Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 440 del 25 febbraio 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 440/XII - Realizzazione di un edificio polivalente da adibire a palestra e centro operativo di protezione civile nel Comune di Challand-Saint-Anselme. (Interpellanza)

Interpellanza

Premesso che

- Il Palazzetto coperto del ghiaccio di Ayas, realizzato dalla Regione e donato alla locale amministrazione comunale, non verrà utilizzato per le funzioni previste in considerazione degli alti oneri di gestione stimati, ma verrà destinato a non meglio individuate funzioni polivalenti;

- La Giunta regionale ha deliberato recentemente l'appalto per la progettazione di un edificio polivalente da adibire a palestra e centro operativo di protezione civile in Challand-Saint-Anselme;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

Il Presidente della Regione e gli Assessori alle Opere Pubbliche e allo Sport per sapere:

1) su quali presupposti si basa la realizzazione della struttura di Challand-Saint-Anselme e se rientra in un piano di razionalizzazione delle strutture sportive;

2) se alla luce della recente dichiarazione dell'amministrazione comunale di Ayas, sia intenzione rivedere il progetto di cui in premessa, ipotizzando un riutilizzo della struttura esistente in luogo dell'edificazione di una nuova.

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Questa interpellanza prende le mosse da una scelta che è stata effettuata nella Giunta dei primi di febbraio, ossia di procedere alla costruzione di un edificio polivalente - si dice - da adibire a palestra, a centro operativo della protezione civile e ad edificio polivalente nel Comune di Challand-Saint-Anselme.

La riflessione che poniamo con questa interpellanza parte da un dato di fatto e da un ragionamento pervenuto direttamente dai banchi della Giunta. Il dato di fatto è quella struttura chiamata impropriamente "Palazzetto del ghiaccio di Ayas", in quanto, nei fatti, abbiamo appreso recentemente che il ghiaccio non verrà mai creato in quel palazzetto per costi di gestione che il comune non si sente di sostenere; di conseguenza, è stato affermato - a malincuore ne abbiamo preso atto - che quel palazzetto verrà destinato ad altre funzioni, ad oggi non ancora completamente individuate. Diciamo semplicemente che quel palazzetto ha una "storia infinita" e anche onerosa per l'Amministrazione regionale: la vicenda iniziò nel 1987, forse addirittura prima, per portarsi alla conclusione, peraltro provvisoria, nel luglio 2002 con la consegna provvisoria della struttura coperta.

Anche se è vero che i Comuni di Challand e Ayas non sono propriamente attaccati o, meglio, pur essendolo geograficamente, non lo sono da un punto di vista di una celere e veloce mobilità, ma stiamo parlando di distanze dell'ordine dei 15-20 km ad esagerare, mi suggeriscono - è una suggestione da me recepita - che forse il problema sta nel mezzo, il Comune di Brusson probabilmente diventa l'anello debole di questa vicenda, che si gioca a monte e a sud di Brusson: a monte, per quanto riguarda il palazzetto del ghiaccio, che non verrà mai adibito alla funzione per la quale è stato costruito, e la costituenda struttura polivalente che verrà realizzata a sud di Brusson.

Poniamo allora all'Assessore tale domanda (ma la poniamo a tutta la Giunta): su quali presupposti si sia presa la decisione di fare una struttura ennesima quando, non più tardi di qualche mese fa, l'Assessore Caveri ebbe a dire, proprio sulla vicenda del palazzetto di Ayas, che sarebbe stato opportuno addivenire ad una razionalizzazione delle strutture sportive in essere e soprattutto delle strutture sportive in itinere, al fine di evitare duplicazione delle stesse e soprattutto di evitare costi che non sono sostenibili dal punto di vista gestionale.

Nel 2° punto, dopo aver domandato se esista già un piano di razionalizzazione di queste strutture, così come era stato preannunciato dall'Assessore allo sport, ci chiediamo se non sia il caso di riconsiderare questo progetto, alla luce del diverso uso della struttura di Ayas, diverso uso che è stato comunicato in aula successivamente alla data della deliberazione adottata in Giunta e che prevede la costruzione di questa struttura polivalente.

Queste sono in sintesi le domande che poniamo; riteniamo che le stesse siano chiare e fondate su una storia che appartiene al dibattito politico recente e anche meno recente di questo Consiglio, sul quale, anche da parte dei banchi della Giunta, sono state fatte affermazioni importanti, che a noi sembra siano smentite da questa nuova scelta.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Les raisons pour lesquelles il a été décidé de réaliser une structure polyvalente dans la Commune de Challand-Saint-Anselme sont plusieurs.

Il est nécessaire de remplacer la construction à squelette métallique qui a été installée dans les années '70 à titre provisoire et réparée il y a une quinzaine d'années, après qu'elle s'est écroulée sous le poids de la neige. Cette structure, qui fait actuellement office de salle polyvalente, est dépourvue de tout équipement technique, ce qui la rend inutilisable tant en plein été, parce que la température y est trop élevée, qu'en plein hiver, parce qu'elle n'est pas isolée et qu'il y fait alors presque aussi froid qu'à l'extérieur. De plus, elle n'est pas équipée de toilettes.

Il faut doter l'école maternelle et l'école élémentaire d'un espace pour les activités physiques et récréatives en remplacement du local en demi sous-sol de la Maison communale qu'elles utilisent actuellement pour ce faire et qui n'est pas aux normes: les hauteurs ne suffisent pas, il y a des formes irrégulières, des angles saillants qui sont contraires au normes sur la sûreté, l'éclairage est insuffisant, et cetera.

La nouvelle structure pourra accueillir toute sorte de manifestations, sportives et culturelles notamment, et sera suffisamment spacieuse pour les 716 habitants de l'endroit et pour les vacanciers. Elle permettra d'optimiser le fonctionnement des institutions scolaires de la Vallée d'Ayas, dont les requêtes ne cessent de croître. Encore, en cas d'urgence, la moyenne vallée disposerait ainsi - si elle devait se trouver isolée - d'une structure susceptible d'accueillir le centre opérationnel de la protection civile, étant donné que le hameau de Quinçod occupe une position centrale du point de vue de la géographie - par rapport aux cols de la Vallée d'Ayas - comme de celui des voies de communication (route régionale n° 45).

Les syndics des Communes limitrophes de Brusson et de Challand-Saint-Victor ont donné leur accord à la construction de ladite structure qui répondrait à des exigences communes. Il ressort que le choix de l'emplacement ne découle pas d'un programme de rationalisation des structures sportives, mais bien du fait qu'il est nécessaire de prendre en compte comme il se doit les besoins, d'ordre scolaire et autres, d'usagers qui sont issus de plusieurs communes: c'est ce qu'indiquait déjà la lettre n° 11639, signée le 7 mars 2003 par les Assesseurs Vallet et Pastoret.

Pour ce qui est de la patinoire couverte d'Ayas, l'Assessorat a effectivement reçu un courrier de l'administration communale, lui demandant de reconsidérer l'utilisation du bâtiment sis à Champoluc, en raison du coût élevé de sa gestion - compte tenu des frais de production de la glace - et d'envisager sa conversion en centre polyvalent. Suite à cette communication, très récente et d'ordre extrêmement général, nous allons entamer un dialogue avec l'administration communale afin de mieux définir les diverses utilisations possibles de cette structure, sur la base des besoins techniques, économiques et fonctionnels qui nous seront indiqués. Durant cette phase d'étude de l'avenir du futur centre sportif d'Ayas, aucune connexion n'est envisagée avec le projet de Challand-Saint-Anselme, si ce n'est un rapport de type complémentaire: ce projet est en effet totalement autonome du point de vue tant fonctionnel que territorial.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Une breve replica, che non può che essere quella di prendere atto di quanto l'Assessore ha testé finito di illustrare nella sua risposta, di prendere atto che il ragionamento è stato fatto fra i due Comuni, quello di Challand e quello di Brusson; di prendere atto del fatto che la nuova problematica sul palazzetto di Ayas è subentrata dopo la maturazione di questi accordi, perché, se non abbiamo capito male, erano già maturati nella scorsa legislatura.

Rimane però una perplessità: queste strutture, alla fine, potrebbero creare dei problemi di tipo gestionale. Non abbiamo capito - ma avremo modo di approfondirlo - se questa struttura rimarrà di proprietà dell'Amministrazione regionale o se da questa verrà solo realizzata e poi consegnata all'amministrazione comunale; alla luce delle novità emerse 20 km più a monte, ritenevamo potesse essere il caso di fare un momento di pausa di riflessione. Dalle risposte dell'Assessore, ci sembra di intendere che non vi sia l'intenzione di prendere una pausa di riflessione e di rivalutare la problematica alla luce di questi fatti nuovi.

Riteniamo che forse sarebbe stato opportuno fare questo tipo di riconsiderazione; fra l'altro, prendiamo atto che questa è la volontà politica. Aspetteremo di vedere da un punto di vista pratico come verranno affrontate e gestite queste 2 situazioni: quella del Comune di Ayas e quella del Comune di Challand.