Oggetto del Consiglio n. 871 del 20 ottobre 2004 - Resoconto
OBJET N° 871/XII - Communications du Président du Conseil régional.
Président - J'informe le Conseil de l'activité de la Présidence et des organes du Conseil depuis la dernière réunion de l'Assemblée:
Projets de loi présentés:
Proposition de loi n° 46, présentée par les Conseillers Sandri, Borre, Nicco et Viérin Adriana, le 6 octobre 2004 "Disposizioni in materia di destinazione delle ceneri da cremazione" (Ie et Ve)
Proposition de loi n° 47, présentée par les Conseillers Sandri, Borre, Fey, Isabellon, Nicco et Rini, le 6 octobre 2004 "Disposizioni integrative della legge regionale 28 aprile 2003, n. 15 (Estensione a tutti i soggetti di cui all'articolo 1 della legge 24 maggio 1970, n. 336 (Norme a favore dei dipendenti civili dello Stato ed Enti pubblici ex combattenti ed assimilati) e all'articolo 6 della legge 15 aprile 1985, n. 140 (Miglioramento e perequazione di trattamenti pensionistici e aumento della pensione sociale), dell'integrazione regionale al trattamento pensionistico degli ex combattenti)"
Proposition de loi n° 48, présentée par les Conseillers Riccarand, Curtaz et Squarzino Secondina, le 13 octobre 2004 "Disposizioni per incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti in Valle d'Aosta"
Projet de loi n° 49, présenté par le Gouvernement régional, le 15 octobre 2004 "Interventi regionali a sostegno degli ostelli per la gioventù"
Projet de loi n° 50, présenté par le Gouvernement régional, le 15 octobre 2004 "Disciplina delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, trasformate ai sensi dell'articolo 37 della legge regionale 15 dicembre 2003, n. 21 (Legge finanziaria per gli anni 2004/2006). Abrogazione della legge regionale 12 luglio 1996, n. 18"
Projet de loi n° 51, présenté par le Gouvernement régional, le 15 octobre 2004 "Disposizioni per la manutenzione del sistema normativo regionale. Modificazioni e abrogazioni di leggi e disposizioni regionali"
Réunions:
Bureau de Présidence: 2
IIe Commission: 2
IIIe Commission: 1
IVe Commission: 1
Ve Commission: 2
Le Conseiller Fiou m'a demandé de pouvoir effecteur la commémoration du prof. Oddone Bongiovanni, récemment disparu, et toujours sur le même argument suivra une intervention du collègue Curtaz.
La parole au Conseiller Fiou.
Fiou (GV-DS-PSE) - Alcuni giorni fa ci ha lasciati Oddone Bongiovanni, già Sindaco di Aosta, dirigente stimato della Sinistra valdostana e anche apprezzato uomo di scuola.
Lo voglio ricordare con la sensazione che ci stiamo misurando con qualcosa di più grande del pur grande dolore di perdere un amico e un compagno di battaglie politiche. Questo stato d'animo è sicuramente dovuto al fatto che, in un lasso di tempo breve, ci ha lasciato un folto gruppo di quella generazione di protagonisti, i quali, forti della partecipazione nella lotta antifascista, hanno portato, nelle successive battaglie per il consolidamento della democrazia, i valori che muovevano gli uomini della Resistenza: Liliana Brivio, Giulio Dolchi, Monami e altri... ora Bongiovanni, uno di loro.
Sentiamo che ci viene a mancare quel nucleo di riferimento che rappresentava per noi certezza di salvaguardia dei fondamenti su cui poggiava e dovrebbe poggiare una militanza politica - essendo io di parte - dico soprattutto di "Sinistra": ecco i motivi di quel senso di solitudine e di disorientamento che queste dipartite ci lasciano. Nelle nostre file di eredi di un patrimonio fondamentale di impegno e di valori, sovente si fanno strada motivazioni e logiche che con quel patrimonio poco hanno a che fare, e questo ci lascia inquieti su un domani dalle coordinate molto incerte. Bongiovanni era uno di loro, esempio di militanza appassionata, tutta e solo volta all'interesse della collettività, militanza rigorosa, coerente, appassionata, ma equilibrata, quasi schiva e rispettosa delle posizioni altrui.
Nasce in provincia di Rovigo, a Castelmassa, nel 1927, da una famiglia di antifascisti; il papà, aggredito e minacciato dopo aver partecipato ai funerali di Matteotti, lascia la sua attività autonoma per venire una prima volta da solo ad Aosta, dove viene assunto alla "Cogne". Nel 1941 vi tornerà definitivamente con la famiglia; ecco perché Oddone frequenta ad Aosta le scuole medie ed il liceo. Tornerà poi al suo paese d'origine per seguire il corso di ingegneria, prima a Ferrara, poi al Politecnico di Bologna, dove si laurea ingegnere minerario. Studente universitario, è attivo militante del "PCI", cosa che pagherà con la discriminazione nelle assunzioni sia all'ENI nella vicina Cortemaggiore, e poi alla "Cogne" di Aosta. Era l'epoca delle epurazioni alla "Cogne" e Bongiovanni viene accomunato in quelle ritorsioni a molti altri attivisti di Sinistra. Tali vicende non incidono nelle convinzioni di questi compagni abituati a difenderle con il rischio della vita nella Resistenza, poi a considerarle così importanti da mettere in conto anche sacrifici negli aspetti della vita privata.
Queste traversie determinano la scelta di Bongiovanni di entrare nel corpo insegnante della scuola valdostana, dove lascerà un segno indelebile nell'educazione e nella formazione dei giovani, nei rapporti con i colleghi di lavoro, nei metodi e nei contenuti della sua attività a favore della scuola pubblica. (Questo tema verrà ripreso dal collega Curtaz).
Parallelamente all'attività della scuola, Bongiovanni sviluppa il suo impegno politico ed amministrativo; punto di riferimento nel gruppo dirigente del "PCI" valdostano, poi nel "PDS" e poi ancora nella "Gauche Valdôtaine", è eletto Consigliere comunale ad Aosta per 24 anni; più volte Assessore, sarà Sindaco dal 1975 al 1978, ruolo che svolge con grande equilibrio, sensibile soprattutto ai bisogni delle fasce più deboli e rigoroso come in ogni altro suo operare nell'attività del Comune.
Attorno a lui cresce una squadra di futuri dirigenti quali: Mafrica, Bajocco, Rigo, Caracciolo, Charbonnier, Nerina Galli, Quarello ed altri; insieme interpretano una stagione importante della modernizzazione del Comune di Aosta. Di quei giorni in cui svolgeva la sua funzione di Sindaco, mi rimangono negli occhi le sue passeggiate della domenica mattina, nelle strade di Aosta, insieme a Marta, compagna della sua vita e delle sue lotte, e a Liliana Brivio: andava a verificare le eventuali "magagne" da correggere lungo le strade della sua città, visto che durante la settimana gli innumerevoli impegni non gli permettevano di conoscere più direttamente disfunzioni magari genericamente segnalate.
Ho avuto modo di apprezzare il suo esempio da vicino fin da quando, negli ultimi anni '60 giovane insegnante, nei primi tentativi di partecipare a qualche movimento collettivo, insieme a lui, Mafrica, Bruno Ferrero, Liliana Brivio, Sergio Bosonetto e altri, abbiamo dato vita al "Sindacato scuola CGIL" in Valle d'Aosta. Fin da allora ho considerato Bongiovanni un esempio di militanza da seguire, fin da allora rappresentava la misura, un punto di equilibrio rispetto alle intemperanze sessantottine di alcuni di noi, ma è stato sempre anche un maestro di vita, perché i valori di cui era portatore li trasmetteva con l'esempio, non solo con le parole! Si è battuto con fermezza, pagando di persona il prezzo delle scelte conseguenti ai tempi difficili; ha sempre servito il partito e il bene pubblico, non se n'è mai servito a fini personali; non ha mai considerato la politica come occasione propizia per ottenere poltrone o prebende, ma quale ambito nel quale assolvere una missione nell'interesse della comunità e del paese. Per questo Bongiovanni è e rimarrà una testimonianza sempre presente con cui misurarsi per migliorare noi stessi.
A Marta, compagna della sua vita, alla figlia Patrizia, con il marito Luigi, al figlio Sergio con Caterina, agli adorati nipoti Matteo, Bianca e Alina, voglio esprimere la nostra più sentita vicinanza in questo momento di dolore.
Président - La parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Come ha ricordato il collega Fiou, Oddone Bongiovanni è stato Sindaco di Aosta e prestigioso dirigente politico; è stato anche animatore culturale, quale Presidente della "Fondazione Chabod", ma soprattutto è stato preside di una scuola media superiore, è stato "il preside" che per anni ha accompagnato la vita scolastica di generazioni di studenti, alcuni dei quali oggi siedono in quest'aula. L'attività politica e amministrativa non lo ha mai distolto dall'impegno scolastico, che considerava prioritario nella sua vita, tanto che anche da Sindaco continuò ad occuparsi, senza sosta, dell'Istituto tecnico per geometri, il quale contava allora decine di insegnanti e centinaia di allievi.
Da ex studente ricordo il "Bongio" con l'affetto e la stima che si deve ad un uomo intelligente, equilibrato, rigoroso nell'interpretare il suo ruolo istituzionale, eppure sempre pronto ad ascoltare le ragioni degli altri e ad applicare le regole con grande buon senso. Un preside che sapeva essere autorevole senza mai essere autoritario. Fu prima insegnante e poi dirigente della sua scuola, quasi per caso, ma nell'ambito scolastico profuse le migliori energie per ciò in cui credeva: una scuola pubblica, laica e repubblicana. Proverbiale era la sua memoria, gli era sufficiente portare la pagella del primo trimestre in classe per inquadrare e riconoscere ciascuno studente. Temute erano le sue "ramanzine" nei confronti dei ritardatari e dei maleducati. Salutari, benché raramente utilizzate, erano le sue battute ironiche per stemperare le situazioni difficili. Senza riserve era sempre la sua attitudine al confronto.
A noi giovani di allora fece apprendere che l'educazione non deve tanto tenersi con proclami, promesse o punizioni, ma attraverso l'esempio: l'esempio, il suo, di una vita condotta all'insegna della professionalità, della coerenza con le proprie convinzioni, della sobrietà manifestata nella vita pubblica e in quella privata, della disponibilità a dialogare e ad ascoltare chiunque: valori che, ancora oggi, costituiscono un riferimento per molti di coloro che lo hanno conosciuto ed apprezzato.
Alla moglie, ai figli e ai nipoti vadano dunque le nostre più sentite condoglianze.