Oggetto del Consiglio n. 1065 del 12 gennaio 2005 - Resoconto
OGGETTO N. 1065/XII - Vantaggi per i consumatori a seguito dell'iniziativa di contenimento dei prezzi nella grande distribuzione commerciale. (Interpellanza)
Interpellanza
Richiamato il contenuto dell'interpellanza del Gruppo "Arcobaleno-Vallée d'Aoste" prot. n. 247/04, avente per oggetto l'"Estensione in Valle d'Aosta dell'accordo con la grande distribuzione commerciale per il contenimento dei prezzi di alcuni prodotti", discussa in occasione del Consiglio regionale del 6/10/2004;
Ricordate le perplessità espresse dal sottoscritto Consigliere nel corso della discussione;
Creduto opportuno ritornare sull'iniziativa per farne un consuntivo e sapere se la si vuole eventualmente riproporre;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
l'Assessore competente per sapere:
1) quanti sono stati, in concreto e dati alla mano, i vantaggi per i consumatori valdostani, a seguito dell'iniziativa di contenimento dei prezzi in esame;
2) se il governo regionale intende riproporre o meno l'iniziativa;
3) in caso affermativo, se si vogliono estendere le voci di spesa ed i prodotti interessati, stabilendo un adeguato periodo di tempo per il contenimento dei prezzi;
4) in caso negativo, quali sono i motivi che sconsigliano di ripetere l'iniziativa.
F.to: Curtaz
Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Dobbiamo fare un passo indietro per capire di cosa parliamo. Era la fine dell'estate, sui giornali si parlava di iniziative promosse dal Governo, dal Ministro Siniscalco per ottenere accordi con la grande distribuzione, ai fini di un contenimento dei prezzi dei generi alimentari.
Cosa avvenne tre mesi fa? Avvenne che l'Assessore Caveri, sempre abile nello sfruttare le conoscenze e i suoi rapporti con i "media", intercettò il Ministro Siniscalco in vacanza a Courmayeur; il Ministro e l'Assessore presentarono ai "media" una iniziativa che estendeva in Valle d'Aosta l'accordo con la grande distribuzione commerciale per il contenimento dei prezzi di alcuni prodotti, quindi grosso impatto mediatico dell'iniziativa, secondo solo al "Parallelo di Natale"...
(interruzione dell'Assessore Caveri, fuori microfono)
... c'ero, ho apprezzato... come si ricorderà l'Assessore Caveri, esprimemmo immediatamente delle perplessità non tanto perché l'iniziativa non fosse lodevole, ma perché temevamo che "a molto fumo corrispondesse poco arrosto". Ci basavamo anche sulle prime considerazioni dell'iniziativa più generale in Italia, considerazioni delle Associazioni dei consumatori, che quantificavano in maniera quasi irrisoria i vantaggi per i consumatori. Di fronte a queste perplessità l'Assessore Caveri mi rispose che un consuntivo andava fatto, ma solo al termine dell'iniziativa, che era programmata per tre mesi (ottobre, novembre, dicembre 2004).
Siamo con questa iniziativa a chiedere un consuntivo, per capire se di questa iniziativa è rimasta qualche traccia nel portafoglio dei consumatori valdostani; qualora sia rimasta qualche traccia se si intende per caso riproporla e in quale forma; se non ne è rimasta traccia perché ciò è avvenuto e quali sono le motivazioni che portano a non riproporre l'iniziativa nella nostra regione.
Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio, trasporti e affari europei, Caveri.
Caveri (UV) - Intanto per l'esattezza il Ministro Siniscalco non era in vacanza in Valle d'Aosta, ma venne in Valle d'Aosta appositamente per questo incontro e per anche una certa simpatia nei confronti della Valle d'Aosta, visto che sono molti anni che il Ministro è affezionato frequentatore, come già il compianto papà, di Courmayeur.
Vorrei dire anzitutto che questa iniziativa che - come ricorderà il Consigliere - avevo definito "una iniziativa a caldo", nata sulla base di una serie di iniziative analoghe. In particolare il recentemente scomparso Presidente dei commercianti di Torino, De Maria, era stato colui che aveva per primo immaginato una iniziativa di questo genere e che noi avevamo "a tambour battent" provato a copiare. Naturalmente conoscendone fin dall'inizio i limiti, anche se i dati che le darò adesso confermano che quella sua preoccupazione - che si trattasse solo di "bagatelle" - sembra essere smentita da dei dati che sono confortanti. Dati che sottoporremo sia all'Osservatorio del turismo e del commercio nella riunione che si terrà tra poche settimane, sia anche all'attenzione di quella nuova creatura che è la Consulta concernente i consumatori, all'interno della quale proporrò una discussione su questo tema, augurandomi, visto che in questi giorni i consumatori erano chiamati a presentare le proposte per i finanziamenti della legge di tutela dei consumatori, che anche da parte dell'Associazione dei consumatori - come da me sollecitato - vengano delle idee nuove, magari originali, visto che sui prezzi alimentari grande originalità non c'è sinora stata.
Devo dirle che lei stesso, nel citare il rapporto "Eurisko" che a suo tempo era uscito in risposta all'iniziativa governativa, lei stesso ha ricordato - e condivido - come il settore alimentare sia dal punto di vista degli sconti uno dei settori più difficili sul quale applicare gli sconti, perché i prezzi degli alimentari, a differenza dei prezzi di altri beni, in questi anni sono, per alcune tipologie, diminuiti a seguito di un rapporto domanda-offerta del mercato particolarmente curioso. Tuttavia ci tengo a dirle che dai dati dei 3 grandi gruppi che hanno aderito, abbiamo anzitutto il dato della "CIDAC" che già nel periodo dello scorso anno aveva delle promozioni simili; quest'anno, nei 3 mesi, hanno registrato 5,48% in più di prodotti scontati: questo vuol dire che c'è stata una spinta propulsiva di questo genere.
"Eurospin" ci ha dato dei dati più elevati, cioè si ritiene che l'aumento delle vendite dei prezzi scontati spinta dall'iniziativa regionale secondo i loro calcoli ammonta al 10%. Molto più elevato è il dato che ci viene dal "CRAI", che come lei sa ha caratteristiche un po' diverse, perché mentre "CIDAC" ed "Eurospin" sono grandi strutture di vendita, "CRAI" è una struttura presente in diversi punti vendita della Valle d'Aosta, ma possiamo dire che è una media distribuzione organizzata però su negozi più piccoli, su grandi magazzini, su supermarket - come si diceva una volta - più grandi. In questo caso nel periodo di riferimento il 18% circa delle vendite si sono spostati dai prodotti a marchio a quelli scontati.
Avremo modo, nel confronto con il mondo del commercio e dei rappresentanti dei consumatori, di riflettere su quale tipo di iniziative assumere, se eventualmente ripetere iniziative di questo genere, augurandomi che se riusciremo a fare una cosa del genere, questa si allarghi anche ad altre catene presenti in Valle, che la scorsa volta ci hanno risposto molto garbatamente di no, anche a fronte di quella rapidità che lei dice solo mediatica, che io dico anche mediatico-contenutistica (non buttiamoci proprio giù così!). Devo dire che questi esiti che ci sono stati confermati dalla grande distribuzione sono confortanti del fatto che qualche spostamento sui prodotti scontati c'è stato.
Mi auguro di poter, nei mesi prossimi, venire a presentare in Consiglio qualche nuova iniziativa, che non riguardi solo i prezzi alimentari e non solo la grande e media distribuzione, perché già all'epoca ci era stato rimproverato il fatto di non essere riusciti a mettere in piedi un meccanismo che facesse emergere una volontà di rapporto positivo per il blocco dei prezzi anche da parte degli esercenti, che eserciscono il commercio più piccolo, che pure è ancora significativo in alcuni paesi della Valle. Questi sono gli esiti.
Sono sicuro che dal dibattito con consumatori e con l'Osservatorio del commercio potranno emergere delle soluzioni interessanti, che ci sforzeremo di sottoporre al Ministro, che aveva espresso una propria disponibilità a seguire alcuni aspetti di questa sperimentazione. In particolare, per il settore più propriamente del turismo, nell'orizzonte dell'estate 2005 credo che dovremo fare qualche sforzo concernente non solo il commercio, a beneficio dei consumatori valdostani, ma concernente anche il turismo (lei stesso aveva dato questo spunto nell'intervento dell'altra volta); in questo caso riuscire a far capire che magari il turismo estivo in Valle d'Aosta, visto che il turismo estivo è uno degli elementi problematici, può vantare una certa compressione dei prezzi, potrebbe risultare - con una forte mediatizzazione che sarebbe giustificata a caccia dei turisti - un elemento positivo.
Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Prendo atto delle risposte dell'Assessore, facendo tre osservazioni.
La prima è relativa ai dati: effettivamente questi dati non sono proprio insignificanti, non saranno estremamente rilevanti però devo ammettere che qualcosa si è mosso. Però mi sembra che il dato andrebbe maggiormente analizzato, perché non avrei la certezza - anzi, tenderei ad escluderlo -, che lo stesso, discretamente favorevole, sia determinato in maniera esclusiva o prevalente da questo accordo. Certo, questo accordo ha contribuito, però ho l'impressione che indipendentemente dagli accordi..., una certa politica di contenimento dei prezzi la grande distribuzione l'ha dovuta fare, perché la crisi è grande e anche i grandi supermercati l'hanno subita. Questa politica, intesa a favorire lo sconto per alcuni prodotti, può essere stata sicuramente incentivata da questa e da altre iniziative, ma credo che sia stata determinata più che altro dal mercato, cioè dall'esigenza di convincere i consumatori a comprare i prodotti alimentari, venendo loro un poco incontro, visto che sappiamo la difficoltà per molte famiglie di arrivare alla fine del mese. Quindi, dati abbastanza significativi, ma che andrebbero adeguatamente analizzati per vedere quanto ha contribuito questo accordo e quanto invece non sia il mercato che ha indotto la grande e media distribuzione ad un contenimento dei prezzi e quindi ad adottare il sistema degli sconti.
Seconda osservazione. Sono favorevole a che l'Assessore porti questo tema alla discussione della consulta dei consumatori e là vengano delle proposte che possano essere perseguite, con un'avvertenza. L'avvertenza è quella di non attardarci troppo nelle discussioni e negli approfondimenti teorici, ma che le consultazioni e le idee che proverranno dai consumatori siano messe in pratica, perché oggi l'opinione pubblica è orientata verso altri problemi, ma il problema dell'inflazione, del costo della vita, il problema che hanno molte famiglie a comprare il necessario, anche nella nostra regione si è aggravato a seguito della crisi industriale e di una crisi più complessiva del nostro sistema economico.
Quali devono essere le direzioni, e arrivo alla terza osservazione. Bisogna che questa iniziativa, se verrà ripetuta, coinvolga maggiormente gli interlocutori commerciali, quindi più soggetti della grande e media distribuzione. Deve assolutamente coinvolgere i piccoli esercizi e gli ambulanti, altrimenti rimane una iniziativa monca e soprattutto deve riguardare una maggiore gamma di prodotti. Se poi questo orientamento al contenimento dei prezzi riuscirà ad interessare, come l'Assessore ambirebbe, anche l'offerta turistica, sicuramente ne avrebbe da guadagnare il sistema economico della Valle, perché anche in quel settore sappiamo che sul piano dei prezzi non siamo molto competitivi rispetto alla concorrenza, soprattutto con la concorrenza del Trentino e del Sud-Tirolo.