Oggetto del Consiglio n. 590 del 12 maggio 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 590/XII - Modalità di applicazione della legge regionale sul condono edilizio. (Interpellanza)
Interpellanza
Ricordato che la normativa per la tutela del paesaggio prevede che le opere abusivamente eseguite in zone in cui vige il vincolo di tutela paesistica siano demolite oppure sottoposte ad una sanzione pecuniaria;
Richiamato l'articolo 5 della legge regionale n. 1/2004 che ha definito la misura della sanzione da applicare in caso di abuso che non ha comunque comportato danno, ed ha dettato disposizioni per il versamento del risarcimento in caso di accertato danno paesaggistico-ambientale;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale e l'Assessore competente per conoscere:
1. quanti sono i casi accertati di danno paesaggistico-ambientale in Valle d'Aosta, ai sensi della legge 1497/1939, ed in quanti casi si è provveduto alla determinazione della somma da applicare;
2) in che modo e con quali tempi si intende procedere per l'applicazione dell'articolo 5, comma 1 della legge regionale n. 1/2004;
3) entro quali tempi si prevede di procedere alla notifica delle richieste di risarcimento ai sensi dell'articolo 5 comma 2 della legge regionale n. 1/2004.
F.to: Riccarand - Curtaz
Président - La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Questa interpellanza in realtà riguarda le sanzioni in materia di abusi per quanto concerne le opere edilizie in zone vincolate e tutelate, più che la materia del condono. Credo che l'illustrazione possa essere molto breve, perché mi sembra abbastanza evidente e chiaro quello che chiediamo in questa interpellanza. La normativa sia statale che regionale prevede per queste opere realizzate in zone sottoposte a vincolo di tutela paesistica delle sanzioni, che possono essere di due tipi: in un caso la sanzione è minore e ha carattere simbolico, laddove non esiste un danno vero provocato dall'intervento, ma vi è comunque un abuso che la normativa prevede venga sanzionato - e in questo caso con la recente legge regionale n. 1/2004 è stato definito l'ammontare di questa somma - equivalente ad un danno non significativo - da versare: 1.000 euro; vi è poi l'altro caso, molto più rilevante e dalle ricadute molto più pesanti anche dal punto di vista finanziario: laddove effettivamente l'abuso ha comportato un danno paesistico significativo, c'è stata comunque la decisione di non far demolire l'opera, vi è una perizia che stima e valuta il danno che è stato provocato all'ambiente.
Siccome è una materia che va messa tutta a regime, chiediamo di conoscere quanti casi di abusi in zone vincolate hanno determinato un danno ambientale che è stato individuato e quanti sono i casi in cui si è anche proceduto alla stima e alla valutazione dell'entità dei danni individuati; infine, con gli ultimi due punti domandiamo quali sono le procedure, tempi e modalità con cui si vuole dare applicazione ai due commi dell'articolo 5 della recente legge regionale, che permettono di mandare a regime questa normativa esistente da tempo, ma che deve e può avere un'applicazione molto più celere.
Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Charles Teresa.
Charles (UV) - Les cas établis de dommage paysager et à l'environnement à cause d'interventions de constructions abusives en Vallée d'Aoste sont, aujourd'hui, au nombre de 380. Les expertises d'estimation effectuées plus récemment par la notification de la somme aux contrevenants sont au nombre de 4 - situations particulières liées à la destination des locaux, par exemple les hôtels - et c'est quelque chose que certainement vous connaissez. Du reste, les sommes n'ont pas encore été versées à la Région, puisque des recours ont été adressés au TAR, ou, en second lieu, au Conseil d'Etat, et ces recours sont encore à l'étude, les juges de l'administration n'ont encore rien décidé à ce propos.
Comme les typologies des constructions réalisées sont nombreuses (c'est-à-dire il s'agit de rénovations, agrandissements, surélévations, démolitions partielles ou totales de bâtiments de valeur, interventions "mixtes"), jusqu'à aujourd'hui il a été effectué, grâce à la collaboration d'un conseiller externe, une première série de 16 "estimations témoin", à titre d'illustration d'une gamme suffisamment exhaustive des typologies ci-dessus et qui se réfèrent à des interventions effectuées dans 6 communes de la Vallée d'Aoste.
Quant aux deuxième et troisième point, nous procéderons-nous de manière systématique à la détermination du nombre d'abus, grâce à l'expertise et à l'estimation des indemnités de remboursement en présence d'un dommage paysager et à la notification de la somme forfaitaire dans les cas où la référence du dommage est égale à zéro, ce que vous avez déjà dit dans votre prémisse. A peu près il s'agit pour le moment de 850 dossiers jusqu'à aujourd'hui, mais il peut en avoir par la suite, dès que pourra être faite une estimation définitive des dossiers transmis aux sens de la récente loi de l'Etat du 24 novembre 2003, n° 236. Le terme pour la présentation des demandes a été repoussé au 31 juillet 2004, donc d'autres demandes peuvent arriver entre-temps.
Quant à la quantité des dossiers en question et au côté exceptionnel et complexe de la procédure, nous avons pensé former un groupe d'étude comprenant des experts externes à l'Administration, c'est-à-dire des experts coopérant avec des fonctionnaires régionaux, pour la rédaction des expertises d'estimation qui, à titre indicatif, pourront être définies avant 2 ans, même s'il est prévu, pour la plus grande partie des dossiers, à travers l'expérience mûrie dans les cas précédents, une série de contentieux que les contrevenants ouvriront devant les juges d'administration, mais cela c'est encore tout à voir.
Pour ce qui concerne, au contraire, les dossiers touchant les interventions de construction en l'absence de dommage paysager, nous nous en tiendrons à la procédure prévue par l'article 5, alinéa 1, de notre loi régionale du 5 février 2004, n° 1, à partir du mois d'août 2004, après avoir obtenu les données en chiffre définitives liées aux nouvelles mesures amnistiantes, en destinant un fonctionnaire du Service des biens paysagers à cette mission particulière qui, pense-t-on, pourrait être achevée à peu près - nous espérons - vers la fin de l'année 2005.
Président - La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Ringrazio l'Assessore per le risposte puntuali che sono state date all'interpellanza.
Il fenomeno è consistente, perché ci troviamo di fronte a 380 casi di danno ambientale e a 850 pratiche in cui c'è l'abuso, ma non c'è un danno accertato dal punto di vista ambientale. Si tratta comunque di un complesso di circa 1.200 pratiche di sanzione che devono andare a regime, quindi si tratta di un lavoro piuttosto consistente... e anche la difficoltà di trovarsi di fronte a dei ricorsi che non hanno ancora completato il loro iter e sono ancora pendenti. Credo che i tempi indicati siano piuttosto lunghi, perché si parla di 2 anni per il pacco dei 380 casi con un danno ambientale e, se ho capito, un anno e mezzo - fine 2005 - per quelli in cui non esiste un danno ambientale, ma l'importante è che questo procedimento vada gradualmente a regime: può darsi che sia necessario un lasso di tempo sufficientemente lungo come quello indicato, l'importante è che questo processo sia avviato rapidamente e cominci ad andare a regime, che non vi siano ulteriori intoppi e ritardi nel dare applicazione ad una normativa che adesso ha tutti i tasselli a posto per poter essere adeguatamente applicata. Solleciteremo questo ulteriormente nei prossimi mesi, riservandoci di verificare l'andamento applicativo di questo procedimento, per vedere i progressi che verranno gradualmente fatti.