Oggetto del Consiglio n. 309 del 18 dicembre 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 309/XII - Ratifica di deliberazione adottata dalla Giunta regionale in via d'urgenza.
Il Consiglio
Delibera
di ratificare, ad ogni effetto, la sottoindicata deliberazione adottata dalla Giunta regionale in via d'urgenza e salvo ratifica da parte del Consiglio:
Oggetto 4219 del 10 novembre 2003: Adozione del programma regionale per la decontaminazione e/o lo smaltimento degli apparecchi non inventariati contenenti PCB e PCT ai sensi del D.Lgs. n. 209/1999. Integrazione del piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI.
Président - La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.
Cerise (UV) - Si tratta di fare una integrazione o, meglio, due integrazioni per quanto riguarda il piano regionale dei rifiuti.
La prima, riguarda il fatto che nel piano regionale dei rifiuti non era stato preso in considerazione il sistema di stoccaggio dei contenitori di policlorodifenili e policlorotrifenili, che avevano un quantitativo inferiore a una certa dimensione. Ora, questa interpretazione del piano regionale derivava dal fatto che tutte le regioni ritenevano che questi quantitativi potevano essere tali, per cui non vi fosse bisogno di una normativa di recepimento. Questa interpretazione, di tutte le regioni, fu cassata dal Ministero dell'ambiente, il quale impose alle stesse di prevedere il sistema di stoccaggio di tali contenitori; da qui, la decisione che abbiamo assunto con questa proposta, cioè integrare il piano regionale dei rifiuti, prevedendo anche il sistema di stoccaggio di questi contenitori.
Per quanto riguarda invece la questione delle discariche di inerti, si è fatto riferimento alla direttiva comunitaria recependola, per certi versi, direttamente, perché in Valle d'Aosta ci trovavamo nella situazione per la quale i comuni hanno saggiamente attivato delle discariche di inerti, dando in questo modo la possibilità a tutti coloro che hanno la necessità di smaltire questo tipo di rifiuti, di rivolgersi ad una discarica comunale piuttosto che andarli a scaricare sul territorio. Succede però che il decreto che disciplina la materia delle discariche prende in considerazione le discariche, ma solo in un'ottica di tipo economico e non fa alcuna differenza fra le piccole e grandi discariche. Prevede il sistema di gestione della piccola discarica di inerti comunale come della grande discarica di inerti che si può avere a Milano, e via dicendo.
A questo punto si è fatto riferimento alla direttiva comunitaria per poter considerare giustamente le nostre discariche di inerti all'interno dei territori di montagna in quanto considerati come centri isolati, perché ne hanno i requisiti (una certa distanza dai grandi centri urbani, una certa difficoltà in alcune parametrazioni che riguardano l'accesso). Questo consente di far sì che le nostre discariche di inerte siano intanto messe in sicurezza per quanto riguarda la normativa di carattere generale, dunque devono stoccare solo un certo tipo di rifiuti e devono essere assicurate per quanto riguarda il recupero ambientale, ma poi che siano svincolate da quelle norme di tipo gestionale che renderebbero le discariche non più interessanti per coloro che debbano andare a scaricare dei rifiuti. Se andiamo a fare un piano economico della discarica comunale, avremo dei costi tali di gestione che, alla fine, chi deve scaricare un'Ape di inerti va a scaricarli nei prati anziché portarli nella discarica comunale, perché avrebbe dei costi insostenibili.
La ragione di detta proposta di integrazione al piano regionale dei rifiuti sta in queste considerazioni.
Président - S'il n'y a pas de Conseillers qui souhaitent intervenir, je soumets au vote la ratification de la délibération:
Conseillers présents: 28
Votants: 23
Pour: 23
Abstentions: 5 (Comé, Curtaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Stacchetti)
Le Conseil approuve.