Oggetto del Consiglio n. 1425 del 27 luglio 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1425/XII - Realizzazione di un asilo nido aziendale per i dipendenti dell'Amministrazione regionale. (Interrogazione)
Interrogazione
Richiamate le precedenti iniziative riguardanti la possibile attivazione di un asilo-nido aziendale per i dipendenti dell'Amministrazione regionale;
Ricordato come da una prima indagine condotta tra i possibili destinatari di tale servizio era emerso come tale iniziativa poteva rispondere all'esigenza di meglio conciliare il lavoro di cura con l'attività lavorativa;
Ricordato ancora che, in occasione della presentazione al Consiglio dei risultati dell'indagine condotta, era stata evidenziata la necessità di procedere ad ulteriori approfondimenti;
Preso atto infine che nell'integrazione del programma di legislatura regionale, presentato il 4 luglio 2005, si esprime la volontà di riprendere la "politica di costruzione di asili-nido e di nidi aziendali";
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Regione per sapere:
1) se ritiene che un eventuale progetto di asilo nido aziendale per i dipendenti regionali rientra tra gli impegni programmatici del governo regionale;
2) se ritiene opportuno attivare uno studio di fattibilità preliminare per la progettazione e l'avvio di un asilo aziendale regionale;
3) in caso di risposta positiva, entro quanto tempo si presume di poter disporre dei relativi risultati.
F.to: Squarzino Secondina - Lanièce - Salzone
Président - La parole au Président de la Région, Caveri.
Caveri (UV) - Comme le rappellent à juste titre les auteurs de cette question, la reprise de la politique de construction des crèches publiques et des crèches d'entreprise est l'une des priorités figurant dans le complément du programme de législature que j'ai eu l'honneur de présenter à cette Assemblée le 4 juillet et s'inscrit notamment dans le cadre du nouveau Plan socio-sanitaire. Il s'agit là d'une priorité d'ordre général, ce qui signifie que non seulement elle n'exclut pas, mais qu'elle peut comprendre l'ouverture éventuelle d'un crèche d'entreprise pour les enfants des fonctionnaires régionaux. Nous avons d'ailleurs eu la possibilité de constater ici même, lors des précédentes discussions sur ce même thème, que toute la population - et donc les fonctionnaires régionaux - perçoit le besoin de services pour la petite enfance. Il est aussi très évident qu'à l'heure actuelle les structures disséminées sur le territoire de la Vallée ne parviennent pas à satisfaire la demande, dont l'importance est d'autant plus grande qu'elle influe sur l'organisation, les ressources économiques et les choix de vie des familles et que les réponses possibles engendrent souvent une certaine insatisfaction.
Autre considération intéressante: la mise en place d'une crèche d'entreprise pourrait avoir des répercussions non négligeables pour l'Administration régionale sur le recours à des dispositions contractuelles telles que le temps partiel et les congés non rétribués. Le sondage réalisé auprès des fonctionnaires de la Région a également mis en lumière certaines des caractéristiques essentielles que devrait présenter ce service et qu'il conviendra de prendre en considération: le fait qu'il soit facilement accessible ou proche du lieu de travail, que ses horaires soient flexibles et que l'admission ne soit conditionnée ni par un classement, ni par une liste d'attente. Il me semble donc que l'ouverture d'une crèche pour les enfants des dépendants régionaux mérite d'être étudiée avec attention, et M. Fosson a déjà entrepris l'idée d'une étude de faisabilité à travers une coopérative sociale et nous aurons dans ce domaine une réponse dans 2 mois, donc pour l'automne nous sommes à même de donner cette réponse. Il y aura une délibération de la part de l'Assesseur Fosson: "Presentazione di un elaborato contenente 3 ipotesi organizzative", c'est l'hypothèse sur laquelle nous sommes en train de travailler, donc ce qui est important c'est qu'il faudra mettre à profit le résultat de l'expérience déjà lancée de la part de l'USL de la Vallée d'Aoste et le problème de fond c'est qu'il faut analyser la logistique, les structures et les modes de gestion adaptés afin que la crèche puisse répondre pleinement aux attentes des dépendants de la Région. Je peux vous assurer que le dossier est en train d'avancer, je pense que dans 2 mois nous aurons cette réponse et je pense que tout de suite après on pourra prendre une décision définitive. Si la réponse sera positive, il n'y aura aucun empêchement de réaliser une structure de ce genre, qui aura avec celle de l'USL une logique un peu expérimentale et surtout pour comprendre la retombée sur les horaires et sur le reste.
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Rispondo a nome anche dei colleghi Lanièce e Salzone con cui abbiamo preparato questa iniziativa, abbiamo già attivato nei Consigli precedenti l'attenzione del Governo su tale tema. Credo che possiamo essere soddisfatti della risposta del Presidente per 3 motivi. Il primo: l'affermazione che era stata fatta nel programma di integrazione del programma di governo, in cui si esprime la volontà di riprendere la politica di costruzione di nidi aziendali, vedo che trova una risposta concreta e immediata. Sono contenta nel vedere che il programma non è solo parole, ma delle scelte politiche che si concretizzano.
Il secondo: prendiamo atto che finalmente in questo Consiglio, grazie al lavoro egregio dell'osservatorio, si è capito che i servizi per la prima infanzia, che sono fatti bene, che sembrano tanti, non sono sufficienti a rispondere ai bisogni. Il Presidente ha detto che i servizi non soddisfano la domanda di utenza. Sappiamo che, rispetto ai servizi presenti, solo 2 bambini su 10 possono accedere a questi servizi, quindi questo vuol dire che ipoteticamente 8 bambini su 10 sarebbero esclusi da questo servizio. Siamo soddisfatti perché si è preso consapevolezza dell'esistenza di questo problema e sono convinta che, se tale problema diventerà una delle scelte prioritarie del Governo, vi sarà una ricaduta positiva su tutto il territorio regionale, anche nell'azione degli enti locali.
Il terzo: il Governo si è già attivato, non ha lasciato cadere un'iniziativa della precedente Giunta, quello studio di fattibilità promesso dal precedente Presidente della Regione è stato attivato e dovrebbe entro 2 mesi già portare delle conclusioni.
Possiamo veramente essere contenti non per noi, ma perché a bisogni reali che i dipendenti regionali come tutti i lavoratori sul territorio esprimono si cerca di dare una risposta. Credo che questo sia un modo concreto per attivare iniziative a favore della famiglia, in quanto effettivamente si aiutano le famiglie, che abbiamo visto essere in Valle d'Aosta monocellulari, quindi incapaci di avere al proprio interno risorse per rispondere ai bisogni della prima infanzia, si dà a queste famiglie la possibilità di lavorare e conciliare lavoro di cura con lavoro professionale. Questo sicuramente avrà una ripercussione positiva sulla stessa organizzazione dell'azienda. Aspettiamo gli esiti di questo primo studio e ci impegniamo ad analizzarli e a fornire il nostro contributo.