Oggetto del Consiglio n. 918 del 3 novembre 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 918/XII - Problematiche relative al rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti pubblici. (Interrogazione)
Interrogazione
Tenuto conto che l'organo di informazione sindacale del SAVT ha recentemente annunciato in un articolo i termini del proprio rinnovato impegno per quanto concerne il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti pubblici che interessa, in definitiva, l'intero comparto;
Rilevato che nell'articolo venivano stigmatizzate e criticate alcune situazioni negative e, in particolare, venivano contestate le modalità di attribuzione dell'assegno di risultato;
Tenuto conto altresì che nell'articolo si evidenziava il rischio di burocratizzazione dell'organizzazione e dei rapporti di lavoro, indicando come un pericolo, la possibilità che la definizione degli stessi carichi di lavoro diventasse l'occasione per l'attribuzione di nuove consulenze esterne;
Richiamata la delibera di Giunta n. 3355 del 27 settembre 2004;
I sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Regione per sapere:
1. se è previsto che l'incarico, previsto dalla delibera di cui sopra, sia esaustivo o si rendano necessarie fasi successive di approfondimento e completamento;
2. quali indicazioni sono state fornite alla società affidataria in ordine alla tipologia degli accertamenti da effettuare;
3. se i tempi di consegna dello studio sono compatibili con la trattativa sindacale per il rinnovo del contratto;
4. qual è il ruolo di coinvolgimento delle organizzazioni sindacali in merito alla suddetta questione dei carichi di lavoro.
F.to: Lanièce - Stacchetti - Viérin Marco - Comé Dario
Président - La parole au Président de la Région, Perrin.
Perrin (UV) - Comme le prévoit la délibération du Gouvernement régional n° 3355 du 27 septembre dernier, l'analyse de la charge de travail des structures régionales, en vue de la définition des besoins de la Région, nous fournira une photographie de la situation actuelle, en termes des activité déployées par l'Administration et du temps employé pour les effectuer. Lorsque nous aurons les résultats en main, nous déciderons s'il convient d'approfondir l'examen des éventuelles zones d'ombre qui pourraient ressortir de ladite analyse.
Cette étude entend permettre à l'Administration régionale:
- de disposer des données relatives à l'analyse de la charge de travail de chaque structure de l'organigramme régional, données qui comprennent l'articulation de l'organisation, les tâches en elles-mêmes, le temps nécessaire à leur exécution et leur répartition entre les différents niveaux et postes;
- de détecter les points critiques que peuvent présenter certaines des structures analysées;
- d'analyser la charge de travail et de disposer des premières indications quant aux grands axes d'intervention dans le domaine de la répartition du personnel;
- de mettre au point, en vue de la définition et de la gestion de la charge de travail, un logiciel que la Région pourra réutiliser, par la suite, pour faire le point sur ce problème délicat.
Je tiens à souligner que les négociations avec les syndicats auxquelles se réfèrent les auteurs de cette question n'ont rien à voir avec l'analyse de la charge de travail. Leur issue ne saurait donc influer sur le renouvellement de la convention collective régionale; les pourparlers relatifs à cette dernière se dérouleront de manière autonome. En l'état actuel des choses, l'Administration attend les propositions des syndicats. Je vous précise, par ailleurs, que lesdites organisations syndicales ont été mises au courant de l'intention de l'Administration de procéder à l'analyse de la charge de travail de ses différentes structures: cette étude concerne, en effet, l'organisation des bureaux, domaine dans lequel la Région agit en toute autonomie même si, conformément à l'article 9 de la convention collective en vigueur, elle est tenue d'informer périodiquement les syndicats de ses initiatives.
Président - La parole au Conseiller Lanièce.
Lanièce (SA) - Ringrazio il Presidente per la risposta fornitaci, che chiarisce la questione.
Tale questione era stata posta proprio partendo da 2 presupposti: uno, era la lettura da parte del sottoscritto di un articolo apparso su un organo di informazione del SAVT, che, parlando del pubblico impiego, faceva alcune osservazioni critiche nelle quali si evidenziava che il costo della "macchina politico-amministrativa" risulta eccessivo, sproporzionato rispetto alle dimensioni e alle reali esigenze della Valle d'Aosta, per cui il settore pubblico richiede enormi risorse economiche, utilizza male quelle umane, non fornisce servizi di qualità, e poi non è più possibile accettare una burocratizzazione, che porta ad un accumulo di pratiche inutili, che, mentre danno solo l'apparenza di un eccesso di carichi di lavoro, per assurdo rendono importanti non il loro rapido disbrigo, ma il loro imbrigliamento e la trasformazione di un semplice "dossier" in un ponderoso faldone!
All'interno di questo articolo veniva evidenziata anche l'importanza della presenza di coloro che rappresentano i pubblici dipendenti all'interno del progetto per lo sviluppo, dove alcune di queste problematiche saranno sicuramente analizzate. Si parlava anche del problema dei "carichi di lavoro" come un problema sul quale discutere; al di là del fatto che sia o meno competente l'organizzazione sindacale, è sicuramente un problema importante, perché il fatto di poter contribuire a incentivare lo sviluppo delle professionalità interne alla pubblica amministrazione è importante, e quindi un'analisi dei carichi di lavoro può determinare il livello. È anche per tale ragione che con l'interrogazione si chiede quali sono gli "input" dati a questa ditta esterna per effettuare detta analisi in merito ai carichi di lavoro, perché se "l'input" è quello di mettere in evidenza se c'è una valorizzazione o meno delle professionalità interne dei pubblici dipendenti, è ovvio che il risultato non potrebbe che essere quello attuale - e cioè che per motivi dovuti all'eccessiva burocratizzazione, al problema anche normale in ogni pubblica amministrazione -, i carichi di lavoro non sono distribuiti adeguatamente all'interno della pubblica amministrazione regionale come probabilmente sarà nelle altre regioni. In questa ottica è necessario che ci sia un maggiore coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, per puntare su una valorizzazione del pubblico impiegato, delle risorse umane che fanno parte della pubblica amministrazione, molte volte messe da parte.
Ovviamente, valorizzando al massimo le professionalità dei pubblici dipendenti, si potrebbe evitare l'affido a consulenti esterni nei vari settori, per cui un'analisi approfondita dei carichi di lavoro potrà far emergere questa situazione.
Invito il Presidente, una volta che detta analisi verrà completata e presentata dalla ditta a cui è stata affidata questa consulenza, a portarla in commissione, in modo da poter verificare quali valutazioni l'Amministrazione regionale intende fare al termine di questo incarico, per evitare di pensare che questo incarico sia stato dato per by-passare il problema, e di dire: "diamo l'incarico esterno, ci dirà tante cose"... perché, alla fine, il nocciolo è: vogliamo o no valorizzare le risorse interne dei pubblici impiegati? Allora probabilmente un'analisi dei carichi di lavoro fatta in modo corretto potrebbe evidenziare che questi, forse, sono da ridistribuire, in modo da poter meglio utilizzare le risorse dei dipendenti regionali.