Oggetto del Consiglio n. 1110 del 26 gennaio 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1110/XII - Gestione degli impianti di risalita del comprensorio sciistico di Courmayeur. (Interpellanza)
Interpellanza
Premesso
- che, ormai da tempo, si ripropongono critiche e malumori nei confronti della gestione degli impianti di risalita del comprensorio sciistico di Courmayeur;
- che il crescente dissenso sui disservizi perviene da molti residenti e, purtroppo, anche da altrettanti turisti;
- che la Regione ha una partecipazione azionaria nella Courmayeur Mont Blanc Funivie S.p.A e condivide quindi gli impegni finanziari e le decisioni adottate da questa società;
ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
l'Assessore delegato per conoscere:
1. per quali ragioni sono state accettate supinamente o quantomeno condivise le strategie aziendali e di gestione del comprensorio sciistico di Courmayeur;
2. se e come, dopo questa incessante sequela di lamentele, ha intenzione di ovviare ai disservizi di cui in premessa.
F.to: Tibaldi
Président - La parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Credo che l'argomento l'Assessore Caveri lo conosca abbastanza bene... allora l'Assessore Marguerettaz... leggo sugli organi di stampa che in genere prende posizione l'Assessore Caveri su questi problemi... oggi risponde l'Assessore Marguerettaz? Va bene, speriamo che ci sia sintonia fra i vari punti di vista...
(interruzione dell'Assessore Caveri, fuori microfono)
... siete due gemelli siamesi, sì! Allora l'Assessore Marguerettaz lo conoscerà ugualmente il problema, un problema che spero non sia stato rinfrescato solo qualche minuto fa. Scherzi a parte, è un problema ripetitivo, purtroppo, perché negli anni si è reiterato, riguarda la gestione del comprensorio sciistico di Courmayeur, delle funivie di Courmayeur, in particolare la "Courmayeur Mont Blanc S.p.a.", che è partecipata in senso maggioritario dalla società francese "Compagnie des Alpes", in via minoritaria dalla Regione - "Finaosta" - con il 33% circa di capitale, 1% residuale del Comune di Courmayeur e alcuni soci privati.
Il problema è la qualità della gestione, una gestione che come hanno evidenziato a più riprese gli operatori economici del settore e gli stessi turisti che sono i fruitori delle offerte del comprensorio, è alquanto grave. La gravità l'abbiamo rilevata quest'anno in esordio di stagione turistica con il ponte dell'Immacolata, dove la fruizione da parte di turisti del comprensorio di Courmayeur è stata fortemente limitata per una scelta della società, ovvero senza alcun preavviso è stato concesso l'uso degli impianti solo ai titolari di abbonamento stagionale chiamati a sciare e senza condizioni minime di sicurezza. Naturalmente è un campanello di allarme grave, che sta suonando da un pezzo, ma l'Immacolata in questo caso è coinciso con l'inizio di stagione, e che va a ripetere una serie di disagi che non possono essere protratti senza alcuna capacità decisionale della Regione. C'è stata una progressiva chiusura di impianti nel comprensorio senza la sostituzione degli stessi, uno scadimento delle condizioni di sicurezza, una bonifica del territorio durante la stagione estiva attraverso i classici inerbimenti che è piuttosto carente, un uso - definito dai sottoscrittori di una petizione diramata il 30 dicembre scorso - quanto meno inquietante e ingiustificato degli impianti di innevamento artificiale.
Ora, mi risponde Marguerettaz, ma le autorità alle quali viene inviata la petizione come denuncia circostanziata sono 5: il Presidente Perrin, il dott. Caveri, il dott. Rollandin, il dott. Collé e il sig. Blua, in quanto Sindaco, e a tutti i Consiglieri comunali; quindi vedete che la materia è forse più di stretta competenza del turismo che non delle finanze.
Per tornare alla sostanza, questa situazione si sta protraendo in maniera indisturbata. L'Assessore Cerise, predecessore dell'Assessore Caveri, aveva già scritto una lettera di rimostranze ai gestori della "Compagnie des Alpes" sulla conduzione del comprensorio, una lettera che sembra sia, alla fine, rimasta inascoltata, lasciando che si perpetui una situazione che sta comportando la perdita di clientela nel comprensorio di Courmayeur. Una perdita di clientela che è testimoniata dai risultati delle presenze e degli arrivi, dal volume di affari dei singoli operatori che stanno lamentando un declino inarrestabile, dalle lettere di turisti indignati che hanno protestato nei confronti di tale stato di cose.
L'Amministrazione regionale e quella comunale sono state esortate a fare o - quanto meno - a dire qualcosa; una dichiarazione anche simpatica del Sindaco Blua è stata: "Ora con la "Mont Blanc" ci faremo valere di più", e questo dopo 15 giorni che ha ricevuto la petizione, che evidentemente ha sentito come una "tirata di orecchie". È vero che la Regione come il Comune sono soci minoritari; tuttavia, essi rappresentano le istanze di una comunità locale che sta soffrendo in maniera drastica questi disagi. Si ricorderà l'Assessore che 2 anni fa ci fu una sorta di ostracismo nei confronti dello skipass regionale da parte di "Courmayeur Mont Blanc", nel senso che non rientravano gli impianti nel pacchetto globale e l'offerta per un turista che acquistava lo skipass stagionale si trovava fortemente limitata, in quanto non poteva fruire, comprando lo stesso ticket, anche degli impianti di risalita di Courmayeur.
La situazione di deterioramento che si sta verificando merita delle risposte, che siano non solo di carattere censorio o di rammarico, ma che ci sia una presa di posizione forte da parte anche della Regione. Non è detto che la logica della minoranza debba sempre accettare ciò che vuole fare la maggioranza all'interno di una s.p.a., perché la Regione rappresenta anche l'ente territoriale primario insieme al Comune. Allora per quali ragioni continuano ad essere accettate supinamente o quanto meno condivise queste strategie aziendali, che vanno contro le logiche di sviluppo e di crescita del territorio? E poi: quali sono le iniziative che intendete mettere in cantiere dopo questa incessante sequela di lamentele ai disservizi che vi abbiamo ora sintetizzato?
Noi chiediamo che la Regione faccia sentire la sua voce; è vero che la società di gestione è una delle due società private che conducono impianti di risalita nell'ambito della Valle d'Aosta, l'altra è quella della "Cervino S.p.a.", ma è altrettanto vero che la Regione non può - tanto meno il Comune! - accogliere supinamente determinate scelte.
Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Per meglio circoscrivere tutto il ragionamento fatto dal Consigliere Tibaldi, la risposta non può che essere fatta a 4 mani, nel senso che dall'interpellanza venivano richiesti tutta una serie di dati che erano più riconducibili alla logica della partecipazione di "Finaosta", ma all'interno dell'esposizione ci sono poi tutta un'altra serie di richieste.
Non voglio iniziare con l'evidenziare una contraddizione dal punto di vista dell'impostazione filosofica del Consigliere Tibaldi, che mi pare un "paladino del privato a tutti i costi" e quindi chiede che l'ente pubblico si ritiri, per poi, a singhiozzo, chiedere degli interventi da parte della Regione all'interno, ma come ho detto non lo farò, non voglio sfruttare questa polemica...
(interruzione del Consigliere Tibaldi, fuori microfono)
... non voglio fare questo lavoro che è sterile, quello di vedere le contraddizioni negli altri!
Faccio una premessa. Mi pare che il Consigliere abbia già, nella sua esposizione, ricondotto correttamente il ruolo della partecipazione, ma ai fini espositivi è opportuno premettere che "Finaosta" detiene, a valere, sui fondi della gestione speciale, una partecipazione azionaria nella "Courmayeur Mont Blanc" pari al 33,66%: questo è stato un trasferimento del pacchetto azionario della Regione autonoma avvenuto nel 1997 e, in tale occasione, non è stato possibile attuare patti parasociali, in quanto la partecipazione derivava da diverse sottoscrizioni di capitale sociale, effettuate direttamente dalla Regione dal periodo 1986-1989, quindi la logica di quelle partecipazioni è sicuramente datata.
Tenuto conto della necessità di garantire ai sensi della legge n. 16/1982 una rappresentanza in seno agli organi sociali, proporzionale alla partecipazione posseduta, nel corso dell'assemblea straordinaria del 1997 è stato inserito il meccanismo del voto di lista per la nomina degli organi sociali. In virtù di tale pattuizione a "Finaosta" spettano 2 componenti dell'organo amministrativo. Lei sa che, qualora partecipi la Regione, c'è una riserva che può essere indicata nello statuto; se non è la Regione a partecipare, bisogna introdurre dei ragionamenti diversi, perché non può essere introdotta una riserva. Oltre a questo, viene nominato un membro effettivo e un supplente nel collegio sindacale. Questo mandato chiude al 30 settembre 2005.
La maggioranza del capitale risulta oggi detenuta dalla "Compagnie des Alpes" e dalla "Intrawest Corporation" del Canada. Si segnala che quest'ultima, in base a pattuizioni dei due gruppi, di cui non si ha modo di conoscere i dettagli, ha finora delegato la gestione aziendale ai rappresentanti della società francese. La "Compagnie des Alpes" ha cinque membri nel Consiglio di amministrazione; la Regione, tramite "Finaosta", due, e il Comune di Courmayeur, un membro. Alla luce di quanto sopra è importante sottolineare come le strategie aziendali siano di diretta emanazione dell'attuale socio di riferimento, la "Compagnie des Alpes".
La posizione di "Finaosta" risulta essere quella di un socio di minoranza, al quale non sono attribuiti diritti o poteri tali da influire in caso di disaccordo sulle scelte strategiche assunte dalla maggioranza del capitale. Tra l'altro, si segnala che allo stato attuale non sono mai emersi i presupposti per esperire particolari azioni di responsabilità o altre azioni di legge: le azioni di responsabilità sono quelle riconducibili a "mala gestio". È necessario sottolineare che le scelte legate all'operatività della società, salvo casi particolari, vengono discusse in sede di Consiglio di amministrazione e non portate all'attenzione dell'assemblea dei soci. A questo punto è bene sottolineare che non corrisponde al vero quanto detto dal Consigliere Tibaldi, nel senso che le scelte sono condivise, perché il Consiglio di amministrazione, a maggioranza, ha sempre conferito ampie deleghe ad alcuni suoi componenti, ovviamente individuati fra gli uomini operativi del gruppo "Compagnie des Alpes". È chiaro che queste deleghe sono associate anche all'erogazione di compensi, quindi ci sono una serie di posizioni che non sono di accordo, non condivise.
Si segnala che nell'occasione in cui determinate decisioni dovevano essere necessariamente sottoposte all'assemblea dei soci, "Finaosta", per quanto di sua competenza, non ha omesso di far rilevare in sede assembleare comportamenti a suo avviso contrari all'interesse della società, e adesso glieli descrivo. A titolo di esempio si citano i seguenti fatti.
Nel giugno 2003, a seguito della proposta del socio di maggioranza di spostare la chiusura dell'esercizio dal 31 maggio al 30 settembre, in tale occasione è stato espresso il voto contrario, motivato dal fatto che la modifica della data di chiusura dell'esercizio non era proposta nell'interesse della "Courmayeur Mont Blanc"; infatti, con lo slittamento a settembre della data di chiusura la durata dell'esercizio successivo sarebbe stata di soli 4 mesi, con un risultato economico negativo stimato dagli amministratori in circa 1,8-2 milioni di euro e conseguente riduzione delle riserve disponibili di fatto spettanti a tutti i soci, in proporzione alla partecipazione posseduta. Naturalmente lo spostamento della data di chiusura è stato approvato grazie al voto favorevole del socio di maggioranza; resta il fatto che l'esercizio chiuso al 30 settembre 2003 ha fatto registrare una perdita di 1,7 milioni.
In occasione del conferimento dell'incarico per la revisione contabile della società di revisione "Price Waterhouse Cooper" nell'assemblea ordinaria dell'8 settembre 2004, è emerso che alla stessa veniva conferito oltre al controllo contabile un incarico per la revisione volontaria del bilancio; tenuto conto che la revisione volontaria veniva eseguita nell'interesse del gruppo francese, la "Finaosta" ha espresso voto contrario per la parte dell'incarico relativa alla revisione volontaria; la deliberazione è stata assunta nonostante il voto contrario di "Finaosta" e del Comune di Courmayeur.
Nel corso della recente assemblea ordinaria tenutasi in data 19 gennaio 2005, "Finaosta", tenuto conto dell'aumento dei costi legati ai rapporti infragruppo fra la società stessa e la "Compagnie des Alpes", ha chiesto che tutti i rapporti infragruppo aventi riscontri economici e finanziari, vengano riservati all'esame del Consiglio di amministrazione; tale proposta è stata accettata. Sempre nel corso della medesima assemblea, è stata avanzata dalla società di revisione una nuova offerta relativa al controllo contabile che "Finaosta" ha ritenuto incogruente rispetto alla precedente offerta, oltre ad essere fuori mercato; pertanto ha espresso inutilmente voto contrario. Dopodiché, sulle ultime vicende, potrà opportunamente rispondere l'Assessore Caveri, che è detentore della funzione di ente che deve sorvegliare sulla "Courmayeur Mont Blanc" e sulle altre società.
In merito al secondo punto, le principali decisioni concernenti l'operatività societaria vengono deliberate in seno al Consiglio di amministrazione; la Regione, tramite "Finaosta", ha già provveduto a dare indicazioni ai propri rappresentanti affinché vigilino sulle scelte proposte dai rappresentanti del gruppo francese, riferendo all'azionista nel rispetto della vigente normativa societaria in ordine ai fatti aziendali.
Quale linea di azione nell'esecuzione del mandato loro conferito: si richiederà il loro impegno ad invitare sistematicamente il Consiglio di amministrazione ad assumere scelte che tengano in debito conto gli interessi della collettività. In tale ottica, gli amministratori saranno tenuti a vagliare attentamente le osservazioni e le prese di posizione assunte dagli operatori economici interagenti con la società di cui trattasi, nonché della clientela della stazione per verificarne la fondatezza, e in tal caso adoperarsi affinché, fatta salva la tutela degli interessi aziendali, vengano recepite nell'ambito della conduzione aziendale. A tale proposito e con specifico riferimento ai contenuti delle note segnalazioni recentemente sottoscritte da operatori e clienti, si segnala che le stesse hanno già dato luogo ad un acceso dibattito in seno agli organi societari, al termine del quale gli amministratori esecutivi della società hanno ritenuto di formalizzare la loro posizione mediante un comunicato stampa che è in corso di redazione.
Per quanto a conoscenza di "Finaosta", il comunicato sarà volto a dimostrare l'infondatezza di gran parte degli esempi di disservizio elencati nelle suddette segnalazioni, anche tenuto conto della gravità di alcune asserzioni, in ordine al mancato rispetto delle condizioni minime di sicurezza. A completamento per l'attività istituzionale credo che si possa proseguire.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce, aux transports et aux affaires européennes, Caveri.
Caveri (UV) - Tengo anzitutto a dire, al di là della puntuale ricostruzione dell'azione degli "uomini Finaosta" all'interno della società, che su mandato del Presidente della Regione e, con il collega Marguerettaz, abbiamo già svolto una serie di incontri con i principali attori del mondo del turismo e dell'economia di Courmayeur e anche delle istituzioni - il Comune di Courmayeur in particolare -, perché credo che ci siano almeno 3 elementi da aggiungere.
Primo: come si è capito, il rapporto con la "Compagnie des Alpes", azionista di maggioranza della società, non è facile e ci dispiace. Per questo abbiamo scritto, dopo il disastroso inizio di stagione - a seguito dell'idea di far sciare solo i detentori dello stagionale, cosa che è consentita e sulla quale non possiamo esercitare nessun impedimento -, chiedendo spiegazioni sul perché di questa azione e non abbiamo ancora ricevuto risposta, cosa abbastanza sgradevole per cui scriveremo e scriveremo ancora. Così come abbiamo scritto non solo per Courmayeur, per avere notizie sull'uso dei sistemi di sicurezza, in particolare il numero dei "pisteurs secouristes" in periodo natalizio, perché anche questo è uno degli argomenti di una serie di segnalazioni che ci preoccupano.
Secondo: la Regione è stata negli uffici che si occupano dei finanziamenti concernenti il settore degli impianti a fune e anche nel settore del "SIF" (Servizio impianti funiviari) è sempre stata molto disponibile, come dimostrano i notevoli investimenti stanziati dall'ultima deliberazione di Giunta e anche l'accordo di programma su Dolonne, cui non sembra aver corrisposto un medesimo affetto da parte dei soci di maggioranza.
Terzo: la petizione ci interessa e credo che dovrebbe interessare anche gli azionisti di maggioranza, visto che a lamentare degrado e mancanza di investimenti sono i migliori clienti, fra cui, a pagina 12, risulta anche il presidente della Regione Piemonte, Ghigo, e un turista così autorevole ci carica ancora di responsabilità. Per cui posso dire - rappresentando il pensiero di tutti, "in primis" il Presidente - che agiremo in tutte le sedi per rispondere a queste preoccupazioni.
Président - La parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Speriamo che a queste dichiarazioni di intervento seguano determinati fatti.
L'Assessore Marguerettaz ha voluto incentrare il suo intervento sul ruolo limitato di una compagine di minoranza in una s.p.a.; sappiamo che avendo un 33% nell'ambito di una società di capitali si ha una voce in capitolo che ha un minor peso rispetto ad un socio che detiene un 57%. Però è altrettanto vero che, se prendiamo atto che i 2 rappresentanti di "Finaosta" hanno più volte ribadito il loro dissenso a determinate deliberazioni prese dal Consiglio di amministrazione, non è che i soci che rappresentano il 33%, o meglio, il socio "Finaosta" possa solo intervenire in casi di "mala gestio" e basta!
Credo che di fronte a una risultanza come quella che lei ha ribadito, l'esercizio 2003 si è chiuso con una perdita di 1,7 milione di euro, ciò sta a significare che la gestione non è stata molto brillante! È naturale che questa società ha delle responsabilità non solo nei confronti dei soci, ma ha delle responsabilità precise verso la comunità entro la quale opera; quindi è bene che la voce del 33% si faccia sentire più forte perché è una voce qualificata, è la finanziaria della Regione autonoma Valle d'Aosta, e non è un privato che ha una rappresentanza che è più che tutto figurativa, lì, all'interno, ma è un socio che ha un peso che va oltre questo 33% che nominalmente sta a rappresentare nella "Mont Blanc Funivie"!
È vero che la Valle d'Aosta è sempre stata generosa nei confronti delle società che gestiscono impianti di risalita e anche la "Mont Blanc Funivie" ha ricevuto, non ultimo con quel megaintervento che è stato deliberato poc'anzi dalla Giunta; quindi, a fronte di queste concessioni di contributi previsti dalla legge, crediamo che ci possano essere anche indirizzi che siano più vincolanti e premianti rispetto a quella "politica del lasciar fare" che finora è stata condotta! Le letterine di disappunto abbiamo constatato che non hanno avuto grande presa sul socio "Compagnie des Alpes", tanto che i firmatari di questa petizione - fra cui anche alcune personalità autorevoli, come Ghigo, che è un frequentatore di Courmayeur - chiedono che ci sia un cenno di riscontro da parte degli organi competenti, "in primis" guardano verso la Regione. Chiedono soprattutto - l'Assessore Marguerettaz ha cercato di dare una risposta - che ci siano funzioni di vigilanza, controllo e verifica sull'utilizzo di questi fondi pubblici; non basta concedere contributi, senza voler stravolgere - come ha cercato di fare strumentalmente l'Assessore Marguerettaz - una logica privatistica, che rimane tutelata e condivisa, però non che il privato diventi "padre-padrone" di una situazione che deve coesistere con gli operatori economici e con la collettività che in quel comprensorio risiede e deve trarre qualche utilità anche dalla gestione di impianti di questo tipo.
Speriamo che alle vostre parole facciano seguito i fatti. Sappiamo che avete programmato degli incontri; mi sembra che a metà febbraio ci sarà un primo incontro con la popolazione, ma al di là di un palleggio di responsabilità tra i soci di minoranza o maggioranza è opportuno che Regione, "Finaosta" e Comune con il suo piccolo 1% facciano sentire la loro voce in maniera più incisiva rispetto a quanto è stato fatto finora!