Oggetto del Consiglio n. 83 del 24 settembre 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 83/XII - Definizione del piano di sviluppo della Casa da gioco. (Reiezione di risoluzione).
Risoluzione
Appreso che i dipendenti del Casinò di Saint-Vincent hanno proclamato, in data odierna, uno sciopero per contestare la gestione della Casa da gioco;
Rilevato il preoccupante calo di ingressi e di proventi e l'assenza di azioni di rilancio da parte dell'attuale dirigenza della Casinò S.p.A.;
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
Invita
la Giunta regionale a definire al più presto un piano di sviluppo per la Casa da gioco valdostana e a considerare l'opportunità di sostituire l'attuale management, che ha dimostrato tra l'altro la propria incapacità nel valorizzare le indubbie professionalità dei dipendenti del Casinò.
F.to: Frassy - Lattanzi - Tibaldi
Président - La parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Grazie al Consiglio per l'iscrizione di questa risoluzione, la quale prende spunto da un evento di estrema attualità, che ci coinvolge, nostro malgrado, tutti quanti.
L'evento di "estrema attualità" è uno sciopero improvviso che è stato proclamato al Casinò di Saint-Vincent da tutti i dipendenti. Leggiamo un lancio dell'ANSA: "un'astensione dal lavoro che è iniziata alle 17, a seguito di un'assemblea e che è motivata dalla situazione della casa da gioco stessa, ovvero da un calo della clientela…" - e, direi, è ormai cosa nota, purtroppo! - "… una flessione che si verifica anche a livello di proventi, le cui cause sono individuate non solo nella crisi congiunturale del mercato, ma anche nella gestione della struttura". Allora, a fronte di questo sciopero - che a memoria penso non abbia precedenti - una chiusura repentina della casa da gioco valdostana, di cui voi tutti conoscete l'importanza, non ci può vedere spettatori di una situazione che necessita comunque di una risposta politica!
È di attualità estrema la questione medio-orientale, il conflitto israelo-palestinese, questione sulla quale questo Consiglio ha espresso un documento, ma direi che tale vicenda è ancora più attuale e ancora più vicina alla nostra comunità: è la situazione della casa da gioco. Situazione che, con alterne vicende, è arrivata ad un punto di crisi, ad un punto di rottura - non possiamo disconoscerlo -, a fronte del quale l'azionista che siede su questi banchi ha il dovere di adottare una determinazione; un azionista con cui le maestranze chiedono un incontro, un azionista che, naturalmente, è a conoscenza perfetta della situazione.
A fronte di questa breve e sommaria premessa, il gruppo de "La Casa delle Libertà" presenta la risoluzione che vi è stata distribuita, apprendendo che c'è questo sciopero in atto, immaginando anche lo sconcerto nel quale si trovano i clienti che arrivano in Valle d'Aosta questa sera e si trovano le porte chiuse della casa da gioco, di quella che era, un tempo, la prima casa da gioco in Europa, oggi con i battenti chiusi, che non è in grado di soddisfare i loro momenti di distrazione, che non risponde alle potenzialità turistiche e di ospitalità della nostra regione e che, naturalmente, non accoglie i flussi di denaro per la stessa regione! Abbiamo vissuto questo mese di settembre con una fermentazione quotidiana di una situazione che si è deteriorata ed è arrivata fino a questo punto. Qualcuno dice che era preventivato, qualcuno dice che sapevate di arrivare fino a questo punto, il punto è arrivato: è bene che la nostra preoccupazione si coniughi con qualche determinazione politica forte.
Proponiamo che il Consiglio regionale non solo rifletta, ma soprattutto che la Giunta regionale definisca un piano di sviluppo al più presto, perché la casa da gioco non può più attendere. Essa è stata definita: "un malato grave", non vorremmo diventasse un malato terminale! È stata definita "un malato grave" da chi, fino a ieri, negava l'esistenza di una malattia! Diciamo che, fortunatamente, qualcuno se n'è accorto, forse anche perché il tempo non può più trascorrere invano!
Vi sono responsabilità che noi abbiamo più volte sottolineato, anche con enfasi in quest'aula, con documenti che sono stati regolarmente respinti dal Governo che vi ha preceduto. Questo Governo non ha l'handicap di decisioni che sono state condivise in passato, dai vostri predecessori! Questo Governo ha l'opportunità di girare pagina, per far sì che la casa da gioco valdostana viva un'era più serena e rosea di quella grigia che ha contraddistinto la sua fase commissariale, prima, la gestione straordinaria, poi, e l'avvio di questo primo periodo di S.p.A., il quale non sembra dimostrare di poter conseguire quei frutti che tutti quanti ci auguravamo di vedere quanto prima!
Unitamente a questo invito, chiediamo alla Giunta regionale anche di valutare e considerare l'opportunità di sostituire l'attuale "management", che ha dimostrato, fra l'altro - lo indichiamo per iscritto -, la propria incapacità nel gestire le risorse umane e professionali che sono presenti nella casa da gioco e che oggi, come abbiamo potuto amaramente constatare, non hanno potuto fare a meno di proclamare lo sciopero, il quale non giova né a loro, né alla casa da gioco, né all'immagine della Valle d'Aosta in tutto il suo complesso!
Presidente - Dichiaro aperta la discussione generale. La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Devo confessare che apprezzo le intenzioni del gruppo de "La Casa delle Libertà" di analizzare in quest'aula una serie di temi che la Giunta e il sottoscritto riconoscono come temi decisamente importanti. Il casinò è una delle aziende più importanti della Valle d'Aosta, sia dal punto di vista occupazionale che dal punto di vista delle risorse.
Non apprezzo la tempistica, nel senso che questa risoluzione si va ad inserire in un momento particolare, con uno sciopero dichiarato, che necessita di una confrontazione sia con le parti sindacali che con gli amministratori della "Casinò S.p.A.". Nella consapevolezza di dover dibattere ed approfondire tutte le questioni che sono state rappresentate dal Consigliere Tibaldi, preannuncio quindi un'astensione sulla risoluzione per dare modo alla Giunta, alle commissioni e a quant'altro possa dare un contributo, a definire le strategie future.
Président - La parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Anche noi preannunciamo un voto di astensione rispetto a questa risoluzione, una risoluzione che pone un problema serio e attuale, sul quale noi abbiamo già attivato delle iniziative per il Consiglio della prossima settimana.
Questa è una iniziativa - come dire? - "troppo" tempestiva, nel senso che, a nostro giudizio, discuterne oggi, in questo momento, senza un dato, senza la possibilità di ragionare sulla realtà, in qualche modo improvvisando dei ragionamenti e delle argomentazioni, ci sembra un poco forzato! Vogliamo assolutamente discuterne ma in modo documentato; quindi, il nostro non è un giudizio sul merito, ma è un giudizio sul metodo: dal punto di vista temporale, lo riteniamo intempestivo.
Preferiamo pertanto riprendere questo discorso e discutere in maniera approfondita nei prossimi Consigli, sapendo che questo sarà uno dei nodi cruciali della vita politico-amministrativa dei prossimi mesi, non so se per fortuna o per sfortuna della Giunta e dell'Assessore Marguerettaz, a cui auguriamo, su questo tema, i migliori successi!
Président - La parole au Conseiller Comé.
Comé (SA) - Per esprimere il voto di astensione del nostro gruppo su questa risoluzione, anche se ne condividiamo, in alcune parti, il contenuto. In commissione avevamo chiesto di conoscere il piano di sviluppo che, da parecchio tempo, soggiace nelle mani della Giunta regionale; attualmente i consiglieri e i componenti della commissione specifica non ne possono ancora conoscere i contenuti. Al di là di queste considerazioni, riteniamo però che si anticipino un po' troppo i tempi con una risoluzione e con l'invito che è stato formulato da "La Casa delle Libertà"; pertanto, il gruppo della "Stella Alpina" si asterrà.
Président - La parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (CdL) - Permettetemi di esprimere un'amarezza, sia per le astensioni annunciate - e anche per quelle non annunciate, che si riscontreranno magari con voti contrari - sia per le motivazioni che sono state date, innanzitutto da lei, Assessore!
Speravamo che con questa Giunta gli errori del passato non si ripetessero, errori che avevano visto questo Consiglio dibattere lungamente, addirittura notti intere, temi che venivano considerati "strumentali e demagogici", come la difficoltà di stare nel mercato da parte della casa da gioco; 5 anni fa, 4 anni fa, 3 anni fa, denunciavamo, quasi 3-4 volte per anno, l'incapacità di questo "management" che, prima, attraverso la gestione straordinaria e, poi, trasferitosi nella S.p.A., dichiarava tutta la sua incapacità a percepire con chiara consapevolezza le sfide che questa casa da gioco doveva affrontare: avevamo detto questo, in tempi non sospetti!
Qualcuno si sarà stupito nel sentire l'amministratore delegato della "Casinò S.p.A." parlare, in commissione, di "malato grave"; i consiglieri presenti in questa sala nell'ultima legislatura credo non si siano stupiti, ma neanche i lettori attenti dei giornali possono essersi stupiti di sentire l'amministratore delegato - che è stato amministratore delegato per 8 anni come "Gestione straordinaria" e 1 altro anno come "Casinò S.p.A." - che denunciava la sua incapacità ad operare perché non aveva mezzi, né progetti, né risorse! Non era una novità, la novità stava in chi si stupiva di queste notizie!
Le argomentazioni che alcuni di voi hanno sostenuto per la sorpresa di questa situazione non ci trovano d'accordo, quando si parla di "una tempistica troppo tempistica", su due argomenti.
Il primo, è che tutti voi avreste dovuto presentare una risoluzione alle cinque e un minuto di questo pomeriggio, perché è vero che sono importanti alcuni argomenti… che lontano da noi uccidono le persone, la pace… è vero, e li abbiamo discussi dedicando delle ore, ben sapendo di poter influire poco, ma non volete dedicare neanche un minuto ad affrontare un problema che abbiamo in casa, un grave problema, che coinvolge migliaia di famiglie valdostane! Dopo anni di denunce, dopo anni di dibattiti, ritenevamo prioritario dare un segnale a queste maestranze, come Consiglio, di una sensibilità e quindi un dovere di parlare di questa crisi, stasera! La "tempistica", semmai, sarebbe stata tardiva se fosse stata presentata dopo questo Consiglio, addirittura con la prospettiva che domani non ci si incontra, perché abbiamo deciso di rinviare ad un prossimo Consiglio gli ulteriori punti all'ordine del giorno! Sarebbe stato "tempistico" dare la solidarietà e l'attenzione di questo Consiglio fra dieci giorni, quando la crisi di un casinò chiuso, il più grande d'Europa - purtroppo non più il primo per incassi! - è sulla cronaca dei giornali già da questa sera? La sensibilità doveva portare ognuno di noi ad occuparsi di questo! Noi crediamo di averlo fatto, non per fare i "primi della classe", ma perché pensavamo che a questo tutti sarebbero venuti dietro, in quanto assolutamente doveroso!
Il secondo: ci dobbiamo astenere perché non abbiamo i dati, Assessore? Lei è fresco di nomina, ma non è "di primo pelo"! Lei chiede l'astensione perché non è in condizione di discutere senza dati, senza conoscere la tematica; guardi che noi non abbiamo mica deciso di discutere! Se voi approvate questa risoluzione, la Giunta è invitata - cosa che dovrebbe fare di per sé, ma, con una sottolineatura del Consiglio, avrebbe un significato diverso! - questa sera, oggi - e non domani! - a definire al più presto un piano di sviluppo; non era quello che volevate? Non solo, la risoluzione sottolinea con tutto il Consiglio di considerare l'opportunità di mandare a casa quello che noi denunciamo essere un "management" incapace ormai da 6 anni, e lei chiede il tempo, quindi l'astensione della maggioranza del Consiglio, per poter pensare se sia il caso di definire al più presto un piano di sviluppo e se considerare… eccetera… Io penso che lei debba cominciare a considerare già da subito, debba cominciare a pensarlo già stanotte e immagino che lo farà! Siccome lo sta già facendo ed è inutile che faccia il sornione, nulla ci sarebbe stato di male se questa risoluzione avesse avuto la sottolineatura, magari emendandola, magari sottoscrivendola, come abbiamo fatto per altre risoluzioni, una unanime sensibilità da parte di tutto il Consiglio, stasera, affinché il Governo fosse invitato a risolvere al più presto la "questione casinò"!
Prendiamo atto della necessità che avete di reperire ulteriori dati… se aspettiamo ancora un po', i dati non li avremo più, se non quelli di portare il bilancio in tribunale, e di avere maggiore conoscenza della difficoltà del casinò! Sappiamo che queste sono motivazioni pretestuose, sappiamo perfettamente che dovete affrontare un piano di investimenti e di rilancio del casinò! Sappiamo e sapete tutti che non è vero che non abbiamo conoscenza delle problematiche e che dovrete considerare l'opportunità di mandare a casa quel "management", perché sarebbe inaudito lasciare dei "managers fallimentari" a capo di un nuovo progetto di rilancio!
Ricevere questo invito e sottoscriverlo, tutti insieme, non avrebbe quindi avuto nulla di scandaloso, se non quello di dimostrare, a coloro che oggi sono rimasti a casa - oltreché di fronte ai danni che sta subendo la Valle d'Aosta in termini di immagine -, che il Consiglio regionale è presente, purtroppo non tutto!
Presidente - Se non vi sono altri consiglieri iscritti a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale. La parola al Consigliere Frassy, per dichiarazione di voto.
Frassy (CdL) - La nostra dichiarazione di voto parte un po' da questo silenzio imbarazzato che ha caratterizzato questo "mancato dibattito", nel senso che noi, colleghi della maggioranza e dell'opposizione e colleghi della semi-maggioranza, avremmo auspicato una posizione netta su un argomento che è maturo per prendere delle decisioni! Il voto di astensione è la dimostrazione che non c'è ancora idea di che tipo di decisione andare ad intraprendere su questo argomento!
Avremmo preferito che la "Union Valdôtaine", come partito che ha ormai la maggioranza assoluta, si fosse assunto la responsabilità su un argomento del genere, in una situazione del genere, di votare "no" o di presentare un proprio documento alternativo, emendativo, sul quale abbiamo dichiarato fin dall'inizio la nostra disponibilità! Non so se tutti i consiglieri si rendono conto della situazione di Saint-Vincent, inteso proprio come "paese di Saint-Vincent"! Abbiamo qui un Consigliere che ha svolto l'attività amministrativa in quel comune e che vi potrà testimoniare in corridoio il dramma di una cittadina che ha perso un po' la sua anima, il casinò, e che non riesce a ritrovare nelle terme - che chissà quando riusciranno a dare, forse, una nuova pennellata, una nuova identità a questa cittadina - una prospettiva di sviluppo! Ancora, l'attività congressuale del Billia: è ormai un'attività congressuale in cui non crede più nessuno perché non c'è più quella programmazione che deve connotare qualsiasi attività congressuale! I riflessi, di conseguenza, vanno ben al di là dei riflessi già importanti per la Regione Valle d'Aosta, ma vanno anche sulla realtà locale!
Esprimiamo una preoccupazione politica, che va al di là di quello che sarà il voto di questa sera. Abbiamo letto, Assessore Marguerettaz, le dichiarazioni "sussurrate", non dette, del genere: "lo penso, ma non lo dico", che lei stesso ha dichiarato alla stampa non più tardi di domenica scorsa! Abbiamo una preoccupazione, lo avevamo detto quando avevamo espresso in maniera chiara il nostro ruolo di opposizione in questa aula, abbiamo detto: "siamo consapevoli che la "Union Valdôtaine" si gioca una grossa responsabilità in questa legislatura, ha la maggioranza assoluta, può dare delle indicazioni in maniera ferma e determinata"; non vorremmo che questo ricambio parziale nella squadra della "Union Valdôtaine" e fra i banchi di Giunta sia un ricambio che non abbia l'autonomia politica decisionale per assumersi in responsabilità decisioni di competenza di questa Assemblea e di questo Esecutivo!
Noi abbiamo la sensazione che anche su questo argomento la partita si giochi da un'altra parte e non si giochi neppure sul tavolo del confronto sindacale - come qualcuno ci vuol far credere -, ma si giochi su quei poteri che vengono definiti "forti" nei dibattiti della politica nazionale ed europea, che esistono anche in questa regione e che coincidenza vuole che, in questo momento, siano al di fuori di questo Consiglio regionale! Esprimiamo una forte preoccupazione, perché con il vostro voto di astensione dimostrate che su un argomento che non può non essere importante, che non può non essere urgente perché la notizia ANSA è delle ore 19,02, c'è il totale vuoto decisionale politico di una maggioranza e di un partito che è maggioranza assoluta!
Ci siamo assunti la responsabilità di fare una proposta, una proposta che potrà non piacere, ma era una proposta aperta; non abbiamo sentito alcun argomento che sia entrato nel problema, non per trovare una soluzione ma, quanto meno, per dire che si vuole trovare la soluzione con una certa tempistica! Non è emerso assolutamente nulla di tutto ciò! Io non so come si possa sostenere, in questo Consiglio, da parte anche di colleghi di lungo corso, ma di "lungo corso" con responsabilità di Giunta, che non abbiamo i dati per assumere delle linee di indirizzo sulle scelte che competono alla Giunta, alla maggioranza, e che devono essere confrontate in quest'aula!
Voglio solo evidenziare un altro dato preoccupante. Se la memoria non mi inganna - vista l'ora potrebbe accadere, ma penso che non mi inganni - questo Consiglio non ha ancora avuto il piacere di esaminare il consuntivo della GS 2002, e siamo alla fine del 2003! Mi auguro e immagino che ai sensi delle norme civilistiche questo adempimento fiscale, contabile, sia stato adottato dalla Gestione straordinaria, ma politicamente è molto grave, Presidente Perrin, perché è inammissibile che, arrivando alla fine del 2003, nessuno sappia come è stato chiuso il bilancio 2002, essendoci una liquidazione in corso, essendoci una serie di problematiche che si sono trasferite sulla S.p.A.!
Vi dico solo che quando la vostra maggioranza avviò la S.p.A., disse testualmente che "la S.p.A. era il motore ed era il mezzo per rilanciare casinò, Saint-Vincent e, di riflesso, l'economia valdostana legata su questo pilastro centrale". Oggi è chiuso il casinò: se questo è il vostro rilancio, oggi il casinò è chiuso! Ci auguriamo che domani il casinò sia riaperto, però, sicuramente, il modo in cui voi state affrontando questa materia denota una totale confusione o una totale assenza di condivisione delle prospettive!
Personalmente non ho dubbi, non ne hanno i miei colleghi, sul fatto che i Consiglieri Pastoret e Isabellon, l'Assessore Marguerettaz e il Presidente, abbiano delle idee; il problema non sono le vostre idee, il problema è che dovete trovare una mediazione fra le vostre idee! Forse non dovrebbe essere il compito di chi gioca un ruolo di opposizione dire ciò, ma noi siamo convinti che non sempre valga il detto "tanto peggio, tanto meglio", perché riteniamo che nell'ambito del casinò anche la nostra forza politica abbia più di qualcosa da dire: lo avevamo detto quando era partita la privatizzazione, avevamo fatto delle proposte e, in parte, le avevate anche accolte e recepite nel disegno di legge, e poi questi sono i fatti!
Fra una settimana questo Consiglio si riunirà nuovamente e, nella quasi certezza, non vi saranno scelte che voi porterete all'esame di questo Consiglio; perciò vi anticipiamo che il nostro gruppo presenterà e chiederà l'iscrizione di nuove risoluzioni che - considerata la settimana trascorsa - possano consentire un dibattito più serio ed approfondito di quanto non sia accaduto questa sera!
Presidente - La parola al Consigliere Sandri, per dichiarazione di voto.
Sandri (GV-DS-PSE) - Intervengo solo per ribadire la posizione già espressa dalla Giunta su questa risoluzione e per evidenziare anche un fattore preoccupante legato alle dichiarazioni dei Consiglieri de "La Casa delle Libertà".
Se si dovessero affrontare in Valle d'Aosta, con questa superficialità, i problemi anche meno complessi di quello del casinò, questa Valle d'Aosta avrebbe una grande caduta di livello di qualità in tutti i settori! Con una risoluzione scritta a mano - quindi non molto meditata e certamente non digerita e meditata nelle giornate precedenti - pensare di liquidare e sostituire un "management" e di approvare un piano di sviluppo, dimostra che la Destra non è capace di fare altro che dichiarazioni generiche, spinta da eventi contingenti, e che con questa superficialità ci troviamo, oggi, a dover fare i conti non in questa regione, per fortuna, ma nel resto del territorio italiano…
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
… credo che sarebbe veramente deleterio - e stasera ne abbiamo avuta una prova - se questo Centro-Destra avesse più spazio nella nostra regione... ma non è questo il fatto più grave a cui abbiamo assistito stasera. Stasera abbiamo assistito ad un "furto" della dignità dei lavoratori della casa da gioco; qualcuno ha cercato, qua dentro, di potersi dichiarare interprete delle motivazioni di questo sciopero, di sapere, lui, le motivazioni, i fini, e quant'altro c'era da ottenere per questi lavoratori. Credo che in questa regione si sia sempre mantenuto un alto livello di dignità del confronto fra le istituzioni e i lavoratori. Questa maggioranza, astenendosi su "questo" ordine del giorno, ribadisce la volontà di continuare su "questa" strada e non permetterà a nessuno di rendersi interprete della voce ufficiale dei lavoratori, i quali sanno benissimo difendersi da soli!
Presidente - La parola al Consigliere Pastoret, per dichiarazione di voto.
Pastoret (UV) - Seulement pour quelques précisions. M. Frassy m'a attribué des compétences qui ne m'appartiennent pas.
Je voudrais remettre la pendule à l'heure: personne n'a négligé la gravité de ce moment, il ne me semble pas que l'Assesseur Marguerettaz ait déclaré de ne pas vouloir discuter ou aborder la question. Il me semble que d'une façon correcte il a considéré, lui aussi, que la situation est rendue grave par les faits qui nous sont annoncés et que donc par ces faits il faudra trouver des solutions aux problèmes qui s'annoncent, mais pour décider - et vous le savez, M. Frassy, vous me l'avez reproché au cours de l'autre législature, moi j'avais l'habitude de décider - il faut connaître dans leur entier les problèmes.
Une partie des problèmes sont connus de la part de nous tous, une autre partie est connue par l'Assesseur et le Gouvernement; il me semble raisonnable de s'abstenir sur ce thème non pas parce qu'on veut refuser une discussion, mais parce qu'on veut avoir des éléments qui permettent à cette discussion d'être fructueuse. Dans ce sens, il me semble qu'il faut apprécier ce qu'ont dit d'autres forces politiques. Néanmoins je ne voudrais pas amoindrir ce que les collègues de "La Casa delle Libertà" viennent de dire; je considère qu'ils ont le droit et aussi le devoir de faire leur travail en tant que membres de l'opposition en avançant des propositions. Je vous demande, tout de même, la compréhension nécessaire, pour admettre et permettre au Gouvernement de faire les approfondissements nécessaires.
C'est pourquoi, sans me sentir diminué dans mes fonctions de Conseiller, je m'abstiendrai avec conviction sur cette proposition de la part de "La Casa delle Libertà".
Président - S'il n'y a pas d'autres interventions, je soumets au vote la résolution:
Conseillers présents: 30
Votants: 3
Pour: 3
Abstentions: 27 (Borre, Caveri, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Comé, Curtaz, Ferraris, Fey, Fiou, Fosson, Isabellon, Maquignaz, Marguerettaz, Nicco, Pastoret, Perrin, Perron, Praduroux, Riccarand, Rini, Salzone, Sandri, Squarzino Secondina, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Laurent).
Le Conseil n'approuve pas.
Président - Avec cela nous terminons nos travaux, le Conseil est convoqué pour la semaine prochaine.
La séance est levée.
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La réunion se termine à 21 heures 23.