Oggetto del Consiglio n. 1330 del 25 maggio 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1330/XII - Progetto di recupero e trasformazione dell'ex Cotonificio Brambilla di Verrès. (Interrogazione)
Interrogazione
Ricordata la decisione a suo tempo assunta dalla Giunta regionale di trasformare l'ex cotonificio Brambilla, a Verrès, in una sede ad uso scolastico, per farne un polo di istituti di scuola media superiore a servizio della popolazione studentesca della Bassa valle;
Ricordato che i lavori di recupero e riconversione di tale complesso di fabbricati sono stati affidati nel 1999, a seguito di pubblico incanto, all'impresa "Garbali-Rep S.p.a" (diventata poi "Garbali-Conicos S.p.a.");
Preso atto che con successive delibere, non ultima la DG n. 4419/2004, sono state concesse proroghe alla data di ultimazione dei lavori per il recupero dell'ex-cotonificio Brambilla e sono state stanziate ulteriori risorse rispetto alla somma preventivata;
Atteso che in questi anni si sono definite le destinazioni dei locali ristrutturati, individuando nell'I.S.I.T.I.P. (Istituzione scolastica di istruzione tecnica industriale e professionale) e nell'I.S.I.S.M. (Istituzione scolastica di istruzione scientifica e magistrale ad indirizzo pedagogico, linguistico e sociale) le scuole medie superiori da ospitare in tale edificio;
Appreso che nelle sedi decisionali dell'Università della Valle d'Aosta sarebbe stata presa in considerazione l'ipotesi di trasferire in detto edificio a destinazione scolastica alcuni corsi della stessa Università;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interroga
l'Assessore competente per sapere:
1) quale è, rispetto al costo preventivato, il costo dell'intero progetto di recupero e riconversione dell'ex Brambilla;
2) quale è, dopo le varie proroghe concesse, la data di ultimazione dei lavori di recupero e riconversione dell'ex Brambilla e quando, a suo avviso, si potrà inaugurare tale complesso scolastico;
3) se sono emerse alcune modifiche rispetto alla destinazione dell'edificio ristrutturato; e in tal caso, quali e sulla base di quali nuovi elementi;
4) se corrisponde al vero l'ipotesi di trasferire nell'ex Brambilla alcuni corsi dell'Università della Valle d'Aosta.
F: to: Squarzino Secondina
Président - La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.
Cerise (UV) - L'intervento è stato suddiviso per ragioni di opportunità in 2 lotti. Per il primo lotto, attualmente in avanzata fase di realizzazione, era stato preventivato un costo di complessivi 29.381.362,00 euro lordi (importo comprensivo degli oneri per lavori, più IVA al 10%, più somme a disposizione dell'Amministrazione); per il secondo lotto il progetto definitivo prevedeva una spesa presunta di complessivi lordi 9.597.287,00 euro, pertanto il costo complessivo stimato era di 38.978.000,00 euro circa. Allo stato attuale, a gara espletata e con il primo lotto in fase di ultimazione, il costo dell'intervento di questo primo lotto ammonterà, salvo oneri imprevisti, a complessivi 22.538.000,00 euro (anche qui comprensivo degli oneri per lavori, perizie suppletive e di variante, più somme a disposizione dell'Amministrazione, più IVA al 10%). Per il secondo lotto l'ufficio ha attualizzato il costo prevedendo una spesa lorda presunta di 12.170.000,00 euro, cosicché il costo presunto attualizzato dell'intero intervento è di 34.708.000,00 euro.
La data di ultimazione dei lavori, a seguito delle proroghe concesse, a seguito anche delle varianti, è stabilita per il 4 agosto 2005. Si ritiene che il polo scolastico possa essere agibile -salvo dei ritardi al momento imprevedibili, imputabili all'appaltatore - entro la fine del 2006 e diventare pienamente operativo a partire dall'anno scolastico 2006-2007.
Allo stato attuale, per quanto riguarda l'ultimo punto, non risulta che siano state apportate delle modifiche riconducibili al cambiamento di destinazione d'uso dell'edificio, pertanto le scuole che usufruiranno di tale struttura rimangono quelle previste: l'ISITIP (istituzione scolastica di istruzione tecnica industriale e professionale che, a seguito della riforma scolastica, ha inglobato le scuole ITI e IPR) e ISISM (istituzione scolastica di istruzione scientifica e magistrale ad indirizzo pedagogico, linguistico e sociale che, a seguito della riforma scolastica, ha inglobato l'Istituto magistrale). Per quanto abbiamo potuto avere come informazioni dalla collega Charles e dalla Presidenza della Regione, non vi sono consistenti modifiche nel programma di utilizzo delle aule rispetto alle decisioni del 2000; certo, a fronte di un eventuale regresso del numero di iscrizioni agli istituti tecnici e professionali, si può immaginare che nel futuro possa essere presa in considerazione l'ipotesi di cedere delle aule per eventuali nuovi corsi universitari, ma questa è un'ipotesi futura così come potrebbe essere possibile un utilizzo temporaneo di parte dell'istituto, qualora possa essere necessario, ma in una logica di soddisfazione principale dell'originaria destinazione, per altre istituzioni scolastiche che avessero temporaneamente bisogno di qualche aula.
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Grazie per i dati forniti relativamente ai costi e ai tempi di utilizzazione di questa struttura. Anche scorrendo le deliberazioni si è visto che di volta in volta sono stati prorogati i tempi di ultimazione di consegna dell'opera di oltre 655 giorni, non solo quelli che ho contato così... ma forse ce ne sono altri ancora, quindi tempi molto lunghi per questa tipologia di lavori e anche tempi lunghi per la sua attivazione.
Rispetto all'ultima domanda non sono soddisfatta della risposta, ma probabilmente lei riferisce osservazioni che i colleghi le hanno fornito, come ha detto. Credo che qui vi sia un problema di fondo che va tenuto presente: tutto questo dispendio di energie, di tempo, di progettualità concentrate nell'edificio dell'"ex Brambilla" era finalizzato all'obiettivo di realizzare in bassa Valle un polo scolastico per la scuola media superiore, quindi un polo scolastico in cui i diversi indirizzi delle superiori potessero coesistere, anche perché tutta una serie di servizi, dalle biblioteche ai laboratori, se concentrati in un unico polo scolastico, consentirebbe un risparmio di risorse, oltre che la possibilità di fruire di servizi più qualificati. Le stesse risorse che si spendono per attivare più biblioteche o più laboratori in diverse sedi, se sono concentrate in un'unica sede, possono costituire un patrimonio maggiore e offrire più possibilità agli studenti. Sono comunque preoccupata dell'ipotesi che lei ha evidenziato, cioè, se per caso non vi fossero abbastanza alunni per quei 2 indirizzi scolastici, si potrebbe prendere in esame l'ipotesi di cedere alcune aule all'università. Credo che l'obiettivo fosse costituire un polo scolastico per la scuola media superiore, quindi si tratterebbe di ripensare tutto l'obiettivo all'interno di come sarà strutturata la scuola media superiore. In secondo luogo, mi sembra che questa ipotesi sia stata finora bocciata dal Senato accademico, è un'ipotesi che è stata presa in esame dal Consiglio di Università, cioè è stata fatta una proposta di tipo politico da parte del Governo: quella di decentrare alcune facoltà dell'Università della Valle d'Aosta in bassa Valle, ma è una proposta che per ora il Senato accademico ha bocciato. Credo che, prima che si ripresenti ancora ipotesi, si debba fare un serio studio innanzitutto della scuola media superiore e poi una chiarificazione sulle finalità dell'Università della Valle d'Aosta, su dove deve essere collocata, quali sono i suoi corsi e qual è la sua vocazione.
Si dà atto che dalle ore 11,07 presiede il Vicepresidente Nicco.