontino la riforma che è comunque un modo di ripensare la propria organizzazione sulle risorse! Ora si chiede alla scuola tutta di affrontare questa questione vitale per la scuola e per la cultura della Valle d'Aosta e si sottraggono le risorse!
In secondo luogo nel 2006 dovremo affrontare probabilmente la questione della riforma delle superiori e anche lì bisognerà che la scuola sia aiutata per fare la riforma. Dove troviamo tali risorse se non c'è un progetto politico chiaro da parte della Giunta e non solo da parte dell'Assessore, perché la cultura non è questione solo dell'Assessore all'istruzione, ma è questione dell'intera Giunta. Ora, se l'intera Giunta non si preoccupa di mettere risorse qui e non solo per le strade o per le solite cose, per le rotonde, ma per l'innovazione, la ricchezza, la risorsa umana di questa Valle, se non mettiamo risorse qui dove andiamo a finire? Veramente non c'è progetto di futuro, non c'è speranza! Mi sono un poco accalorata, ma mi sembra che questo sia un problema importante. Se la Giunta, se la maggioranza non si rende conto di questo, allora non faccia il "cinema" del "PREFIN" con la cultura in mezzo e tutto attorno gli altri raggi di azione!
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Charles Teresa.
Charles (UV) - Vous avez dit: "la culture au centre de la société valdôtaine" et moi j'ai bien apprécié ce choix, mais je vous dirai aussi que la culture ce n'est pas du gaspillage; je vous donne raison pour certains côtés, mais je vais faire d'abord un raisonnement philosophique. La culture n'est pas gaspillage. Mettre la culture au centre du tout ce que doit faire la civilisation valdôtaine à ce point-là ce n'est pas jeter de l'argent par la fenêtre et je crois qu'on peut commencer aussi par l'école à enseigner que ce n'est pas en ayant les poches pleines qu'on est cultivés. Celle-ci c'est une réflexion philosophique qu'il faut faire, même si vous avez raison pour certains côtés. C'est la tête la culture et c'est la forme mentale et c'est la manière de raisonner et c'est la manière de considérer les choses! Culture alors c'est aussi savoir faire face aux difficultés et la culture c'est aussi savoir faire face aux revers. Moi j'espère que l'économie valdôtaine n'empire pas plus qu'elle n'a déjà empiré, mais préparer tout de même les gens aux difficultés, sachez que peut-être c'est le plus grand résultat qu'on peut avoir. Oui, ce n'est pas en ayant de l'argent qu'on prépare les gens et qu'on forme la tête des gens, ce concept est absolument fondamental! Après pour certains détails vous pouvez avoir raison, mais me dire qu'on peut faire de la culture seulement en ayant de l'argent... là je ne peux pas être d'accord. Voilà c'est une réflexion de base qu'il faut absolument faire. On peut commencer par l'école à comprendre que ce n'est pas en ayant trop de bien-être que la civilisation valdôtaine peut avancer, alors moi je le prends aussi de cette manière. La culture au centre du budget de la Région, est énormément importante et, si on doit faire un petit pas en arrière, il faudrait le faire conscients, parce qu'on dit souvent - et votre groupe le dit - que parfois le bien-être nous a un peu endormi la tête et les consciences, c'est vrai? Voilà. Si nous faisons ce pas en arrière, mais en ayant la conscience de ce qu'il nous arrive et en ne dépensant pas trop d'argent, on le jetait par la fenêtre, moi je pense que c'est bien. Naturellement pour certains cas vous pouvez très bien soutenir certaines causes - et je peux être avec vous -, mais tout de même je n'accepte pas votre discours en général.
Presidente - Pagina 242.
Sulla pagina 243 la parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Sul capitolo 55560, "Attuazione del diritto allo studio nell'ambito universitario", notiamo che c'è una riduzione di 700 mila euro rispetto alla competenza dello scorso bilancio e una riduzione ulteriore avviene nel 2007 e nel 2008. Vorremmo capire anzitutto questo capitolo che tipo di interventi in concreto va a finanziare, poi vorremmo capire come si concilia con la previsione contenuta nella parte entrata di un aumento del 20% delle tasse universitarie sull'affermazione fatta dal Presidente Caveri, che non sono frutto di un aumento della tassa in quanto tale, ma di un aumento stimato delle iscrizioni. Abbiamo perciò, da un lato, un aumento delle iscrizioni stimate nel 20%, fronte entrate, tasse universitarie, e una diminuzione di 700 mila euro, che aumenta ancora nel corso del bilancio triennale. Vorremmo capire come sono conciliabili tali dati e se le somme che mancano di qui sono recuperate da altri capitoli e che tipo di interventi vengono finanziati con questo capitolo.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Charles Teresa.
Charles (UV) - Pour le chapitre 55560 il y a plusieurs détails. Il y a les interventions pour le service d'habitation pour les étudiants hors de la Vallée, donc c'est ce qu'on appelle les bourses d'études, mais d'autres bourses d'études pour les résidants en Vallée qui sont inscrits en et hors de la Vallée d'Aoste. Après il y a les subsides d'études pour ceux qui sont inscrits dehors dans toutes les universités italiennes ou étrangères, les étudiants universitaires qui ne sont pas résidants en Vallée d'Aoste, mais qui étudient dans une autre université. Même chose pour le service d'habitation pour ceux qui étudient en Vallée d'Aoste. Après il y a toutes les bourses d'études intitulées aux différentes personnalités.
Je n'ai pas bien compris la deuxième partie de votre question...
(interruption du Conseiller Frassy, hors micro)
... là aussi on a fait des retouches, donc il y a une diminution, mais on ne donne plus cette année les bourses d'étude aux étudiants qui travaillent, qui ont un salaire et celle-ci c'est une autre diminution... ce n'est pas nécessairement lié avec les inscriptions, je ne vois pas de liens étroits avec les inscriptions.
Presidente - Pagina 244. Pagina 245. Pagina 246.
Sulla pagina 247 la parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Vorrei fare un discorso organico sui vari capitoli che riguardano l'Università a pagina 247, partendo dall'auspicio - penso comune - che l'Università della Valle d'Aosta possa crescere in qualità innanzitutto... mi riferisco alla qualità dell'insegnamento rispetto alla concorrenzialità rispetto alle altre università... possa crescere nella qualità delle strutture necessarie per fare un'università di qualità: mi riferisco alle biblioteche, alle aule attrezzate, a tutte quelle infrastrutture che sono necessarie per avere un'università degna di questa definizione. Un'università che cresca di qualità normalmente cresce anche nei numeri degli studenti, cresce poi anche nei numeri dei docenti e nei costi. Se penso che la prima parte del mio ragionamento sia condiviso da tutte le forze politiche, non riesco a capire come possa poi concretizzarsi andando a leggere i dati contenuti in questa pagina. Noto ad esempio che nel capitolo 55654, "Finanziamento per gli investimenti", c'è una previsione di 900 mila euro, ma abbiamo 0 centesimi di euro nel 2007 e lo stesso nel 2008. Vedo il capitolo 56656, "Finanziamento a parte corrente dell'Università", che dovrebbe essere il "motore" dell'Università - non dimentichiamo che l'Amministrazione regionale assorbe oltre il 65% delle risorse nella cosiddetta "parte corrente" -, leggevo una competenza di 6,2 milioni di euro e deduco sia una competenza che sia stata interamente spesa per due ordini di motivi: il primo, perché la cassa ribadiva la stessa disponibilità del bilancio di previsione 2005 e l'assestato 2005 stimato in questo bilancio preventivo del 2006 riporta nuovamente 6,2 milioni di euro, perciò deduco che quella cifra di competenza stimata sia stata interamente spesa. Vedo che la competenza 2004 tracolla a 4,4 milioni di euro, allora mi domando come è possibile, avendo un'università che deve essere in espansione, o siamo così bravi che siamo riusciti a far venire gratis i docenti universitari e non so quale altra alchimia contabile siamo riusciti a mettere in piedi, altrimenti difficilmente si spiega.
Sul capitolo 56659 invece il discorso merita una riflessione a parte, nel senso che ci sono delle risorse e vorremmo capire, al di là delle risorse esistenti, quali sono i progetti, perché l'edilizia universitaria è un'esigenza in quanto tutte le sedi in cui sono allocate le aule universitarie, compresa la sede principale, sono sedi provvisorie, però, per spendere le cifre che avete messo fin dal 2006 e poi aumentate ancora di 6 milioni nel 2007 e nel 2008, bisogna avere delle idee, bisogna avere disponibilità delle aree e bisogna capire cosa fare. Ad oggi non mi sembra vi sia nulla di cantierabile, allora queste cifre dovrebbero avere più che un disegno politico un disegno semi-operativo a livello di intese con "Testafochi" o con altre aree che si erano in passato ipotizzate. Vorrei che nel dare risposta ai problemi che ho posto, oltre alla risposta sugli elementi di tipo contabile-finanziario, vi fosse anche tratteggiato non dico lo sviluppo da qui a chissà quando dell'Università, ma che vi sia l'individuazione delle priorità concrete.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Naturalmente qui siamo su dei capitoli del bilancio, quindi la mia risposta sarà "in pillole". Se vuole, le manderò la deliberazione più recente del Consiglio dell'Università, all'interno della quale troverà lo sviluppo per il prossimo triennio dell'ateneo valdostano. Va detto intanto che i fondi che trasferiamo all'Università sono fondi cospicui e che in parte sono oggi giacenti nella Tesoreria dell'Università, quindi, quando lei dice interamente spesi 6,2 milioni di euro, non è così, tanto che noi quest'anno abbiamo potuto ridurre i trasferimenti all'Università, perché l'Università stessa nell'ambito dei propri calcoli ha verificato che con quanto accumulato finora è in grado di reggere il Piano di sviluppo dell'Università, che oggi prevede da qui alla fine del 2007 un incremento ulteriore di 1.000 studenti, ma soprattutto prevede un passaggio dai 40 professori universitari di oggi a 62 professori, a cui corrisponderanno una sessantina di dipendenti dell'Università. È stato per ora stoppato quel piano di sviluppo molto grande, che in qualche maniera sarà collegato alle nuove linee di sviluppo dell'Università, che prevedeva entro la fine del 2007, 79 professori all'Università della Valle d'Aosta. Questo deriva dalla circostanza che in questo momento abbiamo un solo corso attivato come laurea magistrale, cioè laurea di secondo grado: quella di Psicologia. Per ora abbiamo ritenuto prudenziale bloccare lo sviluppo con lauree magistrali delle altre facoltà che pure avevano fatto richiesta. Da notare che tale "stop" alla verticalizzazione di alcune lauree ha come contraltare il fatto che è nata da quest'anno la Facoltà di Scienze politiche e, dall'altro, che con i soldi messi a disposizione al 90% dall'Amministrazione regionale è nato anche un Dipartimento per la ricerca, che era richiesto sia dai professori che dai ricercatori. Le farò avere il documento perché, purtroppo, nella sintesi assoluta a cui siamo costretti qui, sono in difficoltà ad esplicitarle un documento che ha una sua vastità e un suo disegno.
Per quel che riguarda l'edilizia universitaria, in questo momento è in fase di progettazione l'intervento sul Saint-Bénin. L'Università è stata costretta ad affittare dei capannoni all'ingresso di Aosta per poter svolgere le lezioni universitarie e in parte queste lezioni avvengono anche in un immobile vicino all'Università e al centro sviluppo nell'"area Cogne". In realtà, mi auguro che l'impegno assunto dal Ministro della difesa di una rapida cessione in cambio di una serie di "utilities" dell'area "ex Testafochi" ci consenta di poter cambiare la destinazione del Saint-Bénin, perché nella fase di progettazione verrà progettata come sede di parte dell'Università, ma con una concezione progettuale che possa consentire anche un cambio di uso nel caso in cui nel frattempo vi fosse il trasferimento della "Testafochi". Nel frattempo l'"area Testafochi" rientra nell'elenco delle grandi opere sotto il profilo della fattibilità, quindi, mentre il bene non è ancora transitato alla Regione, stiamo già esprimendo una qual certa progettualità che dovrebbe consentire all'atto del trasferimento di poter immaginare di spostare parte dell'Università fin dal primo anno.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Penso che un chiarimento nel dibattito pubblico vada dato rispetto all'affermazione effettuata dal Presidente Caveri, perché non vorremmo che da qui a un certo numero di anni, che noi stimiamo tanti, la colpa sia del "Governo Berlusconi", se l'Università della Valle d'Aosta stenta a decollare, perché, se non ricordo male, il Governo ha dato la disponibilità alla dismissione di quelle aree o, meglio, a una parte di quelle aree, perché ci risulta che non ci sia l'intendimento di dismettere nella totalità la Caserma "Testafochi", ma di dismettere la parte più fronte Piazza della Repubblica...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
... evidentemente avete fatto dei passi avanti rispetto alle informazioni che avevamo noi ma, se non sono stati fatti altri passi avanti - e fino a qualche mese fa così ci risultava -, c'era la richiesta da parte dei comandi militari di avere delle alternative che dovevano essere individuate dall'Amministrazione regionale. Per sgombrare il campo dagli equivoci, la disponibilità del Governo c'è, ma non è una disponibilità a costo zero o, meglio, c'è la richiesta di un'attivazione da parte regionale a risolvere una serie di situazioni logistiche che, in assenza di quell'intervento regionale, fanno sì che l'"area Testafochi" non venga ceduta. Vorrei allora capire se lei ha superato anche queste richieste o se invece ha già dato delle risposte, perché il fatto che lei abbia omesso tale passaggio non dicendo che ci sono queste richieste e non dicendo che sono state già individuate delle risposte mi porta a dire che la sua risposta è lacunosa rispetto a tale problema importante.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Mi spiace, ma è esattamente l'inverso, come dimostra il carteggio che abbiamo con il Ministro Martino. Entro il mese di ottobre il Ministro Martino si era impegnato, attraverso il Genio, a farci avere con esattezza le richieste delle "utilities", cioè l'insieme di misure compensative che consentivano il transito della caserma alla Regione. Stiamo ancora aspettando. Ho scritto un ennesimo sollecito al Ministro, che è molto gentile e il cui Gabinetto è molto disponibile. L'equivoco sull'utilizzo dell'intera area deriva dal fatto che una delle "utilities" che loro chiedono è la costruzione di un certo numero di alloggi per i volontari e in effetti una parte degli alloggi sorgerebbe dove esiste oggi l'officina. È vero quindi che una parte non verrebbe ceduta ma, in realtà, quelle case probabilmente verrebbero costruite da noi e non dal Genio militare. Sono ancora in attesa, comunque, e devo dire che esiste un certo imbarazzo anche da parte del Gabinetto del Ministro, che ci ha fatto intendere che fra la volontà politica espressa dal Ministro e la parte operativa delle richieste che devono esserci introdotte ufficialmente dal Ministero un po' di tempo passa, quindi ho l'impressione che stiamo dicendo la stessa cosa. L'unica cosa differente è che in questo momento abbiamo espresso tutte le disponibilità, ma dobbiamo avere dalla parte militare le richieste per poter accedere alla firma di quella intesa fra il sottoscritto e il Ministro, che dovrebbe consentire la cessione del bene. Non voglio assolutamente dire che esiste una responsabilità di chicchessia rispetto allo sviluppo dell'Università, tanto che oggi il bilancio dà atto di uno sviluppo alternativo delle sedi universitarie senza tener conto della "ipotesi Testafochi". Visto che in questo momento immaginiamo che realisticamente la caserma nel 2006 possa transitare, cautelativamente abbiamo cominciato un'opera, grazie all'Assessore Cerise, di progettualità rispetto alla trasformazione della "Testafochi" nell'Università e nell'allegato "campus".
Presidente - Pagina 248. Pagina 249. Pagina 250. Pagina 251. Pagina 252.
Sulla pagina 253 la parola al Consigliere Lanièce.
Lanièce (SA) - Volevo avere delucidazioni in merito al capitolo 57500, dove vengono previsti come competenza 150 mila euro per quanto riguarda le spese sui fondi assegnati dallo Stato per il finanziamento delle iniziative di tutela delle minoranze linguistiche, vorrei quindi sapere quali sono gli interventi che sono previsti con questa somma a disposizione.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Charles Teresa.
Charles (UV) - Ce sont des fonds de l'Etat, que nous avons vus aussi dans les recettes, ici il y a les frais correspondants, il y a pour la Communauté Walser, parce que le projet a été fait avant les minorités franco-provençales, on a présenté aussi un projet pour les langues franco-provençales, mais cela viendra peut-être dans l'avenir. Pour le moment sur 4 ans nous avons des fonds, 2 années déjà ont été financées, des fonds pour l'ouverture des guichets linguistiques dans les Pays Walser, les 3 Pays, pas Gaby, mais Gressoney-Saint-Jean, Gressoney-La-Trinité et Issime. Il y a eu l'ouverture des 3 guichets à mi-temps, sont présidés par des gens qui connaissent la langue Walser, donc il y a aussi une possibilité d'emploi pour les gens du lieu et c'est une nouvelle expérience qui n'a jamais été faite au Val d'Aoste et qui a déjà été faite ailleurs.
Presidente - Sulla pagina 254 la parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Una curiosità sul capitolo 65900, "Completamento e manutenzione dell'archivio computerizzato dei beni culturali". Su questo argomento avevamo già avuto modo di fare alcune considerazioni in corso di legislatura rispetto a tutta una catalogazione, che è diventata obsoleta in virtù dei meccanismi che avevano portato a quella catalogazione, catalogazione in gran parte manuale, che adesso viene portata su supporti informatici. Ci sembrava di aver capito che il lavoro di riportare su supporti informatici fosse in dirittura di arrivo; leggendo il capitolo, sembrerebbe di avere conferma di tale ipotesi, salvo poi vedere che nel 2007 e nel 2008 c'è una previsione identica a quella della competenza del 2004. La domanda spontanea è: se c'è una previsione di arrivare alla conclusione di questo lavoro o se la mole di dati è tanta, per cui non c'è la possibilità ad oggi di fare una previsione. Sul presupposto che i beni culturali sono finiti, nel senso che non si costruiscono beni culturali, al limite si possono recensire quei pochi reperti che possono emergere in situazioni di scavo, il lavoro dovrebbe arrivare ad una conclusione, a vedere la previsione del triennale non sembra. Vorremmo avere di conseguenza qualche ragguaglio.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Charles Teresa.
Charles (UV) - Quant à l'informatisation des archives, c'est vrai qu'on en avait déjà parlé et c'est vrai que c'est un travail qui a commencé, mais qui n'est absolument pas complété. Je crois qu'on avait parlé de complètement quant aux archives des Communes, j'avais dit 70% est fait, Communes et paroisses, c'est autre chose, 30% restait à faire. Là tout de même il faut dire que la documentation sur les biens culturels ne termine jamais. Vous savez, quand moi je traverse la place Chanoux, je sens que là dessous il y a une autre ville palpitante, c'est une expression que j'utilise très souvent: là dessous il y a un tas de choses. J'avais dit aussi le jour qu'on a inauguré à nouveau le Musée archéologique que ce ne sera pas à faire de notre génération, parce que je me disais: il faut bien laisser quelque chose pour les générations à venir, mais par exemple cette année, en faisant des travaux qui servent pour l'"Hôtel de ville" et pour un restaurant qu'on va créer en dessous du "Café national", on a été obligés de faire des fouilles et d'après ces fouilles on a trouvé un tas de choses, donc commence à paraître cette ville palpitante dont je parle. Les biens culturels alors ce n'est pas vrai qu'ils sont tous classés, nous en aurons encore pour des générations.
Quant à la place Chanoux, à côté des fouilles romaines on a découvert un "domus" romaine, pas tout à fait, parce qu'on n'a vu pour le moment que quelques mètres et après on doit tout recouvrir, parce qu'il y aura le "Parallèle de Noël", mais on réouvrira. Pour le moment on a fait le recensement exact de ce qu'on a trouvé, mais tout le temps en Vallée d'Aoste il y a de biens culturels à découvrir et ceci c'est notre grand patrimoine, duquel nous sommes tous très heureux.
Presidente - Sulla pagina 255 la parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Sui restauri ci sono diversi capitoli di spesa, su restauri riguardanti immobili di proprietà regionale e riguardanti immobili non di proprietà regionale; la cifra più significativa è sui primi (6,5 milioni), la cifra minore è sui secondi (circa 1 milione di euro). Lo scorso anno c'era un impegno più o meno analogo, in particolare sul restauro e la manutenzione di immobili di proprietà regionale e l'area di intervento riguardava i castelli di Aymavilles e di Quart. Vorremmo sapere se questi 6,5 milioni previsti in competenza per il 2006 sono incentrati sempre sullo stesso obiettivo, ovvero questi 2 castelli.
Per quanto riguarda immobili non di proprietà regionale, larga parte degli interventi era su beni di proprietà ecclesiastica, la Cattedrale di Aosta, Sant'Orso, il Priorato e la Collegiale. Anche in questo caso vorremmo sapere se la cifra di 1,010 milioni di euro prevede interventi sempre in tale direzione o se ci sono nuovi edifici sui quali è prevista la spesa della Regione.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Charles Teresa.
Charles (UV) - Vous avez déjà très bien distingué tout ce qui est de propriété régionale, dont c'est les grands monuments, les châteaux, les palais et ce sont les églises et les chapelles, c'est-à-dire les biens de propriété ecclésiastiques normalement pour ce qui n'est pas de propriété régionale.
Quant au premier chapitre 65920, moi je peux chercher les détails, mais enfin Tour du Baillage, "Maison Lostan", Château de Sarre, il y a un complètement à faire, Aymavilles, Quart, il y a le Castel de Pont-Saint-Martin, dont on refait en ce moment la toiture, il y a la Tour de l'Archet et les Châteaux de Verrès et de Fénis, cela en gros.
Quant aux églises et aux biens qui ne sont pas de propriété régionale, il y a toute la partie de l'illumination de la Cathédrale, il y a le complètement de l'église de Courmayeur qui devra être ouverte à la fin du premier semestre, les fresques sont presque terminées, maintenant il y a des travaux de boiserie et il y a d'autres petits détails, comme des toiles importantes dans une chapelle de Pontboset et d'autres choses, mais toujours quant aux biens qui ne sont pas de la Région.
Presidente - Pagina 256. Pagina 257.
Sulla pagina 258 la parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Vorremmo alcuni chiarimenti sulla gestione del complesso Forte di Bard. Abbiamo seguito la costituzione di quella associazione che dovrebbe gestire l'insieme del complesso recuperato ma, a leggere le carte di quella associazione, che vede una presenza paritetica della Regione - un terzo - e per gli altri due terzi in maniera egualitaria di 2 fondazioni bancarie, ci sembrava di aver capito vi fosse una condivisione degli oneri salvo una "una tantum" maggiore, che versava solo la Regione all'atto della costituzione che, di conseguenza, dovrebbe essere al di fuori di questo bilancio, in quanto parliamo di cosa avvenuta nel 2005 e non nel 2006. Domandiamo perciò se la previsione, che poi c'è anche nel triennale aumentata, perché da 1,5 milioni si va a 2 milioni, è una previsione che è già stata oggetto di condivisione dei "partner" che costituiscono l'associazione, perché a leggere l'atto associativo ci sembrava che i costi futuri dovessero essere gestiti in maniera paritaria - un terzo ciascuno -, perciò la gestione annuale del triennio sono 6 milioni di euro per la gestione dell'associazione. È questo il conto giusto da fare o ci sfugge qualcosa?
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Vi sfugge qualcosa ed è sufficiente, se vuole glielo faccio avere, leggere copia dello statuto dell'Associazione "Amici del Forte di Bard", perché, in realtà, la partecipazione delle fondazioni è legata a due momenti: il primo è quello del pagamento di una quota annuale di adesione all'associazione, che dovrà essere fissata in una delle prossime riunioni, mentre le fondazioni, nell'accettare di entrare a far parte dell'associazione, hanno espresso l'impegno, che deriva da carteggi precedenti, di finanziamento di alcune mostre che si terranno all'interno del Forte di Bard. Il meccanismo quindi è esattamente questo, cioè l'Associazione "Amici del Forte di Bard" vede la rappresentanza locale nel "CdA" come maggioritaria rispetto alle fondazioni, che pure fanno parte come soci fondatori - e questa è una garanzia del loro interessamento -, ma il meccanismo ad oggi è quello di un'adesione annuale con una quota da parte delle fondazioni e l'impegno delle fondazioni stesse di intervenire su singole mostre che si svolgono nel corso dell'anno.
Presidente - Pagina 259. Pagina 260. Pagina 261.
Sulla pagina 262 la parola al Consigliere Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Intervengo sui capitoli dal 66570 al 66580, che riguardano i finanziamenti all'"Aeroclub". Quello che sorprende in questo bilancio, che qualcuno aveva definito un bilancio di "lacrime e sangue", è l'incremento del contributo all'"Aeroclub". È un incremento considerevole, perché si passa dai 130 mila euro del precedente bilancio di previsione a ben 190 mila euro, in totale controtendenza rispetto a quello che avviene per tutta un'altra serie di organismi, enti, fondazioni. Qui c'è qualcuno che invece va a beneficiare di "una moltiplicazione del pane e dei pesci". Ho letto anche le motivazioni che l'Assessore alle finanze ha dato in II Commissione rispetto a questo incremento, ma devo dire che mi risultano del tutto incomprensibili, perché leggo la risposta che lei ha dato: "nel limite delle disponibilità di bilancio..." - e queste sono molto elastiche, perché qui si incrementa - "... è chiaro che vanno definite queste cose; il problema è che, nel momento in cui abbiamo degli organismi che sono organismi simili, che hanno gli stessi riconoscimenti, deve essere fatto un ragionamento che sia un ragionamento". Non capisco come mai quindi ci troviamo di fronte a questa proliferazione di spesa per l'"Aeroclub".
Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Pastoret.
Pastoret (UV) - Fa bene il collega Riccarand a porre l'accento su questo, ci troviamo di fronte ad un'incongruenza fattuale tutta italiana. Gli "Aeroclub" sono autorizzati all'esercizio dall'"Aeroclub d'Italia", c'è stata una richiesta di riconoscimento di un "Aeroclub", difatti noi qui non ne finanziamo 1, ne finanziamo 2. Se si guardano i titoli dei capitoli, abbiamo il 66570, "Contributo all'Aeroclub Valle d'Aosta", per l'esercizio di attività turistico-sportive, di nuovo contributo straordinario all'"Aeroclub Valle d'Aosta" per spese di investimento. Ugualmente queste 2 voci sono replicate parlando di Aeroclub "Corrado Gex", che l'Amministrazione regionale non ha creato, o fondato, o riconosciuto, ma ha preso atto che è stato autorizzato dallo Stato ad esercitare una funzione; su questo si può discutere se sia giusto o sbagliato, ma ciò è stato fatto. A questo punto avevamo due possibilità: o ridurre i contributi all'"Aeroclub Valle d'Aosta", con il quale abbiamo un accordo per tutta una serie di attività all'interno dell'aeroporto; o riconoscere anche all'altro "Aeroclub", che è stato riconosciuto come "Aeroclub d'Italia", il diritto a percepire un finanziamento, finanziamento che abbiamo mantenuto in un ordine ridotto rispetto all'altro, ma a questo punto "applicare due pesi e due misure" in modo esagerato sarebbe stato scorretto. Si può poi discutere sull'entità delle somme, ma non sul principio che abbiamo applicato e che era giusto applicare.
Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Volevo chiedere 3 cose all'Assessore competente. Ha detto: "l'incremento è determinato dal fatto che qui si sdoppia l'attività dell'"Aeroclub", perché nasce questo nuovo Aeroclub "Corrado Gex", quindi bisogna finanziarlo". Le domande che volevo fare sono, intanto, quando è nato questo nuovo "Aeroclub", da quanti soci è composto, chi è il Presidente... e quale obbligo in base alla normativa statale la Regione di finanziare l'"Aeroclub".
Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Pastoret.
Pastoret (UV) - Mi hanno insegnato a scuola che ci sono delle domande di carattere pleonastico, questa mi sembra una di quelle. Chi è il Presidente dell'"Aeroclub" lo sapete bene, perché la IV Commissione ha provveduto a convocarlo l'altro giorno per discutere il piano di sviluppo...
(interruzione del Consigliere Curtaz, fuori microfono)
... adesso ve lo dico, Consigliere Curtaz, sa bene che non nascondo le cose io, però lo avete detto sulla convocazione della Commissione ed è il Senatore Rollandin e lo sapete tutti! Non me la prendo, Elio, non arrabbiarti tu se non mi arrabbio io! La data di creazione non la ricordo, agli inizi del 2005 se non sbaglio, ma su questo e sul numero dei soci mi riservo di fornire documentazione. Quale obbligo? Nessuno, ma non c'è neanche nessun obbligo di riconoscere l'"Aeroclub Valle d'Aosta", non c'è nessun obbligo di riconoscere la società di calcio tal dei tali; generalmente per quanto riguarda le associazioni, le società e i gruppi che hanno delle forme di carattere associativo, le abbiamo riconosciute indipendentemente dai loro presidenti o segretari. Qui facciamo un'opera di equità dal punto di vista del trattamento e non dal punto di vista del contenuto economico, niente più e niente meno.
Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Ad integrazione delle domande fatte dal collega Riccarand voglio chiedere alla Giunta se, atteso che non c'è obbligo di finanziamento, da parte dell'"Aeroclub" beneficiato c'è obbligo di svolgere attività in Valle d'Aosta.
Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Pastoret.
Pastoret (UV) - Certamente, l'"Aeroclub" nasce, opera in Valle d'Aosta, evidentemente percepirà i finanziamenti sulla base di debita rendicontazione, come succede per l'"Aeroclub Valle d'Aosta".
Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Su questi 2 nuovi capitoli che compaiono come "funghi" in questo bilancio e che hanno come retroterra la legge finanziaria, articoli 35 e 36, ci sono moltissime cose da dire. Li proporremo in sede di finanziaria, abbiamo depositato 2 emendamenti soppressivi degli articoli 35 e 36 e di questo finanziamento per delle motivazioni che ci sembrano del tutto lapalissiane. Ci riserviamo di tornare nel dettaglio su questo punto quando discuteremo la legge finanziaria.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Sono sinceramente stupito, perché se il Presidente dell'Aeroclub "Corrado Gex" si chiamasse Porcacci Duilio, il problema non si porrebbe. Evidentemente i soci del "Corrado Gex" hanno, forse ingenuamente, cercato una figura di spicco della comunità valdostana che facesse il Presidente "ad honorem" del loro sodalizio. Se invece avessero scelto Porcacci Duilio, la questione non si sarebbe posta. Perché, dovessi darle la mia impressione, collega Riccarand, io sono dispiaciuto che sia nato un secondo "Aeroclub". Quando ero Assessore con delega ai trasporti, avevo cercato di convincere l'"Aeroclub d'Italia" a non far nascere un secondo "Aeroclub" e sappiamo che dietro questo secondo "Aeroclub" non si cela lo spirito del Senatore Rollandin come pilota, ma si cela il Comandante Balbis - che tutti conosciamo; che da tempo aveva una struttura di aerei in quel di Montalto Dora e che aveva delle liti decennali con l'"Aeroclub Valle d'Aosta" -, il quale, nel momento in cui lo statuto dell'"Aeroclub d'Italia" ha consentito la nascita di più di un "Aeroclub" per aeroporto, cosa che prima era vietata, ha presentato all'allora Commissario, oggi Presidente dell'"Aeroclub d'Italia", Giuseppe Leoni, la richiesta per far nascere questo nuovo "Aeroclub". Il Presidente Leoni, con cui io medesimo ho parlato per capire le ragioni per cui ha fatto nascere il secondo "Aeroclub", mi ha detto che non c'era alcun impedimento formale per la nascita di un secondo "Aeroclub".
"Nel momento in cui nasce il secondo "Aeroclub"..." - questo è stato il ragionamento che l'Assessore Pastoret ha fatto in Giunta - "... oggi abbiamo un "Aeroclub" più grande che è l'"Aeroclub Valle d'Aosta" e un "Aeroclub" più piccolo: il "Corrado Gex"". Si ritiene che sia equo? È consentito ad una legislazione regionale immaginare di dare contributo a Tizio e non dare contributo a Sempronio sulla medesima attività, sapendo che questi 30 più 30 sono dei soldi che vengono dati sulla base delle ore di volo, dell'acquisto eventuale di aerei? Ci torneremo poi, perché capisco che è suggestivo, perché c'è il nome del Senatore Rollandin, ci fosse Porcacci Duilio non sarebbe suggestivo...
(interruzione del Consigliere Riccarand, fuori microfono)
... non lo so, voi telefonate al Comandante Balbis e chiedetegli: "Comandante Balbis, lei che cercava una persona che facesse il Presidente "ad honorem"...", ma che volete che gli dica io, ma dovete chiederlo a questi 30 o 40...
(nuova interruzione del Consigliere Riccarand, fuori microfono)
... ma perché? Mi fa piacere, allora se avete dei dati, non dovete scrivere alla Regione Valle d'Aosta, dovete scrivere all'"Aeroclub d'Italia"...
(nuova interruzione del Consigliere Riccarand, fuori microfono)
... allora noi facciamo una legge sullo sport, in cui finanziamo le squadre di calcio, ad un certo punto decidiamo di finanziare la squadra di calcio del Consigliere Lattanzi, perché è Consigliere regionale e non la squadra dell'altro tizio, perché non ci è tanto simpatico, ma voglio dire ci sarà una logica di equità, scusatemi! C'è un "Aeroclub"... che veniva finanziato... nessuno toglie una lira all'"Aeroclub" esistente, ne nasce un secondo! Io non sono stato contento della nascita del secondo "Aeroclub", perché avvenuta sulla base di dinamiche interne all'aeroporto che non c'entrano niente con il Senatore Rollandin: sono vecchie "beghe" riguardanti la conflittualità dei piloti aerei, che sono peggio dei politici fra di loro! Non voglio essere paladino di questo, ma voglio solo dire di guardare la norma con una certa oggettività. Voi, perché siete "acharnés" su questa norma? Perché vedete "seduto" sull'aereo il Senatore Rollandin, ma dovete vedere seduti al suo posto i 30-40 piloti che fanno parte del secondo sodalizio che è nato! Ripeto: avrei preferito sull'aeroporto di Aosta un solo "Aeroclub", oggi ci rendiamo conto che anche come "AVDA" si è dovuto fare in modo che coesistessero quando loro hanno chiesto di poter far benzina, hanno chiesto di avere uno spazio nell'"hangar", hanno chiesto di poter fruire di alcune previsioni meteo non potevamo dirgli: "no, voi non potete". È l'"Aeroclub d'Italia" che lo ha riconosciuto. Si discute poi nel merito, questo è come il gioco delle freccette nei bar: c'è una faccia, allora "zac" con la freccetta! Ma, secondo me, questo è un altro discorso, noi stiamo facendo il discorso della generalità della legge. No, non è così....
Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Dispiace che il Presidente faccia una difesa d'ufficio quando non ha gli elementi e noi ci siamo riservati di dare i dati. Vedrà che, quando verranno forniti i dati sul numero dei soci e sull'attività di questo "Aeroclub", forse qualche perplessità, indipendentemente che il Presidente sia Augusto Rollandin o Porcacci Duilio, ce l'avrà anche lei, Presidente, glielo assicuro!
Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Anche per puntualizzare sull'affermazione del Presidente, che esiste una legge e sulla base di questa legge si applica, ma non è così. Vi fosse una legge quadro regionale che finanzia gli "Aeroclub", allora lei avrebbe ragione. C'è una legge regionale che finanzia un preciso "Aeroclub"...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
... ecco allora fate una legge quadro che finanzia tutti gli "Aeroclub", invece voi non fate una legge quadro, voi fate una norma ad hoc in legge finanziaria per finanziare l'"Aeroclub" che ha come padrino Augusto Rollandin, questa è la realtà che voi fate! Diverso è se voi fate una legge quadro e per fare questo - gravissimo dal punto di vista contabile in un bilancio "lacrime e sangue" - voi andate a moltiplicare le risorse destinate a questo settore...
(nuova interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
... ma non potreste finanziarlo in questo modo con tali cifre, se poi andate a vedere i requisiti, non lo finanziate più.
Presidente - Pagina 263. Pagina 264. Pagina 265. pagina 266. Pagina 267.
Sulla pagina 268 la parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Fondi globali. Sui fondi globali notiamo un dato che non può non destarci qualche perplessità: sono aumentati i fondi globali nel loro importo complessivo, ma sono aumentati con una prospettiva che va a privilegiare le spese correnti rispetto alle spese di investimento. È vero che da sempre c'è stata questa bipartizione, spese correnti e spese di investimento, ma vorrei ricordare come le spese correnti - e cito quelle dello scorso bilancio di previsione - fossero limitate ad 1,8 milioni di euro, a fronte di 7,5 milioni di spese di investimento. Quest'anno diminuiscono le spese di investimento a 6 milioni e aumentano ad oltre 4,5 milioni le spese correnti. Noi questo dato lo riteniamo preoccupante, perché ancora una volta è un dato che smentisce certe impostazioni. Mi spiego meglio: non vorremmo che qui vi fosse "il gioco della finestra", ossia che tutta una serie di tagli che avete operato in apparenza su quei capitoli, in relazione a quelle voci di spesa corrente, che potevano essere tagliate, venissero in corso di esercizio finanziario recuperati dai fondi globali. Fra l'altro, nell'elenco dei fondi globali lei mi dirà che, quando il bilancio è passato in Giunta, il Consiglio non aveva ancora licenziato le leggi che poi ha licenziato, ma comunque era possibile - e sarebbe stato un segno di attenzione della Giunta nei confronti del Consiglio - emendare i fondi globali di quelle leggi di cui, essendo già state approvate, non ha più senso prevedere l'impiego nei fondi globali. Mi riferisco al fondo di 180 mila euro per Segretario generale, piuttosto che i 300 mila euro per i borghi, se ci doveva essere un emendamento che riportasse in aggiornamento i conti qui indicati. Non vorrei, dicevo, che vi fosse il solito meccanismo della "finestra" e magari ci saranno delle altre motivazioni, però vorremmo capire dal Presidente come si concilia una finanziaria di tagli e di contenimenti faticosi sulla spesa corrente con un incremento vertiginoso dei fondi globali dedicati alla spesa corrente. Ci sembra quanto meno una contraddizione in termini.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - I fondi globali, come sa il collega Frassy, sono relativi a una serie di provvedimenti che sono in fase preparatoria, alcuni di questi addirittura sono relativi a disegni di legge già approvati. Per esempio, abbiamo 180 mila euro che sono per l'istituzione della figura di Segretario generale della Regione, 150 mila euro per l'istituzione della Festa dell'autonomia, ma bisogna andare nel dettaglio, noi ce l'abbiamo a pagina 295, dove si legge: "finanziamento oneri derivanti dagli interventi di sostegno al reddito o alla copertura previdenziale dei periodi senza copertura contributiva dei lavori a tempo determinato con lavori parasubordinati", di nuovo 250 mila.
Andiamo sempre sulle spese correnti: disciplina delle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, 100 mila; nuova disciplina dell'agriturismo, 550 mila; interventi straordinari a favore del Comune di Saint-Vincent per legge attrezzatura della stagione turistica termale, 200 mila; tutela dell'inquinamento acustico, altri 50 mila euro. Come vede, quindi questi disegni di legge non hanno nessuna velleità di voler incrementare delle spese correnti, che sono state mortificate nei tagli ordinari. Sono fondi globali riconducibili assolutamente a procedimenti e ad interventi legislativi estranei ai tagli e alle rimodulazioni effettuate.
Presidente - Pagina 269.
Sulla pagina 270 la parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Nel 2006 spenderemo 51,5 milioni di euro per pagare le rate dei vari mutui e prestiti contratti, se leggo bene, questa cifra deriva dalla addizione di 2 capitoli di spesa: 69260 - 20 milioni di euro per quota interessi - e 69280 - 31,5 milioni di euro per quota capitale -, quindi circa 100 miliardi delle vecchie lire vengono utilizzati per pagare le rate dei vari mutui e prestiti contratti. Volevo sapere qual è il livello di indebitamento residuo, cioè qual è la somma di capitali e interessi che la Regione deve affrontare per estinguere alla data odierna i suoi debiti e qual è la capacità di ulteriore indebitamento della Regione.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Nella relazione tecnica indichiamo sempre questo valore...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
... sì, quella allegata al bilancio. Già lo scorso anno mi ha fatto tale domanda...
(interruzione del Consigliere Tibaldi, fuori microfono)
... è uguale. La capacità residua di indebitamento mi pare sia addirittura aumentata, perché non abbiamo fatto alcun tipo di mutuo né nel 2004, né nel 2003, quindi abbiamo una capacità che è aumentata. Adesso guardo le carte e le do i dati.
Depuis 18 heures 21 c'est le Vice-président M. Lanièce qui remplit les fonctions de Président de la séance.
Presidente - Pagina 271. Pagina 272.
Sulla pagina 273 la parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Rimaniamo nel campo dei mutui e degli ammortamenti relativi, però in questo caso mutui e prestiti da contrarre, 2 capitoli di spesa, 69300 e 69320, anche qui per quanto riguarda la quota interessi e la quota capitale, totale oltre 14 milioni di euro previsti in competenza, vogliamo sapere - è vero che sono cifre che possono essere iscritte a titolo virtuale, oppure possono essere cifre che hanno già un significato per interventi che sono già stati previsti - se questi 14 milioni sono cifre virtuali o c'è già qualche progetto di cui si prevede il finanziamento con contrazione di un mutuo. Volevo sapere inoltre - immagino già quale sia la risposta - se somme che sono attinte ad esempio attraverso il Credito sportivo rientrano in queste cifre oppure no.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Come in qualche modo ha anticipato, abbiamo indicato nei 2 capitoli, 69300 per la quota interessi e 69320, le quote che sono riconducibili sia al mutuo a pareggio, sia al mutuo per la riqualificazione di Aosta, sia al mutuo del Mont Avic, sono tre...
(interruzione del Consigliere Tibaldi, fuori microfono)
... esatto, poi abbiamo anche quello delle infrastrutture ricreativo sportive con l'Istituto per il credito sportivo e ne abbiamo parlato, per un totale di 7,212 milioni, che è la parte interessi e così vale per la quota in conto capitale, dopodiché nel corso dell'attività verificheremo se ci sono le condizioni o meno per contrarli.
Rispetto alla domanda di prima, a pagina 10 della relazione - ecco perché dicevo mi ha fatto la stessa domanda lo scorso anno - abbiamo la residua capacità di indebitamento che è di euro 569.544.004 e, come vede nell'ambito della descrizione, è fortemente aumentata rispetto agli anni precedenti.
Presidente - Pagina 274. Pagina 275. Pagina 276. Pagina 277. Pagina 278. Pagina 279. Pagina 280. Pagina 281. Pagina 282. Pagina 283. Pagina 284. Pagina 285. Pagina 286. Pagina 287. Pagina 288. Pagina 289. Pagina 290. Pagina 291. Pagina 292. Pagina 293. Pagina 294. Pagina 295. Pagina 296. Pagina 297. Pagina 298. Pagina 299. Pagina 300. Pagina 301. Pagina 302. Pagina 303. Pagina 304. Pagina 305. Pagina 306. Pagina 307. Pagina 308. Pagina 309... leggiamo tutti gli allegati, così facciamo prima... allegato 6. Allegato 7. Allegato 8. Allegato 9. Allegato 10. Appendice.
Adesso c'è il bilancio triennale che per prassi non si esamina pagina per pagina. Se non ci sono altre domande, passiamo all'esame dei disegni di legge.