Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1419 del 27 luglio 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1419/XII - Tempistica del commissariamento della "Fondazione per il turismo". (Interrogazione)

Interrogazione

Preso atto che da lungo tempo la "Fondazione per il Turismo" continua ad essere commissariata;

Richiamate le precedenti iniziative consiliari;

Ritenuto opportuno conoscere le ragioni del perdurare di tale situazione amministrativa e gestionale;

I sottoscritti Consiglieri regionali:

Interrogano

L'Assessore competente per conoscere:

1) quali sono le motivazioni del perdurare del commissariamento della "Fondazione per il Turismo";

2) quando e con che modalità sarà possibile terminare l'attuale fase di commissariamento.

F.to: Lanièce - Comé - Viérin Marco - Stacchetti

Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Pastoret.

Pastoret (UV) - Tout d'abord, la Fondation pour la formation professionnelle dans le secteur touristique a été placée sous la direction d'un commissaire par l'arrêté du Président de la Région n° 366/1999. Les raisons de cette situation sont connues, mais je voudrais rappeler que la durée de cette Gestion extraordinaire était due essentiellement au désaccord qui a opposé les membres fondateurs de celle-ci, c'est-à-dire: Région Vallée d'Aoste, Association des hôteliers de la Vallée d'Aoste, Association régionale du commerce et du tourisme de la Vallée d'Aoste, Association valdôtaine des gestionnaires des remontées mécaniques et organisme bilatéral régional pour le tourisme de la Vallée d'Aoste. Cela dit, en réponse aux questions qui ont été posées par M. Lanièce, il y a lieu de préciser que les raisons de la durée de la Gestion extraordinaire sont essentiellement 2: la première concerne la récente réforme de l'école, introduite par la loi n° 53/2003, qui touche de façon profonde le système de l'éducation, mais aussi celui de la formation. Cette loi doit s'appliquer aussi à ce système dans des phases successives par l'application de mesures qui devaient se succéder et qu'elles avaient été fixées par des arrêtés ministériels. En ce moment, même si on possède davantage d'informations par rapport à il y a un an sur l'état de cette réforme, le moment de certitude définitive en la matière n'est pas encore venu. A cet égard je dois rappeler que la fondation dispose d'une école (IPRA) qui est un véritable fleuron pour notre Région. Nous ne savons pas en ce moment encore où et comment les effets de cette réforme seront à la fois durables et porteront l'organisation de cette école. Voilà pourquoi il nous semble possible, mais aussi nécessaire de procéder à la reconstitution de la fondation avec une logique de prudence par rapport aux activités existantes. Cela je le dis aussi en conséquence du fait que la structure future de cette fondation devra être prévue par la création d'un organe susceptible d'assurer la souplesse opérationnelle et la rapidité dans la prise de décisions, parce que j'estime que cela doive représenter la condition nécessaire pour une gestion efficace de la fondation et cela en ayant trait surtout aux aspects organisationnels et opérationnels de l'IPRA. Une école que jadis n'existait pas, mais qui aujourd'hui oblige la fondation à procéder dans une gestion cohérente, avec cette nouvelle mission qui doit être respectueuse des règles et des obligations dérivant non pas de nos décisions, mais du fait que cette école est soumise au contrôle formel qui doit vérifier la régularité des cours, condition fondamentale pour avoir la reconnaissance d'école paritaire. Voilà pourquoi j'estime nécessaire une certaine prudence avant de créer un organisme de gestion, qui devra aussi prendre en charge des situations nouvelles.

La deuxième raison de la durée de cette gestion extraordinaire c'est qu'à partir de 2003 il y a eu un travail d'approfondissement et d'examen de solutions de la part de mon prédécesseur, M. Caveri, sur des solutions possibles pour l'élaboration d'une ébauche de nouveau statut. Le point sur lequel s'est avéré impossible de trouver un accord unanime des membres fondateurs est celui de la composition du conseil d'administration de cet organisme, une composition qui, selon le projet présenté, aurait dû passer de 11 membres à 5 membres. La proposition prévoyait donc une réduction du nombre des membres du conseil d'administration, comme élément déterminant pour essayer d'assurer une plus grande souplesse et efficacité à la gestion de cet organisme et ce en rapport aussi avec les aspects que je viens d'évoquer en ce qui concerne l'école et sans cet accord il a été et aussi dans le futur il sera impossible de procéder.

Cela dit, je passe à la deuxième question, la réponse est simple, il suffit de tirer les conséquences de ce que je viens de dire. Pour ce qui est du passage d'une Gestion extraordinaire à une gestion normale, cela sera fixé au moment où on aura une certitude sur les aspects concernant le monde de l'école pour ce qui est du rapport éducation-formation. Quant au mode, il ne sera que celui déjà envisagé par la Région, des modifications des statuts, avec la réalisation d'une structure souple qu'au moment nous ne voyons possible qu'à travers une réduction des sujets présents à l'intérieur du conseil d'administration et cela dans la perspective d'assurer efficacité et souplesse de la gestion dans cet organisme que la Région considère stratégique.

Président - La parole au Conseiller Lanièce.

Lanièce (SA) - Prendiamo atto della risposta che ci ha fornito l'Assessore, che sicuramente non ci può soddisfare più di tanto, nel senso che su tale problema da anni si discute in quest'aula, tenuto conto che la fondazione è stata istituita con legge del 1991 e poi è entrata in funzione nel 1993 e che alla fine del 2000 è stata fatta la modifica della legge istitutiva inserendo la possibilità per la fondazione di svolgere attività di istruzione.

Dal 1999 esiste questo commissariamento che dura a tutt'oggi. Innanzitutto spesso la parola "commissariamento" prevede la possibilità di gestire un ente per breve tempo; parlare di brevità di tempo in questo caso ricorda il famoso commissariamento del Casinò, che durò anni ed anni. Qui siamo nella stessa situazione, il problema di fondo è che qui non si riesce a superare problemi di carattere interno fra i componenti della fondazione, fra gli enti che rappresentano i fondatori, per questioni meramente di rappresentanza, per questioni di avere "un posticino" all'interno del consiglio di amministrazione. Penso che questo non sia un fatto positivo, ritengo che le finalità per cui era stata creata la fondazione fossero ben più importanti di lotte interne per questioni di semplice gestione di posti o per poter avere la propria rappresentanza, finalità che erano quelle di favorire lo sviluppo e il miglioramento qualitativo dell'attività turistica in Valle e di organizzare e gestire scuole e corsi di riqualificazione e formazione per operatori dei diversi settori del turismo. Mentre sul secondo punto è stato fatto qualcosa, per quanto riguarda il primo, penso che non si possa dire altrettanto; la cosa che rende perplessi è che ancora oggi i problemi sono gli stessi che avevano portato nel marzo 2003 il collega Curtaz a sollevare questa situazione in aula. Già allora nella risposta l'Assessore Cerise aveva detto che il 4 marzo vi era stata una riunione e che nel giro di 2 mesi ci sarebbe stato un successivo incontro, e che si stava valutando una nuova ipotesi di statuto. Siamo oggi nel 2005 e l'Assessore Pastoret ci ripete le stesse cose. Mi conferma che il problema è "un cane che si morde la coda", anche perché, durante la discussione dell'integrazione della legge del 2001, era stato evidenziato che in commissione in sede di audizione, in merito alla discussione del disegno di legge che portava la modifica della legge istitutiva della fondazione, una delle componenti della fondazione aveva risposto alla domanda: "Per quali motivi c'era ancora il commissariamento", con queste parole:

"In sede politica la Giunta ha espresso l'intendimento di arrivare a una modificazione delle basi su cui poggia la fondazione ed è evidente che la fondazione avrebbe delle difficoltà a recepire in tempi rapidi queste modificazioni legislative, perciò, nell'interesse della celerità con cui dobbiamo arrivare ad un'innovazione legislativa, è stato proposto il commissariamento e il commissariamento è stato accettato".

Alla faccia della celerità! Nel 2000 si faceva questa scelta del commissariamento per rendere celeri le scelte, per poi predisporre uno statuto, ma oggi nel 2005 siamo ancora fermi al commissariamento; questa mi sembra un'ennesima dimostrazione che molte volte si parte con delle buone intenzioni, ma poi "ci si perde per strada"... ci auguriamo che stavolta il tempo necessario per rivedere lo statuto non sia di 2 anni, per evitare che fra qualche mese si debba ripresentare lo stesso argomento in aula, per vedere se vi sono delle novità in merito, vista l'importanza della fondazione nei suoi compiti istituzionali. Ben venga il fatto che bisogna tener conto della "legge Moratti" però, se si giustifica il commissariamento per rendere celeri certe scelte e poi di fatto avviene tutto il contrario, penso che si dovrebbe da parte della Giunta fare autocritica per cercare quanto prima di dare una soluzione a questo problema che si porta avanti da diverso tempo.