Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1300 del 11 maggio 2005 - Resoconto

OGGETTO N. 1300/XII - Programma per il 2005 di controllo numerico della specie cinghiale. (Interpellanza)

Interpellanza

Preso atto del contenuto della deliberazione della Giunta regionale n. 359 del 14/2/2005 relativa alla "Approvazione del programma di controllo numerico della specie cinghiale presente in Valle d'Aosta per l'anno 2005";

Osservato che detta delibera prevede un prelievo, mediante attività di controllo numerico, di 500 capi;

Appreso che il Comitato caccia per la gestione venatoria avrebbe richiesto la revoca o, comunque, la modifica di tale provvedimento, al fine di eliminare o contenere l'attività di controllo; e ciò allo scopo di favorire ulteriormente l'attività venatoria, atteso che i cacciatori avrebbero un maggior numero di capi da abbattere;

Osservato che l'accoglimento di un tale indirizzo sarebbe in evidente contrasto con gli obbiettivi, più volte ribaditi, di contenimento della specie cinghiale e di riduzione dei danni provocati all'agricoltura;

Ritenuto opportuno conoscere gli intendimenti del Governo regionale, in riferimento a tale problematica;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per conoscere:

1) se corrisponde o meno al vero che il Comitato caccia avrebbe proposto l'abolizione (o comunque la riduzione) dell'attività di controllo della specie cinghiale in Valle d'Aosta;

2) in caso affermativo, quali sarebbero le conseguenze di tale scelta in ordine al contenimento della specie e alla limitazione dei danni prodotti alle attività agricole;

3) quali sono gli intendimenti dell'Amministrazione regionale al riguardo.

F.to: Curtaz

Presidente - Nessuna illustrazione.

La parola all'Assessore all'agricoltura, risorse naturali e protezione civile, Vicquéry.

Vicquéry (UV) - L'Institut national de la faune sauvage de Bologne a approuvé le programme 2001-2005 élaboré par notre Région pour gérer la population locale des sangliers durant cette période. Conformément à ce programme, le Gouvernement régional a adopté, par sa délibération n° 359/2005, les mesures en la matière relatives à 2005. Par la suite le Comité pour la gestion de la chasse a transmis à l'Assessorat ses propositions en vue de l'établissement du calendrier de la chasse pour la saison 2005-2006 par le courrier du 18 février 2005, qui proposait notamment de suspendre ou du moins de limiter le contrôle de la population des sangliers durant la saison de la chasse dans la mesure où il rentre dans le rôle de cette dernière de contrôler ladite espèce.

Disons immédiatement que l'Assessorat n'a pas l'intention de suivre cette suggestion, nous sommes sérieux comme tout le monde le sait, et n'entend pas modifier les modalités de contrôle de la population locale des sangliers, selon lesquelles les opérations de capture et/ou d'abattage d'un certain nombre des bêtes prévues par le programme peuvent se dérouler même pendant la saison de la chasse. Cette décision a été prise pour une raison évidente: il est absolument nécessaire de ne jamais relâcher le contrôle, si nous voulons limiter le nombre des animaux, et même en période de chasse il pourrait s'avérer nécessaire de capturer et/ou d'abattre des sangliers à des heures ou dans des zones où la chasse est interdite, mais il est bien évident que dans les zones où la pratique de la chasse devrait suffire au contrôle de la population des sangliers, c'est cette option qui sera privilégiée.

La méthode mise en place par l'Administration régionale a fait ses preuves, puisqu'en 2004 les sangliers ont causé bien moins de dommages aux productions et aux terrains agricoles par rapport à l'an 2003. Les chiffres y afférents ont en effet diminué de 25% par rapport à l'an 2003. Pendant l'an 2003 les aides versées ont été quelque 180 mille euros, en 2004 quelque 140 mille euros.

Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Ringrazio l'Assessore. Condivido l'impostazione che intende dare la Giunta.

Faccio un passo indietro, avendo evitato l'illustrazione, per spiegare il perché di questa iniziativa. Finalmente i dati pubblicizzati attraverso le deliberazioni di Giunta ci dicono che la popolazione dei cinghiali in Valle d'Aosta è in calo, lo si desume anche dai minori danni che sono stati provocati in agricoltura nell'ultimo periodo: questo grazie ai cosiddetti "programmi per il controllo numerico della specie".

Cosa è accaduto e cosa ci ha allarmato? È accaduto che la Giunta, dopo aver fissato in numero di 500 il numero di animali da abbattere con prelievo - ovvero non con attività venatoria tradizionale, ma attraverso l'intervento delle guardie forestali -, aveva ricevuto una proposta da parte del Comitato caccia - questa è una ipotesi perché non conosciamo il documento, anzi pregherò l'Assessore di darcene una copia visto che lo ha citato nella sua risposta - del seguente tenore: "visto che il numero di cinghiali è diminuito, evitiamo l'attività di prelievo da parte del Corpo forestale e i cinghiali che rimangono li abbattiamo noi". Era un modo per alimentare la caccia, ma a scapito di tutti gli sforzi che sono stati fatti per contenere la specie cinghiale in Valle d'Aosta. Sarebbe stato paradossale se, dopo tutti gli sforzi che sono stati fatti e le somme spese per risarcire i danni, si fosse accolta una proposta che andava nella direzione opposta.

Sono quindi soddisfatto della risposta dell'Assessore che ha dichiarato non accoglibile la proposta; l'Assessore ha detto anche che questa Giunta in materia di caccia è seria. "Pas toujours": sui piani venatori degli scorsi anni le associazioni ambientalistiche hanno dovuto ricorrere al TAR con qualche soddisfazione e avete dovuto porre rimedio in quattro e quattr'otto per accontentare la "lobby" dei cacciatori, la cui importanza era scemata negli ultimi anni. Poi, da quando abbiamo Assessori cacciatori, è tornata una "lobby" in grande spolvero in questa regione!