Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 139 del 15 ottobre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 139/XII - Eventuale integrazione del Fondo regionale per l'abitazione. (Interpellanza)

Interpellanza

Venuti a conoscenza dagli organi d'informazione che nel testo della Finanziaria 2004 vi è la proposta di ridurre sostanzialmente il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione;

Preso atto che l'Amministrazione regionale, riconoscendo l'esiguità del Fondo stesso, ha predisposto già da alcuni anni un'integrazione a tale contributo attingendo dal fondo regionale per l'abitazione, istituito con la legge regionale n. 36 del 1998;

Sottolineato che nella nostra Regione per l'anno 2003 le domande per la concessione di contributi per l'affitto, aventi i requisiti previsti, sono state circa 500;

Tenuto conto che gli affitti, soprattutto ad Aosta, incidono in maniera sempre più elevata sui redditi delle famiglie;

I sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per sapere:

1. gli intendimenti in merito a tale problematica;

2. se è già stata studiata e valutata l'opportunità di integrare il Fondo regionale per l'abitazione.

F.to: Salzone - Lanièce

Président - La parole au Conseiller Salzone.

Salzone (SA) - I nostri Parlamentari ci hanno confermato delle disposizioni della finanziaria del 2004 in cui si riduce il contributo del Fondo nazionale per il sostegno all'accesso e alle abitazioni in locazione. Questo è un fatto per noi molto grave, anche perché va a colpire ancora una volta il ceto sociale meno abbiente. Persone che stanno nella fascia tra coloro che non possono avere un alloggio di edilizia pubblica e quelli che non lo possono comprare. Questo fondo nazionale che deriva dalla legge n. 431 è un fondo che dà un sostegno all'affitto, e che cerca di sopperire alla mancanza di alloggi sul territorio.

La Regione stessa negli anni passati, dal 1998 in avanti, ha predisposto delle integrazioni al contributo nazionale con un fondo regionale che deriva dalla legge n. 36; ricordo solo che questi fondi arrivano da enti come l'ARER o i comuni, che stanziano una parte dell'affitto, lo 0,50… non più? La legge n. 36 comunque dice questo, sono questi i finanziamenti e poi vi era una parte residua molto piccola - era questa la mia sollecitazione - che veniva versata dalla Regione: so che la Regione versava circa 100 milioni di vecchie lire annue ad integrare questo fondo, quindi una cosa molto irrisoria. Tenuto conto che vi è anche qui in Valle questo problema degli affitti molto cari, volevamo sapere gli intendimenti dell'Assessore, anche se abbiamo saputo dagli organi di stampa che vi è una predisposizione, e questo mi fa molto piacere, nei confronti di questa richiesta.

Président - La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.

Cerise (UV) - Voglio anzitutto ringraziare gli interpellanti che mi consentono di dare questa comunicazione, peraltro molto attesa da parte di fasce sociali interessate e coinvolte da questo problema.

Voglio ricordare che l'Assessorato del territorio, ambiente, opere pubbliche, a partire dall'anno 2000, ha continuato ad emanare il relativo bando di concorso per l'accesso ai contributi previsti dalla legge n. 431/1998. Inizialmente i fondi provenienti dallo Stato consentivano una copertura di circa il 70% del fabbisogno finanziario necessario per l'integrale soddisfacimento delle istanze; vi è stata poi via via una riduzione, per cui si è dovuto fare fronte con un'integrazione con fondi regionali. Nel corso degli anni il numero dei richiedenti è aumentato, mentre i fondi statali - ripeto - sono andati via via calando. Già nell'anno 2001 si è ritenuto opportuno incrementare le risorse statali e la Regione è intervenuta con un finanziamento aggiuntivo di euro 117.017; l'anno seguente, nel 2002, i fondi regionali sono stati di euro 170.981.

In occasione del bando emanato per l'anno in corso, le istanze raccolte sono state circa 500, quindi 130 domande in più rispetto al 2000; questo significa un aumento di questa problematica. Abbiamo appreso che lo Stato avrebbe intenzione di ridurre questi finanziamenti, questo non comporta necessariamente la rinuncia da parte dell'Amministrazione a fornire una risposta alle crescenti richieste dei cittadini volte ad ottenere un aiuto economico nel sostegno della spesa per l'affitto. È una scelta che consente di diminuire le istanze volte all'edilizia popolare, che altrimenti resterebbe l'unica risposta alle esigenze abitative delle fasce deboli. Seguendo questa linea, il problema della consistenza dei fondi statali impone la necessità di continuare a esercitare una pressione, assieme alle altre regioni, nei confronti dello Stato affinché venga assicurata una quota che sia almeno congrua rispetto alle necessità che si rilevano nel Paese.

Per l'anno 2003 si provvederà ad integrare la dotazione statale con i fondi necessari quando si conoscerà l'esatto ammontare del fabbisogno contributivo, come avvenuto in precedenza, cosa che avverrà verso la fine dell'anno. Voglio ricordare che il bando di concorso si è chiuso a settembre e il termine dell'istruttoria è fissato per la fine dell'anno. Si tratta di contributi che vengono dati quasi "ad personam" perché bisogna di volta in volta vedere la correlazione fra reddito e spese di affitto. Per il predetto bando la disponibilità dello Stato era di euro 268.993, però dobbiamo segnalare che materialmente, ad oggi, lo Stato ha mandato solo una parte - euro 52.277 - della somma complessiva e vi sono delle incertezze sull'attribuzione della rimanenza, comunque la Regione, per quella che sarà la sua parte, impegnerà le somme necessarie.

Per l'anno 2004 destineremo 300.000 euro per il Fondo regionale per l'abitazione, che per circa 200.000 euro potrà essere destinato ad integrazione dei fondi statali, come avvenuto per il bando emanato nell'anno 2002; quindi, guardando le proiezioni degli anni passati, considerato che nel 2002 sono stati integrati 170.000 euro e che ci potrà essere una lievitazione di altri 10-15.000 euro, è legittimo pensare che con 200.000 euro per il 2004 dovremo poter far fronte alla spesa. Le richieste relative al fondo regionale, contributi rivolti prevalentemente a soggetti assegnatari di alloggi popolari o collocati nelle vigenti graduatorie per l'assegnazione di alloggi popolari per la copertura delle spese condominiali e degli affitti, se il soggetto dimostra di trovarsi in particolari situazioni di difficoltà, sono sempre state integralmente soddisfatte. Per l'anno 2004 sono stati previsti in bilancio 300.000 euro, come dicevo, che saranno utilizzati sia per soddisfare le richieste relative al Fondo regionale per l'abitazione, che ad integrazione dei fondi statali a disposizione per il bando appena concluso, come avvenuto per il bando emanato nell'anno 2002.

La spesa per il fondo regionale ammonta generalmente a euro 100.000 l'anno, pertanto i restanti 200.000 euro, come ho detto prima, potranno essere destinati al fondo nazionale. Credo che questa sia una risposta rassicurante rispetto alle attese del Consigliere Salzone.

Président - La parole au Conseiller Salzone.

Salzone (SA) - La ringrazio, Assessore.

Sulla disponibilità non avevo dubbi, perché già avevo letto in alcune sue interviste ai giornali della sua disponibilità, anche perché credo sia un problema facilmente comprensibile: ridurre questo tipo di finanziamento mi parrebbe davvero troppo, soprattutto in questo momento particolare, dove vi è questa particolare esigenza. Dai dati che mi ha fornito, la trovo un po' tirchio, non è che facciamo quel grandissimo sforzo; sa perché le dico questo? Perché qui volevo introdurle un altro argomento. L'Ufficio del territorio ha raccolto circa 500 domande nel 2003, che andranno in pagamento nel 2004, se non ho capito male. Le riapro un problema che avevo già posto anni fa: la legge n. 431, quindi il fondo nazionale e non quello regionale, stabiliva che questo tipo di finanziamento doveva essere dislocato ai diversi comuni dove vi è l'edilizia economica popolare, quindi non è un problema che ha affrontato lei. Vista la crescita di domande, le chiederei di valutare questa possibilità, perché la legge n. 431 era addirittura vincolante, perché diceva: "Le regioni provvedono alla ripartizione fra i comuni delle risorse ad esse attribuite ai sensi dell'articolo 5…" - eccetera - "… le disponibilità dei comuni a concorrere con proprie risorse alla realizzazione di interventi di questo tipo". Le dico questo perché ho la sensazione che, per esempio, il Comune di Aosta o i comuni della bassa Valle, dove vi è edilizia economica popolare, avrebbero tutto l'interesse a farsi bandi propri per dare questo tipo di contributi, ma sa perché glielo dico? Perché, a mio avviso, vi sono ancora oggi troppe persone che non sanno che vi è la possibilità di accedere a questo contributo a sostegno dell'affitto. Non voglio enfatizzare troppo le cifre, ma sono convinto che la gente che sta dentro questi parametri sia molta di più. Non lo so, glielo dico, nella sua programmazione futura se vuole verificarla questa cosa… perché non capisco come i comuni non abbiano interesse a gestirla. Immagino il Comune di Pont-Saint-Martin, per citare un nome, che si fa il suo bel bando, sa che vi sono dei contributi statali - naturalmente aiutati dai fondi regionali - che possono dare ai propri cittadini, quindi possono gestirsi la cosa, ma pensi al Comune di Aosta…

(interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)

… no, guardi, Assessore, non lo sanno, ho la sensazione che non lo sanno, ma questa è una cosa che non ha affrontato lei; io le dico che non lo sanno, mi creda, non lo sanno né i sindaci e non lo sanno neanche i cittadini, questo è il problema!

Perché le ho detto, scherzando, che è tirchio? Perché sono convinto che vi è bisogno di uno sforzo maggiore, perché questo ci consentirà - come è stato ben detto in altre sedi - di spostarci da quel problema che ci vede condizionati a dover costruire alloggi a tutti i costi. Ora, su questo argomento avrò poi altri momenti per spiegare qual è la mia idea, ma questo contributo sull'affitto calmiera in modo particolare questa fascia di reddito, che è una fascia di reddito che non può né accedere agli alloggi di edilizia pubblica, né può comprarsi l'alloggio.

Le dico un'ultima cosa. Le sembrerà paradossale, però le do un dato anche negativo a proposito di contributi sull'affitto: vi sono paesi che ci hanno pensato prima di noi, nel nord Europa, come Francia e Germania e, del resto, si vede già anche in Italia, lo dico perché sono già dati ufficiali: se non si vigila, questo sistema crea un meccanismo perverso, cioè il proprietario, inevitabilmente, sapendo di questo contributo, aumenterà gli affitti, per cui rischia di diventare alla fine una cosa che serve a poco. Bisognerà vigilare moltissimo su questo, perché i dati sono negativi anche in altre parti d'Italia.

Président - Avec la discussion de ce point nous pouvons terminer nos travaux. Le Conseil est suspendu, nos travaux reprendront à 16 heures.

La séance est levée.

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La séance se termine à 13 heures 7.