Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 987 del 3 dicembre 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 987/XII - Disegno di legge: "Modificazioni alla legge regionale 14 gennaio 1998, n. 1 (Regime del canone di locazione dei beni immobili di proprietà regionale utilizzati da imprese industriali e da cooperative di produzione e lavoro)".

Articolo 1

(Modificazione dell'articolo 4)

1. Il comma 2 dell'articolo 4 della legge regionale 14 gennaio 1998, n. 1 (Regime del canone di locazione dei beni immobili di proprietà regionale utilizzati da imprese industriali e da cooperative di produzione e lavoro), è sostituito dal seguente:

"2. Ai fini dell'applicazione del comma 1, i conduttori devono corrispondere o, in caso di rateizzazione, garantire alla Regione, con fideiussione assicurativa o bancaria, da rinnovarsi anno per anno per l'intera durata del periodo di rateizzazione, i canoni o le indennità pregressi dovuti per l'utilizzo degli immobili, determinati con le modalità di cui all'articolo 2.".

2. Dopo il comma 2 dell'articolo 4 della l.r. 1/1998, come modificato dal comma 1, è aggiunto il seguente:

"2bis. Il mancato rinnovo della fideiussione ad ogni scadenza, o, in alternativa, il mancato pagamento della relativa rata, costituisce inadempimento contrattuale e causa di risoluzione del contratto.".

Articolo 2

(Ambito di applicazione)

1. Le disposizioni di cui all'articolo 1 si applicano ai soli contratti di locazione non ancora conclusi alla data di entrata in vigore della presente legge.

Articolo 3

(Dichiarazione d'urgenza)

1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

Président - La parole au rapporteur, Conseiller Praduroux.

Praduroux (UV) - Questo disegno di legge apporta una serie di modifiche alla legge regionale del 1998 n. 1 che regola il regime del canone di locazione dei beni immobili di proprietà regionale utilizzati da imprese industriali oppure da cooperative di produzione e lavoro. In particolare, esso interviene nella procedura di regolarizzazione delle posizioni delle imprese industriali che svolgono la loro attività negli immobili di proprietà della Regione.

La legge regionale n. 1 del 1998 prevede che i conduttori degli immobili devono corrispondere o garantire alla Regione i canoni e le indennità pregresse attraverso una fideiussione assicurativa o bancaria oppure con un mandato irrevocabile di esecuzione dei pagamenti. In base a quanto previsto dagli atti amministrativi per l'applicazione della legge regionale n. 1/1998 le imprese possono rateizzare gli importi dovuti a titolo di indennità di occupazione fino a un massimo di 3 anni. Nel caso venga scelta questa ipotesi è necessario che le imprese garantiscano per tutta la durata del periodo di rateizzazione il pagamento della somma dovuta.

Durante le procedure di stipula dei contratti di locazione sono emerse le difficoltà da parte delle imprese per garantire il pagamento dei canoni e delle indennità di occupazione. Come si ricorderà, tale situazione era stata segnalata oltre che dagli stessi imprenditori interessati dalla vicenda, anche dall'Associazione industriali della Valle d'Aosta. Era stata avanzata alla Regione la richiesta per valutare la possibilità di rinunciare alle garanzie o per operare una loro riduzione. La richiesta era motivata dal fatto che le imprese, dovendo attivare garanzie di durata pluriennale, avrebbero avuto una ridotta possibilità di accesso al credito. Una difficoltà in più per le imprese che già si trovano di fronte a una fase economico-produttiva non positiva dove le situazioni di calo di liquidità, ritardo negli incassi e difficoltà negli ordini sono sempre più frequenti.

Dall'esame della situazione e delle richieste avanzate è emersa l'opportunità di contemperare l'esigenza di ridurre le difficoltà di accesso al credito per le imprese con quella di tutelare gli interessi della proprietà regionale di carattere pubblico. Per affrontare questa duplice esigenza interviene questo disegno di legge che, se da un lato, esclude la possibilità di eliminare le garanzie, dall'altro, consente una loro riduzione. Il meccanismo introdotto mantenendo la rateizzazione del debito su più anni consente alle imprese di garantire la rata annuale attraverso una fideiussione da rinnovarsi di anno in anno. La modifica consente di agevolare la conclusione di alcuni contratti di locazione ai sensi della legge regionale n. 1 del 1998 che sarà abrogata a partire dal primo gennaio del 2005. Come conseguenza, gli attuali occupanti potranno essere assoggettati agli obblighi che sono propri del conduttore.

Attraverso l'esame dell'articolato del presente disegno di legge è possibile inquadrare il tipo di modifica che si intende apportare alla legge regionale n. 1 del 1998. L'articolo 1, infatti, interviene a modificare l'articolo 4, comma 2 della legge regionale n. 1/1998 stabilendo che la garanzia di pagamento del dovuto a titolo di canone o di indennità di occupazione venga rinnovata, anno per anno, e questo per l'intera durata del periodo di rateizzazione. È stato inoltre eliminato, tra le varie forme di garanzia previste dalla normativa esistente finora, il mandato bancario irrevocabile di esecuzione dei pagamenti. Erano sorte su questo argomento una serie di difficoltà interpretative e inoltre era stata rilevata la scarsa utilità di questo mezzo di garanzia.

Per ulteriore tutela del proprietario è comunque prevista la risoluzione del contratto per inadempimento nel caso in cui il conduttore non provveda al rinnovo annuale della fideiussione o altrimenti non corrisponda l'importo della rata oggetto della garanzia. Altro aspetto da sottolineare nell'esame della normativa è rappresentato dall'articolo 2 con il quale si chiarisce che la modificazione alla legge regionale n. 1 del 1998 non è retroattiva, e si applica alle fattispecie per le quali non si è ancora proceduto alla sottoscrizione del contratto di locazione.

Président - Je déclare ouvert le débat. Je rappelle que cette loi a eu l'avis favorable de la IIe Commission à majorité, ainsi que de la IVe Commission, toujours à majorité.

La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (CdL) - Penso che qualche ulteriore considerazione su questa legge, ma soprattutto del problema che sta alla base di questa legge, in qualche maniera vada spesa.

La vicenda della legge che qui viene modificata è nota soprattutto per quei riflessi finanziari che abbiamo avuto modo di constatare negli ultimi 12 mesi, cioè di quella situazione che aveva creato delle morosità importanti, quantificate anche nel bilancio che abbiamo approvato in questi giorni, nell'ordine di circa oltre 30 miliardi di vecchie lire: su questo argomento la maggioranza era già intervenuta, tanto che la legge in questione cesserà di avere efficacia dal 1° gennaio 2005.

Ora, questa "leggina" si inserisce in questi ultimi periodi di vita della legge n. 1/1998 per cercare di trovare una soluzione che cerchi di contemperare le esigenze della pubblica amministrazione con le esigenze delle aziende, che avendo cumulato un'importante esposizione finanziaria nei confronti del canone di locazione non corrisposto per parecchi anni, si trovano nella difficoltà finanziaria, in una situazione già di difficile congiuntura economico-produttiva, di far fronte al debito che hanno maturato con l'Amministrazione regionale.

Le regolarizzazioni di quei canoni pregressi erano subordinate al meccanismo fideiussorio nel senso che la rateizzazione comportava una garanzia a beneficio dell'Amministrazione regionale. Quando noi abbiamo sollevato questo problema, siamo stati i primi a dire che lo stesso andava affrontato, che la questione andava sanata, e che eravamo i primi ad essere consapevoli che non si poteva pretendere di recuperare tutto e subito in un colpo solo. Eravamo consci che le difficoltà congiunturali di cui parlavo prima avrebbero creato grosse difficoltà alle aziende, che comunque era necessario creare i presupposti affinché non venissero messe in crisi delle realtà produttive già in crisi per altri motivi.

Questa norma, in linea di principio, ci può stare bene, ma andando a leggere l'articolato, o noi lo abbiamo capito male, o voi vi siete spiegati male, perché se l'obiettivo è quello di dire... e devo fare i complimenti più che all'estensore dell'articolato all'estensore della relazione, che chiarisce in maniera precisa quanto con difficoltà si percepisce da questo combinato disposto degli articoli 1 e 2, nel senso che nella relazione si dice chiaramente che il presente disegno di legge prevede, escludendo l'eliminazione delle garanzie, una riduzione delle medesime, perciò le garanzie rimangono, seppur ridotte, ed è configurata questa garanzia ridotta in modo tale che a fronte di quella dilazione su più anni ci sia la garanzia fideiussoria sul pro rata annuale. È evidente che l'Amministrazione viene meno garantita rispetto all'impostazione precedente, però è altrettanto evidente che abbiamo precedenti significativi dove l'Amministrazione regionale ha concesso lo smobilizzo di garanzie importanti, mi riferisco a "CAS", perciò non ci stupiamo che questo trattamento possa essere esteso anche ad altre realtà.

Quello su cui non siamo d'accordo è che questa norma si applica solo ai pochi o tanti, ma solo ai fortunati che non hanno detto sì, subito, nel senso che quei contratti regolarizzati da gennaio ad oggi vengono completamente tagliati fuori da questo beneficio. Su questo registro non siamo disposti ad esprimere un giudizio positivo, perché per una questione di equità il problema è emerso in maniera complessiva e non capiamo per quale motivo paradossalmente debbano essere privilegiati quelli che sono stati più riottosi a sottoscrivere le regolarizzazioni contrattuali. Su questo articolo 2 presentiamo perciò un emendamento, di cui vi do lettura, che dice che le disposizioni di cui all'articolo 1 ossia il meccanismo di fideiussione ridotta, si applicano ai contratti di locazione sottoscritti nel corrente anno a regolarizzazione delle morosità pregresse. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che se ci sono dei contratti che sono stati regolarizzati negli ultimi mesi con l'obbligo di garantire con fideiussione l'intera esposizione debitoria, non capiamo perché all'alba del 4 dicembre qualcuno non sia più tenuto ad adeguarsi a questa procedura, tenendo conto che i contratti che andremo a regolarizzare nelle settimane a venire sono gli stessi contratti che sono nati nelle stesse situazioni di morosità. Non è che questi sono più bravi, sono più fortunati, se vogliamo usare un'espressione gentile.

Allora, visto che l'amministrazione pubblica deve avere come principio quello dell'imparzialità, riteniamo che in questa materia l'imparzialità possa concretizzarsi solo dando a tutti la stessa opportunità; fra l'altro, questo ragionamento è anche suffragato dal trattamento di privilegio che fino ad oggi era stato riservato alla "CAS", che per parecchie linee di fideiussione è stata autorizzata dall'Amministrazione a smobilizzare le garanzie. Con l'emendamento che presentiamo e con questo ragionamento saremmo disponibili ad esprimere un giudizio positivo al disegno di legge; ovviamente se l'emendamento non dovesse essere accolto, vorremmo capire quali sono le motivazioni che ci portano ad usare un doppio metro di valutazione nei confronti di situazioni che sono completamente analoghe.

Président - La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Poche osservazioni su di un disegno di legge che credo non passerà alla storia, di questa Regione.

Il disegno di legge ci è stato rappresentato in commissione come un venire incontro alle richieste di una serie di aziende che devono ancora regolarizzare i loro contratti, grazie ad una maggiore elasticità nel poter sopportare il pagamento dei canoni arretrati. Questo è il punto, e può darsi - come in effetti ha rilevato il collega Frassy - che questo possa introdurre un principio di disparità di trattamento fra chi ha regolarizzato la propria posizione in precedenza e chi lo farà solo all'ultimo. Se questo fosse, sarei d'accordo di cercare un punto di equilibrio perché è una questione di parità di trattamento che va perseguita, là dove possibile. Non vorrei neanche esagerare troppo la questione, perché stiamo parlando di una modalità diversa di dare le garanzie, nel senso che finora era possibile dare una garanzia fideiussoria triennale, mentre ora sarà possibile dare tre garanzie fideiussorie annuali.

Non sono molto persuaso che convenga di più, come ritengono i titolari di queste aziende, contrattare con le banche e con le assicurazioni tre fideiussioni annuali piuttosto che una fideiussione triennale; per mia esperienza, sono quasi persuaso che costi meno la soluzione finora adottata, se non altro perché c'è da fare solo una pratica invece che farne tre. Certo si pattuirà un terzo, però è un terzo per tre; comunque, a parte le battute, se hanno fatto tale richiesta probabilmente un minimo di vantaggio esiste: c'è il vantaggio di poter far fronte a questa spesa in tre comode rate come direbbe qualche pubblicità.

Qui c'è un dato significativo; gli importi non credo siano così elevati, perché stiamo parlando del costo di una garanzia fideiussoria che è altra cosa rispetto al debito da estinguere, e che si chieda una rateizzazione del costo di una garanzia fideiussoria significa anche che c'è un evidente stato di crisi. Si tratta di un'ulteriore "cartina di tornasole" dello stato di crisi di molte aziende che fanno fatica a pagare e l'Amministrazione viene incontro...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... Stiamo parlando non di cifre esose; il fatto che le aziende siano in difficoltà anche a pagare degli importi che non sono così significativi mette in luce una crisi più generalizzata. Siamo moderatamente favorevoli rispetto a questa ipotesi, anche perché se questa è la via per poter sanare tutti i contratti che devono essere ancora stipulati, ben venga! Facciamo il possibile affinché questo non comporti una disparità di trattamento paradossale fra chi ha cominciato prima a pagare l'arretrato e chi, invece, è ancora moroso e comincerà solo da domani a saldare il suo debito nei confronti dell'Amministrazione.

Président - S'il n'y a pas d'autres collègues qui souhaitent intervenir, je ferme la discussion générale.

La parole à l'Assesseur aux activités productives et aux politiques du travail, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) - Come è stato evidenziato, questo disegno di legge ha un obiettivo fondamentale: quello di stipulare ulteriori contratti di locazione entro la fine di quest'anno, tenuto conto del fatto che la legge n. 1/1998 terminerà la propria operatività alla fine di quest'anno. Veniamo così incontro anche a una richiesta della "Confindustria" che si è resa parte attiva perché venisse modificato il sistema delle garanzie, che non riguardasse tutto il periodo di rateizzazione, ma soltanto un anno. Rimane il problema legato a una possibile disparità di trattamento fra chi ha già stipulato il contratto con l'Amministrazione regionale e chi non lo ha ancora fatto e si accinge a farlo.

Va detta una cosa: per quanto riguarda assimilare questa situazione sul piano delle garanzie con la questione della "CAS" l'esempio non corrisponde a una realtà omogenea, e mi spiego: nel caso della "CAS" non si è ridotto l'ammontare delle garanzie, ma si è cambiata la tipologia di quanto era stato messo a garanzia, da una fideiussione bancaria si è passati ad una garanzia sui crediti, ma l'importo totale non è stato modificato.

Ci troviamo in una situazione diversa, oggi, che è quella di ridurre l'ammontare della garanzia da tre anni ad uno, e di conseguenza abbiamo fatto degli approfondimenti per vedere, perché condividiamo dal punto di vista del principio quanto sostengono i Consiglieri Frassy e Curtaz, ma dalle verifiche che abbiamo fatto rispetto alla praticabilità dell'emendamento che è stato presentato da "Forza Italia", ci è stato detto che non è possibile fare questo tipo di operazione. La cosa risulta evidente, perché abbiamo dei contratti sottoscritti che prevedono una garanzia a tre anni, ci troveremmo di fronte a dei contratti che vedono ridotta la garanzia nei confronti dell'Amministrazione regionale, quindi sarebbe un peggioramento delle condizioni dell'Amministrazione...

(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)

... ma non è diminuito l'importo, se 20 miliardi erano, 20 miliardi sono rimasti! La legge prevedeva o fideiussione bancaria o cessione dei crediti...

(nuova interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)

... sì, ma a fronte di contratti che vedono una riduzione della garanzia che mette la Regione in condizioni di svantaggio. Oltretutto questa cosa l'abbiamo fatta presente all'Associazione industriali, i quali hanno convenuto di procedere alla modificazione della norma; ci rendiamo conto della difficoltà del problema, ma questa è la situazione. Per queste motivazioni non riteniamo accoglibile l'emendamento presentato dal collega Frassy.

Président - Nous passons à l'examen des articles.

Sur l'article 1er la parole au Conseiller Frassy.

Frassy (CdL) - Nell'intervenire sull'articolo 1 enunciamo la nostra intenzione di voto su questo disegno di legge.

Possiamo capire che ci possa essere qualche perplessità nel modificare le condizioni di garanzia che verrebbero ad essere indebolite rispetto alla scrittura contrattuale, sottoscritta con le altre aziende, però è evidente che la volontà politica è questa, perché il fatto di dire: "adesso adottiamo una "leggina" che faccia diminuire la quantità di garanzie", è comunque il frutto di una scelta politica che crea un danno all'Amministrazione!

Per essere chiari, se qualcuno ha il timore che domani mattina, nell'ipotesi che questo accoglimento dovesse essere recepito in legge, ci possa essere una contestazione da parte della Corte dei Conti che dica: "ma voi avete indebolito la posizione dell'amministrazione pubblica, agevolando la controparte privata", io vi dico che non dovevate neanche portare in aula questo disegno di legge! Se non altro, questo emendamento crea una situazione di parità di trattamento fra tutti i soggetti coinvolti in questa vicenda, perché io ho usato un eufemismo e ho detto "i fortunati", ma bisognerà dimostrare che erano fortunati, cioè bisognerà dimostrare che non c'era qualcuno che sapeva già come sarebbe andata a finire e che, di conseguenza, siano qualcosa di più di quanto non possano definirsi persone fortunate! Se c'è questa preoccupazione, questa preoccupazione a maggior ragione dovrebbe esserci anche con l'approvazione di questa legge; di conseguenza, la motivazione che adducete all'impossibilità di approvare tale emendamento è una motivazione debole, perché smentita dal contenuto della legge stessa!

Con uno sforzo di fantasia ulteriore potremmo ipotizzare una soluzione che non privi di garanzie l'Amministrazione regionale, ma che le dia garanzie diverse, perché non è scritto da alcuna parte che le garanzie debbano essere solo di tipo fideiussorio bancario assicurativo, ci possono essere garanzie come quelle che avete riconosciuto attraverso un meccanismo legislativo alla "CAS" e allora ci potrebbe essere l'alternativa fra la garanzia triennale completa o la garanzia annuale, con uno sconto fattura sul restante importo non garantito dalla fideiussione annuale.

In sostanza, se la volontà era quella di creare una situazione di "par condicio", c'era più di uno strumento che non era neppure frutto della fantasia di questo momento, ma era solo la volontà di applicare dei trattamenti già praticati ad altre aziende, anche a chi si trova in situazioni di difficoltà. Riteniamo che "l'occhio di riguardo nei confronti dell'imprenditoria debba essere il più possibile equo, di conseguenza questa legge crea una situazione di discriminazione. Pertanto, noi, dovendosi predefinire la conclusione di questo dibattito, ossia con il non accoglimento dell'emendamento all'articolo 1, preannunciamo un voto di astensione.

Président - Je soumets au vote l'article 1er:

Conseillers présents: 32

Votants: 30

Pour: 30

Abstentions: 2 (Frassy, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Presidente - All'articolo 2 vi è l'emendamento presentato dal gruppo "La Casa delle Libertà", di cui do lettura:

Emendamento

Articolo 2 sostituire con:

"Le disposizioni di cui all'articolo 1 si applicano ai contratti di locazione sottoscritti nel corrente anno a regolarizzazioni delle morosità pregresse".

Lo pongo in votazione:

Consiglieri presenti: 31

Votanti e favorevoli: 2

Astenuti: 29 (Borre, Caveri, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Comé, Curtaz, Ferraris, Fey, Fiou, Fosson, Isabellon, La Torre, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Nicco, Pastoret, Perrin, Perron, Praduroux, Rini, Salzone, Sandri, Squarzino Secondina, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Laurent e Viérin Marco).

Il Consiglio non approva.

Président - Je soumets au vote l'article 2:

Conseillers présents: 30

Votants: 28

Pour: 28

Abstentions: 2 (Frassy, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 3:

Conseillers présents: 32

Votants: 30

Pour: 30

Abstentions: 2 (Frassy, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote la loi dans son ensemble:

Conseillers présents: 30

Votants: 28

Pour: 28

Abstentions: 2 (Frassy, Tibaldi)

Le Conseil approuve.