Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 157 del 16 ottobre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 157/XII - Ampliamento dell'indagine amministrativa interna sull'attività della Direzione dell'Ufficio stampa della Giunta regionale. (Reiezione di mozione)

Mozione

Preso atto del contenuto della relazione del 6/5/2003 sull'indagine amministrativa interna sul funzionamento e sull'attività della Direzione Ufficio Stampa della Giunta regionale, per gli anni 2000 e 2001, redatta dal Dipartimento Sopraintendenza per i Beni e le Attività Culturali;

Ritenuta l'opportunità che tale indagine vada estesa agli anni immediatamente precedenti;

Creduto infatti che sia compito della Pubblica Amministrazione accertare con trasparenza fatti che hanno generato disagio fra i cittadini e che hanno formato oggetto di inchieste a vari livelli,

il Consiglio regionale

Impegna

la Giunta regionale ad ampliare l'indagine amministrativa interna già svolta, agli anni 1998 e 1999.

F.to: Curtaz - Riccarand - Squarzino Secondina

Président - La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Farei un brevissimo riassunto delle puntate precedenti, per capire come siamo arrivati a questa mozione, cercando di essere il più sintetico possibile, anche perché la questione è stata ripetutamente portata dal nostro gruppo all'attenzione di quest'aula.

La Commissione di indagine amministrativa - nominata a fine 2002 dalla Giunta e coordinata dal Sig. Rubbo, nomina che avvenne ancora con la "Giunta Viérin", uno degli ultimi atti della "Giunta Viérin" dopo che era scoppiato il cosiddetto "affaire Maccari" - alla fine del proprio mandato relazionò anche in ordine alla possibilità che, al di fuori di ogni necessaria formalità, alcuni artisti che avevano fatto delle esposizioni nella nostra Regione avrebbero effettuato delle donazioni non meglio specificate a favore dell'Amministrazione stessa oppure a favore di persone in rapporto con l'Amministrazione. Dietro questa elegante indicazione di "persone in rapporto" con essa, era per chi leggeva la relazione abbastanza agevole intravedere la figura del Capoufficio stampa della Giunta. Questo è tanto vero che, a seguito del deposito e della discussione di quella relazione, la Giunta - e questa volta si trattò della "Giunta Louvin" - dispose una sorta di supplemento di indagine, questa volta non più affidandolo alla precedente commissione, perché ormai quella si era sciolta avendo esaurito il suo compito, ma affidandola a dirigenti regionali del settore, per capire se era fondata o meno l'ipotesi di donazioni avvenute al di fuori di ogni formalità, a favore della Regione stessa o a favore del dirigente. Per incarico della Giunta, questa indagine affidata - ripeto - ai dirigenti che si occupavano della materia, venne limitata a 2 anni: 2000 e 2001. All'esito della relazione, limitata a quei 2 anni, i dirigenti competenti trasmisero la loro documentazione alla Giunta, la quale - ritengo opportunamente - decise di trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica.

In data 10 luglio 2003, con un'interrogazione, prima, e, poi, in data 11 settembre 2003, con un'interpellanza, il nostro gruppo è tornato sul tema per avere dei chiarimenti sulla vicenda. I chiarimenti da noi richiesti riguardavano soprattutto gli ambiti temporali della vicenda: ci chiedevamo perché l'indagine affidata ai dirigenti fu limitata agli anni 2000-2001. In occasione della risposta alla nostra seconda iniziativa, quella dell'interpellanza di settembre, l'Assessore competente ci diede delle giustificazioni che noi abbiamo ritenuto assai deboli. Per meglio chiarire, l'Assessore ci fornì a quell'epoca giustificazioni convincenti per quanto riguarda il periodo posteriore al 2001: si trattava di un problema tecnico che a noi era sfuggito e l'Assessore fu convincente su questo punto, spiegando perché non era stata commissionata l'indagine per il 2002; viceversa, rispetto agli anni precedenti, le argomentazioni che furono presentate in quella sede ci sembrarono inconsistenti e non ci convinsero affatto. In occasione di quella discussione, chiedemmo alla Giunta di riflettere sulle nostre osservazioni e quindi di allargare l'indagine anche agli anni precedenti, cosa che si potrebbe fare rapidamente attraverso una deliberazione di Giunta. Ciò però non è avvenuto; quindi oggi chiediamo al Consiglio - per una questione di trasparenza, per dimostrare, non solo a quest'aula, ma anche all'opinione pubblica che non vi è niente da nascondere - che l'indagine venga allargata ad alcuni anni precedenti.

Voglio subito stoppare un'obiezione che potrebbe essere fatta, vale a dire: "se continuiamo ad andare indietro, questa cosa non finisce più". No, noi abbiamo meditato e quindi abbiamo indicato un termine ragionevole, perché diventa difficile indagare su cose avvenute 7-8 anni fa. Abbiamo quindi chiesto di indagare indietro di almeno 2 anni. Dico questo anche con un po' di logica perché - come già ho avuto modo di dire l'altra volta - con il sistema di limitare il tutto soltanto a 2 anni, sono sfuggite alcune mostre ed esposizioni che avevano suscitato, già al momento della loro organizzazione polemiche, dubbi e perplessità. Ricordo in particolare la mostra dello scultore Cox, che aveva interessato ripetutamente questo Consiglio e sulla quale sono rimasti parecchi dubbi su come si sia svolta e su quale ruolo abbia avuto l'Ufficio stampa della Giunta in quel periodo. Mi sembra una questione di buon senso, affatto accusatoria, una decisione che persegue un'esigenza di trasparenza - che credo sia, in primo luogo, interesse della Giunta - per verificare se quanto è stato accertato nel 2000-2001 si è verificato anche nei 2 anni precedenti. Questo è l'impegno che chiediamo al Consiglio e alla Giunta, anche per evitare che siano altri - in luogo dell'Amministrazione, nel caso in cui questa dimostrasse di non fare chiarezza in casa sua - a dover intervenire e a prendere provvedimenti spiacevoli.

Président - La discussion générale est ouverte.

La parole au Conseiller Borre.

Borre (UV) - Suite à une décision du Gouvernement valdôtain au cours de la dernière législature, avait été formé une commission d'enquête sur l'activité du Bureau de presse de la Région, suite aux faits qui avaient été à l'origine d'une enquête judiciaire, sur lesquels l'Administration voulait mener les approfondissements nécessaires. La commission, composée par des anciens fonctionnaires de la Région, signala au Président de la Région la nécessité de faire des approfondissements sur des éventuels hommages ayant été faits par des artistes à des personnes de l'Administration suite à leur participation à des expositions organisées par la Région dans la période 2000-2001. Sur requête du Président, les bureaux de l'Assessorat ont procédé à une vérification ponctuelle en contactant tous les artistes ayant eu des rapports avec la Région ladite période. Les résultats de cette enquête administrative ont été remis au Président de la Région, qui les a transmis au Procureur de la République en tant qu'actes ayant trait avec les faits faisant objet d'enquête judiciaire. C'est pour ces raisons qu'une recherche était faite par les bureaux; c'est pour ces raisons que la recherche a eu comme repère une période limitée, qui était celle enquêtée; c'est pour ces raisons que la recherche n'a pas pris en charge des périodes autres et différentes.

Or, ce n'est pas la première fois que les collègues de "l'Arc-en-ciel" interviennent sur ce thème, il s'agissait les autres fois de requêtes d'information sur des faits s'étant produits dans l'administration et sur lesquels l'attention des administrateurs devait se porter. Tout en particulier, sur ce cas pendant 2 fois le Président de la Région - M. Louvin d'abord et Perrin ensuite - ont fourni les informations requises. Aujourd'hui M. Curtaz et les autres signataires de la motion reviennent sur la question en demandant de procéder à une enquête sur les années 1998-1999. Je pense que cette requête ne peut pas être prise en compte, parce que cette enquête a été faite sur une période définie non pas par un choix monocratique de quelqu'un, mais tout simplement parce que la "Commission Rubbo" elle-même avait indiqué cette période temporaire.

Il me semble judicieux imaginer que si des éléments concrets et graves pouvaient surgir, il n'y aurait aucun problème à faire des enquêtes sur des faits et des actes méritant d'être éclaircis mais, dans le cas échéant, il n'y a aucune indication, ni aucune situation signalée qui puisse générer une exigence de ce genre. Tout en concordant sur le fait qu'il soit toujours nécessaire faire de la transparence administrative notre devise, alors il nous revient aussi de dire que l'on ne peut pas introduire un principe sur la base duquel toute chose relevant du passé doit être remise en discussion. Je crois que la réflexion que le Conseiller Curtaz a fait soit une réflexion qui me porte à dire cela, on ne peut pas tous les moments aller à l'arrière à regarder ce qui, selon vous, présente des doutes. Nous ne sommes pas préalablement contraires aux procédures qui permettent d'éclaircir des faits et des situations suspectes; il nous semble toutefois qu'il ne faut pas procéder à l'inverse en évoquant le suspect même lorsqu'il n'a pas raison d'exister. A l'heure actuelle, personne, ni par des actes, ni par des dénonces circonstanciées, ni par des constats objectifs, a évoqué des faits, des comportements, des procédures irrégulières liées aux périodes indiquées dans votre motion. Si des faits ayant trait avec ces années devaient être signalés et circonstanciés, il n'y aura aucun problème à suivre votre conseil. Cependant, il me semble, à l'heure actuelle, que votre requête soit faible et sans motivation; de plus, elle risquerait, si accueillie, de créer un précédent sur la base duquel sans des raisons objectives et fortes à chaque moment on pourrait demander d'enquêter tel ou tel autre secteur de l'Administration, sur la base non pas de suspects, non pas d'épreuves, mais sur la base de simples espoirs de prouver quelque chose d'indéfini. Cela aurait, comme vous-mêmes pouvez bien le comprendre, des résultats négatifs sur l'activité même de l'Administration, en engageant le personnel à contrôler ce qui a été fait, plutôt que s'engager sur ce qui doit être fait.

Enfin, je relève qu'une requête générique telle que la vôtre, sans soutien d'épreuves, représente en quelque sorte un manque de confiance envers ceux qui, s'étant occupés de toute cette affaire, n'ont pas à notre connaissance pris aucune mesure sur des faits s'étant produits dans les années 1998-1999. Si dans le futur en sera ainsi et qu'il s'avérera nécessaire de faire des approfondissements, nous serons les premiers à l'exiger mais, sans que nous le demande l'autorité judiciaire, on procédera à effectuer les vérifications nécessaires. Comme je vous l'ai dit, cette fois ces arguments ne fourniraient aucun élément utile, au contraire il me semble un ballon d'essai qui ne ferait que porter de préjugés aux activités courantes du bureau. Voilà donc pourquoi nous nous abstiendrons sur cette motion.

Président - La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Mi vedo costretto ad intervenire perché l'intervento del Consigliere Borre e le sue conclusioni sono fondate su presupposti del tutto errati, quindi cerco nel mio intervento di fargli cambiare idea, perché se è vero quello che ha detto, che siete disposti - se vi sono le condizioni - ad avere dei chiarimenti, io cercherò di dimostrarle che quello che lei ha detto, Consigliere, è del tutto errato e quindi vi sono le condizioni di dare i necessari chiarimenti.

La storia che lei ha fatto è stata corretta fino ad un certo punto, poi ha detto una cosa che è destituita di ogni fondamento, cioè che è stata la "Commissione Rubbo" ad aver deciso di indagare per 3 anni. La decisione di consentire alla "Commissione Rubbo" di indagare per 3 anni l'ha presa la Giunta regionale; ci siamo battuti in quest'aula per ampliare l'indagine agli anni precedenti. Qual era la giustificazione, l'unico motivo che è stato avanzato dalla maggioranza per limitarla a 3 anni? Si disse, con una certa fondatezza, che se la "Commissione Rubbo" avesse dovuto indagare anche nel periodo precedente, non ce l'avrebbe fatta a finire i lavori, perché la "Commissione Rubbo" è entrata in funzione a fine novembre, forse inizi dicembre, sicuramente a Natale - perché anche noi a Natale eravamo con il Consigliere Fiou a fare le riunioni della Commissione speciale -, comunque in quel periodo, e doveva finire i propri lavori prima del periodo elettorale, prima che il Consiglio si sciogliesse. Mi ricordo che il Presidente Viérin allora, di fronte alle nostre contestazioni, sottolineò a più riprese questo dato che, per certi versi, era anche oggettivo; anzi lo affermava quasi venendo incontro alle nostre esigenze: da persona intelligente qual è, nel contraddittorio ci diceva: "guardate che se ai commissari date da indagare su 7-8 anni, questi non ce la fanno a finire i lavori e non avremo niente in mano". Si limitò quindi - con il nostro dissenso, ripeto, perché chiedevamo di allargarla ad un arco temporale maggiore - a 3 anni. Il fatto che la "Commissione Rubbo" abbia limitato la sua indagine a 3 anni quindi non è stata una scelta loro, è stata una scelta imposta dalla Giunta. Le dirò di più: quando la "Commissione Rubbo" si è messa ad indagare su questi fatti, non ha potuto occuparsi solo di 3 anni, ha dovuto andare per forza indietro, perché vi erano dei passaggi amministrativi che l'hanno obbligata ad andare a vedere quali erano le deliberazioni precedenti, l'iter, la procedura che era stata seguita. Noi oggi chiediamo soltanto di indagare relativamente al periodo in cui la "Commissione Rubbo" ha dovuto fare le sue verifiche, sempre che lei si riferisse, quando parlava di "inchiesta", a quella della "Commissione Rubbo", se lei invece si riferiva all'inchiesta di carattere penale - che in questa sede non mi interessa -, allora "andiamo a nozze", perché è chiaro che l'inchiesta penale non riguarda solo quegli anni, ma tutta l'attività. Se quello che dico è vero - penso che sia vero, perché lo potranno confermare anche gli altri commissari, quelli che hanno seguito la cosa -, chiedo al Consiglio di riflettere e di votare questa mozione, perché va incontro a questa esigenza di trasparenza a cui anche il Consigliere Borre faceva riferimento.

Trovo contraddittorio quanto affermato dal Consigliere Borre: "noi faremo se vi saranno le condizioni, senza aspettare che intervenga la Magistratura"; mi dispiace smentirla, perché qui è sempre successo il contrario, l'Amministrazione ha sempre preso dei provvedimenti dopo che è intervenuta la Magistratura e, quando noi abbiamo indicato i problemi, abbiamo posto le questioni, non abbiamo trovato ascolto. Quando lei dice: "ma voi avete dei sospetti"! Dei sospetti su chi? Su chi è indagato? Neanche uno… La "Commissione Rubbo" ha fatto un lavoro ottimo. "Avete dei sospetti su come funzionava l'Ufficio stampa della Regione negli anni precedenti?". Penso proprio di sì, possiamo avere dei sospetti, perché solo un ingenuo potrebbe pensare che, fino al 31 dicembre 1999, tutto funzionava alla perfezione e che dal 1° gennaio 2000 è successo il finimondo.

Mi sembra quindi naturale che si torni indietro per vedere se vi sono altri casi e per capire dove sono finite le opere d'arte. Ci potrebbero essere - cosa che è già venuta fuori - anche delle opere donate alla Regione che la Regione non sa di avere, non sono state inventariate, eccetera; c'è dunque anche questo problema di capire cosa è successo, tant'è che uno dei lavori che hanno fatto coloro che hanno indagato è stato di verificare cosa è inventariato in Regione. Mi sembra che con un po' di buon senso si possa andare in questa direzione, non per scopi accusatori, non siamo in un tribunale, ma perché abbiamo l'esigenza come amministratori di capire. La Giunta nomina una commissione, dice: "State attenti, qui c'è qualcosa che non funziona, noi non abbiamo potuto capire, cercate di capirne di più" e, giustamente, la Giunta decide di farlo per 2 anni. Ora, cerchiamo di capire cosa è successo anche negli anni precedenti! Noi speriamo che tutto si sia concentrato su questi 2 anni e, se è così, siamo contenti che ciò sia avvenuto e se ne prenderà atto. Peraltro non mi sembra un lavoro che distrae chissà quali competenze, se i dirigenti incaricati, invece di indagare su 20 mostre, indagano su 40. Faranno una relazione e poi la Giunta farà le osservazioni che vorrà. Mi sembra che questo debba essere lo spirito positivo e anche costruttivo per mettere l'Amministrazione non di fronte ai fatti compiuti dagli altri, ma in condizione di capire ed eventualmente di assumere i provvedimenti amministrativi di autotutela che vanno opportunamente presi se si conoscono i fatti. I fatti si conoscono se si indaga e se si vogliono conoscere, altrimenti diciamo che non si vogliono conoscere, si mette il sipario su questa vicenda e poi aspettiamo che succeda qualcosa; se non succede niente, meglio per tutti, se succede, non ci sarà più nessuno, men che meno il Consigliere Borre, che potrà dire: "io non sapevo".

Président - La parole au Conseiller Fiou.

Fiou (GV-DS-PSE) - Quando affrontiamo materie di questo tipo, vi è sempre il rischio di introdurre logiche di battaglia politica o fini a sé stesse in occasioni in cui tutta l'Amministrazione sarebbe invece interessata alla chiarezza; sulle commissioni sovente hanno pesato questi atteggiamenti. Va anche detto però che ogni tentativo di fare chiarezza riguardo ad eventuali irregolarità nella gestione della cosa pubblica non può che essere sostenuta.

Il caso che è in esame, e mi riferisco proprio al caso circoscritto di una vicenda specifica di eventuali donazioni irregolari - lo dico così in maniera un po' schematica -, merita attenzione perché è inserito in una vicenda più complessiva, che ha già evidenziato azioni irregolari. Il problema adesso è come si può fare, se vi sono ancora cose da andare a chiarire, come si può andarle a verificare e a chi spetta questo ruolo, altrimenti rischiamo di fare un po' di confusione di ruoli, perché come il Consigliere Curtaz ha giustamente detto: "Questo non è un tribunale". Sovente abbiamo sentito presentare iniziative, sostenere posizioni che sarebbe più logico sentire in altri palazzi. Nel momento in cui mi chiedo "a chi spetta e come", mi pongo il problema: può essere la struttura amministrativa per le vicende amministrative e per conclusioni che spettano all'Amministrazione, oppure la Magistratura. Sono, anche se schematicamente, i 2 soggetti che possono intervenire in queste vicende. Se fosse la struttura - e mi riferisco sempre al caso specifico che è stato posto - mi chiedo come i nostri funzionari possano andare a verificare questioni di donazioni irregolari, quindi avvenute al di fuori di ogni formalità e documento scritto, se non vi sono documentazioni. Mi pare che l'indagine che è stata fatta per il 2001 dagli uffici abbia messo questi notevolmente in imbarazzo, perché quali strumenti avevano per andare a verificare? Sembra che qualche impiegato abbia preso il telefono e telefonato agli artisti: "avete dato qualcosa, non dato…" e qui le risposte sono state le più varie, oppure le non risposte sono state le più varie. Ho messo in evidenza questo, che dico in maniera molto informale, perché non so come è avvenuto, l'ho captato solo da voci; vogliamo riproporre questioni di questo genere anche per andare ad indagare quanto avvenuto negli anni precedenti? Mi sembra molto fatto a spanne, mentre vi sono altre istituzioni che hanno strumenti ben diversi per andare a fare queste verifiche, partendo dai dati che vi sono all'interno dell'Amministrazione. Ripeto: perché o queste cose le facciamo con chiarezza, ma anche con la sicurezza degli strumenti e delle indagini che si vanno a fare, altrimenti rimettiamo in piedi sospetti e non andiamo a verificare veramente ciò che è avvenuto.

Sono voluto intervenire in questo senso, perché mi pare che, visto che la Magistratura - da quello che è stato pubblicato dai giornali - ha già in mano qualcosa relativamente a questa questione delle donazioni, debba essere la Magistratura ad approfondire i fatti anche per gli altri periodi non presi in considerazione da questa indagine informale, che chiamo tale per il modo con cui è stata fatta dall'Amministrazione regionale.

Condivido quanto detto dal Consigliere Curtaz riguardo alla necessità che l'Amministrazione metta in piedi strumenti di autotutela, questa è la vera finalità delle indagini che andiamo a fare. In tal senso approfitto dell'occasione per tentare di rilanciare un impegno, che era stato avviato dalla Commissione di indagine, di andare a verificare come funziona complessivamente la struttura dell'Amministrazione regionale e mettere in atto una serie di strumenti che la commissione ha iniziato a suggerire con un lavoro fatto in un tempo eccessivamente breve, ma che non dovrebbe essere abbandonato proprio perché credo che l'autotutela dell'Amministrazione riguardo a qualche "scheggia impazzita" debba essere presa in seria considerazione.

Président - La parole au Conseiller Salzone.

Salzone (SA) - Intervengo solo per dire che voteremo senz'altro questa mozione, anche perché soprattutto dopo l'ultimo intervento sono sorpreso della posizione dei "Democratici di Sinistra", che sembra quasi voler sminuire un problema che si è creato all'interno del funzionamento dell'Ufficio stampa, per cui credo che l'individuazione di strumenti di autotutela sia per questa Amministrazione assolutamente indispensabile. Laddove vi è la richiesta di una chiarezza soprattutto all'interno dell'Amministrazione, quindi siamo obbligati a doverci tutelare in qualche maniera; mi pare davvero che non vi sia alcuna volontà di andare a toccare personalmente nessuno, ma che sia fondamentale la necessità di tutelarci. Senza ombra di dubbio, pertanto, noi voteremo la mozione in oggetto.

Président - La parole au Conseiller Lattanzi.

Lattanzi (CdL) - La nostra riflessione è molto semplice. Credo che la Procura della Repubblica non si faccia problemi di quantità di anni sui quali sta indagando per verificare eventuali illeciti. Qui stiamo parlando di una commissione amministrativa, che abbiamo richiesto ed ottenuto e che aveva il compito di individuare i processi amministrativi lacunosi, per dare l'opportunità alle commissioni competenti e al Consiglio di procedere ad una riorganizzazione del processo di gestione di certi apparati. L'obiettivo della "Commissione Rubbo" quindi era quello di aiutarci ad evidenziare meccanismi operativi che potrebbero non aver funzionato a dovere. Compito diverso è l'indagine giudiziaria, che non si pone limiti di tempo, che fa quello che deve fare. Noi quindi non siamo contrari ad allargare di 2 anni, concordo con il Consigliere Borre quando dice: "Perché 2 e non 10?", è vero, ma questo potrebbe consentire alla "Commissione Rubbo" di meglio comprendere il funzionamento di quei processi, quindi non siamo contrari ad un allargamento di 2 anni allo spettro di verifica ed analisi dei processi operativi, perché per noi questo è la commissione: un'analisi dei processi operativi che poi dovremmo decidere di migliorare. Per quanto ci riguarda, non vi è problema a votare a favore di un ampliamento dello spettro di analisi di questo processo, perché riteniamo che il significato di questa inchiesta sia di tipo procedurale amministrativo.

Président - La parole au Conseiller La Torre.

La Torre (SA) - La questione è molto delicata e va affrontata con grande serenità e in questo si può apprezzare l'intervento del Consigliere Fiou perché serenamente ha presentato la sua visione dei fatti. Questa visione condivisibile per buona parte del percorso, così come lo ha spiegato, non trae una conclusione, cioè i principi sono corretti: la trasparenza prima di tutto, però dobbiamo da questa considerazione trarre la conseguenza di come arrivare alla conoscenza dei fatti accaduti e quindi poter mettere in piedi quei meccanismi di correzione che lui citava nella sua interpretazione dei fatti. Consigliere Fiou, quindi, credo che un esempio della sua linea di principio potrebbe avvenire proprio oggi sostenendo questa mozione.

Non concordo invece con il Consigliere Borre e non comprendo bene neanche l'intervento, perché per qualche verso il suo intervento, quasi da avvocato della difesa, sembra assegnare per controparte al Consigliere Curtaz il ruolo della pubblica accusa, ma non è così. Credo che il Consigliere Curtaz stia svolgendo il suo lavoro molto serenamente e pacatamente, cioè sono accaduti dei fatti e su questi fatti vorrei solo ricordare che, nel bene o nel male, la "Stella Alpina" è andata all'opposizione. Non dimentichiamoci che questi fatti hanno comportato anche delle conseguenze di tipo politico perché, quando abbiamo fatto la scelta di andare all'opposizione, l'abbiamo fatta sostenendo che volevamo la ricerca della verità e questo non è poco. La richiesta che fa il Consigliere Curtaz quindi dovrebbe essere sostenuta da tutti, qui stiamo parlando della ricerca della verità, né processi, né condanne, e credo che la ricerca della trasparenza non debba preoccupare nessuno, non vi è bisogno di avvocati della difesa! Questa non è un'aula di tribunale, noi dobbiamo solo andare ad accertare cosa è successo, come diceva il Consigliere Fiou, con serenità, per fare in modo che quello che è successo non possa più accadere, mettendo in moto dei meccanismi amministrativi, procedurali, di controllo, perché quello che è accaduto non accada più. Non possiamo pensare che all'interno di questa sala i consiglieri debbano svolgere l'opera o di pubblica accusa o di commissari di polizia; credo che la macchina amministrativa debba avere i suoi meccanismi di autocontrollo che permettano che questi fatti non accadano; per fare questo non bisogna aver paura di ricercare l'origine dei fatti, occorre andare a fondo a questi fatti, capire come il meccanismo ha degenerato, ma molto serenamente. Non spetta a noi dare dei giudizi, spetta a noi capire come stanno le cose, perché è il nostro lavoro, tanto più come Consiglieri della minoranza. Come "Stella Alpina" lo chiedevamo con forza fino al punto di uscire dalla maggioranza quando eravamo in maggioranza, oggi con coerenza crediamo sia doveroso sostenere la posizione del Consigliere Curtaz, che non è la pubblica accusa all'interno di quest'aula, perché riteniamo che l'enunciazione di principi, che lei ha fatto oggi, Consigliere Fiou, condivisibili, debba essere sostenuta nei fatti votando la mozione del Consigliere Curtaz, che facciamo nostra, come ha detto il nostro Capogruppo.

Président - S'il n'y a pas d'autres conseillers qui souhaitent intervenir, je ferme la discussion générale.

La parole au Président de la Région, Perrin.

Perrin (UV) - Ce n'est que pour apporter quelques précisions.

Sur la question dont on discute, il y a une enquête de la Magistrature, qui peut se servir de toute la documentation que le Gouvernement régional lui a transmise et, justement, la Magistrature doit faire son travail.

Je voudrais revenir à une réflexion que M. Curtaz a fait, que je partage. C'est vrai que l'enquête n'a pas été limitée, car justement il a fallu aller à l'origine de certains actes; donc, il y a déjà eu un examen général des aspects qui étaient mis sous contrôle et par conséquent les enquêteurs et aussi la commission ont été mis dans la condition de se faire une idée plus générale de ce qui s'est passé. Ce n'est pas donc qu'on s'est fermés à une période temporaire stricte.

Je partage les souhaits de M. Fiou, qui a présidé la commission et donc a eu l'occasion avec les commissaires de vérifier aussi les faiblesses de l'Administration face à certains contrôles et à la vérification de la linéarité de certains actes administratifs. Je crois que là il y a quand même un engagement général, qui n'est pas seulement un engagement sur les papiers de cette majorité et de ce Gouvernement: nous avons introduit et nous sommes en train d'introduire un contrôle de gestion, nous sommes en train même en ce moment, dans la formation des dirigeants, à préparer des cours spécifiques, afin qu'il y ait une attention particulière à la régularité administrative. Nous sommes donc en train de travailler dans cette direction, c'est un engagement qu'on a pris, sur lequel le Gouvernement et la majorité et tout ce Conseil sont intéressés. Là je peux, au nom de la majorité, m'engager à suivre davantage ce processus, afin de garantir absolument la linéarité de l'Administration: nous sommes d'accord sur le processus d'autotutelle de cette Administration.

Je ne vois pas en ce moment la nécessité d'aller rouvrir une commission spécifique pour des années passées, qui ont déjà fait l'objet d'une analyse, pour des actes qui ont eu origine en ces mêmes années et cela pour les difficultés pratiques de la part de l'Administration de faire des enquêtes spécifiques parce qu'on n'a pas ni la structure, ni le pouvoir de le faire. Après ces considérations, je déclare, comme l'a déjà fait mon Chef de groupe, aussi au nom du Gouvernement, que nous nous abstiendrons sur cette motion.

Président - La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Approfitto del Regolamento che mi consente come proponente di avere l'ultima parola, prima delle dichiarazioni di voto, per replicare brevemente sia al Presidente Perrin, sia al Consigliere Fiou, avendolo già fatto al Consigliere Borre.

Il Presidente Perrin, anche lui come in parte il Consigliere Borre, dà una risposta basata su un errore madornale: prendendo spunto del fatto che ho detto che la Commissione di indagine amministrativa, quella promossa dalla "Giunta Viérin", giocoforza ha dovuto andare indietro per audizzare gli atti del 2000-2001-2002, lei dice che il lavoro di indagine per gli anni precedenti è già stato fatto. Non è vero niente, perché stiamo parlando di due cose diverse! Una è il lavoro generale fatto dalla Commissione di indagine amministrativa nominata dalla "Giunta Viérin", l'altra invece è l'indagine dei dirigenti sulle opere d'arte, che è quello che chiediamo. Non chiediamo altre commissioni, chiediamo che i dirigenti vadano 2 anni indietro, è una cosa banale quella che chiediamo, che mai è stata fatta. Questo è tanto vero, cioè che i dirigenti non sono andati indietro, neanche in senso logico, che la mostra Cox, che è quella più importante di questa vicenda, fatta nel 2000, non compare perché è stata messa in piedi nel 1999. Non hanno fatto quindi neanche questo passaggio logico di dire: "Questa mostra è stata fatta nel 2000, però andiamo ad analizzare il 1999 perché è stata deliberata in quell'anno". I dirigenti infatti si sono limitati strettamente a quanto deliberato nel 2000-2001. Difatti sono pochissime le mostre prese in considerazione, mancano tutte quelle più importanti.

Voi continuate a dire che non è strettamente necessario allargare l'indagine, infatti stiamo parlando di opportunità per ragioni di maggiore trasparenza, perché poi non sia qualcun altro che debba intervenire. A meno che non si voglia, come il Consigliere Fiou, far intervenire altri. Questa è una tesi legittima, contraddittoria rispetto a quello che è stato detto da altri, ma legittima. Dice Fiou: "noi quello che abbiamo potuto lo abbiamo fatto, il resto lo faccia la Magistratura". Personalmente non sono d'accordo, perché poi il Consigliere Fiou, che è persona intelligente, motiva questa cosa dicendo: "gli strumenti qui sono inadeguati, mentre la Magistratura ha tutti gli strumenti che vuole". Sì, lo capisco anch'io che sono inadeguati, però questa valutazione mi sembra un po' insidiosa, perché se facciamo questo ragionamento, allora vale per tutto e non facciamo più niente, lasciamo che facciano gli altri! Se gli strumenti sono inadeguati, studiamone altri, li scelga la Giunta; non abbiamo preparato una mozione per dire si faccia così o cosà, non vi sono certezze… non lo so, troviamo altri strumenti, in questo lasciamo piena libertà alla Giunta.

Noi, peraltro - lo ricordo ai Consiglieri di maggioranza che sono intervenuti -, non pretendiamo che sia una commissione consiliare a fare questo lavoro: chiediamo alla Giunta che lo faccia attraverso i dirigenti, che ci facciano una relazioncina. Non stiamo chiedendo di riaprire chissà quali casi, niente di tutto questo!

Trovo veramente ridicolo… che siate voi a politicizzare la vicenda e a mettere dei muri a una richiesta di chiarimento! Qui non vi è nessuno che accusa e nessuno che deve difendere, noi chiediamo solo che sia fatta chiarezza; comunque una certa chiarezza alla fine di questo dibattito viene fatta, perché vi sarà chi vuole avere maggiore trasparenza e vuole avere dei dati anche in riferimento ad altri anni, altri che non lo ritengono necessario. Benissimo, ne prenderemo atto.

Président - La parole au Conseiller Pastoret.

Pastoret (UV) - Pour déclaration d'intention, qui doit partir d'une considération de caractère général. Il me semble que ce thème a été un peu envenimé dans le passé et risque de le redevenir à nouveau à présent. Je ne cache pas que j'interviens avec un certain malaise, ayant été touché en quelque sorte dans ma qualité de responsable d'un secteur, qui avait été effleuré un peu par toute une série de suspects que j'estime hors lieu, je disais touché par des suspects que je considère injustes aussi à la lumière des faits qui se sont produits par la suite et qui ont démontré tout cela. Je le disais, des suspects qui ont touché ma personne et mon honneur, avec des reflex qui ont blessé encore ma personne, mes proches et mon activité d'administrateur, qui ont d'ailleurs eu des effets négatifs, parce que cela s'est produit encore au cours de la campagne électorale, en touchant encore une fois ma personne. J'ai vécu pendant des mois dans un climat de suspect, tout particulièrement au mois de décembre de l'année 2002 - quelques journalistes qui sont en haut pourrait le dire - j'ai reçu des coup de téléphone pour vérifier si je n'étais pas en état d'arrestation, comme dans l'opinion publique se disait, à cause d'un climat qui était un peu exalté.

Je pense alors que nous avons la nécessité de remettre un peu le pendule à l'heure et de faire une discussion franche et, au cours de cette discussion franche, je voudrais, si vous me le permettez, essayer de rétablir aussi l'honneur des personnes qui ont collaboré et qui travaillent encore dans l'Assessorat, qui elles aussi ont été touchées par des suspects sans n'y être pour rien; des employés qui ont travaillé et travaillent dans le secteur des expositions avec un dévouement, un esprit de service et d'honnêteté auquel moi personnellement je veux, en profitant de ces quelques minutes, rendre honneur.

Je veux d'ailleurs encore venir sur les thèmes qui ont été évoqués, parce que, si d'un côté la motion qui a été présentée par les collègues de "l'Arc-en-ciel" pouvait être discutée sur le plan de l'opportunité, en suivant ce débat, je me rends compte que ce n'est plus seulement une question d'opportunité, il s'agit seulement d'une question d'arguments forts. M. La Torre nous le dit très bien: il remet en cause des questions politiques qui ont eu trait à l'avis de ce Conseil et d'une part de la majorité, de le mettre à l'opposition ou non. D'un côté, ce que vous dites - ne rejoint pas les intentions de M. Curtaz alors qu'il présente cette motion, pour ouvrir un débat politique sur ce thème. Faisons-le, mais n'employons pas le "cheval de Troie" d'une motion pour aller vérifier aussi d'autres circonstances de caractère administratif pour ouvrir un débat qui a d'autres objectifs!

Personnellement, je dois rejoindre les thèses de M. Borre, les collègues de "l'Arc-en-ciel" ont présenté leur motion et le Conseiller Curtaz habilement a présenté toute une série d'éléments qui devraient nous pousser vers l'approbation de cette motion. Je pense que M. Curtaz n'est pas quelqu'un qui veut alimenter des suspects gratuits, je dois quand même lui dire que cette obstination dans cette requête risque d'engendrer cette doute et alors ce serait bien d'éclaircir cet élément. Je concorde avec le Conseiller Borre: on ne peut pas mettre en examen toutes les périodes d'activité de l'Administration; M. Curtaz avait dit, qu'il stopperait l'observation: "on l'a déjà fait", mais je pense qu'il faut revenir un peu aux éléments importants. Vous avez dit, M. Curtaz, que M. Borre est intervenu sur des "presupposti del tutto errati", que la "Commission Rubbo" avait une période sur laquelle travailler, mais elle, ne s'est pas limitée à examiner cette période, elle était revenue sur le passé et pas seulement la "Commission Rubbo", mais aussi la "Commission Fiou" a eu des éléments se référant au passé, donc je pense que les commissaires se seront interrogés sur ces éléments. Je voudrais aussi rappeler que, d'après les nouvelles que nous avons, l'enquête de la Magistrature ne s'est pas limitée à prendre en examen une période réduite, parce qu'un délit est toujours un délit à n'importe quelle époque il a été commis. Si des éléments existent, donc je trouve drôle qu'à l'heure actuelle aucune requête de ce genre ait été avancée par le sujet qui est légitimé à faire ce type d'approfondissement.

Je voudrais dire que, tout en revenant sur la déclaration d'intention du Président de la Région et de M. Borre, je m'abstiendrai sur cette motion. Je ne trouverais pas scandaleux que l'on puisse dans le futur examiner ces éléments, mais avec l'attention à ne pas penser que cette recherche devrait refaire un travail que d'autres ont déjà fait et dont les résultats ne se sont pas produits. Je ne voudrais pas que les commissions servent plutôt à alimenter des climats de suspect et à rechercher quelque chose de drôle que non pas pour rejoindre les résultats qu'ils se fixent.

La Magistrature, à l'heure actuelle, a atteint des résultats, ne sont pas arrivées d'ultérieures nouvelles, je pense qu'elle aurait demandé d'avoir copie, séquestration, et mise en examen des actes, des personnes, et cetera, puisque cela n'est pas arrivé, je reviens à la thèse de M. Fiou. Cela n'est pas arrivé. Veut on faire un examen de caractère administratif? Mais c'est un devoir des fonctionnaires de le faire. Toujours! Attention, ainsi faisant nous mettons aussi en discussion le sens éthique de nos fonctionnaires. Il est vrai qu'il y a eu parfois des éléments qui l'ont mis en discussion mais attention à ne pas mettre dans un sac commun tous les fonctionnaires de notre Administration. C'est pour cela que je renouvelle mon intention de m'abstenir avec mes collègues de "l'Union Valdôtaine" sur cette motion.

Président - La parole au Conseiller Lattanzi.

Lattanzi (CdL) - Quando ho visto questa mozione, ho avuto il sospetto che sarebbe stata "tirata" da più parti, perché è il gioco della politica e perché vi sono sensibilità politiche diverse, perché ognuno su questa mozione persegue obiettivi anche diversi. Non mi stupisce sentire che qualcuno su questa mozione carica il peso da 90 di tipo politico, come ho sentito fare; non mi stupisce la richiesta logica di chi dice: "se stiamo analizzando un processo amministrativo che non ha funzionato…", collega Pastoret, perché è vero che i dirigenti tutti i giorni devono controllare, ma sembra che non abbiano controllato.

È vero che, per quanto ci riguarda, questa mozione non fa altro che allargare lo spettro di analisi di un processo che forse non ha funzionato come avrebbe dovuto e che, indipendentemente dall'inchiesta della Magistratura, che, come lei ha giustamente ripetuto, non ha limiti per quanto riguarda il dolo, ha obiettivi diversi. Ricordo che questa inchiesta fu accettata anche da voi, anzi l'allora Presidente Viérin ne fu uno dei promotori perché accettò di non lasciare nulla di intentato per quanto riguarda l'analisi della trasparenza degli atti. È vero che questa mozione tratta un argomento che ha avuto un pesantissimo risvolto politico, ma anche umano, visto che persone sono state in prigione; è stata una vicenda che ha creato una serie di danni di tipo politico e umano. Se posso però esprimere un pensiero, quello che mi stupisce è che "l'Union" oggi non prosegua in quella strada di apertura a quella che può essere una verifica di un processo amministrativo, che sembra non abbia funzionato. L'astensione è più inspiegabile dell'accettazione, che era comprensibile, della Giunta precedente, che ha detto: "La commissione la facciamo subito, analizziamo tutti i dati, se qualcosa nel processo amministrativo non ha funzionato e potrebbe ancora non funzionare, perché è questo il problema, dobbiamo politicamente e amministrativamente intervenire affinché i dirigenti che devono controllare facciano quello che devono fare".

Pur comprendendo che questa è una mozione che può essere "tirata" da tutte le parti, per quanto ci riguarda, rimane una richiesta di un allargamento amministrativo di approfondimento, rimane la non opposizione affinché un gruppo di dirigenti possa analizzare gli ulteriori 2 anni indietro.

Il collega Curtaz ha citato la manifestazione Cox, che è avvenuta nel 2000, ma, per quanto riguarda tutti gli aspetti amministrativi, aveva dei risvolti antecedenti, quindi nel 1999, ma guardiamo per quella di Cox tutto quello che non ha funzionato dal 1998 fino al 2003… non è questo però il problema: il problema è identificare come funziona l'Amministrazione oggi nei vari settori, quello che è migliorabile e giungere all'opportunità di migliorare questo processo. Per cui, se mi permettete, vi state "incartando" da soli, perché l'astensione è meno motivata di un voto favorevole, perché lascia dubbi, rileva come qualcuno "dell'Union" vive questa cosa come un attacco "all'Union" o personale, cosa che non è. Noi dobbiamo andare a vedere l'amministrazione come funziona quindi, per quanto ci riguarda, il nostro voto rimane favorevole, con l'amarezza di non vedere la stessa convinzione e voglia di trasparenza e di miglioramento che aveva espresso la Giunta precedente.

Président - La parole au Conseiller Fiou.

Fiou (GV-DS-PSE) - Era inevitabile che una mozione di questo genere riaprisse una discussione politica, perché sono stati ripresi avvenimenti che hanno rappresentato uno "strappo" per questa Amministrazione. Vorrei però sottolineare solo un fatto, cioè che gli interventi effettuati hanno dato a questa occasione un valore più generale: è stata citata la trasparenza, chi non è d'accordo su questa mozione è perché si dovrebbe essere contro la trasparenza o cose del genere. Anche il mio intervento - ho fatto un tentativo modesto di riportare la discussione nel merito della mozione e di ciò che chiede - è stato definito contraddittorio, perché, dopo aver "fatto le filosofie", si dice che non dà una soluzione. No, io ho tentato di dare una soluzione che ribadisco: l'Amministrazione, se andasse avanti con quanto proposto dalla mozione… che non mi spaventa perché, da un punto di vista dei meccanismi dell'amministrazione, al massimo evidenzierebbe un caso in più rispetto a quello che abbiamo visto, che è andato in Magistratura e che ha fatto mettere in moto iniziative di correzione dal punto di vista dell'organizzazione, che si stanno affrontando… quindi mi chiedo se a questo punto quanto viene sollecitato voglia ancora una volta andare a colpire i soggetti che già sono in ballo in queste vicende oppure rilanciare tutto il discorso. Perché all'Amministrazione se le riuscisse di scoprire ancora che uno ha portato a casa un quadro che un pittore gli ha regalato… intanto non lo vede negli atti, ma lo saprebbe in maniera informale magari da un contatto o da una telefonata, con il valore che ha, ma non sposterebbe di un millimetro il dovere dell'Amministrazione di andare a valutare i meccanismi - compito che le spetta - in grado di evitare questi interventi irregolari.

Quello che mi interessa, e che era il significato del mio precedente intervento, però è proprio l'inadeguatezza di chi va a verificare queste cose, perché un funzionario può, sentendo gli impiegati, andando a verificare i documenti, fare un'indagine amministrativa; se esce da questo, si sostituisce al poliziotto. Mi metto nei panni del funzionario che si mette a telefonare all'artista: "ma tu hai regalato?", "ma ti è stato chiesto?", eccetera? Questa è un'indagine che va fuori dall'azione amministrativa, per questo continuo a sottolineare che è giusto che venga fatto, ma lasciamola fare a chi ha questo ruolo ed è in qualche modo deputato.

Président - La parole au Conseiller La Torre.

La Torre (SA) - Ringrazio il Consigliere Fiou che ha voluto accettare il dibattito, quindi per questo suo intervento.

È difficile… e hanno ragione i colleghi che sono intervenuti dicendo che è difficile capire questa chiusura, innanzitutto perché credo che vi sia una volontà precisa di non trasformare la questione in un atto politico, quello che è stato è stato per quanto riguarda la politica. Questo per quanto concerne la politica, credo invece che sia un dovere di amministratori accertare quello che è accaduto realmente sotto un profilo amministrativo dei fatti che hanno coinvolto la Regione. Ritengo quindi che sia, al contrario, non mettere in discussione la fiducia ai funzionari o ai dirigenti, ma riconoscere ai funzionari e ai dirigenti una grande fiducia e un senso etico nell'affrontare… proprio per dare delle risposte su delle ombre che possono essere state gettate sul loro operato, in quanto non è giusto che vi siano questi dubbi e queste incertezze… l'opportunità - così come era stato concesso nell'altra legislatura alla "Commissione Rubbo" di approfondire per 2 anni l'arretrato - di fare chiarezza anche su altre cose che sono lì…

Non credo che si possa oggi fare il ragionamento - che è tanto di moda in Italia in questo momento - del condono; qui non si fanno condoni, non si può mettere una pietra tombale e dire che da oggi siamo tutti per la trasparenza! Non è questo il problema! La trasparenza, che non vuole essere un atto di accusa all'interno di quest'aula, ma solo un accertamento della verità, va a difendere la dignità di tutti quelli che lavorano all'interno di questo Consiglio e qui riprendo l'intervento del Consigliere Pastoret perché il suo stato d'animo è molto comprensibile. Lei provi a pensare allo stato di animo di chi è già stato in galera, lo stato d'animo sarà più forte del suo, no? In fin dei conti lei stesso non si pone una domanda, che io mi porrei: "ma io ero Assessore in quell'Assessorato, com'è che sono successe delle cose che mi sono sfuggite?" Sarei curioso di saperlo e di capirlo, proprio perché non ho responsabilità. Come all'interno di un apparato amministrativo possono accadere dei fatti, di cui non sappiamo la rilevanza penale - e a me non interessa perché questa non è un'aula di tribunale, sto parlando di procedure amministrative -, come possono questi controlli amministrativi incepparsi, deviare o essere modificati? È semplicemente questo.

Quest'aula, nel momento in cui il Consigliere Curtaz ottenesse il voto favorevole alla sua mozione, non se ne deve più interessare, consegna alla parte amministrativa quella che è una ricerca che non deve essere di tipo poliziesco, e qui il Consigliere Fiou ha ragione quando dice che adesso il funzionario deve fare il commissario di polizia, no, ma semplicemente sugli atti e sulle procedure delle varie mostre, se queste procedure hanno seguito l'iter previsto o se in qualcosa hanno deviato, ma senza andare a ricercare gli aspetti di tipo penale, se poi emergono, è evidente che possono anche essere segnalati, ma non è quella la ricerca. Credo che sia un dovere da parte nostra, anche nei confronti delle persone che hanno vissuto sulla loro pelle questa questione, la chiarezza è fondamentale; non si può mettere una pietra tombale, cioè dire: "siamo tutti per la trasparenza, condono, pietra tombale su tutto quello che c'è stato nel passato, che non ci interessa". Mi sembra una cosa poco comprensibile, quindi ribadisco il nostro voto favorevole e ringrazio per il dibattito che vi è stato, almeno non vi siete sottratti. La conclusione certamente non è quella che ci piace.

Si dà atto che dalle ore 11,11 presiede il Vicepresidente Lanièce e che alle ore 11,14 riassume la presidenza il Presidente Perron.

Presidente - La parola al Consigliere Borre.

Borre (UV) - Intervengo semplicemente per dire che non condivido per niente la filosofia che chi si astiene vuole nascondere la verità e solo chi porta avanti mozioni e interpellanze è per scoprire la verità, e neanche il fatto di sensibilità diverse! Direi che qui è coerenza di una maggioranza, che ha nominato una commissione, la "Commissione Rubbo", che ha portato i suoi elementi alla "Commissione Fiou"; quest'ultima ha dato delle indicazioni alla Giunta e il Presidente ha detto che quelle indicazioni verranno attuate in tempi brevi. Se non vi è quindi la ricerca di andare a trovare qualcuno che ha un quadro a casa… in questa mozione qual è… se è quella di cambiare il sistema e di un controllo, ce l'avete la garanzia, vi è stata data la garanzia. La "Commissione Fiou" ha portato gli elementi, per dire qual era il tipo di organizzazione che doveva essere messo in atto, la Giunta ha preso questo impegno, cosa vogliamo andare indietro a rivangare? Se vi sono delle certezze, Consigliere Curtaz, che qualcosa non ha funzionato, denunciatele qui, non in Pretura - e qui sono d'accordo con lei nel dire che non dobbiamo andare in tribunale, perché è da poco tempo che le aule dei Consigli comunali e regionali si stanno trasformando in succursali di tribunale -, quindi chiedo che questo non avvenga, ma se avete qualche dubbio con dei fatti precisi, se ne discute. Lei ha detto che non ne vuole parlare in commissione consiliare, ma è sbagliato, perché chiedere alla Giunta che metta 2 o 3 dirigenti al telefono a chiedere informazioni, mi sembra una cosa di un rilievo basso. Abbiamo invece la possibilità di far lavorare le commissioni consiliari, se credete che vi sia qualcosa che non funziona. Vi garantisco che non abbiamo alcuna voglia di nascondere i fatti!

Président - Je soumets au vote la motion dont à l'objet 39:

Conseillers présents: 33

Votants: 12

Pour: 12

Abstentions: 21 (Borre, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Ferraris, Fey, Fiou, Fosson, Isabellon, Maquignaz, Marguerettaz, Nicco, Pastoret, Perrin, Perron, Praduroux, Rini, Sandri, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Laurent)

Le Conseil n'approuve pas.