Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1377 del 13 luglio 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1377/XII - Eventuale accordo transattivo con una società in stato di liquidazione. (Interrogazione)

Interrogazione

Premesso che:

Aosta Factor srl - società controllata dalla Regione tramite "Finaosta" spa - avrebbe concordato in via transattiva con la società Artech in liquidazione ed esposta per circa 700 mila euro con la predetta società finanziaria una rideterminazione della posizione debitoria con uno sconto di oltre il 75%

I sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Presidente della Regione e l'Assessore delegato per conoscere:

1) se corrisponde a verità l'intercorso accordo transattivo e, in caso affermativo, quali sono i termini dello stesso e quando è stato sottoscritto;

2) i presupposti, le modalità e le garanzie poste a base sia del finanziamento a suo tempo erogato, sia del successivo accordo transattivo tra Aosta Factor srl ed Artech;

3) se l'accordo citato in premessa ha già avuto esecuzione;

4) se corrisponde al vero che Banca d'Italia ha disposto un'ispezione ad Aosta Factor srl e, in caso affermativo, quali sono i motivi e le risultanze della stessa.

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Questa è un'interrogazione un po' datata, ma direi che rispetto a questa interrogazione il tempo trascorso non modifica la risposta, e spiego il perché.

Prima di entrare nel merito dell'interrogazione, vorrei condividere con voi alcune considerazioni di diritto. Il mio interlocutore, che è il Consigliere Frassy, avrà la sensibilità e la conoscenza per ragionare su tale interrogazione, nel senso che nell'interrogazione si chiedono una serie di dati su un'attività dell'"Aosta Factor". Questa, ricordo, è una società assoggettata al controllo di Banca d'Italia in virtù della iscrizione nell'albo speciale, previsto dal T.U. in materia bancaria, quindi società che, se da un lato è assoggetta al controllo di Banca d'Italia, dall'altro ha tutta una serie di tutele nell'ambito dell'attività bancaria, perché ovviamente chiedendo delle informazioni e facendo un dibattito pubblico su un'attività di questo genere, rischieremmo di andare a creare delle turbative e tutta una serie di indicazioni che nuocciono al sistema bancario. Il segreto bancario non è una richiesta per occultare, ma semplicemente per dare delle regole e avere delle garanzie rispetto a un settore così delicato e particolarmente a cuore dal legislatore statale.

In secondo luogo vorrei condividere con l'interrogante parte del Regolamento del nostro Consiglio, perché a fronte dell'articolo 116, che disciplina l'informazione che i Consiglieri regionali hanno diritto-dovere di acquisire, abbiamo in questa nostra regolamentazione un'indicazione abbastanza precisa parlando di aziende dipendenti. Posso poi fare copia di un parere che è stato rilasciato dal nostro Dipartimento legislativo, dove si individua abbastanza precisamente quali sono i criteri per capire se un ente è dipendente dalla Regione o meno. Il fatto della dipendenza, ovviamente, non discende dall'attività propria dell'ente che può essere di tipo economico o di tipo istituzionale, ma del ruolo che ha il Consiglio regionale.

Nell'ambito dell'"Aosta Factor" il Consiglio non ha alcun tipo di ruolo, in quanto non nomina amministratori, non deve controllare dei bilanci, non ha tutta una serie di attività che erano ad esempio previste per la Gestione straordinaria; c'è un'attività esclusivamente di tipo aziendale. Si potrebbe obiettare: Marguerettaz, tu, in realtà fai "il gioco delle 3 carte", perché l'"Aosta Factor" è partecipata da "Finaosta" e "Finaosta" è partecipata dalla Regione. Ricordo che anche in questo ambito la partecipazione dell'"Aosta Factor" non è in gestione speciale, ma in gestione ordinaria, quindi rientra nelle attività di "Finaosta"; pertanto non è un'attività che sia stata né sollecitata né governata dall'Amministrazione regionale.

A fronte di tali osservazioni, che sono supportate sia da valutazioni acquisite da legali sia dal nostro Dipartimento, non sono nella condizione di dare queste indicazioni chieste dall'interrogante, se non violando una serie di disposizioni che governano l'attività del Consiglio.

Président - La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (CdL) - Più che replicare alla risposta dell'Assessore, mi rivolgo al Presidente del Consiglio, perché penso che quello che è accaduto in apertura del Consiglio sia gravissimo e lei questa volta deve tutelare i lavori del Consiglio. L'Assessore Marguerettaz si è sostituito al Presidente del Consiglio, ha ritenuto che questo atto sia irricevibile e, di conseguenza, ha detto che non dà risposte. Se questa è l'interpretazione autentica delle dichiarazioni rilasciate dal Presidente Caveri, che disse su "La Stampa" del 6 luglio: "Troppo tempo alla parte ispettiva, interpellanze e interrogazioni", prendiamo atto; però lei, Presidente Perron, non può consentire di essere così surrogato dal potere esecutivo! Mi sembra che stia in capo alla Presidenza del Consiglio decidere quali sono gli atti da ricevere o da non ricevere. Se è stato messo all'ordine del giorno, su questo atto la Giunta ha il dovere politico di dare delle risposte...

Presidente - ... se non lo ricevevo, lei oggi non lo discuteva, collega Frassy... cosa sta dicendo?

Frassy (CdL) - Ho detto che mi rivolgo al Presidente del Consiglio sul presupposto che chiedo un intervento del Presidente del Consiglio, perché è inammissibile che si arrivi al punto che l'Esecutivo, anziché dare delle risposte nel merito, dia delle risposte sull'ammissibilità o no degli atti e, alla fine, arrivi a dire che questi atti non sono ammissibili! Perciò qualche risposta la do io al Consiglio, Assessore Marguerettaz.

Non mi sembra che "Finaosta" sia indifferente alle casse regionali, mi sembra che "Finaosta" abbia un riflesso non indifferente sulle casse regionali; di conseguenza, quello che "Aosta Factor" combina o non combina può avere un riflesso su "Finaosta" e di conseguenza sulle casse regionali. Quanto abbiamo indicato in premessa e che costituisce la sostanza di questa interrogazione, non è un fatto di poco conto, e di questo chiediamo contezza, perciò ripresenteremo questa interpellanza al prossimo Consiglio e poi attiveremo forme diverse per ottenere delle risposte. Le ricordo un precedente, "BVA"... lei se ne ricorda?... la quale era soggetta ai controlli di Banca d'Italia...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... no, lei ha fatto due "distinguo": il primo, sul fatto che è assoggetta al controllo di Banca d'Italia e, di conseguenza, sarebbero violate tutta una serie di cautele... e l'Assessore dice che questo è il primo motivo per cui non può rispondere. Allora io le rispondo su questo primo motivo: è completamente infondata la sua affermazione, perché di "BVA" questo Consiglio se n'è occupato in lungo e in largo e a più riprese, e per fortuna che se n'è occupato, perché nonostante la vigilanza di Banca d'Italia, "BVA" in un certo periodo è stata prossima al fallimento con tutto quello che comportava per i riflessi delle casse pubbliche. Perciò la sua prima pregiudiziale è infondata, perché ci sono dei precedenti che sono evidenti, perché la storia parlamentare ci dice che molte volte le questioni delle banche, delle Casse di risparmio, delle banche di interesse nazionale - quando c'erano - sono state più volte sollevate in Parlamento...

(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... lei non faccia finta di non capire! Sulla prima pregiudiziale penso che non ci sia motivo da parte sua di argomentare, sulla seconda mi sono espresso poc'anzi.

Mi fermo qui, non aggiungo altro a questa replica, perché gli altri dati li voglio verificare su altri canali. Comunico che ripresenteremo questa interrogazione nel prossimo Consiglio, magari aggiornandola su alcuni fatti che nel frattempo si sono appalesati, anche perché se è datata dal punto di vista della data, pur tuttavia la materia ha subito un'evoluzione, perché "Artech" quando abbiamo depositato questa interrogazione era in liquidazione volontaria, e successivamente è stato richiesto il concordato, perciò c'è un'evoluzione che richiede degli ulteriori approfondimenti.

Nel frattempo invito il Presidente Perron a far valere le ragioni della centralità del Consiglio.