Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1089 del 26 gennaio 2005 - Resoconto

OBJET N° 1089/XII - Communications du Président du Conseil régional.

Président - J'informe le Conseil de l'activité de la Présidence et des organes du Conseil depuis la dernière réunion de l'Assemblée:

Projet de loi n° 64, présenté par le Gouvernement régional, le 13 janvier 2005 "Nuova disciplina della polizia locale e norme in materia di politiche di sicurezza. Abrogazione della legge regionale 31 luglio 1989, n. 47" (Ie et IIe)

Réunions:

Bureau de Présidence: 2

Chef de Groupes: 1

Ie Commission: 2

IIe Commission: 4

IIIe Commission: 1

IVe Commission: 2

Ve Commission: 2

Le 18 janvier dernier l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales Aurelio Marguerettaz et moi-même avons participé à la rencontre entre les représentants des Assemblées et des Gouvernements régionaux des Régions à Statut Spécial et la Commission parlementaire pour les questions régionales qui s'est tenue à Rome.

La situation politique italienne en ce qui concerne les rapports entre les différentes réalités et le Gouvernement a été examinée au cours de la réunion entre les Présidents des Assemblées régionales des Régions à Statut Spécial.

L'entrevue a mis en évidence la préoccupation générale relative aux rapports entre le Gouvernement et les Régions, préoccupation renforcée par le fait que ces autonomies régionales n'ont pas été impliquées dans le débat sur la loi de finance, cette situation s'étant produite précédemment dans le cadre du débat sur les réformes. Au terme de la confrontation, les cinq Présidents ont retenu nécessaire d'instaurer une coordination permanente destinée à traiter et à suivre les affaires institutionnelles et constitutionnelles relatives au système des autonomies spéciales.

La rencontre avec la Commission parlementaire pour les questions régionales s'est révélée positive et a permis de mettre en évidence les répercutions que certains aspects de la loi de finance ont sur les budgets régionaux. En particulier, nous avons fait remarquer l'ingérence de l'Etat dans certains domaines, comme par exemple sur la manœuvre relative à l'IRAP. Nous avons également déploré le fait qu'on n'ait pas profité de la loi de finance pour corriger certaines incohérences concernant la définition de la participation des régions aux impôts. En ce qui concerne le pacte de stabilité nous avons marqué notre approbation à la révision de la discipline par rapport au texte original, ce qui permettra aux Régions spéciales et aux Provinces Autonomes de concorder les niveaux de dépenses.

La rencontre s'est donc révélée positive dans son ensemble et le Président, Sénateur Vizzini, et les commissaires nous ont assuré qu'ils suivraient avec attention les questions abordées durant la rencontre.

Domani, giovedì 27 gennaio, ricorre il 60° Anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz da parte dell'Armata Rossa.

Il genocidio di 6 milioni di ebrei e di milioni di altre persone da cinque anni è ricordato in forma ufficiale nella "Giornata della memoria", in ricordo dei deportati e degli internati nei campi nazisti e fascisti.

Ritengo opportuno ricordarlo, perché una tragedia di tale portata non può lasciare indifferenti le generazioni che seguirono uno dei momenti che ha segnato profondamente le coscienze. Questo è un giorno che deve far pensare profondamente sullo sterminio di un intero popolo, che non ha avuto eguali nella storia dell'umanità.

Ricordare deve significare prendere coscienza di uno dei periodi più bui del genere umano, per evitare che, anche solo in minima parte, possa essere rivissuto.

Il segnale che occorre inviare deve essere forte, chiaro e diretto soprattutto ai giovani, affinché possano crescere con una forte cultura di pace e di convivenza civile, in modo da rifiutare e condannare qualunque forma di razzismo e di insofferenza diretta contro il genere umano.

Vorrei ricordare le parole di Primo Levi che in un suo scritto, si esprime così parlando di Auschwitz: "Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita; da qualunque paese tu venga, tu non sei un estraneo. Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile, che non sia inutile la nostra morte. Per te e per i tuoi figli, le ceneri di Auschwitz valgano di ammonimento: fa che il frutto orrendo dell'odio, di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme, né domani, né mai".

Colleghi consiglieri, ieri pomeriggio, nella piazzetta antistante il Palazzo regionale abbiamo avuto la triste incombenza di rendere l'estremo omaggio a Demetrio Mafrica, scomparso, all'età di sessantun anni, in circostanze tragiche, nella giornata di domenica scorsa.

Oggi, in quest'aula, è con un sentimento di tristezza ed amarezza, vogliamo ricordare il collega scomparso che molti di noi hanno conosciuto personalmente nel suo lavoro quotidiano nelle istituzioni e ne hanno avuto modo di apprezzare l'equilibrio, la preparazione e la passione con cui affrontava tutte quelle problematiche all'esame di questo consesso in quel periodo.

Demetrio Mafrica ha avuto modo di vivere in prima persona, in un osservatorio privilegiato quale è un'Assemblea regionale, le vicissitudini sociali ed economiche di questo ultimo ventennio di vita regionale. Venne infatti eletto Consigliere regionale nel lontano 1978 e in quest'aula è rimasto fino al 1998, quando si è ritirato volontariamente dalla vita politica attiva nelle istituzioni. Quanto è arrivato, nel 1978, in Consiglio regionale, il Collega Mafrica aveva già maturato una significativa esperienza nel mondo del lavoro, nella sua veste di Segretario della CGIL-Scuola, nel biennio 1969-1970, un periodo caratterizzato da profonde tensioni nel mondo scolastico che affrontò con competenza, forte anche della sua esperienza scolastica, essendo docente di materie scientifiche. Nel 1970, eletto nelle liste del "PCI", entrò nel Consiglio comunale di Aosta e qui rimase per otto anni, ricoprendo anche l'incarico di Assessore comunale. Durante il periodo del suo mandato in Consiglio regionale, Demetrio Mafrica, dimostrò capacità notevoli di analisi delle principali problematiche dell'Amministrazione, immedesimandosi nelle stesse e non mancando mai di intervenire con argomentazioni puntuali, frutto di profonda riflessione, soprattutto sui temi dello sviluppo economico della nostra Regione.

Nel 1988 fu chiamato a ricoprire l'incarico di Presidente della Commissione consiliare speciale in previsione della realizzazione del mercato unico europeo. In questa occasione ebbe modo di svolgere un lavoro eccellente, contribuendo, attraverso il ricorso ad esperti del settore, a delineare quello che sarebbe stato il futuro della Valle d'Aosta nel contesto delle nuove regole europee. Lo stesso impegno dimostrò alla guida dell'Assessorato all'Industria, dal 1991, al 1998, trovandosi ad affrontare anche situazioni di crisi e di stagnazione del nostro apparato industriale, cercando soluzioni che garantissero nello stesso tempo la sicurezza ai lavoratori e lo sviluppo delle imprese.

Concludendo, credo sia doveroso da parte nostra ricordarlo in questa Assemblea, facendo tesoro di quanto ci ha insegnato, in questo ventennio, su come affrontare le situazioni anche più spinose che incombono sulle istituzioni ma anche per tante doti umane che, chi ha avuto l'occasione di lavorare con lui, non ha potuto non apprezzare. Rinnovo a nome di tutto il Consiglio regionale alla Gauche Valdôtaine, di cui è stato apprezzato dirigente, ma in modo particolare alla moglie Carla, la più sincera partecipazione del Consiglio regionale al grave lutto che li ha colpiti.

Sarà il collega Fiou, al quale do la parola, che effettuerà la commemorazione a nome del gruppo consiliare.

Fiou (GV-DS-PSE) - Domenica 23 Demetrio Mafrica ci ha lasciati con un gesto così insopportabile da indurci a rifugiarci in una affannosa ricerca di motivazioni, sappiamo, tutte altamente improbabili, ma esercizio utile per assecondare la situazione di incapacità di accettare il fatto e in qualche modo per dilazionare un dolore troppo forte.

Demetrio prima di tutto un amico da stimare, a cui volere bene, senza bisogno di esplicitare in modo vistoso i propri sentimenti, perché lui li accoglieva con disponibilità quieta e con misura, cose che non si percepivano come limitazione ma come solidità, certezza. Fin dall'età scolastica dimostra serietà e determinazione. Lui, figlio di immigrati calabresi, frequenta il liceo, allora scuola di riferimento soprattutto dei rampolli delle famiglie borghesi, con risultati brillanti. Mi raccontava ieri una sua ex compagna di classe, ricordando fra l'altro la fotografia di una gita scolastica, mi diceva: tutti sorridenti, lui serio, ma con una marcia in più.

Sono stati molti i suoi compagni di scuola che, attoniti ed addolorati, sono passati in questi giorni a dargli l'ultimo saluto.

Laureatosi, intraprende la professione di insegnante di matematica, come la moglie, Carla Micotti, la quale per tutta la vita lo asseconderà in tutte le sue attività. Sono gli anni del movimento studentesco, della spinta al rinnovamento della scuola. Mafrica è uno dei fondatori del sindacato scuola "CGIL" in Valle d'Aosta (ma di questo parlerò ancora dopo). È l'occasione che lo avvicina alla politica. Nel 1970 si iscrive al "PCI", nel giugno dello stesso anno viene eletto Consigliere comunale ad Aosta e ricopre la carica di Assessore alla programmazione e decentramento nella prima "Giunta Bongiovanni". Nel 1975 viene rieletto; lascerà il Consiglio comunale nel 1978 perché eletto Consigliere regionale.

Dopo aver svolto le funzioni di Capogruppo, di Presidente di commissione, dal 1991 al 1998 ricopre l'incarico di Assessore all'industria. In questa ultima veste si trova a gestire una fase complessa del rinnovamento del tessuto produttivo industriale, parecchie sono le industrie, ancora presenti oggi, che sono nate allora. Consideriamo che è stata la fase in cui sono entrate in crisi le industrie di base (siderurgia, chimica, tessile) e in cui si è rinnovato tutto il tessuto industriale. Prendono il via anche le iniziative per l'area industriale di Pont-Saint-Martin, della "Cogne"; si realizza il salvataggio di questa ultima. Ricordo, allora io ero sindaco di Aosta, che molte sono state le ore trascorse insieme a Mafrica a passare in rassegna le proprietà dello stabilimento perché nulla sfuggisse all'inserimento nel contratto di acquisto delle stesse da parte della Regione. Ricordo anche le discussioni per controbattere le argomentazioni di chi proponeva, in contrapposizione al salvataggio dello stabilimento, con i posti di lavoro che rappresentava, l' alternativa del miraggio di grandi investimenti immobiliari.

Nel periodo del suo Assessorato dota la Regione anche del primo Piano energetico. Nel 1998 lascia questa Assemblea per la regola dei limiti del numero dei mandati, previsti dallo statuto del nostro partito. Dopo una comprensibile pausa di riflessione, Mafrica si metterà a disposizione del partito per altri importanti contributi di attività.

A fianco dell'attività amministrativa svolge un ruolo di primo piano anche in quella più specificatamente di partito, dove il suo equilibrio, il suo esempio di rettitudine, il suo apporto intellettuale sono stati esemplari fin dai primi anni di impegno, tanto che nel 1976 viene eletto segretario regionale del "PCI", incarico che ricoprirà fino al 1981. Sarà ancora punto di riferimento per il processo di evoluzione del "PCI" a "PDS" e poi a "Gauche Valdôtaine-DS".

Permettetemi in conclusione anche qualche riferimento personale. Ho conosciuto Demetrio quando, giovani insegnanti (lui un po' più giovane) e stimolati dalle spinte al rinnovamento della scuola provenienti dal movimento studentesco del 1968, abbiamo insieme ad Oddone Bongiovanni, Liliana Brivio, Bruno Ferrero, Sergio Bosonetto, Annerilla Cocco ed altri, fondato il sindacato scuola "CGIL". Demetrio ne diventa primo segretario, io lo sostituirò nel 1970 quando lui diventerà Consigliere comunale. Allora le occasioni di lavorare insieme caratterizzeranno un po' la nostra vita. Insieme abbiamo partecipato a quella avventura quasi esaltante del biennio unico sperimentale (ricordi Dina?). È stato un periodo in cui abbiamo avuto la sensazione di indicare al paese un processo di grande innovazione, poi naufragato perché il paese non ha accolto la sfida. Mi pare che gli attuali progetti di riforma della scuola siano perlomeno timidi rispetto a quella esperienza e a quella proposta.

Insieme, Demetrio, Sergio Bosonetto, Maria Grazia Polo ed io abbiamo fatto un libro di testo di matematica moderna per le scuole medie, che aveva riscontrato anche giudizi lusinghieri, però poi messo da parte con l'ondata conservatrice che caratterizzò la scuola dopo le speranze innovative. Demetrio riuscì ad iscrivermi al "PCI", convincendomi che la condizione di libero pensatore di sinistra, alla quale ero molto affezionato, era meno responsabile che fare i conti con posizioni politiche necessariamente più di mediazione, più codificate. Poi le collaborazioni: lui segretario del "PCI" ed io Segretario "CGIL", lui Assessore e io Sindaco. Forse è bene che io mi fermi qui.

Volevo esternare quanto il rapporto con lui ha contato nel modesto percorso della mia attività, mi dava certezza - come la dava a molti - il confronto con il suo senso della misura, perciò era un riferimento importante. Ecco cosa mi mancherà ed ecco perché sento la mia inadeguatezza quando penso che un po' più di attenzione nei suoi confronti magari poteva essergli di conforto in un momento problematico ...chissà.

Anch'io voglio esprimere tutto l'affetto nei confronti di Carla, che già si era fatta carico di un fardello impegnativo in questi ultimi mesi e che ora è messa di fronte alla prova più dura. Rinnovo le condoglianze anche alla famiglia di Demetrio e ai parenti tutti.