Oggetto del Consiglio n. 431 del 25 febbraio 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 431/XII - Rispetto dell'accordo di programma per la realizzazione della telecabina di Dolonne in Comune di Courmayeur. (Interpellanza)
Interpellanza
Venuti a conoscenza del problema sorto in merito all'acquisizione dei terreni per la realizzazione della telecabina di Dolonne;
Tenuto conto che in base all'articolo 4 dell'accordo di programma sottoscritto in data 20/05/03 tra la Regione, il Comune di Courmayeur e la Società Courmayeur Mont Blanc Funivie S.p.A. (C.M.B.F), quest'ultima si è impegnata ad acquistare i terreni in questione, alle condizioni di mercato ed entro il termine di 90 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R. della delibera della Giunta regionale relativa alla valutazione positiva sulla compatibilità ambientale del progetto di costruzione dell'impianto e delle opere ad esso attinenti;
Tenuto conto altresì che in base all'articolo 3 del suddetto accordo di programma il Comune è tenuto ad acquisire, mediante procedure di esproprio, le proprietà che la Società C.M.B.F. non sia riuscita ad acquistare in via diretta entro il citato termine di 90 giorni;
Visto che la sopraccitata deliberazione è stata pubblicata l'11 novembre 2003 ma solo il 21 gennaio scorso la Società ha ritenuto opportuno inviare ai proprietari interessati la proposta di acquisto invitando gli stessi ad esprimere, entro quindici giorni dal ricevimento della comunicazione, il parere favorevole alla cessione di proprietà;
Sottolineato che i tempi stretti concessi per accettare la proposta lasciano supporre come l'intenzione della C.M.B.F. sia stata quella probabilmente di vanificare l'impegno preso con l'articolo 4 dell'accordo di programma, mettendo in condizione il Comune di dover espropriare i terreni ai sensi dell'articolo 3 sopra richiamato, con evidente risparmio economico della Società;
Sottolineato altresì che la proposta di acquisto, indirizzata dalla società ai proprietari, ha, secondo quanto ci è stato riferito, carattere generico e non fornisce agli interessati gli elementi sufficienti per effettuare le dovute valutazioni entro i termini concessi;
Evidenziato che all'articolo 11 del suddetto accordo di programma è prevista l'esistenza di un Collegio di vigilanza, a cui è demandato il compito di vigilare sulla corretta applicazione di tale accordo;
I sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
La Giunta regionale per sapere:
1) se intende adoperarsi immediatamente, sentiti il Comune e la Società, al fine di far rispettare lo spirito dell'Accordo di programma sopra richiamato, perché venga sospesa o la scadenza posta dalla procedura in modo che la proposta sia rinnovata con tutte le integrazioni necessarie richieste dai proprietari dei terreni alla Società C.M.B.F. (e cioè ad esempio copia della perizia valutativa dei beni, planimetrie…) o le conseguenti procedure previste dall'accordo all'articolo 3;
2) se tale problema è stato già sottoposto all'attenzione del Collegio di vigilanza e in caso di risposta positiva quali sono state le sue determinazioni.
F.to: Lanièce - Salzone- Viérin Marco
Presidente - La parola al Consigliere Lanièce.
Lanièce (SA) - Ritorna in aula un problema come quello della telecabina di Dolonne, che è stato più volte discusso in questo consesso.
Tornando ai fatti oggetto di questa interpellanza, sappiamo che, con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione della deliberazione della Giunta regionale del 20 ottobre 2003, si è concluso l'iter procedurale per poter dare corso alla realizzazione dell'opera della telecabina di Dolonne. Il Presidente della Regione, con decreto n. 547/2003, aveva adottato l'accordo di programma, sottoscritto in data 20 maggio 2003 fra la Regione, il Comune di Courmayeur e "Courmayeur Mont Blanc Funivie S.p.A. (CMBF)", dichiarando la pubblica utilità, l'urgenza e l'indifferibilità delle opere previste.
Nell'accordo di programma citato, è previsto l'impegno delle varie parti in causa: in modo particolare all'articolo 4 si parla degli impegni previsti a carico della società "CMBF", fra cui quello di acquisire alle condizioni di mercato, entro 90 giorni, a partire dalla data di pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione della deliberazione della Giunta regionale che esprime valutazione positiva sulla compatibilità ambientale del progetto di costruzione dell'impianto e delle opere ad esso attinenti, i terreni di proprietà privata interessati dalla realizzazione di tutte le opere necessarie per la costruzione della telecabina. La pubblicazione è avvenuta in data 11 novembre 2003, a partire da quella data decorrevano i 90 giorni utili per la "CMBF" per chiedere ai proprietari dei terreni la cessione dei terreni necessari alla realizzazione di questa opera. Ora, pur avendo a disposizione questo lasso di tempo notevole, solo in data 21 gennaio la Società ha chiesto, con lettera raccomandata, ai proprietari la loro disponibilità a cedere i propri terreni, con una richiesta a dire dei proprietari - ma io stesso ho preso visione della lettera con cui la Società chiedeva la disponibilità di questi terreni - molto generica, dove venivano citati alcuni valori di acquisizione distinguendo fra acquisto del terreno, diritto di superficie o di sorvolo, senza allegare quei dati necessari per comprendere se i valori indicati in questa lettera fossero frutto di una perizia, quindi senza allegare una perizia e una planimetria per vedere quanti metri di ogni appezzamento di terreno venivano richiesti per l'acquisto dalla Società. Una richiesta molto generica quindi, ma fatta il 21 gennaio, a pochi giorni dalla scadenza dei 90 giorni prevista per l'11 febbraio. Questi proprietari si sono trovati quindi di fronte a una richiesta così importante, sulla quale dovevano decidere entro 15 giorni.
Qual è l'inghippo, se così si può dire? È che l'accordo di programma prevede all'articolo 3 che, nel caso in cui la Società non riesca ad acquisire in via diretta questi terreni, ci pensi poi il comune con la procedura di esproprio, che ha valori molto inferiori a quelli che la Società aveva indicato nella lettera. Qui sorge un dubbio. Più volte la "Compagnie des Alpes", proprietaria di maggioranza della "CMBF", ha dimostrato di guardare più ai suoi interessi che a quelli della collettività valdostana, e vi sono molti esempi in passato di cui quello più recente riguarda il famoso dibattito sull'uscita dalla "Siski", a fronte invece di un'attenzione della Regione sempre alta nei confronti di questa Società, basta pensare all'elargizione dei vari contributi, giustamente dovuti in base alle leggi in vigore, che la Regione ha sempre ritenuto dovesse avere la Società in quanto gestore di un impianto così importante. Il succo di questa interpellanza è proprio quello di evidenziare queste anomalie e in modo particolare, il fatto che abbiano aspettato tanto tempo per chiedere l'assenso alla cessione di questi terreni, tenuto conto che la Regione è, tramite "Finaosta", azionista della "CMBF" con il 33% e considerato che l'accordo di programma è stato siglato dalla "CMBF", dal Comune di Courmayeur e dalla Regione e che, come prevede la legge regionale n. 11/98 all'articolo 27, comma 8, l'accordo di programma contiene disposizioni istitutive della Commissione di vigilanza sull'attuazione dell'accordo. In effetti, leggendo l'accordo di programma, all'articolo 11 si dice che è previsto il Collegio di vigilanza, ovvero: "la vigilanza sull'esecuzione del presente accordo di programma è svolta da una commissione di vigilanza composta dai seguenti membri: Sindaco del Comune di Courmayeur, Presidente della Giunta regionale o suo delegato, Presidente della società "CMBF"; essa, come prescritto dall'articolo 27 comma 8 della legge regionale 11/98, vigila sulla corretta applicazione del presente accordo, può acquisire documenti e informazioni presso i soggetti stipulanti, può disporre ispezioni e accertamenti, può diffidare i soggetti inadempienti ad adempiere entro un preciso termine, decorso il quale può chiedere la nomina di un commissario ad acta, per il compimento degli atti e delle attività sulle quali si è verificata inerzia o ritardo".
Penso che in questo momento, visto un ipotetico svolgimento scorretto della trattativa, sarebbe il caso di usufruire del Collegio previsto dall'accordo di programma, dando incarico allo stesso di verificare se da parte della Società sia stato tenuto un comportamento scorretto e quindi non si sia adempiuto a quanto previsto dall'articolo 4 di tale accordo. Questa è la sostanza della nostra richiesta ed anche di quella dei proprietari, che hanno più volte rilasciato dichiarazioni sugli organi di informazione e hanno scritto alla Società e alla Regione stessa per evidenziare questa anomalia della procedura. Ci auguriamo che la Regione, che ha sempre dimostrato correttezza, proprio per il fatto di far parte di questo Collegio di vigilanza, abbia voglia di istituirlo in modo da dare una risposta concreta a dei cittadini che chiedono solo di veder tutelati i propri diritti. Penso che questo sia doveroso da parte della Pubblica Amministrazione.
Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - Dopo questa esauriente presentazione del problema, mi trovo a fare una comunicazione molto timida, sicuramente sintetica.
Abbiamo preso visione delle corrispondenze inviate dallo studio legale, peraltro ricordo che la prima a noi è stata inviata solo per conoscenza, la seconda invece anche per competenza, in relazione al fatto che alla prima corrispondenza lo studio legale non rilevava che fosse stata data una risposta ai quesiti posti e alle richieste avanzate. Abbiamo monitorato questa vicenda in quanto, in questa fase, non possiamo fare nient'altro che essere vigili e attenti a quello che succede, ma non possiamo entrare nel merito anche per una questione di scadenza dei termini.
Per quanto riguarda il prosieguo di questa vicenda, abbiamo sentito l'Amministrazione comunale di Courmayeur, che è il soggetto centrale di tutta la vicenda, perché l'interpellante si è dimenticato di dire che nel collegio di vigilanza sono presenti sì il Sindaco del Comune di Courmayeur, il Presidente della Regione, eccetera, ma il Sindaco del Comune di Courmayeur o suo delegato ha compiti di presidente e quindi non è da poco. In ogni caso, abbiamo voluto sentire il Comune di Courmayeur, il quale ci ha informato che, in data 23 febbraio, non era ancora giunta alcuna comunicazione formale da parte della società "CMBF" in merito all'applicazione dell'articolo 4, comma 1, lettera b) dell'accordo di programma relativo alla realizzazione dell'opera di cui in oggetto. Nelle corrispondenze cioè si diceva che la società avrebbe provveduto a mandare al comune tutta la documentazione relativa a quei proprietari, che non avrebbero accettato - mi pare che siano tutti a questo punto - la proposta fatta dalla società in questi termini estremi. In questo momento le uniche informazioni in possesso del Comune di Courmayeur in merito all'esito delle trattative tra la società "CMBF" e i privati proprietari dei terreni interessati dall'opera, il comune dice di averle apprese dai giornali, oltre che dalla corrispondenza. A seguito di contatti telefonici intercorsi tra il comune e la società "CMBF", la stessa ha assicurato di aver provveduto nei giorni scorsi - ma ancora non è arrivato nulla - a trasmettere al Comune di Courmayeur le comunicazioni inerenti l'acquisizione dei terreni necessari alla realizzazione delle opere previste dall'accordo di programma e che pertanto, nel corso della prossima settimana, le stesse saranno a disposizione dell'Amministrazione comunale di Courmayeur. Con il Sindaco del Comune di Courmayeur abbiamo preso atto che, una volta conclusa questa fase del procedimento, il Comune provvederà ad attivarsi per quanto di competenza ai sensi del sopraccitato accordo.
Naturalmente, in presenza di dubbi, cioè se non potranno essere accolte le richieste come esplicitate nella prima lettera e anche nella seconda, vi è l'impegno da parte del comune di attivare il collegio di vigilanza e sarà cura del collegio - in quanto organo deputato a dirimere le controversie e ad attuare tutte le soluzioni ai problemi - attivare tutte le azioni ai fini di una corretta applicazione dell'accordo stesso. Noi, facendo parte del collegio di vigilanza ed essendo edotti di questa vicenda, saremo attenti a che il collegio - se è necessario che venga istituito - sia istituito con solerzia e quindi risolva la problematica.
Presidente - La parola al Consigliere Lanièce.
Lanièce (SA) - Prendo atto della risposta che ci ha fornito l'Assessore. Nella parte finale si evidenzia il fatto che, appena il comune avrà a disposizione questa documentazione, se vi saranno dei dubbi, vi è l'impegno di attivare il Collegio di vigilanza. Questo può essere visto come un aspetto positivo, ma la cosa che mi suscita perplessità è il fatto che vi siano dei dubbi. Penso che le lettere intercorse, come le ho lette io, le avrà lette il sindaco, il dibattito sui giornali è avvenuto a più riprese, quindi sul problema si sta discutendo… e lo si capisce meglio leggendo le lettere, dove si dice chiaramente: "Con riferimento all'oggetto, con la presente vi comunichiamo che, ai sensi dell'accordo di programma, la pratica per l'acquisizione dei terreni necessari alla realizzazione dell'opera nei confronti dei proprietari che non hanno ritenuto di aderire …… sarà a breve trasmessa al Comune di Courmayeur". Già questa lettera quindi testimonia che vi sono diversi proprietari che non hanno accettato di cedere il proprio terreno alla Società, tenendo conto del fatto che avevano poco tempo a disposizione per decidere e che la richiesta era generica.
Oggi il sindaco sa che vi è una situazione particolare e penso che, nell'interesse della stessa amministrazione comunale, sarebbe opportuno attivare al più presto il Collegio di vigilanza, anche perché, se dopo la verifica del Collegio tutto va bene, si può procedere, altrimenti si rischiano ricorsi e controricorsi che su questa vicenda sono già stati numerosi. Mi ricordo che, quando nel 1998 fu decisa dal consiglio comunale la telecabina sul percorso attuale, il sindaco disse allora che sarebbe stata realizzata nel 2000, siamo nel 2004 e bisogna ancora acquisire i terreni perché nel frattempo vi sono stati vari problemi. Nell'interesse dell'amministrazione comunale - e anche di quella regionale, che ritiene l'opera importante per la comunità della Valdigne -, quindi, sarebbe bene dirimere subito questa attuale situazione di dubbio e attivare il Collegio di vigilanza. Non ne faccio una colpa all'Assessore, ma non vorrei che questa attesa fosse un modo soft per dire che non vi sono dubbi e alla fine, una volta ancora, la "Compagnie des Alpes" avrà fatto i propri interessi a scapito della comunità valdostana. Questo non mi sembra positivo, tenuto conto che, come Regione, abbiamo una quota azionaria nella società "CMBF" e abbiamo firmato un accordo di programma, che prevede tale Collegio di vigilanza per dirimere eventuali problemi. L'invito che faccio alla Giunta regionale è di attivarsi con le proprie possibilità, sia come azionisti di minoranza della società "CMBF", sia come parti dell'accordo di programma, per far sì che il Collegio di vigilanza sia al più presto attivato nell'interesse di tutti.
Si dà atto che dalle ore 12,25 riassume la presidenza il Presidente Perron.