Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1050 del 12 gennaio 2005 - Resoconto

OBJET N° 1050/XII - Communications du Président du Conseil régional.

Presidente - Colgo l'occasione per formulare, dopo la pausa delle festività, a tutte le colleghe e i colleghi, i migliori auguri di un proficuo, fattivo e sereno lavoro a favore della comunità valdostana, operando - si sarebbe detto un tempo - "en bon père de famille".

Comunico al Consiglio l'attività svolta dalla Presidenza e dagli organi consiliari dopo l'ultima adunanza consiliare:

Riunioni:

Ufficio di Presidenza: 1

Capigruppo: 1

I Commissione: 1

II Commissione: 2

III Commissione: 1

IV Commissione: 2

V Commissione: 2

Progetti di legge presentati:

Proposta di legge n. 61, presentata dai Consiglieri Comé, Viérin Marco, Lanièce e Stacchetti, il 23 dicembre 2004 "Costituzione di un fondo di rotazione regionale per l'anticipazione del trattamento di integrazione salariale o dell'indennità di mobilità" (II e IV)

Disegno di legge n. 62, presentato dal Governo regionale il 31 dicembre 2004 "Disposizioni in materia di anticipazione dei trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria e di integrazione salariale a seguito della stipula di contratti di solidarietà" (II e IV)

Proposta di legge n. 63, presentata dai Consiglieri Riccarand, Curtaz e Squarzino Secondina, il 10 gennaio 2005 "Anticipo del trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria ai lavoratori aventi diritto"

Sono inoltre state depositate a questa Presidenza in data 7 gennaio 2005, da parte di Elio Riccarand, Leonardo Tamone, Piero Valleise e Maurizio Zardo, ai sensi degli articoli 5 e 12 della legge regionale 25 giugno 2003, n. 19, quattro proposte di legge di iniziativa popolare, concernenti:

- "Referendum propositivo. Modificazioni alla legge regionale 25 giugno 2003, n. 19"

- "Riduzione delle indennità e della diaria dei Consiglieri regionali"

- "Anticipo del trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria ai lavoratori aventi diritto"

- "Preferenza unica. Modificazioni alla legge regionale 12 gennaio 1993, n. 3".

Le quattro proposte di legge, sottoscritte da circa 300 elettori dei Comuni della Regione, sono attualmente oggetto di verifica da parte dei competenti uffici, ai sensi dell'articolo 6 della citata legge regionale n. 19/2003.

Colleghi consiglieri

Il 26 dicembre una spaventosa catastrofe naturale, un potente terremoto che ha generato uno tsunami, ha sconvolto le coste di numerosi paesi del Sud-Est asiatico, provocando un numero ancora imprecisato, ma comunque altissimo, di vittime e distruzioni impossibili da quantificare. I moderni strumenti di comunicazione hanno fatto entrare, quasi in diretta, nelle case di ognuno di noi quell'onda devastatrice, quel fiume di fango che tutto ha travolto, moltiplicando l'impatto emotivo, tanto più in un contesto, quello della globalizzazione, in cui quella parte del mondo era stata trasformata in una paradisiaca appendice dell'Occidente.

Una tragedia immane che ha falcidiato le popolazioni locali, specie i bambini, più indifesi di altri, che va ad aggiungersi ad altre tragedie forse di minore risonanza mediatica, ma di proporzioni non meno bibliche che, da tempo, scuotono altre aree geografiche.

La natura ci ricorda, di tanto in tanto, quanto sia precario il nostro essere, quello singolo e quello dell'umanità nel suo insieme. Ci ricorda, ha scritto qualche commentatore, quanto la natura sia leopardianamente indifferente alle vicende umane e alla nostra stessa esistenza. In questa lotta tra uomo e natura, la ragione può tuttavia aiutarci a prevenire o limitare i disastri. Ed in questo caso, in un'era caratterizzata da reti di controllo planetarie, forse, come è stato autorevolmente detto, ciò sarebbe stato possibile. Ed è anche l'occasione, questo cataclisma, come ci ha suggerito il Vescovo Anfossi, per ripensare alle relazioni tra culture e popoli, per impedire - sono parole sue - che quelle popolazioni, per i modi del nostro agire, "vedano sconquassarsi la loro cultura, perdano i loro valori e i loro modelli di comportamento".

A nome di tutto il Consiglio della Valle esprimo i sentimenti del più profondo cordoglio per le vittime e la più viva solidarietà a quelle comunità così duramente colpite.

La parola al Vice-presidente Lanièce, che ha chiesto di poter ricordare la figura di Cesare Rosset, recentemente scomparso.

Lanièce (SA) - È mancato all'improvviso, lo scorso 26 dicembre, all'età di 70 anni, Cesare Rosset. Non possiamo non ricordarlo ed essergli grati per quello che ha fatto per la Valle d'Aosta.

Prima di tutto lo ricordiamo come stimato imprenditore che ha saputo creare nella nostra regione aziende importanti. Per iniziare, citiamo la "Cooperativa Latte e Fontina", la principale e più grande azienda agro-alimentare della Valle d'Aosta, che produce, mantiene vivo e commercializza il prodotto principe della nostra regione, noto in tutto il mondo. Con una passione e un impegno encomiabile, Cesare Rosset ha dedicato ben 35 anni, la metà della sua vita, alla fontina. Se adesso il nostro formaggio è conosciuto ed apprezzato dappertutto, una buona fetta del merito va proprio a lui.

Rosset non si è limitato però alla fontina: insieme alla sua signora, Natalina Levi, Cesare Rosset ha saputo raccogliere le storiche tradizioni dei liquori valdostani, creando la distilleria "Saint-Roch", un'azienda che è diventata un punto di riferimento del settore, che permette, ancora oggi, a moltissimi turisti di continuare a gustare i sapori della Valle d'Aosta anche fuori dai nostri confini, oltre ovviamente ad offrire prodotti di qualità. Rosset ha fatto tanto per la Valle d'Aosta, senza troppi clamori, così come quando fondò insieme ad altri il "Credito cooperativo di Saint-Christophe", che ora all'interno del "Credito cooperativo valdostano" rappresenta la più grande banca della nostra regione. Dal punto di vista imprenditoriale non possiamo non citare il fatto che, circa una decina di anni fa, ha sostenuto la figlia Giuliana nella creazione della "Green Sport" e del suo prestigioso marchio "Napapijri", azienda produttrice di abbigliamento, che purtroppo - come tutti sanno - recentemente è stata ceduta ad una multinazionale statunitense, ma che per anni ha portato in alto l'immagine della nostra Valle nel mondo.

Rosset non si è risparmiato neanche nell'impegno politico, è stato un esponente di spicco della "Democrazia Cristiana": per diversi anni ha aiutato il partito a crescere, contribuendo con le sue idee e partecipando attivamente come membro del Comitato regionale e come delegato al Congresso nazionale, oltre a mettersi in gioco candidandosi anche alle elezioni regionali. Rosset era un uomo intelligente, di grande apertura mentale e di invidiabile vitalità, che manteneva tale anche a 70 anni, dopo un'intera vita dedicata al lavoro e alla Valle d'Aosta. Personaggi come lui, che hanno contribuito alla crescita economica e imprenditoriale della nostra regione, devono essere da esempio per le giovani generazioni.

Cesare Rosset mancherà a noi e a tutta la comunità valdostana. Alla famiglia Rosset formulo le più sentite condoglianze del gruppo della "Stella Alpina" e del Consiglio regionale.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Intanto ringrazio il Presidente per avere avuto queste parole di attenzione nei confronti di quello che è successo nel lontano Oriente, con l'arrivo dello tsunami; tutti abbiamo visto quelle immagini terribili, tutti abbiamo partecipato, in un modo o nell'altro, a questo dramma che ha colpito centinaia di migliaia di persone.

Credo che, come ha ricordato anche il Presidente, si debba prendere atto con orgoglio che, ancora una volta, i cittadini della Valle d'Aosta si sono mossi con attenzione e con generosità; prendiamo atto anche che ci sono state iniziative da parte della Giunta e della Protezione civile; penso che questo faccia onore alla nostra regione.

Mi permetto però, da un punto di vista politico, di cercare di fare un'ulteriore osservazione, che va oltre il momento immediato dell'uragano, della tragedia, delle vittime, dell'emozione e dei sentimenti. C'è una riflessione che va fatta, che abbiamo letto anche molti di noi, quindi non è una riflessione mia personale, ma la porto qui, come frutto di riflessioni di più persone rispetto a questo fenomeno. Innanzitutto questi cataclismi hanno conseguenze diverse sulle popolazioni paradossalmente secondo il loro reddito: quanto più una popolazione è povera, tanto più viene colpita da questi fenomeni. Allora questa constatazione ci impone di porci il problema della povertà, della lotta alla povertà che esiste nel mondo. In questo senso mi appello al Presidente della Giunta perché voglia prendere in mano questo problema e, al di là dei giusti apprezzabili, condivisibili interventi fatti adesso in base all'emergenza, credo sarebbe utile chiederci cosa possiamo fare noi, Valle d'Aosta, per affrontare in modo adeguato ai nostri mezzi il problema della povertà nel mondo, perché come si dice tante volte esiste una "globalizzazione dell'economia", ma dovrebbe esistere, anzi la dovremmo costruire noi che dobbiamo svolgere un ruolo politico di indicazioni e di scelte forti, una globalizzazione della solidarietà, della giustizia, che viene prima della solidarietà che si manifesta in genere a fronte di gravi eventi che succedono.

Con questa richiesta al Presidente della Regione, ma in questo caso a tutto il Consiglio, chiedo che su questo tema venga predisposto un progetto specifico, perché fenomeni come lo tsunami non siano soltanto degli episodi che interpellano la nostra emozione, ma siano un segnale che incide nelle nostre scelte politiche.