Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 817 del 23 settembre 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 817/XII - Allargamento e ampliamento della strada del Gran San Bernardo da Saint-Rhémy-en-Bosses al Colle. (Interpellanza)

Interpellanza

Richiamata l'interrogazione sul progetto di allargamento ed ampliamento della Strada del Gran San Bernardo, da Saint-Rhémy-en-Bosses al Colle, discussa nel Consiglio regionale dello scorso 12 maggio;

Ribadita l'assurdità di un progetto che prevede un eccessivo ed uniforme allargamento della carreggiata inutile rispetto alla viabilità turistica e stagionale del tratto di strada, ma molto costoso e con un negativo impatto ambientale;

Ricordato che il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi contiene precise disposizioni per la concertazione transfrontaliera nel caso di progetti come quelli sulla strada del G. S. Bernardo;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

la Giunta regionale e l'Assessore competente per conoscere:

1. se un intervento analogo a quello del tratto valdostano, con allargamento a 7 metri della carreggiata, è stato deciso anche sul versante svizzero;

2. se l'opera progettata è stata discussa e formalmente concordata in seno al Conseil Valais-Vallée d'Aoste;

3. quali approfondimenti sono stati fatti sul progetto al fine di ridurne i costi e l'impatto ambientale;

4. che cosa si intende fare per evitare la realizzazione di un'opera costosa, inutile dal punto di vista viabile, decisa in contrasto con la Convenzione alpina e dannosa dal punto di vista ambientale.

F.to: Riccarand

Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Con questa interpellanza abbiamo voluto richiamare una questione che già avevamo sollevato con un'interrogazione dello scorso 12 maggio: il progetto "dell'ANAS" di allargamento e ampliamento della strada del Gran San Bernardo dall'abitato di Saint-Rhémy-en-Bosses fino al Colle, quindi la parte storica della strada. Si tratta di 13 chilometri in cui "l'ANAS" ha previsto, secondo noi, un intervento scriteriato, perché si tratta di allargare in modo uniforme 7 chilometri di una strada semplicemente di valenza turistica, non destinata ad un traffico commerciale e chiusa per molti mesi all'anno, perché sappiamo che il Colle del Gran San Bernardo ha problemi di innevamento durante la stagione invernale. Si tratta di una strada che ha un pregio anche dal punto di vista estetico e storico, ha certe caratteristiche, e che verrebbe completamente stravolta da un intervento come quello che è stato previsto; fra l'altro, con dei costi notevoli, perché si verrebbero a spendere 12 milioni di euro, non si capisce con quale utilità perché non ci risulta - a meno che l'Assessore non ci dia informazioni diametralmente opposte - che vi possa essere reciprocità sul versante svizzero. Gli Svizzeri hanno operato delle scelte ben precise e hanno dei vincoli ben precisi derivanti dalla loro normativa, che non consente di ampliare le strade come quella del Gran San Bernardo.

Noi già in quella interrogazione avevamo posto il problema; in questi mesi abbiamo continuato ad avere delle segnalazioni che tale progetto va avanti, che si stanno appaltando i lavori, che si vogliono realizzare tali opere e anche da parte dei cittadini e degli amministratori della Coumba Freida ci è stata segnalata l'assurdità di questo intervento. Vorremmo capire com'è la situazione; è stata fatta una verifica su cosa succederà sul versante svizzero? Questo allargamento avverrà allo stesso modo anche sul tratto che scende dal Colle del Gran San Bernardo verso la Svizzera? A noi questa informazione non ci risulta, ci risulta invece che l'orientamento è completamente diverso. Questo intervento è stato concordato e deciso nel Conseil Valais-Vallée d'Aoste? Ci potete dire quando, se vi sono dei verbali, se vi sono delle decisioni in tal senso? Sono state approfondite le conseguenze di tale intervento anche da un punto di vista ambientale? Vorremmo capire cosa sta facendo la Regione rispetto a questo problema, perché, anche se è un progetto "ANAS", il territorio è nostro, quindi, prima di andare a fare un intervento che non serve e che costa molto, vorremmo che la Regione svolgesse un ruolo importante in tale decisione.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Dovrò ripetere quello che ho già detto rispondendo all'interrogazione del 12 maggio. Ci troviamo di fronte alla volontà "dell'ANAS", l'ente proprietario della strada - che ha a suo tempo sottoposto nel piano decennale degli interventi da realizzare sulla rete stradale di propria competenza, della quale lei detiene la proprietà e il possesso - di realizzare questo intervento di messa in sicurezza di tale tronco stradale. Voglio qui precisare che l'allargamento non è di tipo eccezionale: si tratta dell'allargamento di un metro, si passa da 6 a 7 metri, e tutta l'ulteriore serie di interventi previsti riguardano in particolare il ripristino, il consolidamento di muri che altrimenti rischiano di crollare... inoltre voi sapete che le norme del Codice della strada prevedono che a certe condizioni la strada debba essere munita di sistemi protettivi, che mancano totalmente in questo caso. Ciò premesso, viene difficile a questo punto capire con quale strumento si può intervenire per impedire "all'ANAS" di realizzare tale opera, tanto più che il progetto di ripristino di quest'ultima è stato sottoposto al VIA e il comitato scientifico ha espresso una valutazione positiva, seppure condizionata, su tale intervento e, a seguito di tale valutazione, la Regione ha doverosamente deliberato in merito autorizzando l'intervento. Queste opere, per quanto riguarda il primo tronco, sono già appaltate, quindi vi è già un'impresa prossima ad iniziare i lavori, mentre il secondo lotto ha l'appalto in corso.

Sulla questione dell'impatto ambientale si entra nelle opinioni, perché, dalla lettura degli stessi atti, risulta che gli interventi proposti sono nettamente migliorativi, perché finalmente si viene a ridare a questo tratto di strada un'uniformità anche di tipo realizzativo, che prima veniva a mancare proprio a seguito di una serie di interventi sporadici posti in essere per evitare la chiusura della strada. Noi prendiamo atto di questa situazione; non abbiamo alcun motivo, tenuto conto che si tratta di un progetto approvato dal Comitato tecnico scientifico dell'ambiente, per dire "no" alla realizzazione di tale opera, tanto più che la realizzazione della stessa consentirà di poter raggiungere il Colle con i mezzi pubblici, vale a dire con i pullman, cosa che attualmente non si può fare per i vincoli che ho detto ora. "L'ANAS" aveva già a suo tempo manifestato la necessità, nelle more della realizzazione di queste opere, di sospendere il transito con i mezzi pubblici.

Per quanto riguarda la questione della Svizzera, so che - per nota che ci è stata comunicata "dall'ANAS" a specifica richiesta - "l'ANAS" ha sempre informato il Dipartimento svizzero competente di questa intenzione, il quale si è sempre dichiarato favorevole all'intervento, poi non tocca a noi fare degli apprezzamenti su quello che vogliono fare in Svizzera! La realizzazione di queste opere, peraltro, è stata comunicata in sede tecnica al Conseil Valais-Vallée d'Aoste, che ne ha preso atto senza che sia venuta alcuna obiezione.

Dal punto di vista propriamente politico, in quanto Assessore all'ambiente e alle opere pubbliche, tenuto conto di tutte queste valutazioni e del fatto che l'intervento è migliorativo, ritengo che l'opera sia da fare; se non si fa, ci troveremo di fronte a un reliquato pieno di frane e di muri che crollano, poco utilizzabile, con guasti al paesaggio, dissesto idrogeologico ed inutilizzo di una struttura che invece è utile al turismo della zona.

Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Siamo totalmente insoddisfatti dalle sue affermazioni, Assessore, non le chiamo neanche "risposte", perché su alcuni punti non ci ha risposto, perché noi al primo punto le chiediamo: "se un intervento analogo a quello del tratto valdostano, con allargamento a 7 metri della carreggiata, è stato deciso anche sul versante svizzero"; lei non può dirci che non lo sa, perché noi le abbiamo presentato l'interrogazione nei tempi dovuti, affinché lei avesse il tempo di informarsi e lei viene in Consiglio a dirci che non sa? Ma allora a cosa serve...

(interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)

... qui non sono gli Stati Uniti, qui è un territorio vicino a noi con cui abbiamo dei rapporti di collaborazione, abbiamo un organismo che istituzionalmente è competente per questa collaborazione transfrontaliera e noi decidiamo sul nostro territorio, su una strada che arriva al Colle di fare un intervento, che non sappiamo se ha una reciprocità sull'altra parte? Ma allora è inutile che parliamo di cooperazione transfrontaliera!

(nuova interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)

... va bene, allora cerchiamo di risolvere il problema anche dalla nostra parte con degli interventi sulla normativa per farli salire... ma, se dal versante svizzero, come a noi risulta, questi interventi non si possono fare, e non si faranno, e ritengono sbagliato farli, perché dobbiamo fare noi tale intervento dalla nostra parte? Questo territorio non è "dell'ANAS", ma della Regione e siamo noi che dobbiamo decidere se va bene e non può neanche dire che vi è un parere del VIA, perché quel parere è datato, risale al 1999, dopo quel parere - che sarebbe già scaduto se voi non ne aveste rinnovato il vigore - vi è stata la Convenzione alpina, vi è stato il Protocollo trasporti, quindi vi è stata una modificazione anche dei vincoli di carattere internazionale. Tale intervento non è più conforme a quello che prevede il Protocollo trasporti e la Convenzione alpina, quindi su questo non potete "lavarvi le mani" e dire che è una cosa "dell'ANAS"! Bisogna fare un approfondimento e una scelta; vi è un lotto che non è ancora stato appaltato? Chiedete "all'ANAS" di aspettare. Vi è un lotto che è stato appaltato e i lavori devono iniziare? Chiedete che vi sia un momento di riflessione. Nessuno dice che non si deve intervenire sulla strada, perché, se si tratta di fare dei "guardrail", dei muretti, facciamoli questi lavori; non diciamo di non intervenire, però facciamo un'opera che abbia un senso rispetto a quello che si fa sul versante svizzero, facciamo un'azione che sia coordinata e che abbellisca il territorio e non che lo rovini! Non ci serve a niente fare una strada di 7 metri, ma 7 metri è la larghezza del Tunnel del Monte Bianco attraverso il quale passano dei TIR! Perché andiamo a prevedere per questa strada, che ha una finalità turistica, una larghezza omogenea di 7 metri? Questa è la filosofia dell'ANAS, che guarda solo all'interesse progettuale e all'interesse costruttivo, ma non ha alcuna attinenza con la nostra logica turistica e con la nostra logica di assetto del territorio!

Siamo totalmente insoddisfatti per le dichiarazioni effettuate dall'Assessore, rinnoviamo la richiesta di riesaminare l'intervento, di sedersi attorno a un tavolo con "l'ANAS", in modo da riflettere su quello che si vuole fare e da fare un punto fermo su quello che succede sul versante svizzero per non fare un intervento che sia scoordinato rispetto a quello che si fa su quel versante.