Oggetto del Consiglio n. 2476 del 20 febbraio 2002 - Verbale

OGGETTO N. 2476/XI - INVITO AL GOVERNO A RIVEDERE IL DISEGNO DI LEGGE CONCERNENTE IL SISTEMA DI ELEZIONE DEGLI ORGANI REGIONALI IN ATTUAZIONE DELL'ARTICOLO 122 DELLA COSTITUZIONE. (Approvazione di mozione)

Si dà atto che, dalle ore 18,00, presiede il Vicepresidente LATTANZI.

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Il Vicepresidente LATTANZI dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri COTTINO, LOUVIN, Dino VIÉRIN, FIOU, PERRIN, AGNESOD, BIONAZ, BORRE, Teresa CHARLES, RINI, FERRARIS, ALOISI, NICCO, VICQUÉRY, PASTORET, PRADUROUX, CERISE, VALLET, LAVOYER, LA TORRE, CUC, MARTIN, PICCOLO, MARGUERETTAZ, PERRON, OTTOZ, LANIÈCE, Marco VIÉRIN e COMÉ e allegata al punto 22 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Illustra il Consigliere LOUVIN, che presenta emendamenti con i Consiglieri COTTINO, LA TORRE, FIOU e ALOISI.

Intervengono i Consiglieri CURTAZ, TIBALDI, NICCO, BENEFORTI e Secondina SQUARZINO che, dopo aver presentato emendamenti con i Consiglieri BENEFORTI e CURTAZ, chiede una breve sospensione dei lavori.

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Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 19,02 alle ore 19,04 e, in seguito, dalle ore 19,05 alle ore 19,13.

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Interviene il Consigliere CURTAZ (che propone una modifica agli emendamenti presentati).

Replica il Consigliere LOUVIN.

Prendono la parola, per dichiarazione di voto, i Consiglieri TIBALDI (voto contrario del gruppo Forza Italia) e CURTAZ (voto favorevole del gruppo Per la Valle d'Aosta - con l'Ulivo).

IL CONSIGLIO

- con gli emendamenti presentati dai Consiglieri LOUVIN e Secondina SQUARZINO;

- con voti favorevoli: ventisette e voti contrari: tre (presenti e votanti: trenta);

APPROVA

la sottoriportata

MOZIONE

PRESO ATTO che l’articolo 122, primo comma della Costituzione stabilisce che "Il sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e di incompatibilità del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale nonché dei consiglieri regionali sono disciplinati con legge della Regione nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica, che stabilisce anche la durata degli organi elettivi";

VISTO il disegno di legge governativo (approvato dal Consiglio dei ministri di venerdì 25 gennaio 2002) contenente la definizione dei "principi fondamentali" riguardanti il sistema di elezione degli organi regionali, in attuazione del citato articolo 122;

CONSTATATA con rammarico l’assenza di consultazione e di coinvolgimento delle Assemblee regionali nella predisposizione di un testo che condiziona pesantemente scelte ricadenti nella autonomia statutaria che le Assemblee stanno esercitando nella revisione degli Statuti; e rilevato anzi che di tale disegno di legge non è neppure stata data informazione ufficiale ai Consigli delle Regioni e delle Province autonome;

VISTO l’articolo 4 del citato disegno di legge che così recita:

Art. 4 - (Disposizioni di principio, in attuazione dell’articolo 122, primo comma, della Costituzione, in materia di sistema di elezione)

Le Regioni disciplinano con legge il sistema di elezione del Presidente della Giunta regionale nonché dei consiglieri regionali e, eventualmente, di altri componenti della Giunta regionale, nei limiti dei seguenti principi fondamentali:

a) individuazione di un sistema elettorale che agevoli la formazione di stabili maggioranze nel Consiglio regionale e assicuri la rappresentanza delle minoranze;

b contestualità dell’elezione del Presidente della Giunta regionale con il rinnovo del Consiglio regionale;

c) divieto di mandato imperativo.

RILEVATO che la prima parte dell’articolo eleva a principio generale e inderogabile, e non già a mera scelta eventuale, l’elezione diretta del Presidente della Regione;

RILEVATO inoltre che la lettera b), prevedendo come obbligatoria la contestualità della elezione del Presidente col rinnovo del Consiglio, ribadisce la linea dell’elezione diretta, unica elezione che possa essere contestuale al rinnovo del Consiglio;

CONSIDERATO altresì che il carattere vincolante di una elezione diretta e contestuale all’elezione del Consiglio si traduce implicitamente nel conferimento di un potere di scioglimento dell’assemblea da parte del Presidente della Regione, oltre che nello scioglimento della stessa ogni qual volta il Presidente della Regione cessi dalla propria carica;

RITENUTO che tali norme condizionino indebitamente le scelte statutarie in materia di forma di governo regionale, e quindi costituiscano una palese violazione della disposizione contenuta al primo comma dell’articolo 123 della Costituzione, che indica nello Statuto regionale l’unica fonte competente a disporre sulla forma di governo regionale; e una violazione dell’articolo 117 della Costituzione, andando a regolare con legge statale ordinaria una materia (la forma di governo regionale) sulla quale alla legislazione statale non è attribuita alcuna competenza;

RICHIAMATO l’articolo 2, comma 1, lettera c) della Legge costituzionale 31 gennaio 2001, n. 2, con il quale è stata attribuita alla Regione autonoma Valle d’Aosta piena competenza nella determinazione della forma di governo e nelle modalità di elezione del Consiglio della Valle e del Governo regionale, disposizione che esclude implicitamente e in modo inequivocabile che le norme contenute nel citato disegno di legge governativo possano applicarsi alla nostra Regione;

IL CONSIGLIO REGIONALE

CONDIVIDE

le preoccupazioni espresse dalle Regioni a Statuto ordinario, invitando il Governo a rivedere le proprie determinazioni in ordine a quanto sopra e restituendo pienezza alla potestà statutaria delle dette Regioni in materia di forma di governo;

INVITA INOLTRE

tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento ad adoperarsi affinché vengano eliminati dal citato disegno di legge gli aspetti di chiara incostituzionalità, procedendo ad un approfondito dibattito con i rappresentanti delle istituzioni regionali sull’intera materia;

IMPEGNA

il Presidente della Regione e il Presidente del Consiglio regionale a manifestare nelle sedi competenti questa posizione per ottenere la necessaria modificazione del disegno di legge in questione ed invita i Parlamentari valdostani ad adoperarsi a sostegno dello stesso orientamento.

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