Oggetto del Consiglio n. 1421 del 27 luglio 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1421/XII - Problematiche concernenti il traffico veicolare su una strada del Comune di Champorcher. (Interrogazione)
Interrogazione
Rilevato che varie questioni ambientali riguardanti il territorio del Comune di Champorcher vengono affrontate in modo inadeguato;
Appreso, in particolare, che è tuttora irrisolto il problema del traffico veicolare lungo la strada sterrata La Cort-Dondena che interferisce negativamente su chi cammina a piedi;
Appreso altresì che alla recente riunione dei proprietari di terreni compresi della parte di Champorcher del Parco del Mont Avic ci sarebbe stata una partecipazione estremamente ridotta;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
Gli Assessori competenti per sapere:
1) quali accordi sono stati presi con il Comune di Champorcher al fine di limitare il traffico veicolare sulla strada sterrata La Cort-Dondena, soprattutto nel periodo di più intensa attività escursionistica;
2) il numero dei proprietari di terreni nel Parco del Mont Avic che ha partecipato alla riunione del 12 luglio scorso, chi è stato nominato come rappresentante dei proprietari, quanti hanno votato e con che esito;
3) quali sono i motivi della scarsa partecipazione di proprietari dei terreni alla riunione di cui al punto 2.
F.to: Riccarand
Président - La parole à l'Assesseur à l'agriculture et aux ressources naturelles, Isabellon.
Isabellon (UV) - Innanzitutto vorrei fare alcune considerazioni sul tipo di strada con cui si ha a che fare, in quanto la strada, pur essendo sterrata, è una strada di competenza dell'amministrazione comunale. Nel tratto la Cort-Dondena è classificata comunale, pertanto non vi sono limitazioni al traffico, a meno che non vengano previste dall'amministrazione stessa. Sempre in merito alla strada, che peraltro risulta esterna al Parco naturale del Mont Avic, e quindi non è considerata nel suo comprensorio, anche a seguito dell'ampliamento che recentemente è stato realizzato per il Parco del Mont Avic, la regolamentazione potrà essere prevista nella pianificazione del comune. In sede di conferenza istruttoria per l'esame della proposta di ampliamento del parco - questa conferenza è del 13 dicembre 2002 -, la conferenza stessa auspicava che l'Amministrazione comunale di Champorcher, nell'ambito della propria pianificazione territoriale con l'adeguamento al piano regolatore, al PTP e alla legge regionale n. 11/1998, valuti opportunamente le modalità di accesso all'area protetta in modo da conciliare le esigenze legate alla fruizione del parco con la tutela delle aree limitrofe. Dall'abitato di Dondena in poi la pista diventa poderale, il traffico è regolamentato dalla legge regionale n. 17/1985. È stato inoltre sentito il Comandante della stazione forestale di Pontboset, che ha riferito che il Comune di Champorcher non ha preso provvedimenti volti a limitare il traffico veicolare sulla strada nel tratto de La Cort-Dondena.
Bisogna dire che, in merito alla fruizione dell'area per quel che riguarda gli accessi pedonali, abbiamo a che fare con 2 alternative per i turisti che vogliono recarsi all'abitato di Dondena e oltre e nello stesso tempo non essere disturbati dal passaggio delle macchine. Le 2 alternative sono: una, dall'abitato di Chardonney, che si trova a una quota più bassa rispetto alla Cort - quota 1.461 -, si prende il sentiero dell'alta via n. 2, che giunge a Dondena senza intersecarsi con la pista in questione; l'altra, dall'abitato di Chardonney percorrere la strada reale fino alla località Champlong e da qui continuare sul percorso dell'alta via n. 2, quindi vi è un'intersecazione e la possibilità di avere 2 opzioni nel primo tratto, anche in questo caso non si transiterebbe sulla pista comunale. Evidentemente questi percorsi partono da una quota più bassa: 1.461 metri, mentre La Cort, località dove inizia la pista comunale per Dondena, è situata a 1.800 metri sul livello del mare. Queste piste sono segnalate opportunamente anche sulle cartografie turistiche per chi vuole fruire di percorsi alternativi e per chi vuole cimentarsi in percorsi un po' più impegnativi. Tali percorsi alternativi comportano un disagio a quelle persone che intendono intraprendere una passeggiata meno impegnativa e con un'esposizione più soleggiata; questo in merito alla strada.
Per quel che riguarda le procedure di composizione del consiglio di amministrazione, è stata fatta recentemente una riunione sia a Champorcher che a Champdepraz, la convocazione della riunione con nota prot. n. 11652 del 17 marzo 2005, il Servizio aree protette ha richiesto al Comune di Champorcher l'elenco dei proprietari di terreni e relativi indirizzi inseriti nel Parco naturale Mont Avic. L'amministrazione comunale è stata coinvolta per fornire degli elenchi di proprietari con relativi indirizzi, vi sono stati dei solleciti telefonici, una nuova richiesta inviata con nota prot. n. 23794 del 23 maggio 2005 e il Comune di Champorcher non aveva fornito questi dati. Considerato che non era disponibile questo elenco, l'assemblea è stata convocata per il 12 luglio alle 20,30 con le modalità previste dall'articolo 9, comma 3, legge regionale n. 18/1999. Sono le analoghe modalità di convocazione che erano state attuate nel 2000 per quel che riguarda la zona di Champdepraz.
Per quel che concerne la divulgazione, la convocazione è stata divulgata con i seguenti mezzi: pubblicazione sul BUR del 28 giugno 2005, affissione convocazione presso la sede del parco e gli albi pretori del Municipio di Champorcher e della Comunità montana Mont Rose, diffusione di comunicato stampa e divulgazione sui principali mezzi di comunicazione regionali, affissione manifesti nel Comune di Champorcher dislocati sul territorio. Scopo dell'assemblea era la designazione del rappresentante dei proprietari di terreni inclusi nel Parco del Mont Avic, in seno al consiglio di amministrazione del parco per il quinquennio 2005-2010, analoga convocazione è stata effettuata nella zona di Champdepraz. Questo, ai sensi della legge regionale n. 16/2004, articolo 5, comma 1, lettera f), legge che nel 2004 ha previsto le modifiche per quel che riguarda la regolamentazione del Parco del Mont Avic. Hanno partecipato i seguenti proprietari: Vuillermoz Luisa, proprietaria in rappresentanza della società "Dondena"; Bonin Eliseo, erede di Giovanni Bonin; Savin Rosa, erede di Savin Mario; Barletti Marcello, erede di Gontier Luigia; Savin Celestino in rappresentanza del Comune di Champorcher, proprietario. Nel caso, ho anche tutti gli elenchi dei mappali. Totale complessivo: ettari 591,62 pari al 27% del territorio di Champorcher, incluso nel Parco naturale Mont Avic. Hanno votato tutti i proprietari presenti; il risultato delle elezioni è il seguente: Vuillermoz Renzo voti 3, Barletti Marcello voti 2. I motivi della scarsa partecipazione sono da ricercarsi in primo luogo nella difficoltà a contattare i proprietari e nella mancanza di collaborazione da parte del comune. È altresì vero che si tratta della prima riunione e anche nel Comune di Champdepraz la partecipazione è aumentata nel corso degli anni. Basti pensare che, in occasione del precedente rinnovo del Consiglio di amministrazione del parco, i partecipanti erano 11, mentre all'ultima riunione sono intervenuti ben 18 proprietari. Per il futuro è auspicabile un maggior coinvolgimento e l'Amministrazione regionale valuterà l'eventualità di individuare altre modalità di reperimento dei dati.
Président - La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Ringrazio l'Assessore per la puntuale risposta alle domande poste dall'interrogazione. Non posso non evidenziare il comportamento quanto meno censurabile da parte dell'Amministrazione comunale di Champorcher sia per quanto riguarda le vicende del traffico veicolare sulla strada sterrata da La Cort a Dondena, sia per quanto riguarda la riunione dei proprietari dei terreni che ricadono nel Parco del Mont Avic.
Per quanto concerne la questione della strada, già lo scorso anno questo problema era stato evidenziato anche in numerose lettere anche da parte di escursionisti e turisti e vi era stato un impegno affinché per la stagione turistica del 2005 vi fosse un minimo di regolamentazione, quanto meno da metà luglio a metà agosto, nel periodo di più intensa frequenza turistica, per evitare che un eccesso di traffico veicolare danneggiasse quegli escursionisti che da La Cort vogliono proseguire a piedi. Succede invece che vi è una fastidiosa commistione fra questo traffico veicolare e l'attività degli escursionisti, cosa che è stata più volte evidenziata e continua ad essere oggetto di dibattito all'interno dell'amministrazione comunale, ma il comune non ha assunto nessuna decisione.
Riteniamo che da parte dell'Amministrazione regionale dovrebbe esserci una sollecitazione, affinché si trovi una soluzione al problema perché attualmente la situazione non è assolutamente accettabile.
Per quanto riguarda la partecipazione dei proprietari dei terreni all'assemblea, per indicare i rappresentanti del Consiglio di amministrazione nel Parco del Mont Avic, a noi sembra che si sia persa un'occasione importante. Il fatto che il comune, di fronte ad un avvenimento così importante: la prima assemblea per formalizzare la partecipazione ad un organismo di amministrazione del parco, si rifiuti perfino di fornire l'elenco dei proprietari dei terreni, in modo che possa essere inviata a casa una comunicazione, ci sembra un fatto fortemente censurabile. Non si capisce per quale motivo vi sia questo disinteresse e il risultato è stato poi che hanno partecipato 4 proprietari più il sindaco, per cui la valenza di questa designazione e le modalità sono discutibili ed inaccettabili. Chiediamo quindi che su questo da parte degli uffici competenti dell'Assessorato regionale che segue le aree protette vi sia un'azione più forte nei confronti del comune, affinché vengano forniti questi elenchi dei proprietari, affinché possano essere avvisate tutte le persone, perché sappiamo che un avviso messo in una bacheca non ha lo stesso effetto di una comunicazione che arriva puntualmente a casa dei proprietari, per cui la gente si rende conto di cos'è la riunione, di quali sono i punti in discussione e viene favorita una partecipazione. Riteniamo che l'ampliamento del territorio del Parco del Mont Avic sul Comune di Champorcher sia un'occasione molto importante per valorizzare quella zona, bisogna che il comune faccia la sua parte e la Regione deve avere una funzione di stimolo sia per quanto riguarda la gestione della mobilità, sia per quanto concerne la partecipazione dei cittadini alla gestione dell'area protetta regionale.