Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 852 del 6 ottobre 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 852/XII - Riattribuzione delle competenze ai componenti del Governo regionale. (Interpellanza)

Interpellanza

Preso atto delle comunicazioni fatte il 22 settembre u.s. dal Presidente della Regione circa la situazione politica che si è venuta a creare dopo il voto di sfiducia del 29 luglio u.s.;

Ricordato che il Presidente aveva dichiarato l'intenzione di procedere ad una riattribuzione delle competenze così da favorire "la scelta di una più forte collegialità sotto il coordinamento del Capo dell'Esecutivo";

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione per sapere:

1) se ha già provveduto a tale riattribuzione di competenze e con quali esiti;

2) in caso non l'avesse fatto, se e quando intende dar corpo alle intenzioni enunciate in Consiglio.

F.to: Squarzino Secondina - Riccarand - Curtaz

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino Arc-VA) - Ringraziamo il Presidente per la comunicazione data stamani ad inizio seduta, ma credo che lo stesso Presidente si renda conto che alcune domande, che qui erano implicite, vanno meglio esplicitate e chiarite. Nella seduta del 22 settembre, alla ripresa dei lavori, si era discusso della crisi che era nata alla fine della prima "sessione" dei lavori del Consiglio, quando 7 franchi tiratori hanno fatto mancare il voto per un atto importante presentato dalla Giunta. Al momento della chiusura della crisi vi sono state: da una parte, dichiarazioni del Presidente Perrin; dall'altra, la presentazione e la votazione di un documento di una maggioranza... penso che si volesse mettere la parola "fine" alla crisi indicando la strada da percorrere. Erano 2 atti: le dichiarazioni del Presidente e il documento, fin da subito però si è capito che i 2 atti si sono collocati su 2 piani diversi, nel senso che ogni atto esprimeva una lettura diversa dell'accaduto e anche delle strade diverse per risolvere "l'impasse" in cui la maggioranza si è trovata. Da una parte il Presidente Perrin ha parlato di un "malaise dans la majorité", "malaise" presente da tempo - quindi non un incidente di percorso -, già nei mesi precedenti di governo; ha condannato il metodo: non è stato un confronto chiaro e franco, ma un confronto che si è svolto di nascosto; ha ricordato un dibattito all'interno della maggioranza e ha indicato due strategie: riaffermare il ruolo del Presidente e la collegialità, per fare questo ha detto che era sua intenzione giungere ad una riattribuzione di competenze. Ci siamo chiesti se il Presidente esprimesse veramente gli intenti del documento che qui è stato votato, perché quella risoluzione sorvola sulle cause del voto. Il Presidente parla di "malaise", qui invece non si cerca neanche di individuare una causa del voto negativo, si parla di un risultato negativo, ma senza alcuna valutazione sul gesto dei franchi tiratori. In quel documento si prende atto che vi è la scelta di una più forte collegialità, sotto il coordinamento del Capo dell'Esecutivo, ma non parla assolutamente di riattribuzione di deleghe. La nostra ipotesi era che la volontà del Presidente non fosse pienamente condivisa dalla maggioranza, specie da quelli che rischiavano di vedersi sottrarre alcune deleghe. È per questo che immaginavamo che il Presidente volesse portare avanti questa sua decisione, però non eravamo sicuri che "andasse in porto" in tempi brevi; questo è il motivo per cui chiediamo oggi informazioni, vogliamo verificare.

Stamani il Presidente ci ha parlato della deliberazione di Giunta con la quale si erano indicati i punti sui quali si eserciterà un coordinamento e una collegialità. Le confesso che, quando lei ha fatto il suo intervento, non ho tanto capito; quando ho letto la deliberazione, ho capito ancora di meno, perché nella decisione presa non si parla di attribuzione o di ridistribuzione di deleghe, ma solo di rendere più incisivo il ruolo di coordinamento del Presidente della Regione. Signor Presidente, questa è la linea della maggioranza... di quel documento... che sembra quasi prevalere sulla sua volontà di intervenire in modo più incisivo sulla situazione; quindi, di fatto, nel documento della maggioranza - che a parole afferma di confermare la fiducia al Presidente - scompare quella proposta che quest'ultimo aveva fatto, individuandola come soluzione alla questione. Sembra quasi si voglia dire: "ogni Assessorato si tiene le materie che si è conquistato nel momento della spartizione delle deleghe e il Presidente fa il coordinatore e, affinché sia più chiaro cosa vuol dire "coordinare", indichiamo le materie precise in cui deve coordinare", quasi a voler dire: "su quelle materie puoi coordinare, ma sul resto non è detto che tu, Presidente, lo possa fare". Ci può essere anche quella lettura.

Cosa vediamo nella deliberazione? A parte il punto f), in cui si afferma di attribuire alla Presidenza della Regione i rapporti con il gestore della casa da gioco, tutte le altre attività sono attività di coordinamento: coordinamento dei rapporti, delle attività... attività di coordinamento, ma lei sa bene che "coordinare" vuol dire mettere in un ordine logico di priorità quello che altri stanno facendo, ma questo non dovrebbe essere il ruolo tipico di un governo, di un organo collegiale? Vi era bisogno di una crisi di governo, di un'estate senza vacanze per giungere a questa conclusione? Vi sono alcuni dubbi, perché, se è necessaria una deliberazione per affermare che lei è chiamato a coordinare, o finora non lo ha fatto, o non glielo hanno mai lasciato fare e adesso per uscire "dall'impasse" si riconosce per iscritto un ruolo che pensavo fosse scontato. Il nostro problema è: ma tutte queste scelte quale cambiamento, quali ripercussioni hanno nell'organizzazione delle strutture amministrative? Perché è qui che si gioca un eventuale cambiamento nell'organizzazione del lavoro che favorisca la collegialità.

Per quanto riguarda il punto f), rapporti con i gestori della casa da gioco, vi è qualche dirigente, qualche risorsa che da un Assessorato passa alla Presidenza della Regione, oppure il Presidente della Regione si prende un suo consulente? Ancora: tutti gli altri punti in cui vi è il coordinamento... era proprio necessario che lei parlasse di coordinare i rapporti con l'Università? Il Consiglio di Università da chi è presieduto? Dal Presidente della Regione; allora il Presidente della Regione decide di coordinare l'azione che come Presidente del Consiglio di amministrazione dell'Università sta facendo. Mi sembra vi sia una serie di incertezze su cui vorremmo avere più chiarezza; per esempio, vorremmo capire il punto b) della deliberazione, perché, se risulta chiaro dalla lettura che vi sono state delle modifiche per quanto riguarda le attività assegnate all'Assessorato del bilancio, personalmente non ho visto guardando le deliberazioni - sia quella del luglio 2003 con cui vengono definiti i compiti dei vari Assessorati, sia quella attuale - dove avviene la modifica. Non esiste!

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Perrin.

Perrin (UV) - La Conseillère Squarzino s'est efforcée d'expliquer la question de la réorganisation du Gouvernement. Je vous assure que je serai très bref dans ma réponse, parce que je fais référence à l'interpellation, que j'analyse en partant du premier point. La prise d'acte de la situation de crise je crois qu'on l'a amplement analysée dans le Conseil précédent; toujours dans les prémisses on dit: "Ricordato che il Presidente aveva dichiarato l'intenzione di procedere ad una riattribuzione delle competenze così da favorire "la scelta di una più forte collegialità sotto il coordinamento del Capo dell'Esecutivo";i Consiglieri interpellano il Presidente della Regione per sapere: se ha già provveduto a tale riattribuzione di competenze e con quali esiti..."; la réponse est très simple à donner, je l'ai déjà donnée ce matin dans les communications: le Gouvernement a approuvé aujourd'hui une délibération portant révision de l'organisation de l'Administration régionale, relativement aux compétences de la Présidence de la Région et des Assessorats; c'est une réponse ponctuelle: "déjà fait", comme on pourrait le dire, pour répondre au premier point.

Je peux répondre très bien au "virgolettato", c'est-à-dire "la scelta di una più forte collegialità sotto il coordinamento del Capo dell'Esecutivo", et je dis que cette nouvelle organisation définit de manière plus explicite le rôle de coordinateur joué par le président, notamment dans le cadre de certains dossiers spécifiques, qui revêtent une importance stratégique pour la mise en œuvre du programme de législature. On a donc voulu signaler des points spécifiques qui ont une importance stratégique pour le programme de législature et cela va s'ajouter aux normales compétences de guide, de coordination qu'a le Président de la Région. Ce n'est pas qu'on délégitimé le Président de la Région de ses fonctions et de sa compétence, ni que ce soient d'autres qui ont attribué au Président des compétences, c'est plutôt le contraire en général. Je crois donc que c'est une réponse précise aux souhaits, c'est-à-dire garantir "una più forte collegialità sotto il coordinamento del Capo dell'Esecutivo".

J'avais conclu ce matin - c'est une conclusion très spécifique et répond en tout aux préoccupations des conseillers -: cette décision vise à concrétiser nos engagements quant au renforcement de l'efficacité de l'action du Gouvernement régional, cette dernière bénéficiera de cette définition précise du rôle de coordination du Président, qui contribuera aussi à relancer l'activité collégiale de l'Exécutif. Sur les contenus on peut discuter, on a fait une analyse précise, afin de donner plus d'efficacité à l'action du Gouvernement, mais le but était celui de garantir une coordination et à travers cela garantir l'activité collégiale du Gouvernement. Ce sont les objectifs qu'on s'était déjà posés au début de la législature quand on a organisé, de façon peut-être un peu différente, l'action de ce Gouvernement et disons que tout cela va dans la même direction, mais dans le but d'améliorer davantage l'activité de l'exécutif.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Se l'obiettivo del Presidente era quello di garantire la collegialità, sono soddisfatta che sia soddisfatto, mi fa piacere vedere che è soddisfatto e che è contento che la crisi sia risolta. Sono contenta per lei, Presidente, perché la vedo sorridere di nuovo e mi fa piacere, ma la stimo troppo per pensare che lei sia convinto che con questa operazione si sia risolto quel "malaise" che vi è da tanto tempo nella maggioranza. Non penso che lei creda fino in fondo che con tale "rimescolamento di carte" lei abbia risolto questo "malaise", perché allora, se era solo una questione di qualche aggiustamento, non era il caso di passare attraverso le "forche caudine" di un voto segreto, di discussioni durante l'estate, di documenti fatti e rifatti, di gravi divergenze, di discorsi sull'etica politica che non ho fatto io, ma lei. Mi auguro che la sua "ricetta" del coordinamento sia una "ricetta" efficace e che serva a risolvere la crisi; me lo auguro, anche se ho alcuni dubbi, comunque buon lavoro Signor Presidente!