Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 946 del 17 novembre 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 946/XII - Eventuale revisione delle competenze delle strutture organizzative dirigenziali. (Interrogazione)

Interrogazione

Ricordati gli impegni presi dal Presidente della Regione in occasione della sfiducia manifestatasi all'interno della maggioranza nei confronti dell'esecutivo, in sede di votazione del bilancio della gestione straordinaria della Casa da gioco;

Vista la delibera di Giunta del 6 ottobre 2004, in cui vengono rimodulate alcune competenze in capo a membri della Giunta;

Ricordato che in tale delibera si demanda a tempi successivi "l'eventuale revisione delle competenze delle strutture organizzative dirigenziali";

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Presidente della Regione per sapere:

1) quali competenze sono state sottratte all'Assessorato all'Istruzione e Cultura, in seguito a tale rimodulazione;

2) quali decisioni sono state prese circa l'eventuale revisione delle strutture dirigenziali in conseguenza alla rimodulazione delle competenze.

F.to: Squarzino Secondina - Riccarand

Président - La parole au Président de la Région, Perrin.

Perrin (UV) - Je dois avouer que j'ai eu quelques difficultés à préparer une réponse sérieuse et réfléchie à cette question, parce que ni la délibération du Gouvernement régional à laquelle nos collègues font référence, ni les explications que j'en ai données devant cette Assemblée ne mentionnent la moindre réduction de compétences administratives pour les membres de l'Exécutif régional.

Je me vois contraint de vous dire encore une fois que la délibération du 6 octobre dernier a mis en relief le rôle de coordination du Président de la Région, notamment pour ce qui est de certains dossiers spécifiques qui revêtent, selon nous, une importance stratégique pour la mise en œuvre du programme de législature. Ces dossiers concernent les matières suivantes: les rapports avec le gestionnaire de la Maison de jeu de Saint-Vincent, avec les collectivités locales et avec les autres organismes institutionnels concernés par les politiques en matière de gestion et de développement du Casino de la Vallée; la coordination des rapports avec les sociétés contrôlées par la Région et les sociétés d'économie mixte, avec les organismes opérationnels et avec l'Université de la Vallée d'Aoste, pour ce qui est de leurs politiques de gestion et de leurs choix stratégiques d'intérêt général; la coordination des activités de planification de la protection et de la défense civiles; la coordination des activités de planification de l'essor régional relativement aux interventions financées par des fonds régionaux, nationaux et européens. Aucune compétence administrative n'a été enlevée ni à l'Assessorat de l'éducation et de la culture, ni à son Assesseur, ni à d'autres membres de l'Exécutif et ce dans le respect de la méthode de travail collégiale que nous avons adoptée et que nous entendons continuer à suivre.

Quant au deuxième point de cette question, la délibération du 6 octobre renvoie à d'autres actes du Gouvernement la révision éventuelle des compétences des structures de direction. Le mot clé est ici celui "d'éventuelle", c'est-à-dire qu'une fois redéfinies, dans le sens que je viens de préciser, les compétences des Assesseurs et du Président (c'est-à-dire le rôle de coordinateur dans le cadre de certains dossiers spécifiques), l'Exécutif peut - et pourra -, s'il l'estime utile et faisable, modifier les compétences administratives des structures de direction afin de rendre son action plus efficace. Il est bien évident que cette disposition de la délibération du 6 octobre est en fait un "pléonasme", étant donné que le Gouvernement peut décider à tout moment de modifier l'organisation des structures de direction. Pour l'instant, nous n'avons encore procédé à aucune modification, mais il n'est pas exclu que nous adoptions des mesures dans ce sens à l'avenir.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Le confesso, Signor Presidente, che anch'io non riesco a capire il senso della sua risposta. Facciamo entrambi riferimento a una deliberazione che non il nostro gruppo, ma il Governo regionale ha preparato, una deliberazione che era importante perché chiudeva una crisi politica, una deliberazione che doveva spiegare che nel Governo, nella maggioranza era stato preso sul serio l'"incidente di percorso" e si voleva intervenire, quindi era un rilevante fatto politico.

In questa deliberazione così politica vi sono tre punti, il primo riguarda la funzione, che è stata esaltata, di coordinamento del Presidente della Regione; ma su questo punto i sottoscritti non sono intervenuti, perché avevamo letto i vari punti che non sempre abbiamo capito ... però si sono indicati i settori in cui il Presidente della Regione dovrà esercitare in modo più puntuale la sua attività di coordinamento, e va bene.

La deliberazione ha poi un secondo punto, dove si dice - leggo -: "modificare la deliberazione del 2003 per quanto riguarda le attività assegnate agli Assessorati Bilancio, Istruzione e cultura in relazione alle nuove attività assegnate alla Presidenza"; allora si annuncia una modifica delle competenze di due Assessorati, tenendo conto delle nuove attività assegnate alla Presidenza. La sottoscritta è andata a vedere quali erano le modifiche apportate in più o in meno. Si è visto chiaramente che, per quanto riguarda l'Assessorato del bilancio, era stata tolta una precisazione: quella che l'Assessorato del bilancio doveva occuparsi dei rapporti con la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent; quindi qui era chiaro il senso della modifica, Presidente, tant'è vero che su questo non abbiamo posto la domanda. Quando siamo andati a vedere le nuove competenze attribuite all'Assessorato dell'istruzione e della cultura in base alle nuove attività assegnate alla Presidenza, non abbiamo visto nessuna modificazione, perché sfido chiunque a prendere la deliberazione n. 27037/2003 in cui vengono indicate le competenze dell'Assessorato dell'istruzione e quelle indicate nella nuova deliberazione di Giunta di ottobre 2004... non vi è alcuna differenza se non il fatto che nella deliberazione dello scorso anno si parlava di: "attività concernenti il Servizio regionale di istruzione alle politiche scolastiche e il raccordo con l'Università della Valle d'Aosta", mentre nella nuova deliberazione si parla di "a) attività concernenti il Servizio regionale di istruzione alle politiche scolastiche; b) il raccordo con l'Università". Volevo sapere, per questo ho posto la domanda, in cosa consisteva la modifica. Nel primo caso era un'unica frase, si diceva: "l'Assessorato dell'istruzione si occupa di istruzione e del raccordo con l'Università", volevo capire la differenza fra il mettere una "e" fra queste due competenze o il mettere una lettera a) e una lettera b). Questo non è stato chiarito e vorrei si capisse il senso politico di tale grande scelta del Governo regionale, che in questo modo ha "concluso" una difficoltà di politica che è avvenuta.

Terzo elemento: la deliberazione ha tre punti, il terzo punto era chiaro: "di rinviare, a seguito delle modificazioni di cui al precedente punto 1), a successive deliberazioni l'eventuale revisione delle competenze e strutture organizzative e dirigenziali". Il Presidente ha detto: "questo è pleonastico". Signor Presidente, questo non è stato detto nel momento in cui è stata presa la deliberazione; non solo, ma se effettivamente vi sono state delle modifiche nelle attività assegnate alla Presidenza e all'interno degli Assessorati, queste modifiche dovevano seguire necessariamente anche modifiche strutturali e organizzative, altrimenti le strutture continuano a fare il loro lavoro così come sono organizzate e il Presidente coordina non so bene in base a cosa, con quali poteri e con quali garanzie! Veramente abbiamo avuto ancora oggi la certezza che tutta la deliberazione è pleonastica, come pleonastica, inutile e di facciata è stata la scelta politica di chiudere... una reale crisi politica.