Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1401 del 14 luglio 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1401/XII - Provvedimenti per la tutela delle persone anziane in casi di calore anomalo. (Interpellanza)

Interpellanza

Vista la DG. n. 2038 del 27 giugno 2005 con cui viene approvato il Piano di sorveglianza e di intervento per tutelare la salute delle persone in caso di ondate di calore anomalo;

Preso atto che in questi ultimi tempi si sono già manifestate situazioni di forte disagio a causa di giornate continue di calore e che probabilmente tale piano ha incominciato ad essere applicato non solo nella fase preparatoria, ma anche in quelle propriamente di intervento;

Considerato che un'attenzione particolare va riservata anche a ricoverati in strutture ospedaliere e ad ospiti di microcomunità che, come risulta da una recente indagine condotta a livello nazionale dall'Osservatorio della Terza Età, sono per lo più sprovviste di impianti di condizionamento;

I sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per sapere:

1) quale parte del Piano è stata finora attivata;

2) se, e quando, si sono verificate finora situazioni definite come "Stato di Pre-allarme" o "Stato di allarme";

3) se tutte le strutture sanitarie della regione sono dotate di impianti di aria condizionata; e, in caso contrario, come si intende procedere per garantire condizioni di vivibilità a degenti ed operatori;

4) se tutte le microcomunità, regionali e private, poste sotto gli 800 metri, sono dotate di impianti di aria condizionata, o in caso contrario, se e come si intende procedere per garantire condizioni di vivibilità ad ospiti ed operatori.

F.to: Squarzino Secondina - Riccarand

Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Direi che l'interpellanza è abbastanza chiara, non ha bisogno di spiegazioni ulteriori se non il fatto che qui probabilmente si è usato il termine a volte "impianti di condizionamento", a volte semplicemente "impianti di aria", sono strumenti diversi, ma la finalità è sempre la stessa. Volevo fare solo questa precisazione.

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Fosson.

Fosson (UV) - Pensavamo non dico di ricevere un plauso... ma da una persona molto attenta come lei alle situazioni della sanità... l'aver messo a punto in una tempistica molto rapida, che poi si è dimostrata provvidenziale, perché stranamente è arrivato un caldo torrido in un mese in cui qui in Valle d'Aosta, se non avevamo il cappotto, poco ci mancava... comunque, abbiamo messo a punto un piano per difendere le persone fragili da temperature elevate. Dico il plauso, perché non è stata un'organizzazione facile, si sono raccolti intanto tutti gli enti locali... e come sono indicazioni del Ministero... i comuni che hanno sede comunale al di sotto degli 800 metri sono stati riuniti, si è lavorato insieme con la Protezione civile, con l'ASL, con la Crocerossa, con tutti i volontari, mettendo a punto un sistema di vigilanza molto attento, perché il "Piano caldo" è proprio questo... capace di intervenire 24 ore al giorno sugli individui fragili... questo non lo abbiamo inventato noi, ma sono indicazioni del Ministero. Si tratta di un piano di vigilanza sulle persone fragili che vengono identificate: devono avere più di 75 anni e devono essere sole; quindi un piano di vigilanza che ha previsto prima la raccolta di dati, la schedatura per comune dove sono tali persone fragili, chi in occasione di queste temperature anomale deve intervenire, una mappa ben precisa che è stata messa a punto, per fortuna, perché abbiamo avuto già 2 evenienze di pre-allarme, cioè il 27-28 giugno quando era previsto per 3 giorni un calore maggiore di 33°. Un sistema di attenzione a queste persone fragile quindi, definite qui come maggiori di 75 anni, che vivano da sole, che abbiano avuto malattie croniche; sono stati raccolti tutti i dati di frequenza ospedaliera, di ricoveri, di utilizzo di farmaci per malattie polmonari croniche. In questo l'aspetto che richiede lei del condizionatore è uno degli elementi; fra l'altro, è in diffusione un "dépliant" fatto da noi dal titolo: "SOS consigli per difendersi dal caldo", in cui vi sono tutte le norme più importanti, fra cui il consiglio di recarsi qualche ora al giorno in zone ventilate o dotate di aria condizionata. Questo è uno degli aspetti, l'aspetto rilevante è che si sia fatto tale "Piano caldo", che si siano raccolte tutte queste persone, che siano già stati individuati tutti i casi fragili da assistere. L'aspetto del condizionatore dell'aria mi sembra uno degli aspetti, un "puntino" su tutta questa grossa attività che abbiamo fatto; intanto tutte le strutture ospedaliere sono dotate di aria condizionata. Le strutture per anziani: la domanda è qui... non tutte si sono dotate - come è stato scritto nel nostro piano - di almeno un ventilatore: 7 su 21 non hanno ancora queste dotazioni, dovranno averle. Fra tali 21 strutture per anziani al di sotto degli 800 metri queste 7 che non si sono ancora dotate sono quelle ai limiti, sui 700 metri di altezza. Mi sembra però che questo sia un aspetto particolare, di tutto un grosso piano che è stato messo in moto. Mi permetto di dire che le strutture per anziani non sono gestite dall'amministrazione locale, sono gestite per ora dall'ente locale; dal 1° gennaio di quest'anno saranno gestite dalle comunità montane, per cui non sempre rispondono alle nostre indicazioni che comunque vi sono e vi saranno nuovamente. Alla fine dico un'altra cosa: questo è un aspetto che si può migliorare, ma in una grossa attività che è stata messa in moto molto correttamente e ringrazio ancora tutti quelli che hanno partecipato. Il problema è che l'anziano non tollera molto facilmente il condizionamento d'aria: ecco perché questo mi sembra un qualcosa da aggiungere, non un aspetto determinante. Se fate una visita in Ospedale nei periodi caldi, la grande "battaglia" in tutte le stanze dotate di condizionatore d'aria è che la maggior parte delle persone non lo vogliono attivare, perché l'anziano lo accetta male e poi vi sono anche delle patologie da raffreddamento contrapposte all'eccessivo calore. Sicuramente è un aspetto da migliorare e ci stiamo lavorando; su 21 strutture 7 non hanno neanche un apparecchio di zona ventilata, però non vorrei che da questo si misconoscesse uno sforzo che è stato messo in moto e che è già operativo da 15 giorni.

Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Sarò molto sintetica. L'approvazione del piano di sorveglianza e di risposta verso gli effetti sulla salute di ondate di calore anomalo, elaborato da un gruppo di lavoro, sulla base delle linee guida predisposte dal Ministero della salute nel 2004, porta la data del 27 giugno. Per quel periodo sono già state registrate delle temperature molto alte, lei ha parlato di eventi di allarme, quindi 2 eventi di pre-allarme il 27 e il 28 perché si preannunciavano temperature sopra i 33°. Le ricordo che il 22 e il 23 giugno si sono raggiunte temperature di 34° e le temperature al di sopra di 30° partono dal 16 giugno; quindi siamo di fronte a un periodo molto lungo e sembra che questo piano arrivi quando il caldo si è manifestato con tutto il suo disagio. Lei dice che 7 su 21 microcomunità non hanno ancora attivato una zona di aria condizionata, dicendo che le strutture sono gestite non direttamente dalla Regione. Nel piano che avete approvato però si dice come fase preparatoria addirittura: "installazione da parte degli enti gestori di almeno un condizionatore d'aria nel soggiorno di ogni struttura residenziale per anziani, microcomunità o casa di riposo, sita in uno dei comuni interessati al presente piano". Mi sembra che rispetto a questo vi sia ancora un grosso ritardo da parte di coloro che dovevano prendersi in carica tale piano e attrezzarsi nella fase preparatoria. Infine lei dice che tutte le strutture ospedaliere hanno l'aria condizionata; io, andando nei reparti di Geriatria o Ortopedia, ho visto che l'aria condizionata non esiste, allora mi chiedo se vi sono all'interno della struttura ospedaliera alcuni reparti - proprio quello per anziani - che non hanno le condizioni climatiche che lo stesso piano, previsto e approvato dalla Giunta, indica.