Oggetto del Consiglio n. 434 del 25 febbraio 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 434/XII - Problematiche concernenti l'insegnamento della lingua inglese nella scuola elementare. (Interpellanza)
Interpellanza
Preso atto delle dichiarazioni circa l'avvio, fin da quest'anno scolastico, della riforma Moratti, per quanto riguarda l'introduzione dell'inglese nella scuola elementare, fatte dall'Assessore alla Istruzione e Cultura nell'ultima seduta del Consiglio regionale;
Constatato che l'insegnamento dell'inglese era già stato introdotto in modo sperimentale nelle scuole elementari della valle;
Considerato importante conoscere come tale introduzione è stata avviata e quali novità presenta circa l'esperienza finora condotta
La sottoscritta Consigliera regionale
Interpella
l'Assessore competente per sapere:
1) quanti alunni della scuola elementare erano coinvolti nell'insegnamento della lingua inglese nell'a.s. 2002/2003 e per quante ore settimanali/annuali;
2) quanti alunni della scuola elementare sono coinvolti dall'insegnamento della lingua inglese nell'a.s. 2003/2004 e per quante ore settimanali/annuali;
3) quante risorse, umane e finanziarie sono state destinate dall'Assessorato all'introduzione della lingua inglese nella scuola elementare e se anche le scuole, o altri enti, hanno messo risorse a questo scopo;
4) con quale modalità, in quali tempi e con quante risorse si intende estendere l'insegnamento dell'inglese a tutti gli alunni della scuola elementare.
F.to: Squarzino Secondina
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Nel predisporre questa interpellanza sono partita da una dichiarazione fatta dall'Assessore nel passato Consiglio; nella seduta del 12 febbraio, in sede di discussione delle risoluzioni sulla "riforma Moratti", sulle scelte di questa Regione rispetto a questa riforma, l'Assessore ha detto che: "Pour cette année scolaire la loi n° 53/2003 a été appliquée avec quelques hésitations, en général, et a débuté de manière minimaliste avec l'introduction de l'anglais et avec l'alphabétisation informatique". A me interessava capire l'aspetto che riguarda la lingua inglese, in un secondo momento affronteremo quello dell'informatica, ma mi sembrava di aver capito che, con l'anno scolastico 2003-2004, quindi quest'anno scolastico, è già stato dato avvio alla "riforma Moratti" attraverso l'introduzione dell'inglese nella scuola primaria. Esiste, come diceva già in quella sede l'Assessore, la presenza della lingua inglese nella scuola primaria. Già dal 1999 l'inglese è stato introdotto nelle scuole elementari all'interno dell'autonomia organizzativa delle scuole. Le scelte sono state o inserirlo come curriculum linguistico integrato delle materie italiano e francese, oppure all'interno di altre discipline in cui questa lingua aveva un valore veicolare.
È vero quindi che, dal 1999, da alcuni anni, vi è l'introduzione di questa lingua in Valle d'Aosta, ma credo che, nel momento in cui tale materia viene inserita nel curriculum non più come libera scelta delle scuole, com'era dal 1999 in avanti, ma come materia obbligatoria del curriculum nuovo voluto dalla "riforma Moratti", vi debbano essere alcuni cambiamenti. Se la "riforma Moratti" indica una strada da prendere, non credo che l'inglese introdotto precedentemente in modo sperimentale, volontaristico da parte delle scuole, possa continuare nello stesso modo anche nella "riforma Moratti"; secondo me, vi sono dei cambiamenti. Questo è il motivo per cui volevo sapere prima di tutto quali erano i dati relativi al primo anno della "riforma Moratti", confrontati con l'anno precedente, cioè il 2002-2003, per vedere se è avvenuto un cambiamento; vorrei sapere non solo il numero degli alunni, ma anche per quante ore settimanali questi alunni imparano la lingua inglese. Ancora: visto che vi è stata una riforma e che vi è stata la volontà dell'Assessore di iniziare questa riforma con l'introduzione dell'inglese, credo che si sia preoccupata di garantire risorse o in termini umani, o economici, risorse messe a disposizione per favorire l'inserimento dell'inglese nella scuola primaria; vorrei inoltre sapere che rapporto c'è fra questa materia e il curriculum. Infine, credo che l'Assessore, nel momento in cui decide di iniziare l'introduzione della lingua inglese nella scuola primaria all'interno di un progetto più ampio, abbia fatto una programmazione e chiederei quali sono le modalità, i tempi, le risorse in prospettiva che si intendono predisporre per attuare l'inserimento della lingua inglese per gli alunni della scuola elementare, come previsto dalla "riforma Moratti", alla quale l'Assessore ha già dato avvio per quest'anno.
Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Charles Teresa.
Charles (UV) - Ce sera une réponse riche en chiffres.
Quant au nombre d'élèves, les élèves de l'école élémentaire, qui ont suivi l'enseignement de la langue anglaise au cours de l'année scolaire 2002/2003, étaient au nombre de: classe de Ière, 484; classe de IIe, 485; classe de IIIe, 733; classe de IVe, 800; classe de Ve, 953. Par rapport au nombre d'heures enseignées en anglais, nous avons le cadre suivant: 56% des élèves suivait les leçons jusqu'à un maximum de 20 heures par an, 41% jusqu'à 30 heures par an, 3% plus de 30 heures par an. Quant à l'année scolaire 2003/2004, les élèves sont au nombre de: classe de Ière 617, soit 66,4% du total; classe de IIe 645, soit 67,2%; classe de IIIe 828, soit 91,8% du total; classe de IVe 826, soit 93,8% du total; classe de Ve 741, soit 83,0% du total. Puisque le nombre d'heures d'enseignement est décidé par les institutions elles-mêmes, c'est-à-dire au sein de l'autonomie scolaire, à ce jour nous ne connaissons pas pour cette année scolaire l'importance du chiffre exact, qui n'est pas rigidement déterminé, mais varie au cours de l'année. Toutefois, il est fondé de penser que les données ne s'éloignent pas de celles de l'année scolaire passée, parce que la tendance la plus courante est celle d'enseigner l'anglais une heure par semaine et celle-ci c'est une donnée aussi qu'avait le syndicat, de parler d'une heure par semaine.
Quant à la troisième question, pour ce qui concerne les ressources investies pour l'expérimentation de l'enseignement de l'anglais à l'école élémentaire, les données se réfèrent uniquement à 2002/2003. Elles peuvent se résumer sous cette forme: 45,210 euros pour la formation réparties de cette manière, 22.210 euros pour les frais concernant la formation linguistique et 18.000 euros pour les frais concernant le séjour dans des Pays anglophones, 5.000 euros concernant la formation méthodologique et didactique, 122,830 euros pour l'organisation de l'enseignement, c'est-à-dire paiement des enseignants, dont: 76.760 euros pour le paiement des enseignants externes, 10.000 euros pour l'achat de matériel didactique, 35.335 euros pour les autres frais, dont le soutien à l'enseignement des enseignants en service.
Quant à la quatrième question, l'objectif de l'Administration serait - j'utilise le conditionnel, puisque nous sommes encore en phase expérimentale et surtout il faut repérer les ressources - d'arriver, au plus vite, à la généralisation de l'enseignement de la langue anglaise, si possible déjà à partir de la prochaine année ou dans les deux premières classes ou dans les trois dernières classes, c'est-à-dire aller procéder par bloques. Pour arriver à ce résultat, il est nécessaire que soient valorisés les enseignants qui ne sont pas titulaires et qui ont obtenu des diplômes spécifiques des organismes internationaux tel que le "British Council", mais il est dommage que le Ministère ne le reconnaisse pas comme titre préférentiel pour l'accès à l'enseignement de l'anglais. Un autre élément peut être celui de reconnaître et d'encourager les enseignants titulaires qui donnent leur disponibilité à enseigner l'anglais même dans des classes qui ne sont pas les leurs et ce problème est maintenant en discussion avec les forces syndicales, parce que c'est justement l'intérêt de tous d'aller dans cette direction.
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Non sono soddisfatta, Assessore, ma non per partito preso, lei mi ha fornito dei dati e ne prendo atto, ma qui vi è un problema di fondo - forse non sono stata chiara io nel presentarlo, per cui glielo ridico - di cui mi sembra lei non abbia consapevolezza. Abbiamo avuto l'inglese nella scuola elementare da qualche anno, per il quale abbiamo messo un po' di risorse nella formazione dei docenti. Adesso prendo atto di una sua affermazione, cioè lei ha detto in quest'aula: "dall'anno scolastico 2003-2004 la riforma ha preso avvio in Valle d'Aosta per quanto…"
(interruzione dell'Assessore Charles Teresa, fuori microfono)
… ah, pas en Vallée d'Aoste… Può darsi allora che non abbia capito, ma tutto il discorso che lei faceva era relativo alla Valle d'Aosta, in questo senso l'ho recepito; fra l'altro, queste stesse cose le aveva dette in interviste, dicendo: "l'informatica e l'inglese vi sono già in Valle d'Aosta". Sì, già vi sono, ma vi è una differenza enorme fra quello che è stato fatto… e quanto dovrà essere fatto per introdurre in modo sistematico tale legge con l'applicazione della "riforma Moratti" nella scuola elementare. Per quanto riguarda l'inglese, occorre individuare con maggior chiarezza tutta una serie di problemi, non solo quello della formazione, ma anche dove reperire le risorse per pagare i docenti. Lei sa bene, Assessore, che in questo momento diverse scuole pagano i docenti non con le risorse che dà l'Assessorato, ma con le risorse che danno i comuni o altri enti e anche i genitori. Non si può dire che da noi l'insegnamento che c'è continua: vi è sicuramente una cesura, che dovrà essere accompagnata da una chiarezza di chi andrà ad insegnare, di chi li pagherà, per quante ore i docenti andranno ad insegnare e come questo insegnamento si inserisce all'interno del curricolo scolastico completo, tenendo conto del nuovo orario che vi sarà, se vi sarà un nuovo orario. Mi auguro che l'Assessore abbia presente tutti questi problemi e spero che, nel più breve tempo possibile, li definisca con chiarezza, perché, se è sua intenzione partire dal 2004-2005 con la riforma…
(nuova interruzione dell'Assessore Charles Teresa, fuori microfono)
… vede, Assessore, perché uso l'indicativo e non il condizionale? È la Giunta, è questa maggioranza che mi ha detto che bisogna usare l'indicativo e non il condizionale perché, quando nella nostra mozione abbiamo chiesto alcuni inserimenti, fra cui quello di ritardare di un anno l'avvio della riforma, proprio perché i problemi esistono e sono grandi, non vi è stata risposta, quasi a dire: "ma insomma perché rinviare queste cose! Abbiamo individuato un iter, andiamo avanti e riusciremo a farlo!". Tanto più che tutto andava nella direzione di iniziare e si è già iniziato con la richiesta dell'iscrizione anticipata nelle scuole materne.
È vero, fra l'altro, che, per l'anno scolastico 2003-2004, lei dice di non ritenere vincolante la generalizzazione dell'insegnamento della lingua inglese in tutte le scuole elementari, come dice nella sua circolare; ciononostante invita a cercare le soluzioni possibili affinché tale insegnamento sia esteso al più alto numero possibile di classi dell'intero corso elementare e tutto questo lei lo fa partendo da un decreto ministeriale del Ministro Moratti in cui si chiede - 22 luglio 2003 - di iniziare l'introduzione della lingua inglese nella scuola elementare dall'anno scolastico 2003-2004. Da una parte, allora lei dice che si deve iniziare perché vi è la riforma ed esorta le scuole a continuare la sperimentazione già avviata senza dare risorse aggiuntive; dall'altra, dice che la riforma non è ancora iniziata, dunque aspettiamo. Mi sembra che vi siano degli elementi contraddittori e, se mi metto dalla parte delle scuole, che si vedono arrivare prima una richiesta in cui, richiamando la "riforma Moratti", si chiede di generalizzare l'introduzione dell'inglese nella scuola primaria e poi non si vedono arrivare né risorse aggiuntive, né altre indicazioni chiare su come si vuole gestire questa parte della riforma… capisco che tutte le scuole siano un po' in difficoltà e penso anche che abbiano fatto pervenire una voce di disagio anche relativamente all'introduzione dell'inglese. La prego quindi di essere più chiara e definita nelle scelte che fa, in modo che la scuola sappia come si deve comportare e su quali risorse effettive a livello finanziario e anche organizzativo può contare.
Président - Avec cela nous terminons nos travaux, le Conseil est convoqué à 15 heures 30.
La séance est levée.
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La séance se termine à 13 heures 4.