Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 165 del 5 novembre 2003 - Resoconto

OBJET N° 165/XII - Communications du Président de la Région.

Président - La parole au Président de la Région, Perrin.

Perrin (UV) - Vendredi 24 octobre, trois membres du Conseil d'administration de la "Casino S.p.A." ont communiqué formellement au Président de la Région la décision de remettre leur mandat entre les mains de l'actionnaire majoritaire de la société. En cette période où la Maison de jeu de Saint-Vincent fait l'objet d'une attention particulière, le fait d'être disponible à renoncer au mandat reçu du précédent gouvernement dénote, à nos yeux, une profonde sensibilité de la part de ces conseillers et va permettre au nouvel Exécutif régional d'examiner en toute liberté la situation générale du casino.

Lundi 27 octobre, le Gouvernement régional - et la majorité dont il est l'expression - a pris acte de ces communications, mais nous n'avons pris aucune décision pour le moment. Nous sommes en effet en train de réunir toutes les informations et analyses nécessaires pour envisager avec sérénité l'avenir et la relance du "Casino de la Vallée" - et il est bien évident que le Conseil d'administration de la "Casino S.p.A." constitue un élément important de ces réflexions. Voilà pourquoi, ce même lundi 27 octobre, nous avons mandaté Finaosta aux fins de vérifier concrètement: ce qu'il en est de l'achat du "Grand Hôtel Billia" et de ses annexes, la solution du contentieux encore en cours entre le groupe SAAV-SITAV et la Gestion extraordinaire de la maison de jeu, qui est actuellement en phase de liquidation, le choix d'un expert international auquel confier, en accord avec les propriétaires actuels, le soin d'évaluer le complexe immobilier récemment attribué à la société "Grand Hôtel Billia".

Avant de conclure, je tiens à vous informer que le Gouvernement régional a délibéré lundi dernier la transmission au Conseil régional du compte rendu - arrêté au 31 décembre 2002 - de l'action menée par la Gestion extraordinaire du casino, afin que cette Assemblée puisse approuver, par délibération, le bilan de la société conformément à l'article 8 de la loi régionale n° 88/1993. Je rappelle, à ce propos, que le compte rendu en question est le dernier qui porte sur l'action de la Gestion extraordinaire et qu'il a été transmis à l'Administration régionale le 1er avril 2003; il a ensuite été remis au Président de la IVe Commission du Conseil et au Président du Conseil le 8 avril suivant.

Ce document a par la suite été revu par le liquidateur de la Gestion extraordinaire, eu regard au contentieux en cours avec l'INPS et notamment au fait que, après que le Tribunal d'Aoste en novembre 2001 a rendu un premier jugement favorable à la maison de jeu, l'INPS a fait appel de cette décision au mois d'octobre 2002 et que d'autres casinos ont été déboutés dans les procès qui les opposaient, eux aussi, à cet organisme.

C'est pour cette raison que le projet de bilan fait état d'une soustraction intégrale, à titre de prudence, du montant créditeur précédemment inscrit en regard de l'INPS.

Président - La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (CdL) - Il nostro gruppo prende atto delle comunicazioni del Presidente della Regione, ma non può non soffermarsi sull'anomalia delle procedure; anzi, riteniamo che il Presidente del Consiglio abbia il dovere di intervenire in questa vicenda, per ripristinare il rispetto delle corrette competenze che distinguono i ruoli del Consiglio rispetto a quelli dell'Esecutivo.

Oggi abbiamo appreso ufficialmente che si è consumata un'usurpazione di competenze da parte della Giunta rispetto ai compiti del Consiglio: è un fatto molto grave che questo accada, soprattutto in una materia delicata come quella del casinò! L'articolo 8 citato dal Presidente della Regione dà una competenza inequivocabile al Consiglio regionale; il comma 4 dice testualmente: "La gestione straordinaria regionale, entro tre mesi dalla chiusura dell'esercizio o entro trenta giorni dall'affidamento della nuova gestione, presenta all'approvazione del Consiglio regionale il bilancio annuale di esercizio". La competenza a rimandare indietro quel bilancio è del Consiglio, non è una competenza della Giunta regionale, Presidente Perrin, e quello che voi avete fatto è quanto mai più grave, perché questo Consiglio più volte ha chiesto chiarezza sul casinò con risoluzioni, con interventi sulle comunicazioni delle Presidenze! Questo è un atteggiamento che va contro la chiarezza!

La giustificazione che vi sia un appello dell'INPS datato ottobre 2002 non è sufficiente a motivare l'atto della Giunta. Se il 1° aprile 2003 quel rendiconto è stato chiuso e trasmesso al Presidente del Consiglio e alla I Commissione - come ha detto il Presidente della Regione poc'anzi - quell'atto doveva pervenire al Consiglio regionale, perché era il Consiglio regionale che aveva la competenza di esaminarlo, di approvarlo, di respingerlo o addirittura di modificarlo, assumendosi la responsabilità delle modifiche che avrebbe effettuato!

Noi denunciamo perciò questa "invasione di competenza", e invitiamo il Presidente del Consiglio a richiamare la Giunta alle sue competenze, evitando che sottragga materia di competenza del Consiglio regionale.

Penso che il dibattito su tale vicenda non finirà con queste comunicazioni perché, quando entreremo nel merito di quel rendiconto, avremo modo di capire qual è la gravità sostanziale, al di là di quella formale, che ho poc'anzi denunciato, della manovra che ha rimandato indietro e ha fatto modificare il rendiconto.

Président - La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Anche il nostro gruppo vuole dire qualcosa a proposito delle dichiarazioni del Presidente in ordine alla situazione del casinò.

Sicuramente su questa vicenda c'è un passaggio procedurale molto delicato, come evidenziato dal collega Frassy: è stata adottata una linea di decisione a nostro giudizio non condivisibile che, ancora una volta, ha sottratto competenze al Consiglio per attribuirle alla Giunta regionale. Credo che su questo punto specifico, così come sui problemi relativi al merito del bilancio, avremo occasione di tornare quando lo stesso arriverà finalmente all'attenzione dell'aula, dopo un ritardo di parecchi mesi.

Voglio approfittare dei pochi minuti a mia disposizione anche per fare alcune osservazioni sulla decisione del 27 ottobre della Giunta. La Giunta - se non ho capito male - ha respinto le offerte di dimissioni e ha dato un ampio mandato alla Finaosta per una trattativa, attraverso delle forme nuove, con la proprietà dei beni che accerchiano il casinò. Credo che su tale punto la Giunta sarà chiamata a dare dei chiarimenti, e noi questi chiarimenti li chiederemo fin dal prossimo Consiglio.

Ritengo che vi siano almeno tre temi di carattere politico da approfondire.

Il primo tema, è quello temporale: perché si è aspettato un anno per prendere questa decisione? Poteva essere presa circa un anno fa, si è aspettato troppo per adottare una soluzione che prospetta l'individuazione di un percorso che sarà ancora lungo, prima di arrivare ad una decisione. Un secondo tema di approfondimento sarà il piano strategico del casinò, presentato dagli amministratori: già oggi possiamo dire che è carta straccia perché superato da questa deliberazione. Un piano strategico che non è stato neppure portato - diciamo - fuori dai "cassetti della Giunta", e oggi è già carta straccia; sarà un piano strategico da rimodulare a seconda degli esiti di questi ulteriori approfondimenti richiesti a Finaosta. Un terzo tema di approfondimento, forse il più delicato, è quello di "chi sono" i veri interlocutori: chi sono gli interlocutori della Regione in questa trattativa? Abbiamo visto ultimamente dei cambi di sigle rapidi, delle società che hanno trasferito beni improvvisamente.

Credo che su detti temi occorrerà aprire un confronto, anche alla ricerca di quella trasparenza sulla "vicenda casinò" che, negli ultimi tempi, in quest'aula è mancata!

Président - La parole au Conseiller Comé.

Comé (SA) - Prendiamo atto, anche noi, delle comunicazioni del Presidente.

Volevo soffermarmi un attimo sulla comunicazione riguardo alle lettere con cui i tre amministratori del casinò hanno rimesso il loro mandato al Presidente e quindi alla maggioranza. Riprendo anch'io un'analisi fatta prima dal Consigliere Curtaz. In IV Commissione abbiamo avuto già due audizioni: una, con l'amministratore delegato e, una, l'altra settimana, con l'Assessore, sul piano di sviluppo, anche se ci è stato riferito solo qualche piccolo passaggio di questo piano perché, ad oggi, non lo abbiamo ancora!

Riprendo le parole del Presidente che dice: "noi abbiamo preso atto di questa comunicazione, ma sicuramente è una decisione che ha necessità di ulteriori approfondimenti". Io dico che qui, invece, bisogna cercare di affrettare questa decisione, perché vede Presidente - l'ho già detto in commissione - noi abbiamo analizzato a grandi linee questo piano di sviluppo il quale, se da parte vostra non c'è più la volontà di dare fiducia a questi amministratori, sarà veramente da buttare nel cestino! Dovete prendere questa decisione, e in fretta, altrimenti qui corriamo il rischio di riunirci e fare analisi su progetti che poi improvvisamente devono essere buttati via! Non penso che se voi rinnovate il consiglio di amministrazione, il prossimo consiglio ripresenta lo stesso piano di sviluppo; sicuramente si presenterà con delle proposte nuove, diverse, altrimenti il cambio degli amministratori è solo in base al colore degli occhi, non sui contenuti!

Presidente, io dico che qui non è più il tempo di "prendere tempo": cercate di accelerare, date delle risposte, altrimenti è inutile che poi anche l'Assessore dica che il casinò va male! Se non prendete delle decisioni, non potremo mai uscire da queste difficoltà!

Président - La parole au Conseiller Praduroux.

Praduroux (UV) - La IV Commissione consiliare, che presiedo, sta seguendo con impegno e attenzione le vicende legate alla Casa da gioco di Saint-Vincent.

Siamo reduci da un lungo periodo nel quale le difficoltà portate dal logorante contenzioso hanno contribuito a soffocare ogni tentativo di ragionare in modo pacato sulle necessità di un'azienda che ha un ruolo importante per la Valle d'Aosta. Ora che la pagina è stata voltata, ora che una nuova società ha la possibilità di sviluppare la propria attività verso prospettive future, è necessario riacquisire su questo argomento quella serenità perduta negli anni trascorsi. Troppo spesso, trattando delle problematiche legate alla casa da gioco, sento utilizzare toni che tendono a drammatizzare la situazione e che sembrano più ispirati da una sorta di autolesionismo, piuttosto che da un'effettiva volontà di contribuire in maniera costruttiva al rilancio di questa azienda. Pur nelle difficoltà del recente passato, la casa da gioco si è confermata una risorsa importante per il tessuto economico regionale, ma anche sotto il profilo occupazionale, in particolare per una zona, come quella della media e bassa Valle, che ha già dovuto affrontare contraccolpi dovuti al ridimensionamento di altri comparti produttivi.

L'attività svolta dalla casa da gioco si è tradotta in una fonte di reddito che ha consolidato, nel tempo, l'autonomia finanziaria della nostra Regione. Dei circa 1465 milioni di euro (circa 2840 miliardi di lire) che compongono gli introiti totali degli ultimi dieci anni 1992-2002, una quota pari a circa 900 milioni di euro (circa 1740 miliardi di lire) è entrata nelle casse regionali, mentre la rimanente parte, circa 560 milioni di euro (circa 1100 miliardi di lire), è andata alla casa da gioco per la sua ordinaria gestione. A ciò si aggiungono le positive ricadute sul versante dei posti di lavoro, che superano le 1000 unità: ciò significa occasioni di impiego, ma anche di reddito per le famiglie e riflessi positivi per gli altri settori collegati. Una risorsa che deve poter far sentire il suo peso anche come volano per la qualificazione dell'offerta turistica e culturale del tempo libero, sportiva, per l'intera regione, ma che potrebbe, in futuro, incrementare anche le attività dedicate alla cura della persona e del benessere.

Senza dilungarmi oltremodo, ritengo sia indispensabile svolgere con attenzione e - ripeto - con una ritrovata serenità, l'analisi della situazione presente per programmare le tappe future di questa risorsa così importante per la nostra comunità. Per far questo, è necessario poter contare su risorse umane motivate dall'effettivo raggiungimento di obiettivi anche impegnativi e non solo dall'ordinaria amministrazione. È indispensabile quindi avere idee sospinte dal dinamismo che deriva dalla convinzione di possedere i mezzi adeguati per stare sul mercato. Un mercato che è mutato, al quale si sono affiancati esempi moderni, ma anche spregiudicati.

La situazione economica a livello nazionale non ha certo contribuito a favorire questo tipo di attività. Ricordiamoci che un casinò vende una merce che si chiama "divertimento", merce che in un periodo di crisi economica non è certamente ai primi posti delle priorità della gente. Lo Stato poi ha puntato molto in questi ultimi anni sulla promozione del Lotto e del Super Enalotto; a ciò si aggiunga la diffusione di macchinette automatiche.

Nel momento delle scelte non si può uscire dal contesto in cui si opera: ad esempio, rispetto alla tendenza che vede il settore "slot" in costante preferenza, decidere di puntare solo sulla diffusione di questo settore significherebbe ridurre il livello di professionalità e, soprattutto, anche incidere sui livelli occupazionali. Si tratta dunque di bilanciare la necessità di mercato con le politiche di gestione aziendale, senza dimenticare le funzioni di volano economico e sociale per il contesto in cui la casa da gioco opera. La delicatezza di questo, che è solo uno dei tanti aspetti sul tappeto, ci deve rendere consapevoli della necessità di eliminare i toni della polemica; a fianco degli interessi economici è naturale che se ne aggiungano altri di tipo sociale.

Di fronte a una risorsa come la casa da gioco è indispensabile invece imbastire un costruttivo percorso, che consenta all'azienda di poter contare sulla fiducia nostra e di tutti i Valdostani, ma anche su valide professionalità, per garantire la crescita sui mercati e per affrontare con deciso impulso le occasioni di sviluppo future.

Président - La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Al di là delle sorprendenti e gravi questioni di cui ha parlato ampiamente il Capogruppo Frassy riguardanti la revisione di un bilancio, che dovrebbe essere un atto con una forma, una procedura, una sostanza, già definito, e che ora viene proposto come "rivisto", vorremmo soffermarci anche su altri aspetti che sono stati trattati dal Presidente nelle sue comunicazioni.

Innanzitutto tre componenti del consiglio di amministrazione hanno rimesso il mandato nelle mani del Presidente; e gli altri due? Allora, se questi tre componenti hanno dimostrato una "sensibilità", apprezzata dalla Giunta, gli altri due rispondono ancora a questa maggioranza? Hanno la medesima sensibilità nell'affrontare la questione? Si sono resi conto che forse la pagina è cambiata e che si è passati da una situazione di gestione straordinaria a una "Casino S.p.A." e siamo nelle more di una fase che è piuttosto critica?

Sentivo prima l'intervento del collega Comé, che faceva riferimento alla necessità di accelerare i tempi e le decisioni in merito alla casa da gioco: siamo d'accordo, ma uno di questi due consiglieri di amministrazione risponde alla vostra parte politica! Non ha forse la medesima sensibilità che lei ha poc'anzi manifestato in quest'aula, richiedendo un'accelerazione di tempi e di decisioni sul tema della casa da gioco? E lo stesso vale anche per l'altro consigliere di amministrazione, che risponde alla parte politica della sinistra, dei DS, il quale non mi pare abbia "brillato" per particolari qualità in questo periodo di amministrazione della casa da gioco, anzi, abbiamo visto che si è piuttosto evidenziato quando si trattava di occupare le stanze dell'Hôtel Billia adiacente!

Cosa constatiamo, noi, in questa fase? Che non c'è, ancora una volta, univocità di intenti nello stesso "corpus amministrativo" della casa da gioco, e tale univocità di intenti manca anche nel momento in cui bisognerebbe avere le mani libere per poter impostare una nuova politica aziendale per il Casinò, che sta soffrendo in termini di introiti e di presenze in maniera drammatica!

Vogliamo poi ancora riservare un'osservazione all'operazione di acquisizione degli immobili circostanti la casa da gioco, la cosiddetta "rottura dell'accerchiamento". Dopo un periodo estremamente lungo di consulenze, di approfondimenti in merito ai beni da acquisire e ai valori dei medesimi, abbiamo assistito a un paradossale e inconcepibile "balletto di cifre" sugli stessi valori. Oggi sappiamo - anche per affermazione dell'Assessore Marguerettaz in IV Commissione - che la Giunta ha conferito mandato a Finaosta di individuare concordemente con la controparte un "advisor", per ridefinire beni e valori. Beni e valori che ci sembrava fossero già individuati e definiti; pensavamo che la Giunta - sia la precedente e sia l'attuale - avesse idea di cosa comprare e di che prezzo spendere per poter acquisire questi beni e definire la partita con il gruppo Lefebvre. Evidentemente non è così, le idee sono ancora confuse, anzi la cortina fumogena che avvolge il "Billia" è alquanto densa, e la cosa che ci preoccupa di più è che queste cifre, con il passare del tempo, stanno crescendo: siamo passati dai 58,5 miliardi del 2000 di una società di consulenza romana, nominata da Finaosta, ai 71 milioni di euro odierni, perlomeno abbiamo letto così sugli organi di stampa, dunque più del doppio!

Noi sottolineiamo questa disattenzione, che si sta verificando da parte di chi governa la Regione, nei confronti del problema casinò; disattenzione e lassismo, manifestati anche con il protrarsi di tempi, ormai insopportabile, non solo per la casa da gioco, ma per chi ci lavora e soprattutto per tutta la comunità valdostana, la quale subisce l'assenza di capacità decisionale da parte del Governo regionale.

Invitiamo quindi la "Giunta Perrin", in particolare il Presidente e il super Assessore Marguerettaz, di avere maggiore coscienza e consapevolezza di queste cose, e - perché no? - anche invitare, visto che volete avere le mani libere di agire per il futuro in maniera migliore rispetto al passato, anche gli altri due consiglieri di amministrazione a compiere quel gesto di sensibilità, che i loro colleghi hanno fatto qualche giorno fa!

Presidente - Vorrei solo precisare al collega Frassy che, per l'avvio della procedura di esame di atti amministrativi da parte delle competenti commissioni consiliari, è necessario che i relativi documenti siano corredati da una proposta di deliberazione elaborata dalla Giunta regionale contenente il parere di legittimità rilasciato dal responsabile della struttura competente.

Ho ricevuto ieri la deliberazione in questione con l'atto contenente il bilancio e ho già provveduto ad assegnarlo questa mattina alla competente commissione consiliare; pertanto, credo che già nella mattinata di oggi i commissari della IV Commissione dovranno ricevere l'atto, per avviare la procedura in questione.