Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3007 del 5 febbraio 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 3007/XI Collaborazione fra la Valle d'Aosta e il Piemonte in occasione delle Olimpiadi invernali 2006. (Interpellanza)

Interpellanza Premesso che:

- Forza Italia si è attivata sin dal Convegno organizzato in Courmayeur nel marzo u.s. a creare le condizioni perché la Valle d'Aosta potesse essere coinvolta nell'ambito dei giochi olimpici invernali del 2006;

- il Ministro Frattini, responsabile dell'Agenzia governativa preposta all'infrastrutturazione olimpica e il Presidente della FISI Coppi avevano auspicato che gli amministratori regionali di Piemonte e Valle d'Aosta si trovassero per definire comuni sinergie;

- le difficoltà della Regione Piemonte nell'individuazione di un sito adatto alla realizzazione della pista di bob a fronte delle disponibilità espresse pubblicamente dal Presidente Ghigo nei confronti della nostra Regione, potrebbero rilanciare la sede di Cervinia;

Rilevato che:

- l'Assessore al turismo Cerise ha commentato pubblicamente in maniera molto distaccata e poco disponibile le "avances" del Presidente della Regione Piemonte;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione per sapere:

1) se permanga in seno al governo regionale un sentimento di rifiuto all'ospitare gare olimpiche;

2) se in concreto vi sia la volontà politica di dare la disponibilità della Regione Valle d'Aosta ad ospitare la prova olimpica di bob a Cervinia.

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi

Président La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (FI) Sulle Olimpiadi se n'è parlato questa mattina e sul bob in particolare. Abbiamo una sensibilità diversa rispetto a quella che è stata espressa dai colleghi del gruppo "Valle d'Aosta-per l'Ulivo", e fra l'altro esprimiamo, fin da subito, con l'illustrazione di questa interpellanza, un parere di tipo negativo sui modi con cui questa verrà discussa, perché la stessa, andando al di là delle questioni prettamente tecniche, ha la pretesa di affrontare quella che è la decisione in sede politica. Senza voler nulla togliere al ruolo tecnico e politico dell'Assessore al turismo che ha deleghe in materia, non possiamo non rilevare come questa interpellanza sia stata posta al Presidente della Regione sul presupposto che chiarisse sostanzialmente quella che era la posizione dell'Amministrazione regionale.

Vedo che il collega Cerise si affretta ad armeggiare il Regolamento, ma lo conosciamo anche noi, spero che il collega non se ne abbia a male! Il Regolamento dice - glielo anticipo io, mentre lui lo sta cercando - che le interpellanze e le interrogazioni vengono poste alla Giunta, anche se è prassi - perché qui, quando si vuole, si parla di prassi e quando non si vuole, si dimentica la prassi! - che i Consiglieri pongano le interpellanze più che alla Giunta, all'Assessore, che ritengono essere il referente politico della materia.

Visto che lei, Assessore Cerise, in questa vicenda è parte, ma parte nel senso parziale del termine, perché rappresenta una parte dell'Amministrazione, avremmo voluto - senza toglierle la parola - sapere dal Presidente della Regione, che comunque rappresenta la Regione, quello che è il comune sentire di questa Giunta, o meglio di questa maggioranza, in riferimento e alle vicende olimpiche in generale e, in particolare, al bob di Cervinia. Perché? Perché noi riteniamo che la partita non sia ancora definitivamente e irrimediabilmente chiusa; sappiamo che una commissione tecnica, che è la commissione cosiddetta "della cabina di regia", ha espresso un parere favorevole a Cesana e forse questo non ci stupisce neppure perché lo sapevamo già che saremmo andati in quella direzione.

Il problema è un altro. Il problema è che noi come "Forza Italia", fin dal marzo 2002, in maniera pubblica e ufficiale, attraverso un convegno che "Forza Italia" organizzò a Courmayeur, presente il Ministro Frattini, che già all'epoca aveva la delega per l'agenzia che si occupa della infrastrutturazione delle Olimpiadi, e presente il Presidente della FISI, Coppi, avevamo auspicato che la Regione Valle d'Aosta potesse essere coinvolta nell'ambito dei giochi olimpici invernali del 2006. Il Ministro Frattini, in particolare, aveva auspicato che gli amministratori delle due regioni, cioè della nostra regione e della Regione Piemonte, trovassero modo per sedersi attorno a un tavolo per attuare forme di sinergia. Di conseguenza, possiamo dire di essere coerenti e tranquilli con quello che era l'impegno che avevamo preso a marzo a Courmayeur, perché il Presidente della Regione Piemonte, Ghigo, non più tardi di un mese fa, ha evidenziato pubblicamente la disponibilità della Regione Piemonte a considerare la candidatura di Cervinia come sede olimpica per le gare di bob.

È ovvio che questa disponibilità non era ancora la concretizzazione dell'individuazione in Cervinia della sede, ma era un passo politico importante, che andava ad innestarsi su un sentiero politico tortuoso, che aveva accompagnato la storia delle Olimpiadi e che aveva connotato la posizione della Regione Valle d'Aosta. Ricordo brevemente il referendum; ricordo brevemente quell'incidente - chiamiamolo "diplomatico", ma che pesa ancora oggi come un macigno - dell'esternazione a favore di Sion, che era antagonista a Torino per le Olimpiadi del 2006, fatta da rappresentanti di questa amministrazione nella scorsa legislatura; ricordo ancora il secco ma fermo "no, grazie" detto sempre da questa Amministrazione a Torino, una volta che aveva avuto l'aggiudicazione dei giochi. Di conseguenza, l'apertura politica del Presidente della Regione Piemonte, Ghigo, di qualche settimana fa, era un'apertura che non nasceva per caso, ma era frutto di un lavoro politico che era iniziato a marzo, presente il Ministro Frattini, in una sede pubblica come quella di Courmayeur.

A fronte dell'apertura data dal Presidente della Regione Piemonte, Ghigo, abbiamo registrato non voglio dire una chiusura, ma un atteggiamento freddo da parte dell'Amministrazione regionale. In particolare, non sono passate inosservate le sue dichiarazioni, Assessore Cerise, pubblicate su "La Stampa" del 22 gennaio, dove lei dice: "Non vorrei che si accreditasse un'immagine di una Valle d'Aosta disponibile ad ospitare il bob a qualunque costo, anzi, nel caso che questa ipotesi venisse formalizzata ufficialmente…" - e ufficialmente non so se vuol dire che il Presidente Ghigo doveva venire inginocchiato davanti al Presidente Louvin, ma mi sembrava che tutto sommato l'ufficialità della proposta fosse evidente - e ancora dice: "Non possiamo dimenticare il risultato del referendum di qualche anno fa", che poi il referendum era inerente la disponibilità ad ospitare l'evento olimpico in toto, di conseguenza è un po' tirare per i capelli l'argomento, per volerlo in qualche maniera infilare sul discorso del bob.

Ora, lei conclude le sue affermazioni dicendo che non le sembra che gli operatori della zona siano stati coinvolti, e qualcuno dirà che c'erano le firme dei turisti, ma noi sappiamo benissimo che c'erano anche le firme di molti residenti in Valtournenche, oltre mille firme raccolte per ripristinare la pista del bob; per cui, in qualche maniera, gli operatori locali si erano già espressi e si erano espressi anzitempo. Di conseguenza, il senso di questa interpellanza: ci dispiace constatare che anche in questa sede, quando siamo forse all'ultimo momento utile per far sì che un segnale politico promani da questa sede, non accada nulla, ma anzi ci sia la fuga del Presidente della Regione, Louvin, al quale stamani abbiamo chiesto che si pronunciasse su quella che è la volontà politica della Regione Valle d'Aosta.

Noi chiediamo se in concreto vi è la volontà politica, e la volontà politica è un concetto ben diverso da quella che può essere la fattibilità tecnica, da quella che può essere la scelta che è nelle mani del Ministro Frattini; la volontà politica della Regione Valle d'Aosta è dire: "siamo disposti".

Le dichiarazioni che l'Assessore ha fatto alla stampa, non più tardi di qualche settimana fa, sicuramente non vanno nella direzione che auspichiamo; di conseguenza, il fatto che sia l'Assessore che risponde, penso che non possa portare nulla più di quanto è stato dichiarato dalla stampa dall'Assessore o dal Presidente Louvin, il quale, in successive interviste, in maniera molto tiepida disse (cito): "Stiamo raccogliendo elementi sul finanziamento, sui dati tecnici, sui tempi di attuazione di un rinnovamento della pista, contiamo di dare una risposta al Presidente Ghigo in una decina di giorni". Questo veniva dichiarato il 21 gennaio; noi non abbiamo letto sui giornali se questa risposta sia stata data, e presumiamo che probabilmente non sia mai stata data! Ci si dirà, forse, che questa risposta non è stata data perché la cabina di regia ha già espresso un parere di un certo tipo. Non so, Assessore, quali elementi di novità potranno uscire dalle risposte che lei ci vorrà dare. Sicuramente le sue risposte sono quelle di un Assessore che ha deleghe in materia, ma non è la risposta politica che il Presidente della Regione avrebbe potuto e dovuto dare in maniera chiara, come pensavamo!

Président La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Cerise.

Cerise (UV) Sur l'article 97 vous avez déjà tout dit. Il paraît que la confiance manifestée par le Président du Gouvernement, elle a peu d'intérêt; quand même, avant d'examiner les aspects essentiels de l'interpellation, je me sens dans l'obligation de démentir le message un peu pathétique et mensonger qu'elle contient et qui a déjà été annoncé par les présentateurs de l'interpellation dans certaines déclarations faites à la presse.

Je fais allusion à la thèse selon laquelle le Gouvernement régional, en particulier moi-même, aurait adopté et garderait encore actuellement une attitude indifférente, voire hostile à l'égard de l'engagement des représentants de "Forza Italia" pour accueillir en Vallée d'Aoste les jeux olympiques.

Je voudrais démentir de telles interprétations qui, en plus d'être sans fondement, créent une certaine confusion. Il suffit de citer la réponse donnée à l'interpellation du 23 décembre dernier, pour démontrer mon intérêt, ainsi que celui du Gouvernement régional, face à cette proposition.

Ce que le Conseiller Frassy voudrait faire passer comme un commentaire détaché et peu disponible envers la proposition du Président de la Région Piémont, quant à la possibilité d'accueillir les épreuves de bob à Breuil, n'exprimait en réalité, de ma part, qu'une disponibilité à considérer une proposition intéressante, tout en tenant compte des difficultés de réalisation et, notamment, des délais d'exécution. A propos de la chaleur de la proposition, je voudrais lire ce qu'a dit l'Assesseur compétent en matière de jeux olympiques: "Su Cesana ci siamo concessi una pausa di riflessione, alla luce dei costi da sostenere - 56 milioni di euro rispetto ai 30 originariamente previsti - per costruire la pista ad Oulx poi sfrattata da La Montanina. Valutare le altre candidature è stato un esempio di serietà". Voilà le grand enthousiasme qu'il y avait pour nous confier l'épreuve de bob à Cervinia. En plus, à cet égard je voudrais vous dire quelques choses pour ce qui est de ma prudence, vis-à-vis de certaines considérations.

J'ai ici un morceau du rapport technique: "La tempistica, circa 13-14 mesi necessari per arrivare all'apertura del cantiere, è assolutamente priva di ogni margine per far fronte ad eventuali imprevisti procedurali o ad attività non rigidamente programmabili, e trova conferma nei circa 15 mesi che saranno trascorsi dall'avvio del progetto, febbraio 2002, alla possibile apertura del cantiere per l'impianto di Cesana-Pariol. Ne consegue quindi l'impossibilità di realizzazione dell'opera, senza compromettere sia la possibilità di effettuazione delle programmate fasi di collaudo preolimpico, peraltro obbligatorie, che escludere con ragionevole certezza addirittura problemi circa il regolare svolgimento dell'evento olimpico stesso".

Enfin, il y a un an, l'ancien Président du Gouvernement régional avait en effet avancé cette proposition, à l'époque plus facilement réalisable. Le Gouvernement piémontais n'a jamais répondu. Je crois aussi que les faits ont donné raison à l'attitude prudente adoptée, face à l'éventualité d'accueillir les épreuves de bob; d'ailleurs ces mêmes faits démontrent que les interpellateurs n'étaient pas suffisamment informés sur les termes réels de la question.

Je voudrais à cet égard vous rappeler quelques dates: 9 janvier, rencontre entre Ghigo, Frattini, Louvin; là, le Président du Gouvernement a assuré toute la disponibilité; 15 janvier, rencontre entre Président du Gouvernement, moi-même, M. Arcidiacono, Président de l'agence chargée de suivre les travaux; à cette occasion nous avons assuré toute notre disponibilité à donner des conseils, à mettre à disposition des données.

Le 19 janvier il y a eu une rencontre entre M. Ghigo et le Président Louvin à Torgnon. Enfin, le 21 janvier visite technique sur les lieux au Breuil: nous avons mis à la disposition nos fonctionnaires et, pour une question de transparence, nous n'avons pas participé à la visite technique sur les lieux, pour n'influencer personne. Après tout cela, nous avons appris sur les journaux les résultats de toutes ces rencontres. Si cela est transparence et respect des rapports, je laisse à vous de faire vos considérations!

En tout cas, nous voulons souligner notre intention, comme nous l'avons déjà fait à maintes reprises, de collaborer avec le Piémont ainsi qu'avec les organismes préposés à l'organisation des jeux olympiques d'hiver 2006. Dans ce contexte le terme "collaboration" doit être pris dans son sens le plus large. Nous tenons donc à réaffirmer l'intérêt de la Vallée d'Aoste quant à sa participation aux jeux olympiques; une participation qui s'ouvre sur un cadre d'activité de plus grande envergure, des structures d'accueil aux installations sportives, et ce aussi bien en phase de préparation qu'en phase de déroulement des épreuves. Voici comment nous aimerons faire participer de manière authentique notre région aux jeux olympiques.

A ce propos nous attendons encore une réponse claire, exprimée de façon transparente et publique à notre offre de disponibilité, présentée l'année dernière; une disponibilité que nous sommes prêts à confirmer officiellement, avec responsabilité et dignité en toutes circonstances, tout en soulignant que nous ne sommes pas en vente et nous voulons être cohérents avec le principe de défense de cette Vallée.

Président La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (FI) Penso, Assessore, che la sua risposta confermi le nostre convinzioni sul ruolo che la Regione Valle d'Aosta non ha voluto giocare, ed è evidente da quanto lei ha risposto e, soprattutto, dai toni che ha usato nella sua risposta e, ancora di più, nella conclusione della sua risposta.

La Valle d'Aosta è da difendere. Da cosa? Lo abbiamo intuito. È da difendere dalle Olimpiadi, è da difendere da tutto ciò che può gravitare intorno alle Olimpiadi. La collaborazione, nel senso più largo, è talmente largo questo senso che si perde la concretezza di questa larghezza!

Voglio solo evidenziare che su altre questioni, che stanno a cuore alla Regione, in senso lato, e a questa Giunta e a questa maggioranza, in senso politico, ben diverso è stato l'atteggiamento politico della Giunta. Cito un caso, che è quello ormai più ricorrente con il quale c'è un appuntamento bisettimanale, ed è quello del tunnel: posizioni in sede di riunioni di Giunta, posizioni in sede di Consiglio, delegazioni, ordini del giorno, mozioni.

Sul tunnel, argomento che sta a cuore a questa Regione, l'Amministrazione regionale è iperattiva e si sono anche conseguiti dei risultati. Nella prova olimpica del bob invece, al di là del Consigliere Ottoz, che forse ci crede, non foss'altro per la sua anima e la sua cultura sportive, in questa prova noi abbiamo dedotto che questa Giunta e questa maggioranza non ci credono, perché se è vero che abbiamo dato disponibilità con una lettera dell'allora Presidente Viérin del marzo scorso, è altrettanto vero che, forse, dopo tutto quello che c'è stato fra la Regione Valle d'Aosta e il fenomeno olimpico inteso come sede olimpica Torino 2006, forse una lettera, con un arido protocollo e qualche formula di circostanza, non era propriamente sufficiente. Sarebbe stato invece interessante, se è vero quello che lei stamani ha detto rispondendo ai colleghi "Verdi", che i costi di ripristino della pista del Breuil Cervinia sono stimati in 20 milioni di euro rispetto ai 40 milioni, che sono citati…

(interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)

… ho capito male io, ho capito che erano 20 milioni di euro; comunque, la cabina di regia, nella sua relazione tecnica, stima i costi di Cervinia a 40 milioni di euro, perché questi sono i dati che sono stati pubblicati, perciò, fino a prova contraria, li prendiamo per buoni. Se questi dati non sono considerati attendibili da parte dell'Amministrazione regionale, sul presupposto che la scelta di Cervinia cade anche su una questione non solo ambientale, ma anche economica e di tempi di realizzazione - che sono ovviamente legati alle dimensioni dell'opera - penso che una relazione con delle controdeduzioni da parte dell'Amministrazione regionale all'indirizzo del Ministro Frattini, al quale competerà poi la scelta finale dell'assegnazione della sede, in quanto sappiamo che è l'agenzia che avrà il compito di avviare l'infrastrutturazione e poi di aprire i cantieri, penso che questa relazione sarebbe il minimo nel caso in cui questa Amministrazione volesse portare il bob a Cervinia.

Il fatto, invece, di dire che noi abbiamo fatto le nostre offerte e, di conseguenza, siamo anche risentiti di non avere risposta a quelle offerte, penso che non ci porterà da nessuna parte e non porterà neppure il bob a Cervinia! Ce ne rammarichiamo, non solo per quello che poteva essere il momento olimpico, ma per quella che poteva essere un'opportunità di rimettere Cervinia sui circuiti internazionali del grande sport, perché da questi circuiti, con la parentesi del fondo che recentemente è ritornato in questa regione, la nostra regione, che è una regione a vocazione alpina, è stata completamente estromessa!

Prendiamo atto, Assessore, delle affermazioni che lei ha fatto e riteniamo che, nella sostanza, denotino la chiara volontà, al di là di affermazioni di facciata, di non volersi attivare e impegnare in maniera sostanziale in sede politica, affinché la decisione Piemonte o Cervinia penda a favore del Piemonte.

Abbiamo ancora un sospetto e lo diciamo qui, poi lo verificheremo nel 2006 o, forse, anche prima: non vorremmo che nella vicenda olimpica ancora una volta il partito di Sion fosse presente e mi spiego. Non vorremmo che, alla fine, fra Cervinia e i siti piemontesi prevalga alla fine la struttura di La Plagne, perché alla fine La Plagne è una struttura che c'è, è una struttura che ha ospitato i giochi olimpici, e con una strana e curiosa coincidenza il sindaco e l'Amministrazione di La Plagne erano, con tanto di stand, ospiti alla Fiera di S. Orso.

Sarà sicuramente una coincidenza; non vorremmo però che, alla fine di tutto questo grande gioco di sedi, fra sedi nuove da inventare e sedi vecchie da ristrutturare, alla fine di fronte ai ritardi nel frattempo accumulati, ci si dovesse buttare su La Plagne! In questo caso dovremmo dire che, ancora una volta, ha vinto il partito di Sion e ha perso la Valle d'Aosta!