Oggetto del Consiglio n. 455 del 10 marzo 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 455/XII - Futuro produttivo ed occupazionale della "Centrale laitière S.p.A.". (Interrogazione)
Interrogazione
Appreso che nel mese in corso quasi tutti i dipendenti della Centrale Laitière d'Aoste sono stati posti in mobilità e che alla fine di febbraio l'ABIT dovrebbe chiudere definitivamente lo stabilimento di Gressan;
Appreso altresì che sono arrivate in Regione proposte per programmi d'investimento nel settore lattiero-caseario, in riferimento all'attività svolta fino a qualche mese or sono dalla Centrale Laitière;
Ritenuto opportuno un aggiornamento della situazione, dopo il rifiuto della Cooperativa dei Produttori Latte e Fontina di acquisire l'attività della Centrale;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
L'Assessore competente per sapere:
1) quali iniziative sono state assunte per trovare un'opportunità occupazionale ai lavoratori in mobilità;
2) quale giudizio dà l'Amministrazione regionale delle proposte di acquisizione avanzate negli ultimi tempi da parte di soggetti che operano nel settore;
3) se, in alternativa alla chiusura definitiva, si prospetta un futuro per l'attività della Centrale Laitière d'Aoste.
F.to: Curtaz
Presidente - La parola all'Assessore all'agricoltura, risorse naturali e protezione civile, Vicquéry.
Vicquéry (UV) - Ringrazio il Consigliere Curtaz, che "a tour de rôle", essendo lui di Gressan… ma non sicuramente per questo motivo, perché l'argomento riveste un'importanza forte nell'economia e nel sistema della filiera; lo ringrazio perché mi permette di dire che vi è uno spiraglio su questo versante, spiraglio che si è concretizzato con un pre-accordo firmato per la cessione dell'azienda Centrale laitière da parte di ABIT alla GDS S.r.l. di Gressan, pre-accordo che deve essere perfezionato entro la fine del mese di marzo; dopodiché spetta all'Amministrazione stipulare il contratto di locazione immobiliare con la società subentrante. Questa è la notizia che posso riferire.
In merito agli altri punti che riguardano l'attività occupazionale, ribadisco che, assieme al collega Ferraris, abbiamo avuto un incontro con le organizzazioni sindacali dei lavoratori alle quali abbiamo prospettato tre ipotesi di occupazione: una riguarda l'assunzione presso lo stabilimento di imbottigliamento delle acque minerali di Morgex "Sorgenti Monte Bianco - Terme di Courmayeur", che richiede una decina di maestranze; la seconda è quella di organizzare un corso di formazione, e in parte di aggiornamento professionale, presso il settore caseario, essendo noto che vi è una richiesta di casari nel settore non solo della fontina, ma anche dei formaggi freschi; la terza è la costituzione di una cooperativa di lavoro per il settore della zootecnia, specificatamente per la cura degli appezzamenti non coltivati. Rispetto a queste tre proposte, i sindacati al termine dell'incontro si sono dichiarati soddisfatti e si sono riservati di accertare la disponibilità delle maestranze, soddisfazione che si è espressa principalmente verso "l'ipotesi Sorgenti Monte Bianco". Siamo in attesa di entrare nel merito delle disponibilità dei singoli operai, dopodiché vedremo l'evolversi della situazione.
Rispetto alle ipotesi occupazionali all'interno della Centrale, la nuova società è intenzionata ad occupare al decollo ufficiale dell'attività 3-4 lavoratori in questa fase. È importante sottolineare che non vi è stata interruzione di attività e che, rispetto alla situazione di produzione della Centrale, che si attestava sui 35 quintali/giorno, già oggi, pur in una situazione di prolungamento dell'attività ABIT, vengono prodotti circa 50 quintali di latte.
Sono fiducioso che questo pre-accordo si possa concretizzare, ripeto che questa fase non è di competenza dell'Amministrazione regionale, pur avendola seguita con attenzione per tutte le ragioni che conosciamo, le trattative sono di competenza del liquidatore di Centrale laitière.
Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Mi pare che la risposta dell'Assessore abbia ancora per certi versi un sapore interlocutorio, l'Assessore ha fatto riferimento all'apertura di uno spiraglio, è il secondo spiraglio in questa vicenda, il primo era più consistente perché, quando venne annunciata la possibilità di un'acquisizione - è vero che l'Assessore mise le mani avanti come le ha messe oggi - della Cooperativa dei produttori latte e fontina, quella sembrava una soluzione più forte dal punto di vista industriale - come si usa dire oggi - e quindi anche dal punto di vista occupazionale. Anche se questa iniziativa andasse in porto, l'ottimismo mi sembrerebbe fuori luogo, perché sono i dati che lo stesso Assessore ha fornito ad indicarci come il problema rimane sul tavolo sotto più profili.
L'Assessore ha parlato di una possibilità di utilizzo da parte della società subentrante di 3-4 lavoratori. Ricordiamo che, fino all'altro ieri, i lavoratori erano 15-16 e un altro numero di lavoratori praticamente identico si occupava della commercializzazione. Già oggi solo 5, o forse 4, di questi 15 lavoratori sono ancora in produzione presso ABIT, perché è vero quello che ha detto l'Assessore: non vi è stata interruzione di attività. Tuttavia lo stabilimento di Gressan è rimasto aperto nei minimi termini: 10-11 lavoratori sono già in cassa integrazione. La struttura è rimasta aperta forse anche per favorire questa fase di passaggio dell'attività da una società all'altra.
Riguardo poi alle possibilità di alternative per i lavoratori, quali quelle annunciate di un'occupazione presso lo stabilimento "Sorgenti Monte Bianco" delle acque minerali di Morgex, bisogna dire che siamo ancora a livello interlocutorio. Sarebbe peraltro paradossale che alcuni lavoratori, oggi in difficoltà, accettassero questa soluzione, anche gravosa sotto vari profili, di andare a lavorare a Morgex, quando poi potrebbero derivare da un rilancio dell'attività a Gressan nuove possibilità occupazionali. Questo sarebbe rischioso sotto più profili, anche sotto quello della professionalità, perché persone che hanno lavorato per anni nella Centrale sono in grado meglio di altre di lavorare al suo interno. Questo è un punto molto delicato, di cui bisognerebbe tenere conto quando si parla di queste cose.
Rimangono - penso che l'Assessore me ne darà atto - in piedi due problemi che l'Amministrazione dovrà risolvere, indipendentemente dal problema occupazionale, che, a mio giudizio, in questo momento è più importante. Il primo problema è quello dell'utilizzo della struttura immobiliare, cioè di quell'immobile enorme; se poi mi si dice che la GDS lavorerà con 3-4 dipendenti…
(interruzione dell'Assessore Vicquéry, fuori microfono)
… d'accordo, dico "almeno". In ogni caso, almeno i 9/10 dello stabilimento rimarranno inutilizzati, quindi spetterà alla Regione fare delle proposte: o affittare l'intero edificio alla GDS e poi consentire dei subaffitti, oppure scorporare questo immobile in più locali da adibire ad attività diverse, quindi da affittare a soggetti diversi conseguentemente. Questo è un problema che l'Amministrazione si dovrà porre.
Il terzo e ultimo problema - che abbiamo già sollecitato più volte in questa sede - è quello di una filiera produttiva del latte da consumo domestico in Valle d'Aosta. Immaginiamo che anche questa soluzione non risolverà questo problema di riequilibrare la lavorazione del latte in modo da destinare una quota di latte dalla trasformazione in prodotto caseario in latte da consumo domestico. Questo è un tema sul quale il Governo regionale farebbe bene a riflettere e a prendere provvedimenti adeguati.