Oggetto del Consiglio n. 2649 del 12 giugno 2002 - Resoconto
OBJET N° 2649/XI Communications du Président du Conseil régional.
Président J'informe le Conseil de l'activité de la Présidence et des organes du Conseil depuis la dernière réunion de l'Assemblée:
Propositions de loi présentées:
Proposition de loi n° 161, présentée par les Conseillers Teresa Charles, Cottino, Bionaz, Borre, Cerise, Cuc, Ottoz, Perron, Praduroux et Rini le 28 mai 2002: "Octroi d'aides à la valorisation des itinéraires historiques, des sites célèbres, des lieux de l'histoire et des lieux de la littérature".
Propositions de règlement présentées:
Proposition de règlement n° 16, présentée par le Gouvernement régional le 5 juin 2002: "Modifica al regolamento regionale 30 novembre 1998, n. 7 (Disciplina dell'imposta regionale sulle formalità di trascrizione, iscrizione ed annotazione di veicoli al pubblico registro automobilistico (IRT)), già modificato dal regolamento regionale 8 maggio 2000, n. 2".
Réunions:
Bureau de Présidence: 2
Commission pour le Règlement: 1
Ière Commission: 2
IIème Commission: 2
IIIème Commission: 2
Vème Commission: 1
Le Comité "Attuare lo Statuto speciale, più democrazia in Valle d'Aosta" a remis, le 30 mai dernier, au Conseil régional une demande de référendum consultatif régional afin de soumettre aux électeurs valdôtains la question suivante: "Volete voi, per la Regione Valle d'Aosta, un sistema elettorale che consenta agli elettori di votare conoscendo in anticipo le alleanze fra le forze politiche, il loro programma di governo e la persona indicata come Presidente della Regione?".
La proposition de référendum consultatif n'est pas recevable étant donné que le Statut spécial pour la Vallée d'Aoste, suite à la modification de la loi constitutionnelle n° 2 du 31 janvier 2001, tout en prévoyant à l'article 15 la consultation populaire par référendum abrogatif, propositif et consultatif, renvoie leur discipline à la loi régionale.
La discipline en question, pour ce qui concerne les référendums consultatifs et propositifs, n'a pas encore été approuvée par le Conseil régional et ce, malgré le dépôt d'une initiative de loi dans ce sens.
Par conséquent, les seules dispositions normatives aujourd'hui applicables sont dictées par la loi régionale n° 16 du 7 mai 1975, et modifications successives, qui concerne uniquement le référendum abrogatif et le référendum consultatif dit "obligatoire" en matière d'institution de nouvelles communes, de modification des circonscriptions communales ou de dénomination des communes.
Pour les raisons susdites, par note adressée au premier signataire de la proposition de référendum consultatif régional, après avoir informé le Bureau du Conseil, j'ai communiqué la non recevabilité de cette proposition. L'information a également été donnée au Président de la Région et au Président de la Ière Commission du Conseil.
La parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (PVA-cU) Voglio brevemente intervenire a proposito della sua ultima comunicazione.
Come lei ha correttamente ricordato, un comitato di cittadini ha depositato presso la Presidenza della Regione nelle settimane scorse una proposta per l'indizione di un referendum consultivo. Questa proposta è stata dichiarata irricevibile dalla Presidenza del Consiglio. Credo che a tale proposito debbano essere fatte due considerazioni, una di carattere formale: la pronuncia di irricevibilità di questa proposta è corretta dal punto di vista giuridico, quindi non ci sono particolari commenti da fare.
Penso però, ed è la mia seconda considerazione, che dal punto di vista sostanziale la situazione possa perfino definirsi vergognosa perché da un anno e mezzo ai cittadini valdostani è stato riconosciuto da una legge costituzionale, da uno Statuto speciale il diritto ad avere la possibilità di essere consultati e di proporre consultazioni attraverso referendum. Da un anno e mezzo - direi quasi nell'indifferenza generale - questo Consiglio, le forze politiche presenti in questo Consiglio, con qualche eccezione, non si sono curate di dare adempimento alla normativa statutaria.
Ci troviamo in una situazione di congelamento dei diritti dei cittadini, una situazione in cui - ripeto - al cittadino valdostano è impedito di esercitare un proprio diritto garantito da norma costituzionale. Non esito a definire questa situazione vergognosa e voglio rivolgere in questa occasione un appello alle forze politiche presenti in questo Consiglio di farsi carico del problema.
È già passato troppo tempo, c'è una proposta di legge a nostra firma depositata e che sta seguendo il suo normale iter per arrivare - mi auguro - alla discussione in Consiglio. Io chiedo che si prenda come base questo testo di legge che, lo abbiamo detto più volte, è migliorabile, emendabile, discutibile oppure che le altre forze politiche si prendano la briga di proporre loro stesse una proposta di legge, che sia il più possibile condivisa, in modo da sanare questo vuoto legislativo perché in una regione democratica non può esistere che, di fronte alla richiesta di cittadini di poter far svolgere un referendum, si risponda che non è possibile fare referendum perché il Consiglio regionale non ha provveduto a fare la legge attuativa della riforma dello Statuto speciale. Mi sembra una "cosa" enorme dal punto di vista istituzionale, quindi chiedo che fin da oggi le forze politiche presenti in questo Consiglio, tutti i consiglieri, abbiano un sussulto di rispetto verso la democrazia e di dignità verso sé stessi e provvedano a colmare questo grave vuoto legislativo.