Oggetto del Consiglio n. 4 del 3 gennaio 1978 - Verbale
OGGETTO N. 4/78 - INIZIATIVE PER GARANTIRE LA RAPPRESENTANZA DIRETTA DELLA REGIONE NEL PARLAMENTO EUROPEO. (Approvazione di mozione)
Il Presidente DOLCHI dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione, presentata dai Consiglieri Chanu, Quey, Lustrissy, Lanivi e Fournier, concernente l'oggetto: "Iniziative per garantire la rappresentanza diretta della Regione nel Parlamento europeo", mozione trasmessa in copia ai Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 9, 10 e 11 novembre 1977:
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All'Ill.mo Signor Presidente
del Consiglio regionale
della Regione Autonoma Valle d'Aosta
SEDE
I sottoscritti Consiglieri regionali del Gruppo consiliare dei Democratici Popolari, chiedono alla S.V. Ill.ma che, all'ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale, venga inserita, d'urgenza, la seguente
MOZIONE
Premesso che nell'adunanza consiliare del 12 maggio 1977, all'oggetto n. 190 è stato discusso ed approvato dal Consiglio regionale il progetto di iniziativa di legge statale concernente "Disposizioni speciali per la Valle d'Aosta in materia di elezione dei rappresentanti all'Assemblea delle Comunità Europee", presentato dal Gruppo consiliare dei Democratici Popolari.
Che nel corso della discussione, sia pure sotto diverse angolazioni, è stata unanimemente riconosciuta l'opportunità che la Regione Autonoma Valle d'Aosta, Regione a statuto speciale, potesse, proprio per il suo particolarismo e la sua specialità, ottenere la garanzia di venire rappresentata direttamente all'Assemblea eligenda delle Comunità Europee.
Che il Consiglio, a grande maggioranza, nell'approvare la proposta presentata dai D.P., ha inequivocabilmente mostrato di ritenere che, col tramite della suddetta proposta, l'obiettivo della rappresentanza diretta della Regione in quella sede potesse essere convenientemente raggiunto.
Tutto ciò premesso, il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, a conoscenza che l'iter preliminare per l'attuazione a livello nazionale della elezione a suffragio universale facendo il suo corso. Preoccupato del silenzio assoluto mantenuto riguardo l'esito della proposta di iniziativa regionale sopra approvata dal Consiglio, a livello governativo, anche in relazione ai tempi, che si preannunciano stretti per la predisposizione della legge elettorale nazionale ad hoc.
Preoccupato in particolare delle voci e delle notizie secondo le quali nell'elaborazione della legge nazionale si propenderebbe per l'adozione della proporzionale pura o col correttivo d'Hont: il che, in definitiva, significherebbe l'accantonamento della proposta regionale e la pratica esclusione per la nostra regione di avere un suo rappresentante nell'istituendo consesso europeo.
Nel richiedere al Signor Presidente della Giunta di relazionare il Consiglio, esaurientemente e con la massima urgenza, circa l'iter successivo alla approvazione del progetto di iniziativa regionale e sulla sorte che attualmente sta avendo il medesimo,
INVITA ED IMPEGNA
il Presidente della Giunta, pel tramite anche dell'intervento a livello parlamentare dei rappresentanti della Regione, a por mano a tutte le iniziative opportune per garantire una rappresentanza diretta della Regione Autonoma Valle d'Aosta, sulla scorta del progetto presentato ed approvato, nel contesto dell'eligendo Parlamento Europeo.
Con osservanza.
Aosta, 25 ottobre 1977
F.ti: G. Chanu, Cesare Quey, F. Lustrissy, Ilario Lanivi, Fournier Ferruccio.
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Il Consigliere CHANU illustra brevemente la mozione.
Il Presidente della Giunta ANDRIONE, pur condividendo le preoccupazioni dei presentatori in ordine alla rappresentanza della Valle d'Aosta in seno al Parlamento Europeo, ritiene la mozione, al momento attuale, anticipatrice rispetto alle possibilità di negoziazione o di presentazione delle istanze della Regione, in quanto la proposta di legge per le elezioni europee sarà esaminata dal Parlamento con ogni probabilità non prima del 1979.
A suo giudizio, sarebbe opportuna la presentazione, presso le Presidenze della Camera e del Senato, di un progetto di legge che illustri l'orientamento della Regione su questo problema.
Il Consigliere LANIVI fa presente che l'obiettivo primario della mozione è di seguire attentamente, al di là degli slittamenti della discussione della proposta di legge per le elezioni europee, che non dipendono dalla volontà del Consiglio regionale, questa vicenda al fine di impedire che venga approvato un meccanismo elettorale che tolga ogni possibilità di rappresentanza della Valle d'Aosta nell'eligendo Parlamento Europeo.
A suo giudizio occorre battersi con tutte le energie possibili, seguendo i lavori preparatori delle Commissioni parlamentari al fine di garantire una rappresentanza diretta della Regione Valle d'Aosta nel Consesso europeo.
Il Consigliere TAMONE fa presente l'opportunità di ricercare un accordo tra tutte le forze politiche nazionali presenti in Consiglio per ottenere un loro concreto appoggio alla proposta di una rappresentanza diretta della Valle d'Aosta in seno al Parlamento europeo e, nello stesso tempo, di studiare con le altre minoranze etniche presenti nello Stato italiano le iniziative per una maggiore garanzia e tutela dei diritti e delle aspettative comuni.
Il Consigliere CHANU fa presente l'opportunità di fare leva, per ottenere una rappresentanza diretta della Regione, sulla nostra prerogativa di Regione a Statuto speciale piuttosto che di minoranza etnica e linguistica.
A suo giudizio, sarebbe auspicabile un sistema elettorale che vedesse garantita la rappresentanza di tutte le Regioni, grandi o piccole che siano.
Il Consigliere MONAMI annuncia l'astensione del Gruppo comunista facendo presente che ben difficilmente il Parlamento potrà approvare una legge "ad hoc" per la Valle d'Aosta.
A suo giudizio il problema della rappresentanza regionale e delle minoranze etniche in seno al futuro consesso europeo, potrà essere risolto con l'inserimento di esponenti delle stesse minoranze etniche nelle liste nazionali che saranno sottoposte al giudizio degli elettori.
Il Consigliere TAMONE ritiene che la Valle d'Aosta abbia, da sola, scarse possibilità di successo nella battaglia per l'inserimento di un suo rappresentante nel consesso europeo, mentre invece attraverso una iniziativa comune delle minoranze etniche dell'arco alpino che hanno problemi analoghi ai nostri, si può sperare di conseguire concretamente 1' obiettivo all'ottenimento di una rappresentanza.
Il Consigliere LUSTRISSY ribadisce la necessità per la Valle d'Aosta di una rappresentanza diretta in seno al Parlamento europeo, in considerazione del suo glorioso passato di autogoverno.
Ritiene improponibile un discorso di natura etnica o di colleganza con altre minoranze etniche che non hanno niente da spartire con la Valle d'Aosta che ha ed ha avuto la possibilità di governarsi e amministrarsi.
Il Presidente DOLCHI, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola sull'argomento in esame, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione della mozione in discussione.
Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente DOLCHI accerta e comunica che il Consiglio, con ventidue voti favorevoli (Consiglieri presenti: ventinove; votanti: ventidue; astenutisi dalla votazione i Consiglieri Chincheré, Crétier, Dolchi, Manganoni, Monami, Pedrini e Siggia), ha approvato la seguente
MOZIONE
Premesso che nell'adunanza consiliare del 12 maggio 1977, all'oggetto n. 190, è stato discusso ed approvato dal Consiglio regionale il progetto di iniziativa di legge statale concernente "Disposizioni speciali per la Valle d'Aosta in materia di elezione dei rappresentanti all'Assemblea delle Comunità Europee", presentato dal Gruppo consiliare dei Democratici Popolari.
Che nel corso della discussione, sia pure sotto diverse angolazioni, è stata unanimemente riconosciuta l'opportunità che la Regione Autonoma Valle d'Aosta, Regione a statuto speciale, potesse, proprio per il suo particolarismo e la sua specialità, ottenere la garanzia di venire rappresentata direttamente all'Assemblea eligenda delle Comunità Europee.
Che il Consiglio, a grande maggioranza, nell'approvare la proposta presentata dai D.P. ha inequivocabilmente mostrato di ritenere che, col tramite della suddetta proposta, l'obiettivo della rappresentanza diretta della Regione in quella sede potesse essere convenientemente raggiunto.
Tutto ciò premesso, il Consiglio, regionale della Valle d'Aosta, a conoscenza che l'iter preliminare per l'attuazione a livello nazionale dell'elezione a suffragio universale sta facendo il suo corso.
Preoccupato del silenzio assoluto mantenuto riguardo l'esito della proposta di iniziativa regionale sopra approvata dal Consiglio, a livello governativo, anche in relazione ai tempi, che si preannunciano stretti, per la predisposizione della legge elettorale nazionale ad hoc.
Preoccupato in particolare delle voci e delle notizie secondo le quali nell'elaborazione della legge nazionale si propenderebbe per l'adozione della proporzionale pura o col correttivo d'Hont; il che, in definitiva, significherebbe l'accantonamento della proposta regionale e la pratica esclusione per la nostra Regione di avere un suo rappresentante nell'istituendo consesso europeo.
Nel richiedere al Signor Presidente della Giunta di relazionare il Consiglio, esaurientemente e con la massima urgenza, circa l'iter successivo all'approvazione del progetto di iniziativa regionale e sulla sorte che attualmente sta avendo il medesimo,
INVITA ED IMPEGNA
il Presidente della Giunta, pel tramite anche dell'intervento a livello parlamentare dei rappresentanti della Regione, a por mano a tutte le iniziative opportune per garantire una rappresentanza diretta della Regione Autonoma Valle d'Aosta, sulla scorta del progetto presentato ed approvato, nel contesto dell'eligendo Parlamento europeo.
Il Consiglio prende atto.
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