Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2988 del 5 febbraio 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 2988/XI Pagamenti di rette di degenza di ospiti della Casa famiglia Betania. (Interrogazione)

Interrogazione Preso atto delle affermazioni fatte dall'Assessore alla Sanità in riferimento al pagamento delle rette di tre ospiti di Casa Famiglia Betania, nella seduta consiliare del 25 settembre u.s.;

Considerato che, per quanto riguarda l'anno 2002, sono stati pagati gli acconti sulle fatture presentate dall'ONLUS che gestisce tale struttura;

Preso atto che, pur essendo pervenuta all'Amministrazione regionale una proposta di retta da parte dell'ONLUS, non è stato ancora concordata la quota giornaliera su cui verrebbe definito l'importo dell'eventuale saldo;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore competente per sapere:

1) sulla base di quali elementi viene definito l'acconto;

2) a quanto ammonterebbe l'eventuale cifra di saldo calcolata sulla base delle richieste formulate dall'ONLUS gestore della casa;

3) quale procedura è stata seguita per concordare tale cifra.

F.to: Squarzino Secondina - Curtaz - Beneforti

Président La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.

Vicquéry (UV) L'avance fixée à 80 € par jour par personne, au titre de la période allant du 1er janvier 2002 au 31 décembre 2002, se chiffre au total à 85.600 €. Toujours dans l'attente d'un accord entre les parties, le montant de l'avance a été déterminé compte tenu des droits de séjour journalier par personne, dont le plafond a été fixé par l'Assessorat de la santé à 83 € au regard des services offerts par "Casa famiglia Betania" et tenant compte aussi des droits de séjour journalier en vigueur dans d'autres établissements d'hébergement se trouvant au dehors de la Vallée d'Aoste, qui se situe, au titre de l'année 2002, dans une fourchette de 28 € à 75 € par jour maximum.

Je vous informe, par ailleurs, que le Gouvernement régional a défini, en vertu de sa délibération n° 50/2003, le montant des droits de séjour des malades psychiatriques dans les établissements de soin et d'hébergement du Département de la santé mentale de l'USL de la Vallée d'Aoste, qui se chiffre, pour ce qui concerne l'hébergement, à quelque 45,63 € par jour. En outre, à la lumière également de la délibération susmentionnée et au but de la dépense éligible relative à l'assistance et à l'hébergement dans les établissements d'hébergement pouvant être assimilée à titre indicatif à celle de "Casa famiglia Betania", le montant des droits de séjour peut être fixé à 80 € par jour environ, tout compris.

Enfin, je souligne avec force que le Conseil d'administration de l'Association "Casa famiglia Betania", sollicité à plusieurs reprises par l'Assessorat de la santé, notamment par sa lettre du 3 octobre 2002, afin de prendre un rendez-vous en vue de définir le montant des droits de séjour et de parvenir ainsi à un accord satisfaisant pour les deux parties dans l'intérêt général des usagers actuels et futurs, a répondu, par lettre de son Président du 15 octobre qu'il - je cite -: "ritiene di soprassedere ad un ulteriore incontro fra le parti, se l'Assessorato non intenda accogliere le proposte dell'associazione". L'Assessorat, pour les raisons susdites, qui ne se limitent pas seulement au mérite, mais touchent la légitimité des actes, ne peut pas les accepter.

Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU) … la quale prende atto che l'accordo fra l'Assessorato e l'ONLUS, che gestisce "Casa famiglia Betania", non è stato ancora raggiunto! Dopo più di un anno di lettere, di incontri e di trattative, questo accordo non è stato ancora raggiunto!

L'Amministrazione regionale è consapevole di dover dare ancora dei soldi, credo che sia consapevole che la cifra di 80 € al giorno non è esaustiva, perché ogni volta che riceve una fattura da parte dell'ONLUS che gestisce "Casa famiglia Betania", eroga del denaro dicendo chiaramente che liquida un acconto di questa fattura, e usa proprio la parola "acconto", significando che dà per scontato che ci debba essere un saldo. L'Amministrazione regionale sa di dover dare questo saldo, sa di essere debitrice, ma di fatto non lo dà!

L'Assessore ha ricordato la richiesta di incontro del 3 ottobre, ma ha dimenticato tutti gli altri incontri precedenti che vi sono stati, a cui lui non ha partecipato! Non ha detto che c'era stato un accordo, raggiunto fra gli uffici dell'Amministrazione e questa associazione! Ha preteso, a maggio, di riaprire la trattativa; a giugno ha imposto la sua soluzione, non ha ascoltato gli interlocutori e non ha dato loro neanche il tempo di parlare e a ottobre ha chiesto un incontro! Cosa dice l'associazione che gestisce "Casa famiglia"? "O ci sono delle novità sostanziali…" - dice - "… oppure non c'è rispetto per noi!". Credo che questa associazione chieda il rispetto degli interlocutori.

Non so se l'Assessore si è chiesto se la presidente di questa associazione possa venire in qualunque momento l'Assessore decida: è una persona che lavora e che per partecipare agli incontri deve chiedere ferie, deve chiedere l'utilizzo dei mezzi di trasporto idonei, perché è una "diversamente abile", deve superare disagi ed anche la fatica del camminare e dello spostarsi! L'Assessorato non può - solo perché ha in mano la leva dei soldi - imporre tempi e momenti in cui incontrarsi per dibattere la cosa e per concordare!

Credo allora che si possa concludere riconoscendo un grande spirito democratico all'Assessore, secondo il quale ci sono sempre due opzioni: la sua e quella degli altri, che è sbagliata! Credo che l'Assessore debba mettere mano al portafoglio e, se calcola la differenza fra la cifra che è stata chiesta e quella finora pagata come acconto a "Casa Betania", a questa associazione aspettano ancora 13.000 € per il 2002, cioè circa 25 milioni!