Oggetto del Consiglio n. 1108 del 26 gennaio 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1108/XII - Nomina del Direttore generale e presentazione del piano di sviluppo della Casa da gioco di Saint-Vincent. (Interpellanza)
Interpellanza
Evidenziate le continue problematiche gestionali della Casa da Gioco di Saint-Vincent evidenziatesi dalle continue azioni incaute di affidamento a clienti inaffidabili di cospicue somme di danaro per il gioco da parte degli uffici competenti;
Considerate le plurime difficoltà di gestione per effetto di una orizzontalizzazione del management di gestione e dall'assenza del piano di sviluppo;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
l'Assessore competente per conoscere gli intendimenti circa la nomina del direttore generale ormai resasi ineludibile e la tempistica della presentazione al Consiglio del previsto piano di sviluppo.
F.to: Lattanzi
Président - La parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (CdL) - Torniamo sulla "questione casinò" perché, alle problematiche di cui abbiamo dibattuto stamani con l'Assessore e che indicano come ci sia ancora molto da fare sul raggiungimento di una corretta gestione finanziaria della casa da gioco, a queste purtroppo si aggiungono continue problematiche di gestione che sono state evidenziate da molti operatori della casa da gioco per quanto riguarda gli effetti di una gestione orizzontale, che è stato il modello impostato dall'Assessore all'inizio della sua gestione. Un modello che ha creato non poche problematiche, perché l'orizzontalizzazione, da un lato, distribuisce deleghe diverse a personaggi diversi del Consiglio di amministrazione; dall'altro, crea dei comparti stagni che sono difficili da coordinare. Infatti, uno degli elementi che ha evidenziato questa crisi sono state le recenti dimissioni di uno dei 3 Vicedirettori, a cui erano state affidate le 3 diverse competenze di gestione, che facendo riferimento ai 5 Consiglieri di amministrazione hanno avuto qualche problema di relazione.
Non so quali siano le motivazioni - e mi interessano fino ad un certo punto almeno in questa fase -, certo è che questo episodio mette in evidenza un malessere che è palpabile all'interno della casa da gioco; al di là di quei 20 giorni di intenso lavoro alla fine dell'anno rimane irrisolto un problema di efficienza e di qualità della gestione della casa da gioco, sia per effetto di una visione più globale delle problematiche, quindi di un processo di gestione più efficace da parte di chi dovrebbe assumersi una responsabilità, generalmente il Direttore generale che su di sé prende in piena autonomia le scelte di gestione, sia per l'assenza di un piano di sviluppo di cui abbiamo sentito parlare di nuovo in questi giorni, nell'apprendere la notizia che il Consiglio di amministrazione avrebbe approvato un piano di sviluppo. Un piano che - come sa l'Assessore - noi avevamo più volte sollecitato la Giunta a portare in Consiglio, per discuterne, e che aspettavamo con ansia, per capire quali sono le scelte che possono far uscire la casa da gioco da quel guado in cui si è trovata all'indomani della Gestione straordinaria durata 9 anni e che aveva messo nelle condizioni la casa da gioco di non essere più così competitiva nel mercato del gioco di azzardo.
Ci chiediamo se ci sono notizie, se può aggiornare questo Consiglio sull'attuale determinazione, se si è giunti alla consapevolezza che una casa da gioco non può essere gestita da 5 persone a comparti stagni e da 3 Vicedirettori che, funzionando come altrettanti comparti stagni, fanno quello che gli è possibile. ma con enormi difficoltà, e visto che sia i processi amministrativi che quelli gestionali non sono dei più brillanti, se non si è arrivati alla consapevolezza che forse è meglio addivenire alla nomina di questa persona responsabile, se non altro in questo modo con qualcuno potremmo anche prendercela, per capire se la casa da gioco va bene o male. Qui non si capisce mai, con lo "scarica barile", chi è responsabile di chi e chi gestisce che cosa. Vorremmo capire se in concomitanza a questa nomina non si possa sapere quando l'Assessore intenderà portare in Consiglio il predetto piano di sviluppo che sembra essere stato approvato dal Consiglio di amministrazione.
Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Credo che le domande poste dal Consigliere Lattanzi siano molto puntuali e permettano una risposta altrettanto puntuale.
Partendo dal fondo, il piano di sviluppo è stato predisposto dal Consiglio di amministrazione, è stato portato a conoscenza dell'Assemblea il 14 gennaio 2005 e nei 90 giorni che sono stati indicati nella risoluzione approvata all'unanimità da questo Consiglio verrà trasmesso al Consiglio regionale con tutti i verbali allegati. Il termine ultimo è il 27 perché la lettera è stata trasmessa il 28 ottobre 2004, può darsi che sia arrivato oggi con la posta o forse arriverà domani, quindi in questi giorni sarà a disposizione. L'invito che abbiamo fatto il sottoscritto e il Presidente della Giunta è di inviare il documento, oltre ai sottoscritti, al Presidente del Consiglio e al Presidente della commissione competente, in modo tale che possa essere avviato il dibattito in Consiglio. Questo tipo di discorso credo sarà interessante anche per capire quali sono le strategie di un Consiglio di amministrazione, che oltre a fare dei ragionamenti di tipo edificatorio, di tipo immobiliare, dovrà fare anche dei ragionamenti di gestione, perché le due cose sono collegate.
Per quanto attiene l'altro problema, viene formulata una richiesta relativamente al Direttore generale; probabilmente o c'è un fraintendimento oppure il Direttore generale, in virtù di quell'assetto che è stato deliberato in data 6 aprile da parte dell'Assemblea, approvato dall'Assemblea su proposta del Consiglio di amministrazione, non prevedeva la nomina di un Direttore generale, quindi su tale tema al momento non c'è una modifica del pensiero del Consiglio di amministrazione.
Rispetto all'impossibilità di gestire la casa da gioco senza la presenza di un Direttore generale, abbiamo una dimostrazione che in questi 6 mesi, nonostante non fossero persone - come è stato detto - competenti di casinò, abbiamo avuto un flusso di entrate che è cresciuto; vi ricordo solo che eravamo nella condizione di approvare un bilancio dei primi 4 mesi del 2004 che presentava una perdita, successivamente abbiamo visto che l'hanno gestito portando il bilancio in utile. Per cui, a fronte di questo, qualora ci fosse una modifica nel pensiero sulla nomina del Direttore generale, dovrà essere un discorso da portare all'interno del Consiglio. In realtà esistono ancora dei problemi, perché in questa organizzazione c'è una figura che non è stata ancora nominata, la direzione amministrativa; quindi, se il ragionamento che voleva fare il Consigliere Lattanzi voleva porre l'attenzione sulla mancanza di questa figura, è una figura che allo stato attuale il Consiglio di amministrazione sta ancora cercando, ha incaricato una società di ricerca di personale per determinare delle figure professionali che sono, proprio in virtù delle considerazioni che si sono fatte stamani, indispensabili.
Il Consiglio di amministrazione, all'atto della redazione del bilancio 2003, ha espresso con chiarezza le lacune e le carenze organizzative riscontrate nel casinò; i fatti che verranno appurati dall'Autorità giudiziaria e che abbiamo appreso in questi giorni dai giornali - ed io mi sono premurato di avere notizie sia da parte del liquidatore della gestione straordinaria che dal Presidente del Consiglio di amministrazione - ci fanno capire che è indispensabile avere la nomina al più presto di un Direttore amministrativo, che abbia delle competenze specifiche e che possa intervenire all'interno di una struttura che probabilmente deve essere perfezionata, per evitare tutte le cose di cui si doleva il Consigliere Lattanzi poco fa.
Président - La parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (CdL) - Vorrei tanto andare d'accordo con lei, Assessore, ma è veramente difficile con le risposte che dà!
Lei è partito dal secondo punto, parto anch'io dal secondo punto: attendiamo con ansia la fine del mese per vedere le proposte strategiche che questo Consiglio di amministrazione propone all'azionista, quindi a questa Assemblea. Sono curioso di vedere quali iniziative, al di là di quelle che potremmo fare io e lei, che con il gioco di azzardo c'entriamo "come i cavoli a merenda", e lo stesso credo valga per molti di quelli che sono nel Consiglio di amministrazione, quali saranno le suggestioni gestionali che questo Consiglio di amministrazione, privo di qualunque competenza nella gestione di case da gioco sarà capace di fornire, in un periodo fra l'altro così difficile del gioco di azzardo in Italia e in Europa, con l'apertura nei prossimi anni di case da gioco, pur con le rassicurazioni dell'On. Collé. Qui mi sia consentito dire che conta, anche lui, "come i cavoli a merenda", perché credo che sulla legislazione nazionale in materia di case da gioco tutti abbiano messo lo "zampino", meno che l'On. Collé, che non ha alcun potere di mettere lo "zampino" da alcuna parte. Lo sentivo dire in questi giorni che starà molto attento, lo sarà come lo saremo noi, cioè leggerà i giornali invece che ad Aosta a Roma, piuttosto che intervenire su una materia molto complessa, non solo, ma che taglia fuori la Valle d'Aosta dai processi decisionali perché la presenza di un solo deputato di un'area fra l'altro antagonista al Governo non ci aiuta a dialogare! Fortunatamente il Governo è sensibile alle 4 case da gioco esistenti, ha già anticipato che lavorerà sui bacini di utenza, quindi se si dovrà rispondere a quella direttiva europea che impone l'apertura di nuove case da gioco, verrà fatto con un criterio di buon senso a salvaguardia delle case da gioco esistenti, con o senza l'On. Collé e, in questo caso, proprio senza l'On. Collé.
Non vediamo l'ora di vedere questo piano di sviluppo e le proposte che soprattutto in questo ultimo anno attendiamo dal Consiglio di amministrazione, che però non mi risulta abbia grandi competenze nella gestione di case da gioco. L'Assessore diceva che questo Consiglio di amministrazione ha dimostrato la sua abilità, perché all'inizio di questo anno avevamo una situazione debitoria, invece chiudiamo con una situazione positiva. Qui torniamo al discorso di stamani: non prendiamoci in giro, perché la plusvalenza nella gestione comporterà dover iscrivere a bilancio gli assegni non incassati, che andranno ad azzerare quella plusvalenza, che lei oggi continua a sostenere come capacità gestionale. Se mi consente, come semplice Consigliere, quello a cui abbiamo assistito nel 2004 da parte di questa orizzontalizzazione gestionale è una semplice amministrazione che avrebbe fatto chiunque di noi fosse lì dentro! Questo non per non riconoscere le competenze professionali di quei professionisti che sono stati nominati dal Consiglio di amministrazione, ma perché hanno le stesse competenze che abbiamo tutti noi in materia di case da gioco! Strano è che tra quei professionisti ci sono noti commercialisti, dirigenti finanziari, dirigenti di "Finaosta" e, fra tutti quelli, non ce n'è stato uno che si sia assunto la responsabilità della direzione amministrativa; allora bisogna cercare una società di consulenza, che ci indichi un altro Direttore amministrativo a cui affidare il problema, cioè qualcuno che si prenda in carico il "problemone" di come circolano i soldi nella casa da gioco.
Attenzione, qui stiamo scherzando con il fuoco, perché gestire il denaro in un casinò ha dei rischi di malaffare delicati, sui quali non possiamo scherzare; la casa da gioco, se continuiamo così, o ce la chiude la Magistratura o ce la chiude il Ministro degli interni, perché non è possibile avere una casa da gioco dove bisogna aspettare che una società di consulenza ci fornisca il nome di un Direttore amministrativo, mentre dalle casse spariscono i soldi! Di cinque persone professionisti strapagate per fare il Consigliere di amministrazione, si sono divisi tutte le competenze meno la più delicata, quella del controllo delle casse, competenza per la quale bisogna aspettare che qualcuno ci segnali una persona a cui dare la "patata bollente".
Mi consenta di esternare tutta la mia preoccupazione, che credo sia anche quella di molti Consiglieri che stamani erano increduli nel sentire che... ci sono 4,4 milioni di euro che probabilmente perderemo, dati a giocatori di azzardo che hanno giocato, e oggi la casa da gioco presenta un bilancio con un utile di 3 milioni? Ma è ridicolo! Sono nell'imbarazzo di doverle consigliare di assumere una posizione, a nome di tutti noi, come azionista nei confronti del Consiglio di amministrazione di assoluta responsabilità, non si può dire che vengono prestati i soldi alle persone inaffidabili, e la colpa è dell'assenza del Direttore amministrativo, quindi bisogna cercare con una società di consulenza un Direttore amministrativo; la responsabilità sarà pure di quelli che stanno gestendo o no? Ci sarà qualcuno che ha firmato quelle autorizzazioni? Nel Consiglio di amministrazione ne erano come noi all'oscuro? Ma sono pagati per essere lì, qualcuno avrà saputo che c'erano degli assegni da autorizzare o meno, oppure l'impiegato della cassa si è inventato lui di dare via questi soldi così? Credo che ci siano delle situazioni veramente troppo gravi su questa cosa.
Perché crediamo che sia importante avere un Direttore generale? Allora, premessa: noi non crediamo nella gestione della casa da gioco da parte dell'ente pubblico, e lo abbiamo detto. Abbiamo condannato la Gestione straordinaria per 9 anni, noi riteniamo che la Regione non debba gestire, come sta facendo, da azionista diretto, la casa da gioco; però, visto che avete fatto questa scelta, non fate almeno la scellerata scelta di deresponsabilizzare chi sta gestendo la casa da gioco! Alla fine chi sa gli assegni alla cassa chi li paga, chi sa i clienti come vengono contattati? Non si può gestire una casa da gioco così, Assessore! Prenda lei la gestione, ma qualcuno si assuma la responsabilità! Pagare centinaia di milioni persone che non sanno nulla e dire: sappiamo che ci stanno rubando i soldi dalle casse, abbiamo la Magistratura, la Guardia di Finanza che fa le inchieste, allora abbiamo un problema di Direttore amministrativo, a questo punto io dico: ma quei cinque lì cosa sono? Sono tutti dirigenti finanziari o commercialisti, allora di cosa abbiamo bisogno? Abbiamo bisogno di un ragioniere per metterlo a fare il Direttore amministrativo? Oppure vogliamo "tirare il pacco" a qualcun altro? Cioè viene su qualcuno, lo strapaghiamo e gli piantiamo il "bubbone" della gestione amministrativa, tanto continueranno a rubare e prima o poi lui andrà in galera, ma noi teniamo le "mani pulite"!
La gestione pubblica della casa da gioco è un dramma e questa ne è la esasperazione! Assessore, quella casa la chiudiamo... vuol vedere che riuscirete a chiuderla?