Oggetto del Consiglio n. 416 del 25 febbraio 2004 - Resoconto
OBJET N° 416/XII - Communications du Président de la Région.
Président - La parole au Président de la Région, Perrin.
Perrin (UV) - Le 12 février dernier, l'Assesseur Ferraris et moi-même avons rencontré le Ministre des affaires régionales, Enrico La Loggia dans le cadre d'une réunion bilatérale sur les rapports institutionnels entre État et Région concernant notamment les dispositions d'application de notre Statut spécial. Je qualifierai cette entrevue globalement positive. Nous avons pu rappeler au Ministre l'importance du rôle de la Commission paritaire en tant qu'espace de dialogue pour les questions techniques afférentes à la mise en valeur du particularisme valdôtain et à l'adaptation de notre ordre juridique aux processus de réforme en cours. Nous lui avons également indiqué que les institutions valdôtaines se préoccupent des mesures destinées à garantir et à valoriser l'autonomie de notre Région.
Pour ce qui est des engagements pris par le Ministre lors de la réunion qui s'est tenue au début du mois avec les autres Présidents des Régions et Provinces à statut spécial, nous avons encore une fois souligné qu'il était indispensable que les dispositions sur l'énergie et sur les biens culturels que la Commission paritaire a visées depuis longtemps déjà soient, dès que possible, soumises au Conseil des ministres.
Nous lui avons exposé les problèmes inhérents à la phase de mise en ?uvre des dispositions d'application du Statut qui concernent l'emploi, en raison du fait que le Président du Conseil des ministres n'a pas encore signé le décret portant transfert des compétences en la matière. Précisons à ce propos que de nouvelles vérifications techniques seront effectuées au cours des prochaines semaines en vue de la résolution rapide des problèmes qui restent à traiter.
Le lendemain - vendredi 13 février - j'ai assisté, au Palais Chigi, à la séance du Conseil des ministres qui a approuvé le décret portant application du Statut spécial pour ce qui est de la représentation légale de la Région et du tribunal compétent pour les affaires auxquelles l'Administration régionale est partie. Je vous rappelle que la Commission paritaire a approuvé ce texte le 16 mai 2003 et que cette Assemblée l'a voté le 5 novembre suivant. La prochaine publication et l'entrée en vigueur de ce décret permettront donc à la Vallée d'Aoste de continuer à bénéficier de l'aide légale du barreau de l'État et à être représentée en justice par ce dernier, tout en nous donnant la possibilité d'avoir recours à d'autres avocats ou de nous appuyer sur les compétences de nos personnels. Cette promulgation aura aussi d'autres conséquences: les actes devront désormais être notifiés à la Région et, comme le veut le code, le tribunal compétent sera désormais celui d'Aoste; grâce à ces dispositions, non seulement la Région sera mieux à même de garantir ses intérêts, mais les exigences de la Cour d'Aoste et des citoyens valdôtains seront satisfaites, puisque les déplacements à Turin et la domiciliation auprès d'un autre siège n'étant plus nécessaires, tous les frais inhérents à ces procédures disparaîtront automatiquement.
Hier, 24 février, la Procure de la République m'a notifié, en ma qualité de représentant légal de la Région, du fait que le juge chargé de l'enquête préliminaire a fixé au 30 avril prochain l'audience préliminaire qui fait suite à la demande de renvoi en jugement présentée par le Parquet à l'encontre de Claudio Lavoyer, Paolo Maccari, Silvia Patruno, Dino Viérin, Patrizia Carradore et Adriana Viérin.
Président - La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (CdL) - Intervengo brevemente sulla prima comunicazione del Presidente della Regione in relazione all'incontro con il Ministro La Loggia, penso che una qualche riflessione possa essere fatta, anche perché si ricollega al dibattito che vi è stato precedentemente all'interno del gruppo della "Stella Alpina".
Nel mio intervento ho detto che la Valle d'Aosta deve essere al centro della nostra linea politica; 3 giorni prima rispetto al 12, il 9, ho avuto modo di incontrare il Ministro La Loggia per sostenere le problematiche aperte sul tavolo romano rispetto agli interessi della nostra Regione e su questo, come peraltro era già emerso pubblicamente anche nell'intervento del Presidente Perrin, la nostra parte politica ha evidenziato come la Valle d'Aosta attenda delle risposte, che giacciono sui tavoli governativi sin dalla scorsa legislatura, dal precedente Governo di area ulivista. Su questo aspetto però vogliamo evidenziare quello che abbiamo rilevato in sede romana, ossia riteniamo che, soprattutto in materia di energia, si debba fare molta attenzione ai procedimenti in corso. Abbiamo evidenziato al Ministro La Loggia come la situazione della Valle d'Aosta sia totalmente atipica non solo rispetto al panorama nazionale, ma rispetto a quello europeo in relazione ai meccanismi di privatizzazione. La preoccupazione da noi espressa in quella sede - e che vogliamo ribadire nell'aula del Consiglio regionale - è che il procedimento di quel decreto di attuazione possa essere la pietra tombale per una qualsiasi iniziativa di tipo privatistico in questa Regione: il nostro timore è che quella norma di attuazione, così come è stata scritta, metta la parola "fine" ad una vera privatizzazione che coinvolga i privati in questa Regione nel campo dell'energia.
Non è solo una questione di tipo culturale, ma è anche una preoccupazione di tipo economico-funzionale, perché nella telefonia, da quando si è innescato un meccanismo di concorrenza - forse non siamo ancora ad una libera concorrenza, ma siamo in una situazione di oligopolio rispetto a quello che era il "monopolio Telecom" -, vi sono stati dei benefici di tipo tariffario innegabili. I Valdostani non hanno ancora visto questi benefici nel settore energetico. Nel resto d'Italia la concorrenza diventerà una realtà, in Valle d'Aosta vi è il rischio che questo non accada, perché, nella sostanza, quella norma concentra a beneficio della "macchina" regionale, e non dei Valdostani, un insieme di situazioni che fanno sì che la Regione Valle d'Aosta non abbia più l'interesse a far nascere sul suo territorio delle imprese private che possano entrare nel settore dell'energia.
Abbiamo anche evidenziato come su questo argomento vi siano delle procedure di infrazione europee mosse alla Regione Trentino Alto Adige in relazione alle problematiche energetiche, di conseguenza abbiamo sollecitato sì al Ministro di arrivare ad una definizione di questa problematica, ma gli abbiamo evidenziato che l'interesse deve essere guardato a 360° e deve essere l'interesse della Regione e non di una parte politica, che può avere o meno la convenienza a gestire quello che innegabilmente rischia di diventare, se già non è diventato, l'ennesimo centro di potere politico.
Abbiamo preso atto della disponibilità del Ministro La Loggia e ci sembra anche di aver colto che questa sia una disponibilità non incondizionata, ma condizionata all'interesse della Valle d'Aosta "in primis". Per chiudere questa mia considerazione sulle sue comunicazioni, volevo dimostrare solo questo: che, anche da punti di vista politici diversi, il bene primario di questa Regione è ben presente in tutte le forze politiche; ovviamente, le sensibilità possono essere differenti, però la definizione di questa problematica l'abbiamo sollecitata ed auspicata anche noi.