Oggetto del Consiglio n. 2534 del 20 marzo 2002 - Verbale

OGGETTO N. 2534/XI - INTERVENTI PRESSO LE AUTORITĄ DELLA TURCHIA A FAVORE DI LEYLA ZANA ED ALTRI PARLAMENTARI TURCHI IN STATO DI DETENZIONE. (Approvazione di mozione)

Il Presidente LOUVIN dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri Secondina SQUARZINO e Teresa CHARLES e allegata al punto 26 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Illustra il Consigliere Secondina SQUARZINO.

Intervengono i Consiglieri NICCO, che presenta emendamenti, e Secondina SQUARZINO, che chiede una breve sospensione.

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Si dą atto che la seduta č sospesa dalle ore 16,39 alle ore 16,56.

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Alla ripresa dei lavori interviene il Consigliere Secondina SQUARZINO, che presenta un nuovo testo della mozione concordato con i Consiglieri NICCO e COTTINO.

IL CONSIGLIO

- nel nuovo testo concordato;

- ad unanimitą di voti favorevoli (presenti e votanti: venticinque);

APPROVA

la sottoriportata

MOZIONE

RICHIAMATA la tragedia del popolo curdo e ribadito il diritto di ogni popolo a decidere in piena libertą e responsabilitą del proprio destino;

RIBADITE le precedenti prese di posizione del Consiglio regionale della Valle d’Aosta nei confronti dell’Onorevole Leyla Zana, prima e unica donna curda eletta al Parlamento turco che č in carcere per reati di opinione;

RICORDATO che Leyla Zana č stata processata e condannata in quanto aveva pronunciato, all’atto del giuramento di fedeltą alla Repubblica Turca, sia in turco che in curdo, lingua allora proibita dalla Costituzione della Turchia, con alcuni colleghi del suo stesso partito, le seguenti parole: "sono stata obbligata ad adempiere alla formalitą richiesta, io lotto per la fraterna convivenza del popolo curdo e del popolo turco in un quadro democratico";

RICORDATO inoltre che tra i capi di imputazione c’era la denuncia fatta da Leyla Zana, nel corso di un viaggio con altri membri del Parlamento della Turchia in Europa e negli Stati Uniti d’America, della violazione dei diritti umani in Turchia a danno del popolo curdo;

PRESO ATTO che ancora recentemente in sede europea sono state adottate le seguenti determinazioni, e in particolare:

- a luglio 2001, a Strasburgo, la Corte Europea dei diritti dell’uomo, espressione del Consiglio d’Europa, del quale la Turchia fa parte, ha condannato la Turchia per il processo a Leyla Zana, considerando illegittimi le accuse, la composizione del tribunale, il processo e quindi illegittima la condanna. La Turchia č stata condannata al pagamento dei danni alle vittime di quel processo e a procedere alla loro liberazione;

- il 13 dicembre 2001, il Parlamento Europeo ha condannato all’unanimitą la Turchia per il protrarsi illegale della carcerazione di Leyla Zana;

CONSIDERATO che la Turchia ad oggi si č limitata al pagamento dei danni ma non sta prendendo in considerazione alcuna misura tesa, in una forma o nell’altra, alla liberazione di Leyla Zana e dei suoi colleghi, Orhan Dogan, Selim Sadak e Hatip Dicle, e che per questa ragione il caso di Leyla Zana e dei suoi colleghi continua ad essere oggetto di attenzione e di interventi sulla Turchia da parte della Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo;

RIAFFERMATA la solidarietą nei confronti di questa donna a cui č stato aggiudicato nel 1998 il Premio del Consiglio regionale della Valle d’Aosta "Donna dell’anno".

CHIEDE

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - AL PRESIDENTE DELLA REGIONE

E AI PARLAMENTARI VALDOSTANI

DI SOSTENERE in ogni sede il diritto del popolo curdo all’autodeterminazione;

DI INVITARE il Governo e il Parlamento italiani a farsi promotori, nelle apposite sedi, di interventi presso la Presidenza della Repubblica, il Governo e il Parlamento della Turchia finalizzati all’ottenimento da parte della Turchia del rispetto della sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo a proposito del caso di Leyla Zana e dei suoi colleghi.

CHIEDE

che tale mozione venga inviata alla Presidenza della Repubblica, al Governo e al Parlamento della Turchia.

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